Che scelta difficile!

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tartamix

Utente
Ciao a tutti,
ho già raccontato delle mie vicissitudini con la mia collega di lavoro ...
commenti più o meno fondati ma ad un certo punto si è deviato sulle critiche verso di me, perchè non apprezzavo l'aspetto della mia compagna invece di quello della mia amante ...
stereotipati ...
sono anche stato indicato di essere io lo stereotipato ...
io, mica chi commentava senza sapere ...
si, perchè aspetto e figura fisica non c'entrano nulla!...

i problemi se ci sono sono per cose più profonde ...

comunque,

sostanzialmente la mia amante mi ha pian piano abbandonato, trasformando la storia da sentimentale ad incontri mensili ...
da gennaio a marzo non ci siamo frequentati, nel senso che anche se le chiedevo di stare insieme, la risposta era negativa e mi rispondeva che lei aveva delle responsabilità con il proprio ragazzo e che quindi lei "più di così non mi poteva dare in quanto la cosa era troppo coinvolgente e la distraeva troppo dal fidanzato"...
io sono stato in un baratro di sofferenza.
inoltre non ci frequentiamo più molto: carriere separate ... mi manca il supporto psicologico della nostra relazione, il frequentarci, non riesco più a stare con una persona che non conosco, e che non "vivo", la sento estranea...
piuttosto riduttivo ... e mi fa sentire sporco.

fatto sta che inoltre mi ha cagionato anche un danno economico (non dipendente da mi negligenza) con conseguente riduzione dello stipendio ...
allora ci ho litigato.

in questo periodo di litigio, le muore il papà.
davvero terribile ...
lei non me lo fa neanche sapere, lo vengo a sapere da un collega con il quale dopo una piccola discussione decido di presenziare alla funzione ...
ce l'ho con lei, si, ma ancora provo qualcosa per lei ...
non sono di pietra ...

vado ...
inutile dire che sotto gli occhiali da sole stavo piangendo ...
per un uomo non è attraente ma io sono così.

ora lei pretende che io le sia di aiuto, di consolazione, ...
insomma che le stia vicino, ora che è sola ed il fidanzato è stato chiamato a lavorare in umbria e lei non ha più modo di vederlo frequentemente ...

si può pretendere di essere amati?
di essere compresi?

quando io avevo bisogno di lei, mi ha voltato le spalle ...
mi ha abbandonato preferendo il suo "lui".
l'amore è come un figlio lo devi alimentare e nutrire ...
se te ne disinteressi, finisce che lo fai avvizzire ... lo fai morire.

io dentro ho un grande dolore, sia per il male che mi ha fatto, sia perchè la vedo in quello stato di sofferenza.
io non la odio.
ma ho una paura fondata, quasi la certezza, di un suo comportamento egoistico, quando il ragazzo tornerà e tra qualche mese quando il dolore per il papà scomparso finirà ...
mi darà il suo due di picche e mi ributterà sulla polvere in mezzo alla strada ...

che ne pensate un consiglio potete darmelo?
 
Ultima modifica:

Joey Blow

Escluso
Ciao a tutti,
ho già raccontato delle mie vicissitudine con la mia collega di lavoro ...
commenti più o meno fondati ma ad u certo punto si è deviato sulle critiche verso di me perchè non apprezzavo l'aspetto della mia compagna invece di quello della mia amante ...
stereotipati ...
sono anche stato indicato di essere stereotipato ...
io mica chi commentava senza sapere ...
si perchè aspetto e figura fisica non c'entrano nulla!...

i problemi se ci sono sono per cose più profonde ...

comunque,

sostanzialmente la mia amante mi ha pian piano abbandonato, trasformando la storia da sentimentale ad incontri mensili ...
da gennaio a marzo non ci siamo frequentati, nel senso che anche se le chiedevo di stare insieme, la risposta era negativa e mi rispondeva che lei aveva delle responsabilità con il proprio ragazzo e che quindi lei "più di così non mi poteva dare in quanto la cosa era troppo coinvolgente e la distraeva troppo dal fidanzato"...
io sono stato in un baratro di sofferenza.
inoltre non ci frequentiamo più molto: carriere separate ... mi manca il supporto psicologico della nostra relazione, il frequentarci, non riesco più a stare con una persona che non conosco, e che non "vivo", la sento estranea...
piuttosto riduttivo ... e mi fa sentire sporco.

fatto sta che inoltre mi ha cagionato anche un danno economico con conseguente riduzione dello stipendio ...
allora ci ho litigato.

in questo periodo di litigio le muore il papà.
davvero terribile ...
lei non me lo fa neanche sapere, lo vengo a sapere da un collega con il quale dopo una piccola discussione decido di presenziare alla funzione ...
ce l'ho con lei, si, ma ancora provo qualcosa per lei ...
non sono di pietra ...

vado ...
inutile dire che sotto gli occhiali da sole stavo piangendo ...
per un uomo non è attraente ma io sono così.

ora lei pretende che io le sia di aiuto, di consolazione, ...
insomma che le stia vicino, ora che è sola ed il fidanzato è stato chiamato a lavorare in umbria e lei non ha più modo di vederlo frequentemente ...

su può pretendere di essere amati?
di essere compresi?

quando io avevo bisogno di lei, mi ha voltato le spalle ...
mi ha abbandonato preferendo il suo "lui".
l'amore è come un figlio lo devi alimentare e nutrire ...
se te ne disinteressi, finisce che lo fai avvizzire ... lo fai morire.

io dentro ho un grande dolore, sia per il male che mi ha fatto, sia perchè la vedo in quello stato di sofferenza.
io non la odio.
ma ho una paura fondata, quasi la certezza, di un suo comportamento egoistico, quando il ragazzo tornerà e tra qualche mese quando il dolore per il papà scomparso finirà ...
mi darà il suo due di picche e mi ributterà sulla polvere in mezzo alla strada ...

che ne pensate un consiglio potete darmelo?
L'unico consiglio che mi sento di darti è di abbracciarvi stretti stretti, tu e lei, e gettarvi da una scogliera. Il mondo ve ne sarebbe grato e tu non dovresti più piangere sotto gli occhiali da sole (che managgia è poco macho). Ciao.
 

Sterminator

Utente di lunga data
Ciao a tutti,
ho già raccontato delle mie vicissitudine con la mia collega di lavoro ...
commenti più o meno fondati ma ad u certo punto si è deviato sulle critiche verso di me perchè non apprezzavo l'aspetto della mia compagna invece di quello della mia amante ...
stereotipati ...
sono anche stato indicato di essere stereotipato ...
io mica chi commentava senza sapere ...
si perchè aspetto e figura fisica non c'entrano nulla!...

i problemi se ci sono sono per cose più profonde ...

comunque,

sostanzialmente la mia amante mi ha pian piano abbandonato, trasformando la storia da sentimentale ad incontri mensili ...
da gennaio a marzo non ci siamo frequentati, nel senso che anche se le chiedevo di stare insieme, la risposta era negativa e mi rispondeva che lei aveva delle responsabilità con il proprio ragazzo e che quindi lei "più di così non mi poteva dare in quanto la cosa era troppo coinvolgente e la distraeva troppo dal fidanzato"...
io sono stato in un baratro di sofferenza.
inoltre non ci frequentiamo più molto: carriere separate ... mi manca il supporto psicologico della nostra relazione, il frequentarci, non riesco più a stare con una persona che non conosco, e che non "vivo", la sento estranea...
piuttosto riduttivo ... e mi fa sentire sporco.

fatto sta che inoltre mi ha cagionato anche un danno economico con conseguente riduzione dello stipendio ...
allora ci ho litigato.

in questo periodo di litigio le muore il papà.
davvero terribile ...
lei non me lo fa neanche sapere, lo vengo a sapere da un collega con il quale dopo una piccola discussione decido di presenziare alla funzione ...
ce l'ho con lei, si, ma ancora provo qualcosa per lei ...
non sono di pietra ...

vado ...
inutile dire che sotto gli occhiali da sole stavo piangendo ...
per un uomo non è attraente ma io sono così.

ora lei pretende che io le sia di aiuto, di consolazione, ...
insomma che le stia vicino, ora che è sola ed il fidanzato è stato chiamato a lavorare in umbria e lei non ha più modo di vederlo frequentemente ...

su può pretendere di essere amati?
di essere compresi?

quando io avevo bisogno di lei, mi ha voltato le spalle ...
mi ha abbandonato preferendo il suo "lui".
l'amore è come un figlio lo devi alimentare e nutrire ...
se te ne disinteressi, finisce che lo fai avvizzire ... lo fai morire.

io dentro ho un grande dolore, sia per il male che mi ha fatto, sia perchè la vedo in quello stato di sofferenza.
io non la odio.
ma ho una paura fondata, quasi la certezza, di un suo comportamento egoistico, quando il ragazzo tornerà e tra qualche mese quando il dolore per il papà scomparso finirà ...
mi darà il suo due di picche e mi ributterà sulla polvere in mezzo alla strada ...

che ne pensate un consiglio potete darmelo?
Hai avuto un culo cosmico che t'ha mollato e manco te ne rendi conto....ahahah...mo' che te passa, accendi un cero alla madonna o al santo a cui sei devoto, damme retta...ahahah
 
Ultima modifica:

Lui

U SFRUCULIATURI
ciao

si, certo, un consiglio non si nega a nessuno, più che altro è il proprio mdo di vedere le cose.

potevi essere più breve.

Lui.
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Ciao a tutti,
ho già raccontato delle mie vicissitudini con la mia collega di lavoro ...
commenti più o meno fondati ma ad un certo punto si è deviato sulle critiche verso di me, perchè non apprezzavo l'aspetto della mia compagna invece di quello della mia amante ...
stereotipati ...
sono anche stato indicato di essere io lo stereotipato ...
io, mica chi commentava senza sapere ...
si, perchè aspetto e figura fisica non c'entrano nulla!...

i problemi se ci sono sono per cose più profonde ...

comunque,

sostanzialmente la mia amante mi ha pian piano abbandonato, trasformando la storia da sentimentale ad incontri mensili ...
da gennaio a marzo non ci siamo frequentati, nel senso che anche se le chiedevo di stare insieme, la risposta era negativa e mi rispondeva che lei aveva delle responsabilità con il proprio ragazzo e che quindi lei "più di così non mi poteva dare in quanto la cosa era troppo coinvolgente e la distraeva troppo dal fidanzato"...
io sono stato in un baratro di sofferenza.
inoltre non ci frequentiamo più molto: carriere separate ... mi manca il supporto psicologico della nostra relazione, il frequentarci, non riesco più a stare con una persona che non conosco, e che non "vivo", la sento estranea...
piuttosto riduttivo ... e mi fa sentire sporco.

fatto sta che inoltre mi ha cagionato anche un danno economico (non dipendente da mi negligenza) con conseguente riduzione dello stipendio ...
allora ci ho litigato.

in questo periodo di litigio, le muore il papà.
davvero terribile ...
lei non me lo fa neanche sapere, lo vengo a sapere da un collega con il quale dopo una piccola discussione decido di presenziare alla funzione ...
ce l'ho con lei, si, ma ancora provo qualcosa per lei ...
non sono di pietra ...

vado ...
inutile dire che sotto gli occhiali da sole stavo piangendo ...
per un uomo non è attraente ma io sono così.

ora lei pretende che io le sia di aiuto, di consolazione, ...
insomma che le stia vicino, ora che è sola ed il fidanzato è stato chiamato a lavorare in umbria e lei non ha più modo di vederlo frequentemente ...

si può pretendere di essere amati?
di essere compresi?

quando io avevo bisogno di lei, mi ha voltato le spalle ...
mi ha abbandonato preferendo il suo "lui".
l'amore è come un figlio lo devi alimentare e nutrire ...
se te ne disinteressi, finisce che lo fai avvizzire ... lo fai morire.

io dentro ho un grande dolore, sia per il male che mi ha fatto, sia perchè la vedo in quello stato di sofferenza.
io non la odio.
ma ho una paura fondata, quasi la certezza, di un suo comportamento egoistico, quando il ragazzo tornerà e tra qualche mese quando il dolore per il papà scomparso finirà ...
mi darà il suo due di picche e mi ributterà sulla polvere in mezzo alla strada ..
.

che ne pensate un consiglio potete darmelo?

lo so, che maledizione.... rimango sempre impressa :D

veniamo a noi e al secondo neretto: ma quale quasi certezza, è scritto nelle stelle che succederà così
quindi

in base a quel che provi per lei (devi definirlo bene a priori, ovviamente) o la lasci stoicamente senza portarle nessuna consolazione e senza darle nessuna spiegazione,soffrendo in silenzio e blablabla)

o te la scopi intensamente tutti i giorni per tutto il lasco di tempo che vi è concesso, fino a che stanco la mollerai tu e non ci penserai più per il resto dei tuoi giorni e amen
 

Sterminator

Utente di lunga data
lo so, che maledizione.... rimango sempre impressa :D

veniamo a noi e al secondo neretto: ma quale quasi certezza, è scritto nelle stelle che succederà così
quindi

in base a quel che provi per lei (devi definirlo bene a priori, ovviamente) o la lasci stoicamente senza portarle nessuna consolazione e senza darle nessuna spiegazione,soffrendo in silenzio e blablabla)

o te la scopi intensamente tutti i giorni per tutto il lasco di tempo che vi è concesso, fino a che stanco la mollerai tu e non ci penserai più per il resto dei tuoi giorni e amen
la seconda se la meriterebbe proprio la tipa....'na roba da farla parti' de capoccia e lassalla sul piu' bello..(essosoddisfazioniso)..
 

free

Escluso
Ciao a tutti,
ho già raccontato delle mie vicissitudini con la mia collega di lavoro ...
commenti più o meno fondati ma ad un certo punto si è deviato sulle critiche verso di me, perchè non apprezzavo l'aspetto della mia compagna invece di quello della mia amante ...
stereotipati ...
sono anche stato indicato di essere io lo stereotipato ...
io, mica chi commentava senza sapere ...
si, perchè aspetto e figura fisica non c'entrano nulla!...

i problemi se ci sono sono per cose più profonde ...

comunque,

sostanzialmente la mia amante mi ha pian piano abbandonato, trasformando la storia da sentimentale ad incontri mensili ...
da gennaio a marzo non ci siamo frequentati, nel senso che anche se le chiedevo di stare insieme, la risposta era negativa e mi rispondeva che lei aveva delle responsabilità con il proprio ragazzo e che quindi lei "più di così non mi poteva dare in quanto la cosa era troppo coinvolgente e la distraeva troppo dal fidanzato"...
io sono stato in un baratro di sofferenza.
inoltre non ci frequentiamo più molto: carriere separate ... mi manca il supporto psicologico della nostra relazione, il frequentarci, non riesco più a stare con una persona che non conosco, e che non "vivo", la sento estranea...
piuttosto riduttivo ... e mi fa sentire sporco.

fatto sta che inoltre mi ha cagionato anche un danno economico (non dipendente da mi negligenza) con conseguente riduzione dello stipendio ...
allora ci ho litigato.

in questo periodo di litigio, le muore il papà.
davvero terribile ...
lei non me lo fa neanche sapere, lo vengo a sapere da un collega con il quale dopo una piccola discussione decido di presenziare alla funzione ...
ce l'ho con lei, si, ma ancora provo qualcosa per lei ...
non sono di pietra ...

vado ...
inutile dire che sotto gli occhiali da sole stavo piangendo ...
per un uomo non è attraente ma io sono così.

ora lei pretende che io le sia di aiuto, di consolazione, ...
insomma che le stia vicino, ora che è sola ed il fidanzato è stato chiamato a lavorare in umbria e lei non ha più modo di vederlo frequentemente ...

si può pretendere di essere amati?
di essere compresi?

quando io avevo bisogno di lei, mi ha voltato le spalle ...
mi ha abbandonato preferendo il suo "lui".
l'amore è come un figlio lo devi alimentare e nutrire ...
se te ne disinteressi, finisce che lo fai avvizzire ... lo fai morire.

io dentro ho un grande dolore, sia per il male che mi ha fatto, sia perchè la vedo in quello stato di sofferenza.
io non la odio.
ma ho una paura fondata, quasi la certezza, di un suo comportamento egoistico, quando il ragazzo tornerà e tra qualche mese quando il dolore per il papà scomparso finirà ...
mi darà il suo due di picche e mi ributterà sulla polvere in mezzo alla strada ...

che ne pensate un consiglio potete darmelo?

:eek:
questa cosa del danno economico è molto grave
ma l'ha fatto apposta?
nel caso, evitala come la peste
 

Ultimo

Escluso
Ciao a tutti,
ho già raccontato delle mie vicissitudini con la mia collega di lavoro ...
commenti più o meno fondati ma ad un certo punto si è deviato sulle critiche verso di me, perchè non apprezzavo l'aspetto della mia compagna invece di quello della mia amante ...
stereotipati ...
sono anche stato indicato di essere io lo stereotipato ...
io, mica chi commentava senza sapere ...
si, perchè aspetto e figura fisica non c'entrano nulla!...

i problemi se ci sono sono per cose più profonde ...

comunque,

sostanzialmente la mia amante mi ha pian piano abbandonato, trasformando la storia da sentimentale ad incontri mensili ...
da gennaio a marzo non ci siamo frequentati, nel senso che anche se le chiedevo di stare insieme, la risposta era negativa e mi rispondeva che lei aveva delle responsabilità con il proprio ragazzo e che quindi lei "più di così non mi poteva dare in quanto la cosa era troppo coinvolgente e la distraeva troppo dal fidanzato"...
io sono stato in un baratro di sofferenza.
inoltre non ci frequentiamo più molto: carriere separate ... mi manca il supporto psicologico della nostra relazione, il frequentarci, non riesco più a stare con una persona che non conosco, e che non "vivo", la sento estranea...
piuttosto riduttivo ... e mi fa sentire sporco.

fatto sta che inoltre mi ha cagionato anche un danno economico (non dipendente da mi negligenza) con conseguente riduzione dello stipendio ...
allora ci ho litigato.

in questo periodo di litigio, le muore il papà.
davvero terribile ...
lei non me lo fa neanche sapere, lo vengo a sapere da un collega con il quale dopo una piccola discussione decido di presenziare alla funzione ...
ce l'ho con lei, si, ma ancora provo qualcosa per lei ...
non sono di pietra ...

vado ...
inutile dire che sotto gli occhiali da sole stavo piangendo ...
per un uomo non è attraente ma io sono così.

ora lei pretende che io le sia di aiuto, di consolazione, ...
insomma che le stia vicino, ora che è sola ed il fidanzato è stato chiamato a lavorare in umbria e lei non ha più modo di vederlo frequentemente ...

si può pretendere di essere amati?
di essere compresi?

quando io avevo bisogno di lei, mi ha voltato le spalle ...
mi ha abbandonato preferendo il suo "lui".
l'amore è come un figlio lo devi alimentare e nutrire ...
se te ne disinteressi, finisce che lo fai avvizzire ... lo fai morire.

io dentro ho un grande dolore, sia per il male che mi ha fatto, sia perchè la vedo in quello stato di sofferenza.
io non la odio.
ma ho una paura fondata, quasi la certezza, di un suo comportamento egoistico, quando il ragazzo tornerà e tra qualche mese quando il dolore per il papà scomparso finirà ...
mi darà il suo due di picche e mi ributterà sulla polvere in mezzo alla strada ...

che ne pensate un consiglio potete darmelo?
Forse sono due anni che frequento questo forum, ma una cosa così infantile mica l'avevo mai letta. Non ho parole se non il quotare la frase che mi ha fatto ridere di gusto, abbracciatevi e gettatevi dalla scogliera....

Inoltre, partecipare ad un simile post porterebbe soltanto a ridere di gusto, a volte a piangere se penso che leggo un uomo e non un bambino.
 

Camomilla

Utente di lunga data
Ciao a tutti,
ho già raccontato delle mie vicissitudini con la mia collega di lavoro ...
commenti più o meno fondati ma ad un certo punto si è deviato sulle critiche verso di me, perchè non apprezzavo l'aspetto della mia compagna invece di quello della mia amante ...
stereotipati ...
sono anche stato indicato di essere io lo stereotipato ...
io, mica chi commentava senza sapere ...
si, perchè aspetto e figura fisica non c'entrano nulla!...

i problemi se ci sono sono per cose più profonde ...

comunque,

sostanzialmente la mia amante mi ha pian piano abbandonato, trasformando la storia da sentimentale ad incontri mensili ...
da gennaio a marzo non ci siamo frequentati, nel senso che anche se le chiedevo di stare insieme, la risposta era negativa e mi rispondeva che lei aveva delle responsabilità con il proprio ragazzo e che quindi lei "più di così non mi poteva dare in quanto la cosa era troppo coinvolgente e la distraeva troppo dal fidanzato"...
io sono stato in un baratro di sofferenza.
inoltre non ci frequentiamo più molto: carriere separate ... mi manca il supporto psicologico della nostra relazione, il frequentarci, non riesco più a stare con una persona che non conosco, e che non "vivo", la sento estranea...
piuttosto riduttivo ... e mi fa sentire sporco.

fatto sta che inoltre mi ha cagionato anche un danno economico (non dipendente da mi negligenza) con conseguente riduzione dello stipendio ...
allora ci ho litigato.

in questo periodo di litigio, le muore il papà.
davvero terribile ...
lei non me lo fa neanche sapere, lo vengo a sapere da un collega con il quale dopo una piccola discussione decido di presenziare alla funzione ...
ce l'ho con lei, si, ma ancora provo qualcosa per lei ...
non sono di pietra ...

vado ...
inutile dire che sotto gli occhiali da sole stavo piangendo ...
per un uomo non è attraente ma io sono così.

ora lei pretende che io le sia di aiuto, di consolazione, ...
insomma che le stia vicino, ora che è sola ed il fidanzato è stato chiamato a lavorare in umbria e lei non ha più modo di vederlo frequentemente ...

si può pretendere di essere amati?
di essere compresi?

quando io avevo bisogno di lei, mi ha voltato le spalle ...
mi ha abbandonato preferendo il suo "lui".
l'amore è come un figlio lo devi alimentare e nutrire ...
se te ne disinteressi, finisce che lo fai avvizzire ... lo fai morire.

io dentro ho un grande dolore, sia per il male che mi ha fatto, sia perchè la vedo in quello stato di sofferenza.
io non la odio.
ma ho una paura fondata, quasi la certezza, di un suo comportamento egoistico, quando il ragazzo tornerà e tra qualche mese quando il dolore per il papà scomparso finirà ...
mi darà il suo due di picche e mi ributterà sulla polvere in mezzo alla strada ...

che ne pensate un consiglio potete darmelo?
Se ti ributterà nella polvere che problema c'è????Tanto ormai sei abituato a fare l'uomo zerbino,ti rialzerai,andrai a casa a farti una doccia e aspetterai la prossima chiamata!!Gli uomini come te son proprio di coccio...non si arrendono nemmeno davanti al'evidenza...TI USA!
 

emme76

Utente di lunga data
il solo fatto di esserti presentato alla funzione le dovrebbe bastare

per il resto....mollala!
 

MillePensieri

Utente di lunga data
[...]
l'amore è come un figlio lo devi alimentare e nutrire ...
se te ne disinteressi, finisce che lo fai avvizzire ... lo fai morire.

[...]
che ne pensate un consiglio potete darmelo?
volta pagina o renditi conto che sei l'unico a vedere dell'amore nella vostra relazione clandestina.
 

Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
Ciao a tutti,
ho già raccontato delle mie vicissitudini con la mia collega di lavoro ...
commenti più o meno fondati ma ad un certo punto si è deviato sulle critiche verso di me, perchè non apprezzavo l'aspetto della mia compagna invece di quello della mia amante ...
stereotipati ...
sono anche stato indicato di essere io lo stereotipato ...
io, mica chi commentava senza sapere ...
si, perchè aspetto e figura fisica non c'entrano nulla!...

i problemi se ci sono sono per cose più profonde ...

comunque,

sostanzialmente la mia amante mi ha pian piano abbandonato, trasformando la storia da sentimentale ad incontri mensili ...
da gennaio a marzo non ci siamo frequentati, nel senso che anche se le chiedevo di stare insieme, la risposta era negativa e mi rispondeva che lei aveva delle responsabilità con il proprio ragazzo e che quindi lei "più di così non mi poteva dare in quanto la cosa era troppo coinvolgente e la distraeva troppo dal fidanzato"...
io sono stato in un baratro di sofferenza.
inoltre non ci frequentiamo più molto: carriere separate ... mi manca il supporto psicologico della nostra relazione, il frequentarci, non riesco più a stare con una persona che non conosco, e che non "vivo", la sento estranea...
piuttosto riduttivo ... e mi fa sentire sporco.

fatto sta che inoltre mi ha cagionato anche un danno economico (non dipendente da mi negligenza) con conseguente riduzione dello stipendio ...
allora ci ho litigato.

in questo periodo di litigio, le muore il papà.
davvero terribile ...
lei non me lo fa neanche sapere, lo vengo a sapere da un collega con il quale dopo una piccola discussione decido di presenziare alla funzione ...
ce l'ho con lei, si, ma ancora provo qualcosa per lei ...
non sono di pietra ...

vado ...
inutile dire che sotto gli occhiali da sole stavo piangendo ...
per un uomo non è attraente ma io sono così.

ora lei pretende che io le sia di aiuto, di consolazione, ...
insomma che le stia vicino, ora che è sola ed il fidanzato è stato chiamato a lavorare in umbria e lei non ha più modo di vederlo frequentemente ...

si può pretendere di essere amati?
di essere compresi?

quando io avevo bisogno di lei, mi ha voltato le spalle ...
mi ha abbandonato preferendo il suo "lui".
l'amore è come un figlio lo devi alimentare e nutrire ...
se te ne disinteressi, finisce che lo fai avvizzire ... lo fai morire.

io dentro ho un grande dolore, sia per il male che mi ha fatto, sia perchè la vedo in quello stato di sofferenza.
io non la odio.
ma ho una paura fondata, quasi la certezza, di un suo comportamento egoistico, quando il ragazzo tornerà e tra qualche mese quando il dolore per il papà scomparso finirà ...
mi darà il suo due di picche e mi ributterà sulla polvere in mezzo alla strada ...

che ne pensate un consiglio potete darmelo?
Se potessi estraniarti del tuo dolore, e non cedere alla compassione che invece hai, quali sono i sentimenti che restano?

Se è amore, ama. Se è odio, odia. Se è indifferenza, lascia.
 

Anais

Utente di lunga data
ma ho una paura fondata, quasi la certezza, di un suo comportamento egoistico, quando il ragazzo tornerà e tra qualche mese quando il dolore per il papà scomparso finirà ...
mi darà il suo due di picche e mi ributterà sulla polvere in mezzo alla strada ...

che ne pensate un consiglio potete darmelo?
A parte il fatto che il dolore per il papa' scomparso non finira' mai, forse si attenuera' ma non scomparira'...alle altre domande ti sei gia' risposto da solo, mi sembra.
Egoisticamente vuole qualcuno vicino in questo momento difficilre.
Fossi in te le consiglierei di rivolgersi agli amici, se ne ha. Perche' voi non lo siete e mai lo sarete.
Altrimenti se pensi di volerla "consolare", goditi senza menate questi mesi in attesa di essere rimesso da parte.
 

Anais

Utente di lunga data
la seconda se la meriterebbe proprio la tipa....'na roba da farla parti' de capoccia e lassalla sul piu' bello..(essosoddisfazioniso)..
Ma cosa vuoi che parta di capoccia? Se non e' partita prima, che la relazione era "fresca", figurati se si fa prendere ora che l'aveva gia' bello che accantonato. Lei era stufa. Ha avuto un riavvicinamento perche' si sente sola e lui e' li a disposizione
 
Ultima modifica:

Simy

WWF

Sterminator

Utente di lunga data
Ma cosa vuoi che parta di capoccia? Se non e' partita prima, che la relazione era "fresca", figurati se si fa prendere ora che l'aveva gia' bello che accantonato. Lei era stufa. Ha avuto un riavvicinamento perche' si sente sola e lui e' li a disposizione
Parlavo in generale e per applicarlo a questa tipa servirebbe all'uopo uno con le palle...percio' passiamo oltre cara la mia Anais............Anais...Anais...?... aspe' che me faccio na guglata.....ahahah
 

Calipso

Utente Eclettica
Ciao a tutti,
ho già raccontato delle mie vicissitudini con la mia collega di lavoro ...
commenti più o meno fondati ma ad un certo punto si è deviato sulle critiche verso di me, perchè non apprezzavo l'aspetto della mia compagna invece di quello della mia amante ...
stereotipati ...
sono anche stato indicato di essere io lo stereotipato ...
io, mica chi commentava senza sapere ...
si, perchè aspetto e figura fisica non c'entrano nulla!...

i problemi se ci sono sono per cose più profonde ...

comunque,

sostanzialmente la mia amante mi ha pian piano abbandonato, trasformando la storia da sentimentale ad incontri mensili ...
da gennaio a marzo non ci siamo frequentati, nel senso che anche se le chiedevo di stare insieme, la risposta era negativa e mi rispondeva che lei aveva delle responsabilità con il proprio ragazzo e che quindi lei "più di così non mi poteva dare in quanto la cosa era troppo coinvolgente e la distraeva troppo dal fidanzato"...
io sono stato in un baratro di sofferenza.
inoltre non ci frequentiamo più molto: carriere separate ... mi manca il supporto psicologico della nostra relazione, il frequentarci, non riesco più a stare con una persona che non conosco, e che non "vivo", la sento estranea...
piuttosto riduttivo ... e mi fa sentire sporco.

fatto sta che inoltre mi ha cagionato anche un danno economico (non dipendente da mi negligenza) con conseguente riduzione dello stipendio ...
allora ci ho litigato.

in questo periodo di litigio, le muore il papà.
davvero terribile ...
lei non me lo fa neanche sapere, lo vengo a sapere da un collega con il quale dopo una piccola discussione decido di presenziare alla funzione ...
ce l'ho con lei, si, ma ancora provo qualcosa per lei ...
non sono di pietra ...

vado ...
inutile dire che sotto gli occhiali da sole stavo piangendo ...
per un uomo non è attraente ma io sono così.

ora lei pretende che io le sia di aiuto, di consolazione, ...
insomma che le stia vicino, ora che è sola ed il fidanzato è stato chiamato a lavorare in umbria e lei non ha più modo di vederlo frequentemente ...

si può pretendere di essere amati?
di essere compresi?

quando io avevo bisogno di lei, mi ha voltato le spalle ...
mi ha abbandonato preferendo il suo "lui".
l'amore è come un figlio lo devi alimentare e nutrire ...
se te ne disinteressi, finisce che lo fai avvizzire ... lo fai morire.

io dentro ho un grande dolore, sia per il male che mi ha fatto, sia perchè la vedo in quello stato di sofferenza.
io non la odio.
ma ho una paura fondata, quasi la certezza, di un suo comportamento egoistico, quando il ragazzo tornerà e tra qualche mese quando il dolore per il papà scomparso finirà ...
mi darà il suo due di picche e mi ributterà sulla polvere in mezzo alla strada ...

che ne pensate un consiglio potete darmelo?

Ma.. domanda...tu e la tua compagna state ancora insieme?
 

Anais

Utente di lunga data
Parlavo in generale e per applicarlo a questa tipa servirebbe all'uopo uno con le palle...percio' passiamo oltre cara la mia Anais............Anais...Anais...?... aspe' che me faccio na guglata.....ahahah
E' il nome di battesimo di una scrittrice.
Avevo appena finito di leggere un suo libro quando mi sono iscritta e mi è venuto così, di getto ma alla fine lei e la sua indole, c'entrano nulla con me.
 

tartamix

Utente
per Anais

E' il nome di battesimo di una scrittrice.
Avevo appena finito di leggere un suo libro quando mi sono iscritta e mi è venuto così, di getto ma alla fine lei e la sua indole, c'entrano nulla con me.

si, della Nin ne ho letti abbastanza anche io ...
peccato, della indole della Nin apprezzo soprattutto la fantasia locativa: la capacità di posizionare storie in ambienti descritti molto dettagliatamente e coinvolgenti (certo qualche alto e basso ...) quasi realistici...
non è il massimo come scrittrice ma molto fantasiosa ...
 
Stato
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