Fine di un matrimonio

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Perché, in aiuto ad un amico che si sta separando, sono arrivato a questo forum attraverso alcune parole chiave digitate su Google. "tradimento", "separazione (con addebito)", "figli" ecc. ecc.
Sto in effetti facendo una ricerca su questi argomenti per essergli di supporto. Avrete già capito i termini della questione (e della storia). Non ve la racconto, non mi riguarda e - se vorrà - lo farà lui qui o su un altro forum di questo tipo.
Beh, che vi devo dire. Non avrei dovuto farlo, forse, ma mi sono messo a leggere un po' di storie e - tra tutte - l'unica che ho letto fino in fondo è quella di Eagle. Sono rimasto colpito dal suo racconto. Meglio: dal suo modo pacato di narrare la sua pena e la sua vicenda.
Caro Eagle, qui ci chiamiamo tutti con uno pseudonimo. Io ho vissuto tutta un'altra storia. Ma anche io ho perso mia moglie, sei anni fa. Non è stato un amante a portarla via, ma una di quelle malattie che non perdonano. Mi ha lasciato con mia figlia che per un po' ha perso la testa a causa del dolore. In pochi mesi mi sono trovato con la famiglia distrutta: mia moglie che non c'era più, mia figlia che scaricava la sua rabbia - violenta e impotente - contro di me.
Come vedi la mia vicenda, da questo punto di vista, non ha alcun nesso con la tua.
Ma ho capito che anche il tuo è un vero e proprio lutto. E allora posso dirti per mia esperienza (sperando che possa esserti utile) che da perdite di questo genere si deve rinascere. La vita cambia, ricomincia. E quella nuova che si apre non è né migliore né peggiore di quella che si chiude alle tue spalle. E' semplicemente diversa.

Piano piano sono riuscito a curare il dolore di mia figlia e, insieme al suo, il mio.
Adesso siamo sereni, lei ha ricominciato il suo corso universitario, si sta per laureare.
Poi si vedrà. I tempi sono duri, ma qualcosa dovrà cambiare, alla fine.

Posso dirti che in questi anni sono riuscito a lasciare il mio vecchio lavoro (soffocavo, letteralmente, dentro ad un Istituto di Credito). Sono riuscito a scappare, uno tra gli ultimi esodati. Che fortuna:mrgreen:
Ho imparato ad andare a vela, ho preso la patente nautica, ho fatto per un po' lo skipper.
Adesso ho in gestione due Case Vacanza: curo i siti Internet, ricevo la gente, tengo i contatti, arrivano famiglie da mezza Europa. E' divertente, anche se non si guadagna molto. Ma non importa.
In questi anni ho persino pubblicato un paio di piccoli libri. Sembra che gli stati depressivi stimolino la creatività.:rolleyes:

Posso dirti che, dopo essere riuscito a curare con calma la sofferenza di mia figlia, ho ripreso il filo di amicizie vecchie e nuove. Qualcuna che si era perduta.

Sto persino frequentando una vecchia fiamma di gioventù, che mi lasciò col cuore infranto a venticinque anni. Anche lei è passata da più di una disavventura. Ci sentiamo così strani da non riuscire a trasformarci davvero in amanti (si può usare questo termine se riguarda la relazione di due che non hanno altri legami?). La vita ha come frastornato la nostra sfera affettiva.

Ho raccontato anche troppo di me: quello che conta è altro. Ripeto, la mia storia è profondamente diversa dalla tua. Ha però in comune una perdita. Che avvenga per il destino non tanto benigno o per la vita e per l'egoismo altrui alla fine il risultato è lo stesso. Tutto quel che avevi costruito si sfarina e tu ti senti perduto. Non è così. Davanti a te, ora, c'è tanto da fare, e molto da ri-fare.
Fatti forza, lo devi ai tuoi figli e a te stesso. Credimi: si recupera, piano piano. Si scovano energie nuove, si aprono nuove strade, si riaprono delle porte che erano chiuse da anni.
Si rialza la testa, Eagle.

Da stampare e rileggersela ogni volta che certi pensieri tormentano.
 

JON

Utente di lunga data
Perché, in aiuto ad un amico che si sta separando, sono arrivato a questo forum attraverso alcune parole chiave digitate su Google. "tradimento", "separazione (con addebito)", "figli" ecc. ecc.
Sto in effetti facendo una ricerca su questi argomenti per essergli di supporto. Avrete già capito i termini della questione (e della storia). Non ve la racconto, non mi riguarda e - se vorrà - lo farà lui qui o su un altro forum di questo tipo.
Beh, che vi devo dire. Non avrei dovuto farlo, forse, ma mi sono messo a leggere un po' di storie e - tra tutte - l'unica che ho letto fino in fondo è quella di Eagle. Sono rimasto colpito dal suo racconto. Meglio: dal suo modo pacato di narrare la sua pena e la sua vicenda.
Caro Eagle, qui ci chiamiamo tutti con uno pseudonimo. Io ho vissuto tutta un'altra storia. Ma anche io ho perso mia moglie, sei anni fa. Non è stato un amante a portarla via, ma una di quelle malattie che non perdonano. Mi ha lasciato con mia figlia che per un po' ha perso la testa a causa del dolore. In pochi mesi mi sono trovato con la famiglia distrutta: mia moglie che non c'era più, mia figlia che scaricava la sua rabbia - violenta e impotente - contro di me.
Come vedi la mia vicenda, da questo punto di vista, non ha alcun nesso con la tua.
Ma ho capito che anche il tuo è un vero e proprio lutto. E allora posso dirti per mia esperienza (sperando che possa esserti utile) che da perdite di questo genere si deve rinascere. La vita cambia, ricomincia. E quella nuova che si apre non è né migliore né peggiore di quella che si chiude alle tue spalle. E' semplicemente diversa.

Piano piano sono riuscito a curare il dolore di mia figlia e, insieme al suo, il mio.
Adesso siamo sereni, lei ha ricominciato il suo corso universitario, si sta per laureare.
Poi si vedrà. I tempi sono duri, ma qualcosa dovrà cambiare, alla fine.

Posso dirti che in questi anni sono riuscito a lasciare il mio vecchio lavoro (soffocavo, letteralmente, dentro ad un Istituto di Credito). Sono riuscito a scappare, uno tra gli ultimi esodati. Che fortuna:mrgreen:
Ho imparato ad andare a vela, ho preso la patente nautica, ho fatto per un po' lo skipper.
Adesso ho in gestione due Case Vacanza: curo i siti Internet, ricevo la gente, tengo i contatti, arrivano famiglie da mezza Europa. E' divertente, anche se non si guadagna molto. Ma non importa.
In questi anni ho persino pubblicato un paio di piccoli libri. Sembra che gli stati depressivi stimolino la creatività.:rolleyes:

Posso dirti che, dopo essere riuscito a curare con calma la sofferenza di mia figlia, ho ripreso il filo di amicizie vecchie e nuove. Qualcuna che si era perduta.

Sto persino frequentando una vecchia fiamma di gioventù, che mi lasciò col cuore infranto a venticinque anni. Anche lei è passata da più di una disavventura. Ci sentiamo così strani da non riuscire a trasformarci davvero in amanti (si può usare questo termine se riguarda la relazione di due che non hanno altri legami?). La vita ha come frastornato la nostra sfera affettiva.

Ho raccontato anche troppo di me: quello che conta è altro. Ripeto, la mia storia è profondamente diversa dalla tua. Ha però in comune una perdita. Che avvenga per il destino non tanto benigno o per la vita e per l'egoismo altrui alla fine il risultato è lo stesso. Tutto quel che avevi costruito si sfarina e tu ti senti perduto. Non è così. Davanti a te, ora, c'è tanto da fare, e molto da ri-fare.
Fatti forza, lo devi ai tuoi figli e a te stesso. Credimi: si recupera, piano piano. Si scovano energie nuove, si aprono nuove strade, si riaprono delle porte che erano chiuse da anni.
Si rialza la testa, Eagle.
Bello, davvero. L'importante è saltare il fosso. A volte ti danno una spinta.
 

Gian

Escluso
Sto persino frequentando una vecchia fiamma di gioventù, che mi lasciò col cuore infranto a venticinque anni. Anche lei è passata da più di una disavventura. Ci sentiamo così strani da non riuscire a trasformarci davvero in amanti (si può usare questo termine se riguarda la relazione di due che non hanno altri legami?).
La vita ha come frastornato la nostra sfera affettiva.

Ho raccontato anche troppo di me: quello che conta è altro. Ripeto, la mia storia è profondamente diversa dalla tua. Ha però in comune una perdita. Che avvenga per il destino non tanto benigno o per la vita e per l'egoismo altrui alla fine il risultato è lo stesso. Tutto quel che avevi costruito si sfarina e tu ti senti perduto. Non è così. Davanti a te, ora, c'è tanto da fare, e molto da ri-fare.
Fatti forza, lo devi ai tuoi figli e a te stesso. Credimi: si recupera, piano piano. Si scovano energie nuove, si aprono nuove strade, si riaprono delle porte che erano chiuse da anni.
Si rialza la testa, Eagle.
Andrea ha scritto parole bellissime sulla sua tragica esperienza umana. Non ho davvero altro
da aggiungere se non mandargli un grandissimo abbraccio virtuale, nell'emozione
per aver letto una vicenda tanto crudelmente bella.

Un caro saluto da prodiere a skipper :p ;) ;) ;)

e sul grassettato....è vero....ricostruire con altre persone non è affatto
semplice, quando si perde una persona tanto importante nella vita. :unhappy:
 

andrea53

Utente di lunga data
Ciao prodiere.

Andrea ha scritto parole bellissime sulla sua tragica esperienza umana. Non ho davvero altro
da aggiungere se non mandargli un grandissimo abbraccio virtuale, nell'emozione
per aver letto una vicenda tanto crudelmente bella.

Un caro saluto da prodiere a skipper :p ;) ;) ;)

e sul grassettato....è vero....ricostruire con altre persone non è affatto
semplice, quando si perde una persona tanto importante nella vita. :unhappy:
Probabilmente sei più bravo di me in barca! :cool:
come vedi vivere è un po' come navigare. ci sono le bonacce, le tempeste e poi il buon vento. Che auguro a te e a tutti i frequentatori del forum.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Perché, in aiuto ad un amico che si sta separando, sono arrivato a questo forum attraverso alcune parole chiave digitate su Google. "tradimento", "separazione (con addebito)", "figli" ecc. ecc.
Sto in effetti facendo una ricerca su questi argomenti per essergli di supporto. Avrete già capito i termini della questione (e della storia). Non ve la racconto, non mi riguarda e - se vorrà - lo farà lui qui o su un altro forum di questo tipo.
Beh, che vi devo dire. Non avrei dovuto farlo, forse, ma mi sono messo a leggere un po' di storie e - tra tutte - l'unica che ho letto fino in fondo è quella di Eagle. Sono rimasto colpito dal suo racconto. Meglio: dal suo modo pacato di narrare la sua pena e la sua vicenda.
Caro Eagle, qui ci chiamiamo tutti con uno pseudonimo. Io ho vissuto tutta un'altra storia. Ma anche io ho perso mia moglie, sei anni fa. Non è stato un amante a portarla via, ma una di quelle malattie che non perdonano. Mi ha lasciato con nostra figlia che per un po' ha perso la testa a causa del dolore. In pochi mesi mi sono trovato con la famiglia distrutta: mia moglie che non c'era più, una figlia che scaricava la sua rabbia - violenta e impotente - contro di me.
Come vedi la mia vicenda, da questo punto di vista, non ha alcun nesso con la tua.
Ma ho capito che anche il tuo è un vero e proprio lutto. E allora posso dirti per mia esperienza (sperando che possa esserti utile) che da perdite di questo genere si deve rinascere. La vita cambia, ricomincia. E quella nuova che si apre non è né migliore né peggiore di quella che si chiude alle tue spalle. E' semplicemente diversa.

Piano piano sono riuscito a curare il dolore di nostra figlia e, insieme al suo, il mio.
Adesso siamo sereni, lei ha ricominciato il suo corso universitario, si sta per laureare.
Poi si vedrà. I tempi sono duri, ma qualcosa dovrà cambiare, alla fine.

Posso dirti che in questi anni sono riuscito a lasciare il mio vecchio lavoro (soffocavo, letteralmente, dentro ad un Istituto di Credito). Sono riuscito a scappare, uno tra gli ultimi esodati. Che fortuna:mrgreen:
Ho imparato ad andare a vela, ho preso la patente nautica, ho fatto per un po' lo skipper.
Adesso ho in gestione due Case Vacanza: curo i siti Internet, ricevo la gente, tengo i contatti, arrivano famiglie da mezza Europa. E' divertente, anche se non si guadagna molto. Ma non importa.
In questi anni ho persino pubblicato un paio di piccoli libri. Sembra che gli stati depressivi stimolino la creatività.:rolleyes:

Posso dirti che, dopo essere riuscito a curare con calma la sofferenza di mia figlia, ho ripreso il filo di amicizie vecchie e nuove. Qualcuna che si era perduta.

Sto persino frequentando una vecchia fiamma di gioventù, che mi lasciò col cuore infranto a venticinque anni. Anche lei è passata da più di una disavventura. Ci sentiamo così strani da non riuscire a trasformarci davvero in amanti (si può usare questo termine se riguarda la relazione di due che non hanno altri legami?). La vita ha come frastornato la nostra sfera affettiva.

Ho raccontato anche troppo di me: quello che conta è altro. Ripeto, la mia storia è profondamente diversa dalla tua. Ha però in comune una perdita. Che avvenga per il destino non tanto benigno o per la vita e per l'egoismo altrui alla fine il risultato è lo stesso. Tutto quel che avevi costruito si sfarina e tu ti senti perduto. Non è così. Davanti a te, ora, c'è tanto da fare, e molto da ri-fare.
Fatti forza, lo devi ai tuoi figli e a te stesso. Credimi: si recupera, piano piano. Si scovano energie nuove, si aprono nuove strade, si riaprono delle porte che erano chiuse da anni.
Si rialza la testa, Eagle.
Benvenuto e complimenti per la tua capacità di rialzart e reinventarti una nuova vita:up:
 

Brunetta

Utente di lunga data

eagle

Utente di lunga data
:applauso: bravo andrea!
Ieri sera mi ha chiamato l'avvocato, ha ricevuto una lettera e una telefonata dal legale di mia moglie (il secondo in due giorni...). In sostanza nega ogni addebito sui figli (non il tradimento, o almeno non lo nomina) e sostiene che, avendo tentato inutilmente una riconciliazione coniugale (mah!), e' disponibile ad una separazione consensuale. Sono ovviamente schermaglie legali, si mostra conciliante, non nomina la relazione extra coniugale perche' vogliono evitare una separazione giudiziale con richiesta di addebito.Ieri sera, quando sono tornato a casa, l'ho trovata seduta sul letto che piangeva. Le ho chiesto che cosa avesse, dopo qualche insistenza mi ha risposto che per lei non e' affatto facile, che solo adesso sta realizzando cosa sta succedendo. Pur con il cuore in gola, sono rimasto freddo e le hi risposto che lo ha voluto lei, che presto finira' tutto, che queste cose non deve dirle a me perche' io ho capito e deciso di rifarmi una nuova vita.Stamattina ho preso mio figlio, partecipiamo ad una gita di gruppo di due giorni che spero faccia bene ad entrambi. Prima di uscire le chiesto: “Ti prego di rispondermi con sincerita': tu la vuoi questa separazione?“. E lei: “Sei tu che sei beato e felice della separazione“. E io: “Felice no, convinto si, ma tu che pensi?“. E lei: “Non lo so, a volte penso che sia la cosa giusta ma ho tanti dubbi“. Qui e' finita la nostra conversazione, penso che i suoi dubbi, se veramente li ha, siano dettati dalla perdita della quotidianeita' di tanti anni, non dall'amore, perche' quello che mi ha fatto e continua a fare e' senza parole. Comunque questo e' quello che mi devo imporre di pensare perche' rischio di ripiombare nel vortice dei dubbi. Termino e mi impongo di pensare come prescriveva il motto della caserma in cui feci il servizio militare: “Avanti e' la vita!“.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Ieri sera mi ha chiamato l'avvocato, ha ricevuto una lettera e una telefonata dal legale di mia moglie (il secondo in due giorni...). In sostanza nega ogni addebito sui figli (non il tradimento, o almeno non lo nomina) e sostiene che, avendo tentato inutilmente una riconciliazione coniugale (mah!), e' disponibile ad una separazione consensuale. Sono ovviamente schermaglie legali, si mostra conciliante, non nomina la relazione extra coniugale perche' vogliono evitare una separazione giudiziale con richiesta di addebito.Ieri sera, quando sono tornato a casa, l'ho trovata seduta sul letto che piangeva. Le ho chiesto che cosa avesse, dopo qualche insistenza mi ha risposto che per lei non e' affatto facile, che solo adesso sta realizzando cosa sta succedendo. Pur con il cuore in gola, sono rimasto freddo e le hi risposto che lo ha voluto lei, che presto finira' tutto, che queste cose non deve dirle a me perche' io ho capito e deciso di rifarmi una nuova vita.Stamattina ho preso mio figlio, partecipiamo ad una gita di gruppo di due giorni che spero faccia bene ad entrambi. Prima di uscire le chiesto: “Ti prego di rispondermi con sincerita': tu la vuoi questa separazione?“. E lei: “Sei tu che sei beato e felice della separazione“. E io: “Felice no, convinto si, ma tu che pensi?“. E lei: “Non lo so, a volte penso che sia la cosa giusta ma ho tanti dubbi“. Qui e' finita la nostra conversazione, penso che i suoi dubbi, se veramente li ha, siano dettati dalla perdita della quotidianeita' di tanti anni, non dall'amore, perche' quello che mi ha fatto e continua a fare e' senza parole. Comunque questo e' quello che mi devo imporre di pensare perche' rischio di ripiombare nel vortice dei dubbi. Termino e mi impongo di pensare come prescriveva il motto della caserma in cui feci il servizio militare: “Avanti e' la vita!“.
Anche io sinceramente penso che lei si mostri titubante più per la perdita della quotidianità ( ora) poi è probabile che se le cose con il suo amante non vadano secondo i suoi piani ( immagino lei speri in una sua separazione ) allora le crollerà addosso un bel mattone ma tu fai bene ora ad essere determinato, d'altronde se lei ritiene di dover e voler continuare a frequentare il suo amante non credo tu abbia alternative a meno che tu non voglia instaurare un ménage a Trois ... Ma ne dubito, sei persona estremamente ragionevole ed equilibrata non perderti ora.
 

eagle

Utente di lunga data
Anche io sinceramente penso che lei si mostri titubante più per la perdita della quotidianità ( ora) poi è probabile che se le cose con il suo amante non vadano secondo i suoi piani ( immagino lei speri in una sua separazione ) allora le crollerà addosso un bel mattone ma tu fai bene ora ad essere determinato, d'altronde se lei ritiene di dover e voler continuare a frequentare il suo amante non credo tu abbia alternative a meno che tu non voglia instaurare un ménage a Trois ... Ma ne dubito, sei persona estremamente ragionevole ed equilibrata non perderti ora.
Non ci penso nemmeno, il triangolo no! Il pericolo in questa situazione e' di ricadere nel dubbio, nella speranza che possa succedere qualcosa, che le cose possano tornare come prima. Lei ha fatto una scelta, solo lei sa se consapevole, io devo per forza accettarla e ricostruire qualcos'altro per me. Non so dove andro' e cosa trovero' ma devo provare, poi vedremo. Se ci ripensera', valutero' solo allora e lo faro' guardandomi dentro, per il mio bene e quello dei miei figli. Se ho imparato una cosa da questa vicenda e' l'imprevedibilita' delle persone e della vita, che ci costringono a fare scelte fino a ieri impensabili.
 

tesla

Utente di lunga data
E io: “Felice no, convinto si, ma tu che pensi?“. E lei: “Non lo so, a volte penso che sia la cosa giusta ma ho tanti dubbi“. Qui e' finita la nostra conversazione, penso che i suoi dubbi, se veramente li ha, siano dettati dalla perdita della quotidianeita' di tanti anni, non dall'amore, perche' quello che mi ha fatto e continua a fare e' senza parole. Comunque questo e' quello che mi devo imporre di pensare perche' rischio di ripiombare nel vortice dei dubbi. Termino e mi impongo di pensare come prescriveva il motto della caserma in cui feci il servizio militare: “Avanti e' la vita!“.
ci vuole della faccia tosta per sottolineare che tu sia beato e felice della separazione!
in questi momenti non capisco se proprio non ci arrivino, cioè se il cervello gli cozza contro qualcosa di superiore alle loro capacità cognitive, oppure se prendano per i fondelli con il lucido cinismo di un mercante arabo.
ci vorrebbe daniele in questi casi, che si siede con calma sul letto e chiede dolcemente: "sei tu o io che è saltato sulla banana di un altro? ti sembra che possa essere felice di questa cosa imbecille?"
anche io propendo per la quotidianeità, sulla paura di fare un salto nel vuoto (che le auguro di cuore) e di perdere tutto.
se avesse paura di perdere te, credo ti abbraccerebbe forte e non ti lascerebbe andare via.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Non ci penso nemmeno, il triangolo no! Il pericolo in questa situazione e' di ricadere nel dubbio, nella speranza che possa succedere qualcosa, che le cose possano tornare come prima. Lei ha fatto una scelta, solo lei sa se consapevole, io devo per forza accettarla e ricostruire qualcos'altro per me. Non so dove andro' e cosa trovero' ma devo provare, poi vedremo. Se ci ripensera', valutero' solo allora e lo faro' guardandomi dentro, per il mio bene e quello dei miei figli. Se ho imparato una cosa da questa vicenda e' l'imprevedibilita' delle persone e della vita, che ci costringono a fare scelte fino a ieri impensabili.
Fai benissimo il mio primo tradimento ( subito) l'ho affrontato con lo stesso spirito tuo. Per me è stato tutto molto più semplice perché non eravamo sposati ne avevamo figli quindi tutto il peso emotivo e burocratico ce lo siamo risparmiati ma anche il mio ex compagno era confuso, indeciso indubbiamente con quella che era la sua amante c'era un rapporto anche sentimentale non solo fisico. Quindi ho preferito distaccarmi i da lui completamente sia per non nutrire false speranze che per lasciarlo vivere la vita come meglio voleva. Mi ero riproposta di affrontarel'eventualità di riprende il cammino con lui solo se fosse tornato con un determinato impegno e consapevolezza. In effetti dopo qualche tempo è tornato ma a quel punto ero io non che sentivo più quell'amore necessario per andare oltre e riprendere la nostra relazione. Non me ne sono mai pentita ;)
 

eagle

Utente di lunga data
ci vuole della faccia tosta per sottolineare che tu sia beato e felice della separazione!in questi momenti non capisco se proprio non ci arrivino, cioè se il cervello gli cozza contro qualcosa di superiore alle loro capacità cognitive, oppure se prendano per i fondelli con il lucido cinismo di un mercante arabo.ci vorrebbe daniele in questi casi, che si siede con calma sul letto e chiede dolcemente: "sei tu o io che è saltato sulla banana di un altro? ti sembra che possa essere felice di questa cosa imbecille?"anche io propendo per la quotidianeità, sulla paura di fare un salto nel vuoto (che le auguro di cuore) e di perdere tutto.se avesse paura di perdere te, credo ti abbraccerebbe forte e non ti lascerebbe andare via.
Purtroppo e' cosi' e comunque, per orgoglio, non lo farebbe
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ieri sera mi ha chiamato l'avvocato, ha ricevuto una lettera e una telefonata dal legale di mia moglie (il secondo in due giorni...). In sostanza nega ogni addebito sui figli (non il tradimento, o almeno non lo nomina) e sostiene che, avendo tentato inutilmente una riconciliazione coniugale (mah!), e' disponibile ad una separazione consensuale. Sono ovviamente schermaglie legali, si mostra conciliante, non nomina la relazione extra coniugale perche' vogliono evitare una separazione giudiziale con richiesta di addebito.Ieri sera, quando sono tornato a casa, l'ho trovata seduta sul letto che piangeva. Le ho chiesto che cosa avesse, dopo qualche insistenza mi ha risposto che per lei non e' affatto facile, che solo adesso sta realizzando cosa sta succedendo. Pur con il cuore in gola, sono rimasto freddo e le hi risposto che lo ha voluto lei, che presto finira' tutto, che queste cose non deve dirle a me perche' io ho capito e deciso di rifarmi una nuova vita.Stamattina ho preso mio figlio, partecipiamo ad una gita di gruppo di due giorni che spero faccia bene ad entrambi. Prima di uscire le chiesto: “Ti prego di rispondermi con sincerita': tu la vuoi questa separazione?“. E lei: “Sei tu che sei beato e felice della separazione“. E io: “Felice no, convinto si, ma tu che pensi?“. E lei: “Non lo so, a volte penso che sia la cosa giusta ma ho tanti dubbi“. Qui e' finita la nostra conversazione, penso che i suoi dubbi, se veramente li ha, siano dettati dalla perdita della quotidianeita' di tanti anni, non dall'amore, perche' quello che mi ha fatto e continua a fare e' senza parole. Comunque questo e' quello che mi devo imporre di pensare perche' rischio di ripiombare nel vortice dei dubbi. Termino e mi impongo di pensare come prescriveva il motto della caserma in cui feci il servizio militare: “Avanti e' la vita!“.
Per il primo grassetto è la formula legale. Anche in tribunale viene posta questa domanda. Per il secondo grassetto a me sembrate (scusa l'offesa) due coglioni che si domanderanno per anni perché l'hanno fatto.
 

eagle

Utente di lunga data
Per il primo grassetto è la formula legale. Anche in tribunale viene posta questa domanda. Per il secondo grassetto a me sembrate (scusa l'offesa) due coglioni che si domanderanno per anni perché l'hanno fatto.
A volte lo penso anche io. Mi chiedo se avrei dovuto aspettare, se avrei dovuto avere pazienza ed aspettare un po'. Ma cosa avrei dovuto fare? Tutti i tentativi di dialogo sono stati inutili, e' stata un muro di gomma e io stavo impazzendo. Oggi sinceramente va un po' meglio, ho ripreso un minimo di iniziativa. Mia moglie e' una gran testarda e molto orgogliosa, anche per questo l'amo ma se dobbiamo tornare insieme lo dobbiamo fare su altre basi, sempre che io abbia la capacita' di perdonarla e che lei cambi idea. Ma poi mi chiedo: “Di cosa stiamo parlando? Mia moglie mi ha tradito e continua a farlon crede di aver trovato il nuovo grande amore della sua vita... E' inutile continuare a pensare a queste cose, mi fanno solo male“.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A volte lo penso anche io. Mi chiedo se avrei dovuto aspettare, se avrei dovuto avere pazienza ed aspettare un po'. Ma cosa avrei dovuto fare? Tutti i tentativi di dialogo sono stati inutili, e' stata un muro di gomma e io stavo impazzendo. Oggi sinceramente va un po' meglio, ho ripreso un minimo di iniziativa. Mia moglie e' una gran testarda e molto orgogliosa, anche per questo l'amo ma se dobbiamo tornare insieme lo dobbiamo fare su altre basi, sempre che io abbia la capacita' di perdonarla e che lei cambi idea. Ma poi mi chiedo: “Di cosa stiamo parlando? Mia moglie mi ha tradito e continua a farlon crede di aver trovato il nuovo grande amore della sua vita... E' inutile continuare a pensare a queste cose, mi fanno solo male“.
Una persona che pensa quello che hai scritto tra virgolette non piange davanti al marito dicendo quelle frasi.
 

sienne

lucida-confusa
Ciao,

secondo me ... c'è da chiarire ... provare di cogliere quei segnali,
che leggendoti, lei ti sta mandando ...
non si tratta di cambiare idea ... ma si tratta di capire ...

cioè, già solo cosa sta scritto nella lettera dell'avvocato ...
andrei da lei, chiederei ... e le direi, che non te ne sei reso conto,
ma che forse, per la mazza subita, non hai saputo leggere i suoi messaggi ...

Oppure, di che dubbi sta parlando? Cosa sta realizzando?
Cosa la sta portando a piangere ...
Interpretare ... non serve! Solo lei, può dire, cosa significano questi gesti,
queste parole.

Oppure la risposta, alla domanda sulla separazione. Fa pensare, che non è
lei che la vuole, bensì tu. Ed ad una risposta del genere, anche io mi tirerei
indietro. Infatti, lei lo ha fatto, dicendo che non lo sa. Ma aggiunge, che ha
dubbi. Appunto, dubbi! Che dubbi? Di cosa sta parlando questa donna!

Prova, forse fuori di casa ... fatti venire un'idea, del tipo un cafe (non vi conosco) ...
e parlate ... senza muri! Lasciando da parte ... cosa ne sarà e cosa no ...
ma ... secondo me, non vi state proprio capendo ... e sono silenzi che stanno
decidendo per voi!

piccolo ... come sempre, consiglio da rivedere ...

sienne
 
Ultima modifica:

Zod

Escluso
Hanno assistito alle classiche discussioni/litigate di queste situazioni, o meglio, hanno assistito alle scenate della madre che perdeva facilmente il controllo nell'uso delle parole... Io in tutta sincerita' ho sempre mantenuto una maggiore calma, prova ne sono le parole di mio figlio grande che mi chiede di non rispondere alla madre perche' e' nervosa. Questo la dice tutta sulla sensibilita' dei bambini e sulla loro capacita' di comprendere il senso delle cose gia' a sette anni
Non ho letto tutto. Sei un padre, il benessere dei tuoi figli viene prima del tuo. È tuo dovere fare tutto quanto è possibile per salvare l'unione con la tua compagna. A costo di ingoiare rospi devi valutare la possibilitá di resettare tutto e ripartire. Dì alla madre dei tuoi figli che se taglia con l'amante sei disposto a ripartire e annullare il percorso di separazione. Se si hanno figli un rapporto di coppia non può e non deve fallire. Se nonostante la sua disponibilitá e ritrovata serietá e rispetto nei tuoi confronti, decidi per la separazione, la colpa del fallimento ricade unicamente su di te, anche da tradito. Non c'é giustificazione plausibile per il tradimento, allo stesso modo non c'è giustificazione per tradire il desiderio dei figli di vivere in una famiglia normale. Sbatterli da una casa all'altra, fargli conoscere improbabili nuove compagne/i, è peggio che scopare di nascosto con l'amante. È comunque un venir meno alle proprie responsabilitá.

S*B
 
Stato
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