Perchè???

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devastata

Utente di lunga data
a che pro non saprei, forse perchè non avevo meglio da fare.
non capisco perché ti alteri tu che sei esempio di coerenza in questo senso e non so se è chiaro il messaggio che ognuno fa quel che crede,:up::up: basta che non cerchi di farlo passare per altro.
e per concludere "la pianto" quando ne ho voglia
:up::up:
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
a che pro non saprei, forse perchè non avevo meglio da fare.
non capisco perché ti alteri tu che sei esempio di coerenza in questo senso e non so se è chiaro il messaggio che ognuno fa quel che crede basta che non cerchi di farlo passare per altro.
e per concludere "la pianto" quando ne ho voglia
:) non vedermi alterata :)
 

devastata

Utente di lunga data
Anche a me sembra un'incongruenza, la stessa che vivevo io nel mio precedente rapporto. Io avevo dichiarato apertamente che per me la fedeltà in quel tipo di relazione non aveva più senso. Peró omettevo e a volte mentivo.


Quando ho iniziato a giocare realmente a carte scoperte il rapporto è crollato.

Credo che solo rapporti che si trascinano da anni e che si basano sulla convenienza reciproca possano reggere una situazione di infedeltà permanente e conclamata.

In altri le cose si nascondono comunque, perchè altrimenti farebbero troppo male. Perchè l'equilibrio salterebbe davanti alla nuda realtà dei fatti. Un minimo di ipocrisia salva la coppia, in questi casi. Non vedo, non soffro. Questa la filosofia che sta dietro. Un antidoto al dolore.

Io impazzirei di gelosia e diventerei matta. Mi farebbe soffrire solo l'idea. Ma ognuno la vede e la sente a modo suo alla fine.
Quant'è 'un minimo di ipocrisia?'.

Certo che se non vedi e non sai, la storia va avanti, ma dopo?
 

Sole

Escluso
Quant'è 'un minimo di ipocrisia?'.

Certo che se non vedi e non sai, la storia va avanti, ma dopo?
Quella quantità di ipocrisia sufficiente a pensare che magari l'altro qualche trombata se la fa, ma finchè i contorni della situazione restano sfumati si può sempre tollerare e immaginare ciò che fa più comodo.

Il mio ex mi diceva 'posso tollerare una notte di sesso, ma non una frequentazione regolare, anche senza coinvolgimento emotivo'.

Erano tutte cavolate. Quando sai quando, come e con chi, l'equilibrio salta: cominci a immaginare, sai che la possibilità si è concretizzata, cominci a farti mille domande e anzichè rassicurarti, i dubbi aumentano.

Si scoperchia un vaso...e non è facile gestire quello che ne esce. È un equilibrio che va ricomposto e non é scontato che ci si riesca.
 

PresidentLBJ

Pettinatore di bambole
E chi sa vivere entrambi i modi ( o i diversi modi)?

Brunetta, è inutile il tuo tentativo di passare il messaggio che chi sa vivere le avventure è persona sempliciotta e che si accontenta, mentre chi sceglie di non viverle fa parte di un' élite aristocratica.
Dov'è l'emoticon dell'inchino? :quoto:
 

Brunetta

Utente di lunga data
E chi sa vivere entrambi i modi ( o i diversi modi)?

Brunetta, è inutile il tuo tentativo di passare il messaggio che chi sa vivere le avventure è persona sempliciotta e che si accontenta, mentre chi sceglie di non viverle fa parte di un' élite aristocratica.
Dov'è l'emoticon dell'inchino? :quoto:
Ma quanti approvazioni a una cafonata del tutto gratuita (e fosse pure la prima). Io ho cercato davvero di capire. Ridicolo è che chi si offende per presunti giudizi altrui si permetta di esprimerne con tanta facilità deducendo interpretazioni a ruota libera. Questo sì lo trovo molto superficiale. Mi piacerebbe avere quella leggerezza che non ho mai avuto. Del resto trovo che sia pure una condanna non riuscire a distaccarsi dalle esperienze vissute. Comunque anche se vuoi pensare che persone che giudichi tanto limitate pensino male di te (di voi) cosa ve ne frega del giudizio di tali persone?
 
E chi sa vivere entrambi i modi ( o i diversi modi)?

Brunetta, è inutile il tuo tentativo di passare il messaggio che chi sa vivere le avventure è persona sempliciotta e che si accontenta, mentre chi sceglie di non viverle fa parte di un' élite aristocratica.
verde mio...
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

chi le fa se le gode anca no?
E come diseva me nono...
Almanco mi la vita me la so godù!

No come quei 4 scemi col muso duro....:p:p:p:p:p

Non è che non si sceglie di viverle

E' che non si è avventurieri ma quadrati no?

Io le dita nel naso non me le metto perchè non si fa e non sta bene...:mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

Sole

Escluso
@Brunetta: penso che l'incapacità di vivere con leggerezza certe esperienze dipenda molto dal fatto di aver passato una vita accanto allo stesso uomo, magari fin da ragazze. Una vita fatta di amore e fiducia.

In un contesto come questo, o ci si emancipa per un motivo o per l'altro dal ruolo di moglie mettendo corna a nastro, o quando il rapporto finisce ci si ritrova con un bagaglio emotivo pesante, di cui non é facile liberarsi.

Io ho vissuto le mie avventure per sperimentare tante cose che non avevo mai vissuto. L'ho fatto perchè era un'alternativa al dolore ed é stato utile perché oggi so di poter vivere tutto: l'amore esclusivo e profondo per un uomo solo, ma anche la leggerezza di un'avventura. Ma forse ho reagito così perché qualche rimpianto lo avevo sempre avuto, chissà.
Il nostro modo di vivere le cose è il prodotto in parte di una scelta, in parte dell'esperienza vissuta.

@Conte: trovo pessimo il tuo intervento per 2 motivi (ovviamente non disapprovo, perché lo troverei ridicolo eh).

Il primo è che ignori completamente ciò che ha scritto dopo Brunetta, accodandoti con incomprensibile entusiasmo a un intervento che si basa evidentemente su presupposti sbagliati (non credo proprio che Brunetta reputi sempliciotte le persone che vivono con leggerezza certe avventure: semplicemente lei non ne è capace e non riesce a capire come si faccia).

Il secondo perché dai per scontato che chi non fa sesso con facilità e leggerezza non sappia godersi la vita e questo è un giudizio infondato che parte da una visione un po' limitata.

Nella vita ci sono mille cose belle di cui si può godere pienamente. Il rapporto con un figlio, un lavoro gratificante, amicizie solide e profonde che non ti deludono e ti regalano momenti ricchi di bellezza e intensità, una passione coinvolgente...il sesso è una cosa bellissima, ma ognuno la vive a modo suo e non penso sia giusto credere che chi non ne abusa sia uno sfigato che non si gode la vita perché 'questa cosa non sta bene farla'.
 
Ma tu hai mai fatto sesso con uno conosciuto in discoteca? Io no e non avrei mai potuto: non trovo facilmente uomini che mi attraggono fisicamente, se non ho una relazione anche mentale non posso far sesso, mi devo abbandonare con fiducia per entrare in intimità anche fisica e la fiducia non si dà facilmente. Dal lato opposto ci sono donne che trovano attraenti quasi tutti, e molto divertente farlo con uno sconosciuto con il quale non riescono neppure a parlare e trovano eccitante il margine di rischio. In mezzo ci sono diverse sfumature. Come puoi pensare di capire davvero chi è così diversa?
Io tra i 16 e i 18 anni ho fatto sesso con più di una persona conosciuta in discoteca
non mi ricordo nemmeno i nomi
Addirittura ho fatto sesso con uno conosciuto sul traghetto per la Sardegna, sul ponte della nave
però non stavo molto bene... E il sesso era sesso di merda, non provavo niente, tant'è che il primo orgasmo l'ho poi avuto a 19 anni con il mio primo vero fidanzato
per me non era tanto proprio l'atto del sesso che importava, quanto il riuscirci, puntavo uno e pensavo "ecco adesso quello me lo scopo"
però ripeto: non stavo bene, né prima né durante né dopo
non mi lasciava niente, anzi, mi lasciava un cazzo di senso di vuoto schifoso
eppure continuavo
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
@Brunetta: penso che l'incapacità di vivere con leggerezza certe esperienze dipenda molto dal fatto di aver passato una vita accanto allo stesso uomo, magari fin da ragazze. Una vita fatta di amore e fiducia.

In un contesto come questo, o ci si emancipa per un motivo o per l'altro dal ruolo di moglie mettendo corna a nastro, o quando il rapporto finisce ci si ritrova con un bagaglio emotivo pesante, di cui non é facile liberarsi.

Io ho vissuto le mie avventure per sperimentare tante cose che non avevo mai vissuto. L'ho fatto perchè era un'alternativa al dolore ed é stato utile perché oggi so di poter vivere tutto: l'amore esclusivo e profondo per un uomo solo, ma anche la leggerezza di un'avventura. Ma forse ho reagito così perché qualche rimpianto lo avevo sempre avuto, chissà.
Il nostro modo di vivere le cose è il prodotto in parte di una scelta, in parte dell'esperienza vissuta.

@Conte: trovo pessimo il tuo intervento per 2 motivi (ovviamente non disapprovo, perché lo troverei ridicolo eh).

Il primo è che ignori completamente ciò che ha scritto dopo Brunetta, accodandoti con incomprensibile entusiasmo a un intervento che si basa evidentemente su presupposti sbagliati (non credo proprio che Brunetta reputi sempliciotte le persone che vivono con leggerezza certe avventure: semplicemente lei non ne è capace e non riesce a capire come si faccia).


Il secondo perché dai per scontato che chi non fa sesso con facilità e leggerezza non sappia godersi la vita e questo è un giudizio infondato che parte da una visione un po' limitata.

Nella vita ci sono mille cose belle di cui si può godere pienamente. Il rapporto con un figlio, un lavoro gratificante, amicizie solide e profonde che non ti deludono e ti regalano momenti ricchi di bellezza e intensità, una passione coinvolgente...il sesso è una cosa bellissima, ma ognuno la vive a modo suo e non penso sia giusto credere che chi non ne abusa sia uno sfigato che non si gode la vita perché 'questa cosa non sta bene farla'.

innanzitutto non capisco questo astio polemico

in seconda istanza: dal momento che tu, adesso, sai vivere di tutto, perché ti risulta così ostico capire che le emozioni regalate da un'avventura o da una storia extra non escludono la capacità di godere pienamente delle mille cose belle che hai elencato?
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Ma quanti approvazioni a una cafonata del tutto gratuita (e fosse pure la prima). Io ho cercato davvero di capire. Ridicolo è che chi si offende per presunti giudizi altrui si permetta di esprimerne con tanta facilità deducendo interpretazioni a ruota libera. Questo sì lo trovo molto superficiale. Mi piacerebbe avere quella leggerezza che non ho mai avuto. Del resto trovo che sia pure una condanna non riuscire a distaccarsi dalle esperienze vissute. Comunque anche se vuoi pensare che persone che giudichi tanto limitate pensino male di te (di voi) cosa ve ne frega del giudizio di tali persone?

ma infatti: dal momento che nella tua scala di valori io sono una merda, il conte è una merda al cubo e JB e President due cafoni non capisco perchè ti urti tanto i nervi che quotino un mio banalissimo intervento
 

oscuro

Utente di lunga data
Non capisco

Io non capisco_Ognuno è norma di se stesso,applicare la nostra unità di misura ad altre persone non ha senso.C'è chi riesce a viversi le avventure senza convolgimenti affettivi,c'è chi non ci riesce,poi c'è il conte che continua serenamente una vita vuota,una vita amorale,senza valori,senza rispetto,senza un beneamato cazzo.A roma c'è un detto:se dio ti vuole bene ti fa nascere coglione,ecco credo che il conte sia sicuramente nelle grazie del signore!
 
quindi vale anche per andrea , ti pare?
Io non capisco.Ognuno è norma di se stesso,applicare la nostra unità di misura ad altre persone non ha senso.C'è chi riesce a viversi le avventure senza convolgimenti affettivi,c'è chi non ci riesce,poi c'è il conte che continua serenamente una vita vuota,una vita amorale,senza valori,senza rispetto,senza un beneamato cazzo.A roma c'è un detto:se dio ti vuole bene ti fa nascere coglione,ecco credo che il conte sia sicuramente nelle grazie del signore!
 

PresidentLBJ

Pettinatore di bambole
dai per scontato che chi non fa sesso con facilità e leggerezza non sappia godersi la vita e questo è un giudizio infondato che parte da una visione un po' limitata.
Il messaggio che non passa e che viene scartato aprioristicamente in nome di una sottintesa superiorità morale e emozionale, è che che l'avventura e il [modalità enfasi on]GrandeAmoredellamiavitablablablablalunicoeilsoloblablabla[modalità enfasi off] non siano necessariamente alternative l'una all'altra. Sono come due binari, che non necessariamente si sovrappongono ma spesso servono l'uno a sorreggere l'altro.
 
Ultima modifica:

oscuro

Utente di lunga data

Ultimo

Escluso
Io non capisco_Ognuno è norma di se stesso,applicare la nostra unità di misura ad altre persone non ha senso.C'è chi riesce a viversi le avventure senza convolgimenti affettivi,c'è chi non ci riesce,poi c'è il conte che continua serenamente una vita vuota,una vita amorale,senza valori,senza rispetto,senza un beneamato cazzo.A roma c'è un detto:se dio ti vuole bene ti fa nascere coglione,ecco credo che il conte sia sicuramente nelle grazie del signore!

Mentire a parere tuo è giusto? prendersi carico di una vita di coppia arrivata al dunque per cercare fuori una storia parallela rendendo l'altro/a incapace di poter scegliere attraverso una visione vera della sua vita vissuta, ti sembra giusto? ti sembra da persona che ha rispetto per l'altro/a? continuo? mi fermo va.
 

Ultimo

Escluso
@Brunetta: penso che l'incapacità di vivere con leggerezza certe esperienze dipenda molto dal fatto di aver passato una vita accanto allo stesso uomo, magari fin da ragazze. Una vita fatta di amore e fiducia.

In un contesto come questo, o ci si emancipa per un motivo o per l'altro dal ruolo di moglie mettendo corna a nastro, o quando il rapporto finisce ci si ritrova con un bagaglio emotivo pesante, di cui non é facile liberarsi.

Io ho vissuto le mie avventure per sperimentare tante cose che non avevo mai vissuto. L'ho fatto perchè era un'alternativa al dolore ed é stato utile perché oggi so di poter vivere tutto: l'amore esclusivo e profondo per un uomo solo, ma anche la leggerezza di un'avventura. Ma forse ho reagito così perché qualche rimpianto lo avevo sempre avuto, chissà.
Il nostro modo di vivere le cose è il prodotto in parte di una scelta, in parte dell'esperienza vissuta.

@Conte: trovo pessimo il tuo intervento per 2 motivi (ovviamente non disapprovo, perché lo troverei ridicolo eh).

Il primo è che ignori completamente ciò che ha scritto dopo Brunetta, accodandoti con incomprensibile entusiasmo a un intervento che si basa evidentemente su presupposti sbagliati (non credo proprio che Brunetta reputi sempliciotte le persone che vivono con leggerezza certe avventure: semplicemente lei non ne è capace e non riesce a capire come si faccia).

Il secondo perché dai per scontato che chi non fa sesso con facilità e leggerezza non sappia godersi la vita e questo è un giudizio infondato che parte da una visione un po' limitata.

Nella vita ci sono mille cose belle di cui si può godere pienamente. Il rapporto con un figlio, un lavoro gratificante, amicizie solide e profonde che non ti deludono e ti regalano momenti ricchi di bellezza e intensità, una passione coinvolgente...il sesso è una cosa bellissima, ma ognuno la vive a modo suo e non penso sia giusto credere che chi non ne abusa sia uno sfigato che non si gode la vita perché 'questa cosa non sta bene farla'.

:p:up:
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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