In memoria di Maria.

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A

Amina

Guest
Un solo errore grammaticale.
Giusta concitazione sintattita...discreta la punteggiatura.
Avrei evitato il rogo finale...la volontà catartica di Maria è già ben espressa dalla pratica del digiuno, che la consuma e la priva dell'involucro materiale.
Anche stilisticamente, migliore la prima parte.
Comunque buono.
 
O

Old chensamurai

Guest
In psicologia biologica, con il termine consapevolezza (inglese awareness) si intende la percezione e la reazione cognitiva di un animale al verificarsi di una certa condizione o di un evento. La consapevolezza non implica necessariamente la comprensione.
Il concetto di consapevolezza è relativo. Un animale può essere parzialmente consapevole, oppure può essere consapevole a livello subconscio o anche profondamente consapevole di qualcosa. La consapevolezza può essere individuata in uno stato interno, quale ad esempio una sensazione viscerale o la percezione sensoriale di eventi esterni.
La consapevolezza fornisce il materiale "grezzo" a partire dal quale gli animali possono sviluppare delle idee soggettive circa la loro esperienza, il passo successivo alle idee è arrivare a scoprire la parte incoscia, diventando totalmente conscia, questa è l'illuminazione. L'uomo è l'unico animale che può raggiungere questo stato (il picco più alto di consapevolezza).

senti, Cen... non ci ho punto voglia di fare a cazzotti verbalmente con te.
e i tuoi hi hi hi, se posso dirtelo, mi fanno anche un po' incazzare.
... hi, hi, hi... ma ti rendi conto?... hi, hi, hi... roba da matti... hi, hi, hi... ti distruggo tutto in due secondi: portami un solo studio (e dico UNO) nel quale si dimostri che un gatto ha, cognitivamente, una qualche forma di consapevolezza... che un gatto sia consapevole di qualcosa... che abbia delle idee soggettive... già che ci sei, portami un solo studio (e dico UNO), nel quale si dimostri che l'illuminazione sia la scoperta della parte inconscia della nostra psiche... la psicoanalisi come via all'illuminazione... hi, hi, hi... roba da matti... hi, hi, hi...

... com'è noto, un gatto, non ri-conosce nemmeno sé stesso se posto davanti ad uno specchio... alla faccia della consapev-olezza... e che olezzo!... hi, hi, hi...
 
O

Old chensamurai

Guest
Un solo errore grammaticale.
Giusta concitazione sintattita...discreta la punteggiatura.
Avrei evitato il rogo finale...la volontà catartica di Maria è già ben espressa dalla pratica del digiuno, che la consuma e la priva dell'involucro materiale.
Anche stilisticamente, migliore la prima parte.
Comunque buono.
... ti ringrazio... un abbraccio fraterno.
 

Nobody

Utente di lunga data
... hi, hi, hi... ma ti rendi conto?... hi, hi, hi... roba da matti... hi, hi, hi... ti distruggo tutto in due secondi: portami un solo studio (e dico UNO) nel quale si dimostri che un gatto ha, cognitivamente, una qualche forma di consapevolezza... che un gatto sia consapevole di qualcosa... che abbia delle idee soggettive... già che ci sei, portami un solo studio (e dico UNO), nel quale si dimostri che l'illuminazione sia la scoperta della parte inconscia della nostra psiche... la psicoanalisi come via all'illuminazione... hi, hi, hi... roba da matti... hi, hi, hi...

... com'è noto, un gatto, non ri-conosce nemmeno sé stesso se posto davanti ad uno specchio... alla faccia della consapev-olezza... e che olezzo!... hi, hi, hi...
...e potrebbe aver ragione lui
 
O

Old Anna A

Guest
... hi, hi, hi... ma ti rendi conto?... hi, hi, hi... roba da matti... hi, hi, hi... ti distruggo tutto in due secondi: portami un solo studio (e dico UNO) nel quale si dimostri che un gatto ha, cognitivamente, una qualche forma di consapevolezza... che un gatto sia consapevole di qualcosa... che abbia delle idee soggettive... già che ci sei, portami un solo studio (e dico UNO), nel quale si dimostri che l'illuminazione sia la scoperta della parte inconscia della nostra psiche... la psicoanalisi come via all'illuminazione... hi, hi, hi... roba da matti... hi, hi, hi...

... com'è noto, un gatto, non ri-conosce nemmeno sé stesso se posto davanti ad uno specchio... alla faccia della consapev-olezza... e che olezzo!... hi, hi, hi...

cen, vedi, sei talmente infarcito di concetti da non accorgerti che sei una contraddizione vivente...
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Un solo errore grammaticale.
Giusta concitazione sintattita...discreta la punteggiatura.
Avrei evitato il rogo finale...la volontà catartica di Maria è già ben espressa dalla pratica del digiuno, che la consuma e la priva dell'involucro materiale.
Anche stilisticamente, migliore la prima parte.
Comunque buono.

Amina, anche io lo avrei evitato.

In quel contesto lo avrei ritenuto accessoria come immagine.


ma credo che il bello della scrittura stia proprio in questo, osservare come la sensibilità/personalità di ognuno senta il bisogno di esprimere alcune cose per tacerne altre...

sei d'accordo vero?

e una figura come Chen non poteva che volerla esprimere, anche attraverso il fuoco.
 
O

Old chensamurai

Guest
... calma... calma... tutto quello che è riportato in questo articolo era già ben noto prima... è roba vecchiotta... e Rifkin è ben conosciuto... già Darwin aveva osservato la strumentalità di alcuni comportamenti animali... come già ben noto è il fatto che delfini e scimpanzè sembrino riconoscersi allo specchio (ma non i gatti)... ma non è abbastanza... d'altra parte, nessuno nega che gli animali provino qualcosa come il dolore... il vero problema sorge quando compiamo l'errore ANTROPOCENTRICO di attribuire ad altre specie la nostra SEMANTICA umana... questo è l'errore chiamato ANTROPOCENTRISMO... guardo all'animale come se fosse un uomo... ne parlo come se fosse un essere umano... che piange, soffre, ride, s'incazza... ma queste cose, le fanno, le pensano, le costruiscono solo gli esseri umani... i quali, unici, hanno una capacità di astrazione che li ha portati a scrivere, ad avere una storia della specie, a condividere significati sociali... quando guardiamo all'animale come se fosse un essere umano, lo trasformiamo in quei cagnetti con il cappottino e lo portiamo dal dottore... lo ESPROPRIAMO della sua natura propria... non lo comprendiamo... riducendolo ad una inaccettabile parodia umana...
 
A

Amina

Guest
Amina, anche io lo avrei evitato.

In quel contesto lo avrei ritenuto accessoria come immagine.


ma credo che il bello della scrittura stia proprio in questo, osservare come la sensibilità/personalità di ognuno senta il bisogno di esprimere alcune cose per tacerne altre...

sei d'accordo vero?

e una figura come Chen non poteva che volerla esprimere, anche attraverso il fuoco.
Il giudizio è buono.
No. Il bello dellle scrittura è trasmettere.
L'orrore che Maria sente per il suo involucro materiale e la sua ansia a liberarsene è già perfettamente espresso nel digiuno, che consuma lentamente . Il fuoco ha già una sua bellezza.
E maria non vuole essere bella.
 
O

Old chensamurai

Guest
Il giudizio è buono.
No. Il bello dellle scrittura è trasmettere.
L'orrore che Maria sente per il suo involucro materiale e la sua ansia a liberarsene è già perfettamente espresso nel digiuno, che consuma lentamente . Il fuoco ha già una sua bellezza.
E maria non vuole essere bella.
... forse Maria "non vuole essere"... e basta... boh...
 

Nobody

Utente di lunga data
Il giudizio è buono.
No. Il bello dellle scrittura è trasmettere.
L'orrore che Maria sente per il suo involucro materiale e la sua ansia a liberarsene è già perfettamente espresso nel digiuno, che consuma lentamente . Il fuoco ha già una sua bellezza.
E maria non vuole essere bella.
L'azione creativa è soggettiva (come tutto del resto...). Disquisire su cosa realmente vuole Maria, da parte nostra non ha senso. Solo il suo creatore può eventualmente supporre qualcosa sui suoi reconditi pensieri e i suoi reali fini.

p.s.: il bello della scrittura è liberarsi.
 
O

Old Anna A

Guest
... calma... calma... tutto quello che è riportato in questo articolo era già ben noto prima... è roba vecchiotta... e Rifkin è ben conosciuto... già Darwin aveva osservato la strumentalità di alcuni comportamenti animali... come già ben noto è il fatto che delfini e scimpanzè sembrino riconoscersi allo specchio (ma non i gatti)... ma non è abbastanza... d'altra parte, nessuno nega che gli animali provino qualcosa come il dolore... il vero problema sorge quando compiamo l'errore ANTROPOCENTRICO di attribuire ad altre specie la nostra SEMANTICA umana... questo è l'errore chiamato ANTROPOCENTRISMO... guardo all'animale come se fosse un uomo... ne parlo come se fosse un essere umano... che piange, soffre, ride, s'incazza... ma queste cose, le fanno, le pensano, le costruiscono solo gli esseri umani... i quali, unici, hanno una capacità di astrazione che li ha portati a scrivere, ad avere una storia della specie, a condividere significati sociali... quando guardiamo all'animale come se fosse un essere umano, lo trasformiamo in quei cagnetti con il cappottino e lo portiamo dal dottore... lo ESPROPRIAMO della sua natura propria... non lo comprendiamo... riducendolo ad una inaccettabile parodia umana...
a te mi sa che regalavano solo microscopi a natale e pasqua...
se ti avessero regalato un cane nei tuoi primi 3 anni di vita avresti capito tanto di più.
 
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Amina

Guest
L'azione creativa è soggettiva (come tutto del resto...). Disquisire su cosa realmente vuole Maria, da parte nostra non ha senso. Solo il suo creatore può eventualmente supporre qualcosa sui suoi reconditi pensieri e i suoi reali fini.

p.s.: il bello della scrittura è liberarsi.

La scrittura come liberazione è terapia. Chiunque può adoperarla.
La scrittura come arte non è uno strumento terapeutico...
Lo scrittore scrive per essere letto. E per essere compreso.
L'individuo qualunque scrive per sfogarsi...
 
O

Old chensamurai

Guest
a te mi sa che regalavano solo microscopi a natale e pasqua...
se ti avessero regalato un cane nei tuoi primi 3 anni di vita avresti capito tanto di più.
... amica mia... di cani ne ho avuti tanti... ne ho sempre rispettato la CANINITA'... mai ho cercato di sovrapporre ad essa, proiettandola, la mia UMANITA'... questo è il vero rispetto per gli animali... il resto sono nostalgie e confusioni da romanticismo animalista...
 
Stato
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