In memoria di Maria.

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Lettrice

Utente di lunga data
A

anonimaa

Guest
Lettrice e tu che devi fare?il niente...il nulla e non hai bisogno di alcolici o stupefacenti...ti riesce bene al naturale...il niente!!
 
O

Old chensamurai

Guest
Lettrice e tu che devi fare?il niente...il nulla e non hai bisogno di alcolici o stupefacenti...ti riesce bene al naturale...il niente!!
... sì, sì... hai ragione... hai ragione... adesso vai... dai... hi, hi, hi... da brava... hi, hi, hi...
 
A

anonimaa

Guest
Ma da soli non sapete difendervi?possibile che vi spalleggiate nelle cazzate e mai in interazioni costruttive?Cazzo avete piu di 30 anni dio santo...adesso ho da lavorare ma avrei cmq smesso di leggervi....che squallore!Ma squallore o scquallore chen???hiihihihihihi
 

Miciolidia

Utente di lunga data
con zimapatia

Invidia di cosa?di queste poesie patetiche?nessun riscontro,nessuna contrapposizione...una comunella tra infelici che non hanno altro da fare che commentare le boiate di un disgraziato che a nostre spese invece di lavorare scrive minchiate?ma fateci il piacere....!!!Che poi son sempre i soliti...solo i soliti...che palle!!
1. ma che ti frega se a loro piacciono. ti hanno tolto qualcosa?

2 . se tu sei felice buon per te.ma pare che ti roda ..invece

3,. quali spese? rinfacci anche di avere contribuito al mantenimento del forum...

4. si capisce perfettamente chi tu sia.

5. se ti spacchi le palle non leggere, e te l'ho già detto una volta, il problema è solo uno, e sai qual'è.


Ciao bella anonimaa
 

Bruja

Utente di lunga data
Ssssttttttt

1. ma che ti frega se a loro piacciono. ti hanno tolto qualcosa?

2 . se tu sei felice buon per te.ma pare che ti roda ..invece

3,. quali spese? rinfacci anche di avere contribuito al mantenimento del forum...

4. si capisce perfettamente chi tu sia.

5. se ti spacchi le palle non leggere, e te l'ho già detto una volta, il problema è solo uno, e sai qual'è.


Ciao bella anonimaa


Non disturbare, lei lavora! Siamo noi che cazzeggiamo... ma siamo abbastanza liberali da far finta che ci importi quel che dice dandole seguito! Confonde l'educazione con l'espressione di un'opinione.
Comunque credo che ignorare sia la susseguente modalità educativa !
Bruja
 
O

Old amoreepsiche

Guest
Se ne stava lì, in piedi, di fronte a quel vecchio specchio ingiallito dal telaio di legno, crivellato dalle tarme. La stanca luce fioca di una vecchia candela, illuminava la piccola stanza da letto che si trovava sul lato est della grande casa. Sparpagliati sul pavimento, gettati alla rinfusa, c’erano libri di matematica, di geometria, di letteratura inglese, d’arte moderna, di musica barocca e di filosofia. La lettura, era il vero amore di Maria. Maria non poteva, davvero, fare a meno dei suoi libri; li cullava, li accarezzava, li coccolava, li amava e loro, amavano lei, rivelandogli, come per incanto, paesaggi pieni di meraviglia, mondi inattesi e storie avvincenti di eroi e di seducenti eroine. Anche ora, dritta in piedi, nuda, davanti allo specchio, Maria leggeva. Leggeva sé stessa. Soppesava e misurava. Soppesava ogni grammo del suo corpo ridotto ad uno straccio lacerato e misurava ogni centimetro della sua pelle sofferente e biancastra. Da mesi, oramai, non faceva che questo. Non sapeva proprio più che fare. Quella grammatica e quella sintassi della carne, pur ridotta al minimo, non le piacevano. Quel testo fatto di ossa e sangue, le sembrava davvero troppo pesante. Troppo presente. Troppo ingombrante. Bisognava alleggerirlo, consegnarne, almeno una parte, alla non presenza, al non essere. Annullarlo. C’era un solo modo per farlo: digiunare. La mortificazione della gola, l’avvilimento della fame, era la strada da percorrere e, quando necessario, vomitare, rivoltare lo stomaco, rovesciarlo. Quella che un tempo era una dentatura perfetta, oggi, appariva completamente sgretolata, scavata, logorata. Il sorriso di Maria, era il sorriso di una vecchia strega. Ma che importava? L’importante era correggere quella partitura stonata, quella musica disarmonica, quell’ eccesso di note carnali dissonanti messe nel modo sbagliato, nel punto sbagliato, ad occupare una spazio sbagliato. Ma non c’era niente da fare; quel “troppo” non voleva cedere! la battaglia, sembrava persa. La sconfitta si mostrava, lì, in quell’immagine riflessa dal vecchio specchio ingiallito, conficcato in un telaio di legno, diventato pasto per le tarme. Nonostante gli inumani sacrifici di Maria, l’essere non si lasciava domare ed era sempre troppo presente, troppo partecipe, troppo attuale. Quel corpo, nella sua superflua vitalità, si ostinava con la sua presenza, ad ingombrare, irriducibilmente, lo spazio, ad occuparlo, a insudiciarlo, a imbrattarlo. Uno spazio sporco. In fin dei conti, pensava Maria, non vorrei altro che essere come quella vecchia candela. Consumarmi, lentamente, ridurmi, diminuirmi, rimpicciolirmi fino al punto da poter librarmi nell’aria, con un soffio di vento. Quella candela, che in cambio, per giunta, prodiga la luce. Trasformare l’essere in un bagliore raggiante, splendido e radioso. La materia, buia ed ingombrante, che si tramuta nella leggerezza di un raggio di luce. Quest’idea, quest’ossessione, s’impadronì di Maria e la condusse, prendendola per mano, alla completa negazione dell’essere. In una tersa serata primaverile, Maria rinnovò il suo corpo in un sacro cero. Scese nel cortile della vecchia casa e si diede fuoco. Bruciò, lentamente, svogliatamente, in silenzio. Tutte quelle parole sgrammaticate, quella incerta sintassi carnale, quelle note d’ossa e sangue in lacerante disaccordo, si fecero luce, sfavillio, lucerna del desiderio di immaterialità. Finalmente, lo spazio era sgombro, netto, svuotato, liberato, ripulito. Finalmente, la buia ed ingombrante pesantezza della materia era cessata. Quel foglio di carne si dissolse ingollato dalle fiamme. Ogni centimetro di quel testo denso, dolente, inerte e pesante, venne revocato in fumo. Non rimase, di Maria, che la luce, in viaggio verso l’infinito, verso chissà quali occhi che, ora, potranno leggere un testo leggero e fugace. Lieve come un raggio di sole nel cielo primaverile.
Come voleva Maria.
....a 18 anni mi sarei potuta rispecchiare in Maria.....e anche ora.....belle righe, non cambiare una virgola, ti prego..
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Oi Bru'

Non disturbare, lei lavora! Siamo noi che cazzeggiamo... ma siamo abbastanza liberali da far finta che ci importi quel che dice dandole seguito! Confonde l'educazione con l'espressione di un'opinione.
Comunque credo che ignorare sia la susseguente modalità educativa !
Bruja

diciamo che vorrebbe essere confusa tra tanti ma non ci riesce.


Mi spiace.

Ma dormiremo comunque Bruja...e che continui ad essere felice.
 
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