Io penso che nel nostro paese il cattolicesimo abbia fatto un mucchio di danni, con la sua condanna sessuofobica, e che si respiri un'aria di biasimo generalizzato per chi si sente libero di esplorare la sua sessualità. Il risultato è che molti si autoconvincono di essere nati pere e fanno scelte da pere fino a quando qualcosa o qualcuno li mette di fronte con inaudita ferocia alla loro reale natura di mele. E magari è solo l'inizio, per scoprire poi che ci possono essere anche albicocche, susine, kiwi, ecc.
Non c'è la categoria traditori, come non c'è quella fedeli. Ci sono persone, momenti di vita e orientamenti preferenziali con infinite variazioni. Se il modello più comune non fosse la cattolicissima famiglia con figli che ti fa sentire un malato di mente a volere altro, molti si darebbero il permesso di valutare che le possibilità sono molte, molte di più.
Riporto una lettera tratta da una rubrica illuminante, che è 'Savage love' su L'Internazionale.
Consiglio a tutti di salvarsi il link e seguirla settimanalmente.
Credo che la sessualità si articoli in spettri. Non soltanto lo spettro che va da gay a etero con in mezzo i bisessuali, ma vari spettri. Uno di questi spettri riguarda quanto si è sessuali, e va da quelli con poco o nessuno slancio sessuale a quelli che ce l’hanno molto intenso. Forse esiste anche uno spettro che va da monogamo a poliamoroso. Tu dici che monogamia e poliamore sono cose che la gente fa, non che la gente è. A me però sembra che alcune persone possano essere una o l’altra cosa in modo innato. Io e mio marito una volta abbiamo deciso di fare una cosa a tre. Mio marito, mentre si scopava la terza, a malapena riusciva a tenere il cazzo duro. Non ci ha preso gusto finché io non sono intervenuta attivamente, e anche così la cosa non lo eccitava più di tanto (e credimi: la nostra terza era il sogno di qualunque maschio eterosessuale. L’unico motivo per cui non era coinvolto è che davvero gli piaccio solo io).
Lui, quando s’innamora di qualcuno, vuole solo quella persona lì. È completamente orientato verso il rapporto a due. Io, invece, anche se lui mi soddisfa e lo amo, voglio anche altri partner. Mi sento poliamorosa per natura. Sento che è proprio il modo in cui sono programmata. Non è che me lo sono scelto. E nemmeno mio marito potrebbe scegliere di essere poliamoroso. Il poliamore può praticarlo, e per me l’ha anche fatto, ma di natura è monogamo. Sono contenta che tu difenda la non monogamia. Ti riconosco il merito di avermi aiutato a salvare il mio matrimonio. Io e lui ci siamo sposati che eravamo vergini e di sesso non capivamo una cicca. Se io e mio marito abbiamo una vita sessuale stupenda – e io sono libera di farmi le mie storielle di contorno – è perché leggiamo la tua rubrica.
Sono Come Sono
http://www.internazionale.it/opinioni/dan-savage/