Boh

Stato
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Nicole

Utente di lunga data
da quello che ho imparato dalla vita,39 anni sono un'età stranissima per quasi tutte le donne.

quindi,sappi che ci stanno tante tue coetanee,più o meno,che fanno belinate ben peggiori delle tue.

da quello che hai scritto,l'unica cosa grave è che non sai gestire il tuo rapporto con l'alcool e a 39 anni è effettivamente una colpa :cool:

non fasciarti la testa prima di essertela rotta,sicuramente hai fatto una cazzata con un tizio di cui sai 0 e sicuramente hai il dovere di dirlo ad A e B. consiglierei periodo di astinenza e riflessione.

l'autoflagellarti non ha senso. ripiglia fiato e approfitta del consigliato periodo di clausura sessuale per vedere di srotolare i tuoi dubbi.
:up: grazie
 

Brunetta

Utente di lunga data
ok la dico: 39 ... avevo mentito per vari motivi: anonimato e forse anche un po' di vergogna, lo sò che sto facendo cose da ragazzina, o da persona che sta dimostrando immaturità e incapacità di gestirsi, per quello che sono in crisi, mi vergogno da morire e non capisco cosa sia successo che ha dato il via a tutto ... Ora cerco di stare ferma un po' e di capirci qualcosa, ho bisogno di riprendere in mano la mia vita perchè così sto proprio male
Per me sei talmente impegnata a trattenere l'emotività dei sentimenti (avrai le tue buone ragioni) che poi non riesci a controllare l'emotività erotica. Per me devi fare una pausa per ascoltarti e capire cosa vuoi davvero e cosa ti fa paura e perché.
 

Nicole

Utente di lunga data
Per me sei talmente impegnata a trattenere l'emotività dei sentimenti (avrai le tue buone ragioni) che poi non riesci a controllare l'emotività erotica. Per me devi fare una pausa per ascoltarti e capire cosa vuoi davvero e cosa ti fa paura e perché.

mmhhh, interessante, da qualche parte mi controllo troppo di sicuro ... perchè non si spiega altrimenti la mia assenza di controllo in altri ambiti, sembra che scoppio ... non so se è controllo sui sentimenti, io davvero sono una persona estremamente indipendente che anche se vuol bene non ha bisogno di relazioni vicine vicine, non credo di impedirmi di vivere una relazione di coppia ... mah, ci penserò. Capire cosa voglio davvero è il problema ... Grazie :smile:
 

Brunetta

Utente di lunga data
mmhhh, interessante, da qualche parte mi controllo troppo di sicuro ... perchè non si spiega altrimenti la mia assenza di controllo in altri ambiti, sembra che scoppio ... non so se è controllo sui sentimenti, io davvero sono una persona estremamente indipendente che anche se vuol bene non ha bisogno di relazioni vicine vicine, non credo di impedirmi di vivere una relazione di coppia ... mah, ci penserò. Capire cosa voglio davvero è il problema ... Grazie :smile:
Si passano periodi così a 19, 29, 39, 49, 59, finché c'è vita c'è confusione :mrgreen:
 

Eliade

Super Zitella Acida
Sono una donna di 34 anni, single convinta. Sono uscita per 10 mesi con un uomo (A), anche lui single convinto, con il quale avevo un rapporto di confronto, dialogo, risate e sesso sfrenato. Il tutto accadeva ogni 15 giorni, aprivamo una parentesi che durava circa 20 ore, un'oasi nella nostra vita che per il resto rimaneva indipendente, e fra un appuntamento e l'altro cerano qualche messaggio carino, piccante, o qualche serata piacevole fra amici (con molta simpatia e gentilizza reciproca) se ci si incontrava per caso. Tre mesi fa ho conosciuto un altro uomo (B) per il quale ho provato il cosiddetto colpo di fulmine dopo averci trascorso una serata a scherzare e parlare. E' stato reciproco. Ci siamo baciati. NOn ho fatto succeder altro perchè ho sentito, nonostante una forte attrazione emotiva e fisica, che eravamo su due stili di vita diversi, con mondi di interessi diversi. Ho sentito che non ci poteva essere storia, e quindi, vista la forte attrazione non solo fisica, ho preferito non farmi annebbiare il cervello da un rapporto sessuale. La forte attrazione reciproca però ci ha portato a rivederci, ma siccome era proprio il giorno prima del solito appuntamento con A, non riuscivo a lasciarmi andare, non riuscivo a non pensare che avrei visto l'altro. Ho così telefonato ad A e l'ho avvertito che non sarei stata presente all'incontro del giorno dopo causa impegni improvvisi. Mi sono vissuta con libertà e gioia la giornata con B e da quel momento ho cominciato a frequentare B e a non frequentare più A, sono passati tre mesi. La cosa è venuta spontanea, non per senso del dovere. Ho sempre pensato infatti, e soprattutto SENTITO, di essere fedele e monogama, seppur a modo mio: non avendo un rapporto di copia classico e una frequentazione quotidiana, la fedeltà e monogamia per me non è non andare con altri, è non andarci mentre frequento lui, nel giro di qualche giorno intendo :)) lo so che può far ridere chi vive un rapporto di coppia) . Tant'è che quelle volte che, durante i 10 mesi con A, sono stata a letto con altre persone, 3 volte in tutto, l'ho fatto non vedendo A per un po', diradando i nostri incontri. E per il rapporto che avevamo non ero tenuta a farlo: avrei potuto andare a letto con altri e vedere A il giorno dopo e per i nostri "accordi" sarei stata corretta lo stesso. Ma non l'ho fatto perchè non me la sentivo io, non per senso del dovere o di colpa. E questo mio comportamento e questa mia scelta di frequentare B e non più A, ha confermato la mia idea di essere monogama e fedele (a modo mio).
B e' adorabile, corretto, il sesso funziona parecchio, a volte mi annoio un po' perchè, come avevo intuito, i suoi interessi non sono i miei e dopo breve tempo mi annoiano, e i miei interessi non sono i suoi e, pur non sapendo se si annoia pure lui con me, vedo che non porta argomenti o e non si fa appassionare da loro, dai miei interessi intendo. Con lui sono sempre stata chiara: non ho intenzione di rinunciare ad essere single, lui ha esigenze di libertà meno "esigenti" delle mie e il nostro rapporto è più intenso dal punto di vista del legame, rispetto a quello che avevo con A. Questo mi fa sentire meno libera ma anche più coccolata e desiderata. Lui mi dice che le altre non gli interessano, che se dovesse andare con un'altra donna me ne accorgerei subito perchè non riuscirebbe a stare con me come se nulla fosse ... io pensavo valesse anche per me e quindi ho confermato le sue parole.
Due giorni fa ho incontrato A e siamo stati a letto, è stato bello, come sempre. Premetto che speravo di vederlo e di finirci a letto. Pensavo che avrei evitato di vedere B per qualche giorno, vista la mia presunta "monogamia e fedeltà" o se lo avessi visto pensavo che glielo avrei detto o per lo meno ero certa che non ci sarei andata a letto. Invece l'ho visto, non gliel'ho detto e per di più abbiamo fatto tanto sesso, ed è stato stupendo, e non mi sono sentita nemmeno in colpa. ... sono sconvolta da me stessa ...
Voi direte: non siete fidanzati, non vi siete promessi fedeltà che problema c'è? C'è che lui se la aspetta o si aspetta che glielo dica o di capirlo in qualche modo, c'è che io non pensavo di poter aprire e richiudere una porta così, di separare così tanto le due cose, di non sentirmi in colpa ... in un certo senso mi sembra di aver scoperto di essere infedele e di poterlo rifare ancora ... ora non so se dovrei dirgli che sono una persona infedele, oltre che non desiderosa di instaurare un rapporto di copia nel vero senso della parola ... un disastro insomma, probabilmente non degna di ricevere nulla di più del rapporto che avevo con A, perchè in fondo che cosa possa dare io essendo fatta così????? Io non soffrirei se sapessi che c'è una parte della sua vita che è solo sua, e che in quella parte può fare tutto quello che vuole, non soffrirei, ma come faccio a chidergli anche questo dopo avergli detto, e in un certo senso imposto, di non vederci quotidianamente, di non presentarmi come la sua donna, di non essere predisposta verso un progetto di futuro insieme etc????
Scusate la pizza che vi ho fatto, ma per me è un momento duro perchè mi sembra di aver capito di non potermi permettere (meritarmi?) nemmeno un rapporto di tenerezza ...
Ma non avevo risposto a questa discussione? :confused:
 

Nicole

Utente di lunga data
Ricordo quando ero ragazzina, mi svegliavo la mattina e sentivo di avere davanti una giornata, l'immensità di una giornata, da vivere ... mi sentivo aperta a tutto e pronta a tutto ... felice, con un senso di avventura addosso. La prima volta che mi sono fidanzata questa felicità, questa voglia di aprire gli occhi la mattina, questa urgenza di aprirli, se ne è andata. Pensavo fosse perchè il rapporto era problematico, la persona con cui stavo era problematica.
Oggi mi succede qualcosa di simile. Mi pare di aver capito, in questa settimana in cui non ho visto B e tanto meno quel farfallone di A, che il mio essermi ubriacata, l'essere andata a letto con quell'altro mezzo estraneo, è stata una reazione a quel velo che sento sopra di me (soffocante e che spegne i colori del mondo che mi circonda), quando mi sento ... boh ... quando non mi è chiaro.
Seppur con B non ci siano mai stati accordi di fedeltà ne tantomeno promesse, l'intimità del nostro rapporto e il suo attaccamento e la sua sensibilità mi hanno fatto sentire quella sensazione ... come se avessi una catena al collo, che mi permette di muovermi di fare tutto, ma se c'è bisogno, se, come dire, tiro troppo ... la catena si fa sentire. E comunque io sò che c'è.
Ecco mi viene in mente un velo coprente, che ti permette di vedere ma tu sei sotto il velo; una catena, larga ma pur sempre una catena.
Io non ci sono stata dentro, come non ci sono stata dentro mai. Quando ho avuto rapporti di coppia sono stata sempre fedele ... ma non ero felice.
Sono scoppiata (bevendo, ballando, scopando) perchè volevo liberarmi da quella sensazione. Ciò che non mi è ben chiaro se mi capita quando mi sento in coppia, quando mi sento in dovere e in rapporto dispari (B è secondo me molto legato a me anche se non lo dice, e a volte ho la sensazione che accetti tutto solo per non perdermi - e anche la mia storia più importante, la prima, era con un uomo dipendente da me) o quando ... non sono innamorata.
Comunque tutto questo non spiega la presenza di A.
"A" c'è perchè mi piace e non vedo per quale motivo non dovrei vivermi le emozioni che mi trasmette, che mi colorano la giornata e mi danno allegria. A c'è perchè anche se esco con B, e mi piace, e probabilmente gli voglio pure bene, io non mi sento spontaneamente e naturalmente legata a lui. A meno che ... a meno che sento troppa intimità, sento senso del dovere e allora sì che mi sento legata, ma mi sento soffocare.
Infatti il problema è nato quando io ho sentito di non poter più andare con A. Non perchè me lo ha detto B, perchè l'ho sentito io ... e sono scoppiata
L'andare con il mezzo estraneo è stata una reazione, sbagliata ma una reazione che mi ha fatto capire che non stavo bene, l'andare con A è il mio modo di essere ... a meno che anche questo non si spieghi con il fatto che non sono innamorata di B ...

Forse non si vede ma sto cominciando a fare chiarezza ... mi sa che sto usando il vostro forum per fare autoanalisi :)
pardon
 

Nicole

Utente di lunga data
Ricordo quando ero ragazzina, mi svegliavo la mattina e sentivo di avere davanti una giornata, l'immensità di una giornata, da vivere ... mi sentivo aperta a tutto e pronta a tutto ... felice, con un senso di avventura addosso. La prima volta che mi sono fidanzata questa felicità, questa voglia di aprire gli occhi la mattina, questa urgenza di aprirli, se ne è andata. Pensavo fosse perchè il rapporto era problematico, la persona con cui stavo era molto dipendente da me, era un rapporto dispari.
Oggi mi succede qualcosa di simile. Mi pare di aver capito, in questa settimana in cui non ho visto B e tanto meno quel farfallone di A, che il mio essermi ubriacata, l'essere andata a letto con quell'altro mezzo estraneo, è stata una reazione a quel velo che sento sopra di me (soffocante e che spegne i colori del mondo che mi circonda), quando mi sento ... boh ... quando non mi è chiaro.
Seppur con B non ci siano mai stati accordi di fedeltà ne tantomeno promesse, l'intimità del nostro rapporto e il suo attaccamento e la sua sensibilità mi hanno fatto sentire quella sensazione ... come se avessi una catena al collo, che mi permette di muovermi di fare tutto, ma se c'è bisogno, se, come dire, tiro troppo ... la catena si fa sentire. E comunque io sò che c'è.
Ecco mi viene in mente un velo coprente, che ti permette di vedere ma tu sei sotto il velo; una catena, larga ma pur sempre una catena.
Io non ci sono stata dentro, come non ci sono stata dentro mai. Quando ho avuto rapporti di coppia sono stata sempre fedele ... ma non ero felice.
Sono scoppiata (bevendo, ballando, scopando) perchè volevo liberarmi da quella sensazione. Ciò che non mi è ben chiaro se mi capita quando mi sento in coppia, o quando mi sento in dovere e in rapporto dispari (B è secondo me molto legato a me anche se non lo dice, e a volte ho la sensazione che accetti tutto solo per non perdermi) o quando ... non sono innamorata.
Comunque tutto questo non spiega la presenza di A.
"A" c'è perchè mi piace e non vedo per quale motivo non dovrei vivermi le emozioni che mi trasmette, che mi colorano la giornata e mi danno allegria. A c'è perchè anche se esco con B, e mi piace, e probabilmente gli voglio pure bene, io non mi sento spontaneamente e naturalmente legata a lui. A meno che ... a meno che sento troppa intimità, sento senso del dovere e allora sì che mi sento legata, ma mi sento soffocare.
Infatti il problema è nato quando io ho sentito di non poter più andare con A. Non perchè me lo ha detto B, perchè l'ho sentito io ... e sono scoppiata
L'andare con il mezzo estraneo è stata una reazione, sbagliata ma una reazione che mi ha fatto capire che non stavo bene, l'andare con A è il mio modo di essere ... a meno che anche questo non si spieghi con il fatto che non sono innamorata di B ...

Forse non si vede ma sto cominciando a fare chiarezza ... mi sa che sto usando il vostro forum per fare autoanalisi :)
pardon
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
prego,di nulla.

siamo qui per questo.

peraltro confermi che a te i guinzagli non piacciono,ma sapere che ci siano A e B ti conforta. nel senso che vuoi stare da sola ma non vuoi sentirti sola
 

Nicole

Utente di lunga data
prego,di nulla.

siamo qui per questo.

peraltro confermi che a te i guinzagli non piacciono,ma sapere che ci siano A e B ti conforta. nel senso che vuoi stare da sola ma non vuoi sentirti sola
Con B non mi sento sola ma non vorrei ferirlo, con A mi sento forse un po più sola ma sono sicura di non fargli male in nessun modo con il mio modo di essere ... i guinzagli non mi piacciono in nessun aspetto della vita, infatti sto scoppiando anche sul lavoro ...

Mi sai dire come cancellare un messeggio scritto da me che ne sono usciti due uguali?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Allora prima o poi verrà il momento in cui A uscirà di scena e a quel punto dovrai essere ben sicura di quello che vuoi da B.

PS: i post doppi non si possono cancellare,puoi modificarli,sostituendo il testo
 

Brunetta

Utente di lunga data
Con B non mi sento sola ma non vorrei ferirlo, con A mi sento forse un po più sola ma sono sicura di non fargli male in nessun modo con il mio modo di essere ... i guinzagli non mi piacciono in nessun aspetto della vita, infatti sto scoppiando anche sul lavoro ...

Mi sai dire come cancellare un messeggio scritto da me che ne sono usciti due uguali?
Hai visto questo film?
http://it.wikipedia.org/wiki/Alfie_(film_2004)
 

Nicole

Utente di lunga data
Allora prima o poi verrà il momento in cui A uscirà di scena e a quel punto dovrai essere ben sicura di quello che vuoi da B.

PS: i post doppi non si possono cancellare,puoi modificarli,sostituendo il testo
ma io lo so già cosa voglio da B, io non voglio niente, mi piace da tanti punti di vista e quindi se vuole amicizia e magari tenerezza e intimità mi fa molto piacere altrimenti pazienza ... io gli do correttezza, voglio solo questo da lui. Il problema è che lui forse vuole di più, ma se non sarà capace a chiarire lui cosa gli sta bene e cosa no e prendere le sue decisioni ... dovrò prenderla io per tutti e due, e non perchè mi farà piacere, solo perchè quando fra i due uno è più fragile tocca all'altro farsi carico della situazione, quindi a me.
Credo proprio che sarà il contrario caro Perplesso, B uscirà di scena e A ci sarà come ha sempre fatto: un po' si e un po' no. Non sarà sempre facile per me, ma almeno sarò libera e la mia libertà non farà male a nessuno
 

Brunetta

Utente di lunga data
non l'ho visto, sono andata ora a leggere la trama ... mah, letta così non mi dice nulla, perchè ti è venuto in mente?
Perché Alfie è uno che non vuole legarsi.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
ma io lo so già cosa voglio da B, io non voglio niente, mi piace da tanti punti di vista e quindi se vuole amicizia e magari tenerezza e intimità mi fa molto piacere altrimenti pazienza ... io gli do correttezza, voglio solo questo da lui. Il problema è che lui forse vuole di più, ma se non sarà capace a chiarire lui cosa gli sta bene e cosa no e prendere le sue decisioni ... dovrò prenderla io per tutti e due, e non perchè mi farà piacere, solo perchè quando fra i due uno è più fragile tocca all'altro farsi carico della situazione, quindi a me.
Credo proprio che sarà il contrario caro Perplesso, B uscirà di scena e A ci sarà come ha sempre fatto: un po' si e un po' no. Non sarà sempre facile per me, ma almeno sarò libera e la mia libertà non farà male a nessuno
Sei una persona che si fa degli scrupoli, e questo ti fa soltanto onore.
Però vorrei farti notare che è proprio il senso di responsabilità che avverti in una relazione che ti dà l'ansia e ti causa malessere. Visto che non penso che esista un rapporto in cui ci si senta totalmente svincolati dalla responsabilità verso l'altro, bisogna trovare la propria taglia di responsabiltà giusta.
Ad esempio, sostituirti alla volontà e alla forza d'animo di un adulto consenziente e padrone delle sue decisioni non è la tua taglia. Ed è anche sano che non lo sia. Per quanto sia in apparenza un lodevole intento, è come partire dal presupposto che il peso delle decisioni sia solo tuo. L'altro cos'è, un incapace di intendere e di volere? Ma no, ma no...
Secondo me la tua misura è: "Caro B, io sono questa e faccio questa e quest'altra cosa, e la penso e la sento così. A te va bene? Tu come la vedi?" Possibili risposte: sì/no/in che misura/come si può ritoccare un po' gli equilibri senza snaturarli.
Questo, alla fine, è il rapporto, non quello che hai in testa tu, vale a dire obblighi preordinati, scalette prevedibili e standardizzate che valgono per tutti e in tutte le relazioni. E' espressione di sè e accoglienza dell'espressione di sè dell'altro. Anzitutto, prima ancora di progetti o altro. Qui A e B effettivamente non ci sono, sono solo figure di cartone che giostri nella tua testa. Stai facendo una fatica immane e inutile, quando potresti essere solo un po' più curiosa e rilassata, e lasciare che loro si muovano liberamente come qualunque adulto in grado di autodeterminarsi è in grado di fare, e tu potresti stare lì ad osservare e capire, con un sorriso, se il modo in cui agiscono sul palcoscenico della vostra relazione ti piace oppure no, e in che grado.
T'è capì? :)
 

Nicole

Utente di lunga data
Sei una persona che si fa degli scrupoli, e questo ti fa soltanto onore.
Però vorrei farti notare che è proprio il senso di responsabilità che avverti in una relazione che ti dà l'ansia e ti causa malessere. Visto che non penso che esista un rapporto in cui ci si senta totalmente svincolati dalla responsabilità verso l'altro, bisogna trovare la propria taglia di responsabiltà giusta.
Ad esempio, sostituirti alla volontà e alla forza d'animo di un adulto consenziente e padrone delle sue decisioni non è la tua taglia. Ed è anche sano che non lo sia. Per quanto sia in apparenza un lodevole intento, è come partire dal presupposto che il peso delle decisioni sia solo tuo. L'altro cos'è, un incapace di intendere e di volere? Ma no, ma no...
Secondo me la tua misura è: "Caro B, io sono questa e faccio questa e quest'altra cosa, e la penso e la sento così. A te va bene? Tu come la vedi?" Possibili risposte: sì/no/in che misura/come si può ritoccare un po' gli equilibri senza snaturarli.
Questo, alla fine, è il rapporto, non quello che hai in testa tu, vale a dire obblighi preordinati, scalette prevedibili e standardizzate che valgono per tutti e in tutte le relazioni. E' espressione di sè e accoglienza dell'espressione di sè dell'altro. Anzitutto, prima ancora di progetti o altro. Qui A e B effettivamente non ci sono, sono solo figure di cartone che giostri nella tua testa. Stai facendo una fatica immane e inutile, quando potresti essere solo un po' più curiosa e rilassata, e lasciare che loro si muovano liberamente come qualunque adulto in grado di autodeterminarsi è in grado di fare, e tu potresti stare lì ad osservare e capire, con un sorriso, se il modo in cui agiscono sul palcoscenico della vostra relazione ti piace oppure no, e in che grado.
T'è capì? :)
Leda credo che tu abbia centrato il punto. E ti ringrazio perchè stai cercando di aiutarmi a capire chi sono, come prendere "in mano" quella che sono, non stai vivendo il mio non volermi legare come il problema,come la cosa di cui bisogna indagare le cause, non mi stai spingendo o suggerendo di risolvere questo aspetto ... non so come spiegare ma per me c'è una sostanziale differenza. Hai capito cosa intendo? Mi fai sentire ascoltata e capita :)
sai, alle volte ho la sensazione che essere portatori di una diversità (tutti lo siamo in qualche ambito) spinga la gente a vedere un problema nella tua diversità e non la spinga ad aiutarti a capire come affrontarla questa tua diversità ... gestirla, non a cambiarla. Io non penso che chi si sposa abbia dei problemi, anche se non capisco come sia possibile desiderare una cosa del genere, legarsi ad una persona sola in una casa quando il mondo è immenso ... ma non penso che chi ha questi desideri abbia dei problemi. Non è che siccome non desidero quello che desidera la maggior parte della gente ho un problema, io ho un problema perchè fatico a convivere con questo mio lato, in questa cultura, in questa società, con uomini che hanno un modo di vivere i sentimenti diverso dal mio e a cui voglio bene ... ed è ben diverso.
E' vero ho scritto che non capisco bene perchè sto male a sentirmi legata con B: non so se è perchè mi stanno stretti i legami, se è perchè non ne sono innamorata o perchè mi sento di essere responsabile di lui che vedo troppo fragile. Ma è ben diverso dal vedere un problema nel non volersi legare. Se io capisco che sto male perchè sono una persona non fatta per un legame, per me la questione è risolta, ho capito il nocciolo. Anche se capisco che non reggo il legame perchè non sono innamorata, va bene lo stesso. Ho capito.
Come se uno chiedesse di aiutarlo a gestire la propria omosessualità in famiglia, oppure di aiutarlo a capire se è omosessuale o bisessuale, e la gente lo spingesse a indagare sul perchè ha pulsioni verso il suo stesso sesso, come se il problema fosse avere queste pulsioni, e non il fatto di non capire chi si è. Io voglio solo capire, e l'ho sempre detto.
A meno che si veda come contraddizione il fatto che una donna single scopi con qualcuno, gli si affezioni. Ma io, non solo non do, ma non chiedo ne fedeltà, ne quotidianità, etc etc
Mi riferisco in generale Leda, ovviamente, non a te ...
vabbè scusate lo sfogo ma è un po' dura vivere in un mondo di coppie ...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Leda credo che tu abbia centrato il punto. E ti ringrazio perchè stai cercando di aiutarmi a capire chi sono, come prendere "in mano" quella che sono, non stai vivendo il mio non volermi legare come il problema,come la cosa di cui bisogna indagare le cause, non mi stai spingendo o suggerendo di risolvere questo aspetto ... non so come spiegare ma per me c'è una sostanziale differenza. Hai capito cosa intendo? Mi fai sentire ascoltata e capita :)
sai, alle volte ho la sensazione che essere portatori di una diversità (tutti lo siamo in qualche ambito) spinga la gente a vedere un problema nella tua diversità e non la spinga ad aiutarti a capire come affrontarla questa tua diversità ... gestirla, non a cambiarla. Io non penso che chi si sposa abbia dei problemi, anche se non capisco come sia possibile desiderare una cosa del genere, legarsi ad una persona sola in una casa quando il mondo è immenso ... ma non penso che chi ha questi desideri abbia dei problemi. Non è che siccome non desidero quello che desidera la maggior parte della gente ho un problema, io ho un problema perchè fatico a convivere con questo mio lato, in questa cultura, in questa società, con uomini che hanno un modo di vivere i sentimenti diverso dal mio e a cui voglio bene ... ed è ben diverso.
E' vero ho scritto che non capisco bene perchè sto male a sentirmi legata con B: non so se è perchè mi stanno stretti i legami, se è perchè non ne sono innamorata o perchè mi sento di essere responsabile di lui che vedo troppo fragile. Ma è ben diverso dal vedere un problema nel non volersi legare. Se io capisco che sto male perchè sono una persona non fatta per un legame, per me la questione è risolta, ho capito il nocciolo. Anche se capisco che non reggo il legame perchè non sono innamorata, va bene lo stesso. Ho capito.
Come se uno chiedesse di aiutarlo a gestire la propria omosessualità in famiglia, oppure di aiutarlo a capire se è omosessuale o bisessuale, e la gente lo spingesse a indagare sul perchè ha pulsioni verso il suo stesso sesso, come se il problema fosse avere queste pulsioni, e non il fatto di non capire chi si è. Io voglio solo capire, e l'ho sempre detto.
A meno che si veda come contraddizione il fatto che una donna single scopi con qualcuno, gli si affezioni. Ma io, non solo non do, ma non chiedo ne fedeltà, ne quotidianità, etc etc
Mi riferisco in generale Leda, ovviamente, non a te ...
vabbè scusate lo sfogo ma è un po' dura vivere in un mondo di coppie ...
Io invece mi sento chiamata in causa perché ho insinuato che il tuo non volerti legare sia un problema.
Lo ipotizzato non perché sia obbligatorio stare in coppia (sono fautrice del "meglio soli che male accompagnati" e se leggi le altre storie te ne convincerai ancor più) e anzi penso anche che la smania di accoppiarsi sia alla base di tantissimi disastri; l'ho ipotizzato per te perché, come altri, l'ho visto trasparire dalle tue parole.
Il post di Leda è espone la posizione di chi ha chiaro cosa vuole in un determinato momento o, meglio, cerca di averlo chiaro all'interno di una relazione appunto relazionandosi senza escludere di scoprire che ora non si sente di avere una relazione stretta e impegnativa con quelle persone che ora sta frequentando ma non può escluderlo a priori perché appunto si parla di relazioni.
Se si esclude a priori si stanno mettendo dei limiti invece di esprimere la propria libertà e ogni muro che si costruisce è per proteggersi da qualcosa.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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