Temo che quello di tradire sia diventato per me davvero un problema.Come già detto in passato ho sempre tradito.Non sono mai stata scoperta palesemente nè ho mai confessato.Comincio a pensare sempre più che oltre al divertimento ci sia per me una specie di compulsione a tradire,forse per alimentare il mio ego smisurato,forse per rimediare a delle insicurezze,forse perchè non capisco il dolore altrui.Forse perchè spero di essere scoperta.Ma ci sono dei momenti in cui non mi sento libera di scegliere davvero ed anche il tradimento diventa una specie di messinscena.C'è qualcuno qui che mi capisce?
Ciao Mary!
La gioia che m'infonde leggere di una ragazza così candida e pura è incommensurabile!
Tu stai vivendo in uno stato di grazia!
Le tue brezze di svenevolezze son sconcezze ed allegrezze che ti paiono stranezze e fors'anche inadeguatezze, ma paventano arditezze e fin'anche acutezze che s'ammischiano a baldezze e talvolta anche a bassezze!
Le creazioni umane come te sono una giusta corrispondenza terrena del mondo delle idee di Platone e pure delle monadi di Leibniz, insomma, più o meno l'ombra di palle minuscole.
Le palle infatti sono una cosa bellissima, un desiderio di pietà che s'icarna nalla discendanza e la morte in fieri che tenta di dissodarsi dalle zolle dell'esistente, un po' come il segnale di divieto di sosta che si può onestamente ignorare se hai fratta o se devi impiegare non più di 3 ore dalla parrucchiera, le quali sono tutte scuse legittime e ragioni inconsistenti, come le riviste patinate al posto della carta igienica e gli occhietti cisposi di un uomo morto di sonno nel letto di una vecchia secca come la terra delle sue petunie.
Ma tu non hai le palle, perchè esse sono gli speroni di un cavaliere che, con abile mossa da contorsionista senza nerbo, cavalca sé stesso e si riempie di guidaleschi e frustate come il somaro caricato di fascine sui sentieri della val camonica durante un anno dispari, e non dico che tu le dovresti avere, ma piuttosto che non le dovresti spremere.
Il bello dei circuiti è che hanno l'inizio collegato alla loro fine, un bel ciclo di onori ed oneri, che princiapiano da principio e finiscono proprio lì, dove c'è la fine.
Tutta una sensazione di argonauti che s'incipriano il naso degno ai bagni di Tokyo prima di riscoprire Atlantide nelle loro borsette d'acciao, e così sei tu, libera dalle afflizioni della carne, e talora del pesce, che ne vieni usurata prima ancora che lisciata, per andare in una soffitta pulitissima a mangiare sul pavimento.
Per qiesto, e solo per questo, meriti ogni comprensione per quello che picchi di riuscire a fare così bene nel modo che fai di tutto perchè non offenda mai alcuna sensibilità.
Io ti apprezzo.
Ciao!