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Nicole

Utente di lunga data
Io invece mi sento chiamata in causa perché ho insinuato che il tuo non volerti legare sia un problema.
Lo ipotizzato non perché sia obbligatorio stare in coppia (sono fautrice del "meglio soli che male accompagnati" e se leggi le altre storie te ne convincerai ancor più) e anzi penso anche che la smania di accoppiarsi sia alla base di tantissimi disastri; l'ho ipotizzato per te perché, come altri, l'ho visto trasparire dalle tue parole.
Il post di Leda è espone la posizione di chi ha chiaro cosa vuole in un determinato momento o, meglio, cerca di averlo chiaro all'interno di una relazione appunto relazionandosi senza escludere di scoprire che ora non si sente di avere una relazione stretta e impegnativa con quelle persone che ora sta frequentando ma non può escluderlo a priori perché appunto si parla di relazioni.
Se si esclude a priori si stanno mettendo dei limiti invece di esprimere la propria libertà e ogni muro che si costruisce è per proteggersi da qualcosa.
Ovviamente scrivevo in generale, riferendomi soprattutto a quello che mi arriva dal "mondo reale" non da qui, ma però è vero che in parte mi riferivo anche alle tue risposte, che andavano un po' tutte nella direzione di chi individua come problema il mio non voler stare in copia. Spero non ti sia offesa perchè non era mia intenzione dal momento che sei sempre stata rispettosa e anche tenera in un certo senso a darmi i tuoi consigli. Ma già dal mio primo post mi hai chiesto perchè ero single.
Invertiamo: Perchè sei eterosessuale (se lo sei)? Perchè sei innamorata di un uomo e non di due contemporaneamente (se lo sei)? Perchè ti piacciono gli uomini e perchè ne ami uno alla volta. Punto. Non si tratta di escludere a priori di essere omosessuale, non escludi a priori di avere una relazione con 3 uomini contemporaneamente, vuoi magari capire se sei anche queste cose, ma il problema non è rappresentato da queste cose in se, il problema è capire chi sei. Ripeto che non vedo un problema nell'essere single, nel non volersi legare ... come non lo vedo su nessun modo di essere generalmente. Il problema è non capire.
Comunque Brunetta davvero, se fossero tutte come le tue, le "insinuazioni" sul mio avere un problema nell'essere così lontana dal rapporto di copia ... ci farei la firma
ciao :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ovviamente scrivevo in generale, riferendomi soprattutto a quello che mi arriva dal "mondo reale" non da qui, ma però è vero che in parte mi riferivo anche alle tue risposte, che andavano un po' tutte nella direzione di chi individua come problema il mio non voler stare in copia. Spero non ti sia offesa perchè non era mia intenzione dal momento che sei sempre stata rispettosa e anche tenera in un certo senso a darmi i tuoi consigli. Ma già dal mio primo post mi hai chiesto perchè ero single.
Invertiamo: Perchè sei eterosessuale (se lo sei)? Perchè sei innamorata di un uomo e non di due contemporaneamente (se lo sei)? Perchè ti piacciono gli uomini e perchè ne ami uno alla volta. Punto. Non si tratta di escludere a priori di essere omosessuale, non escludi a priori di avere una relazione con 3 uomini contemporaneamente, vuoi magari capire se sei anche queste cose, ma il problema non è rappresentato da queste cose in se, il problema è capire chi sei. Ripeto che non vedo un problema nell'essere single, nel non volersi legare ... come non lo vedo su nessun modo di essere generalmente. Il problema è non capire.
Comunque Brunetta davvero, se fossero tutte come le tue, le "insinuazioni" sul mio avere un problema nell'essere così lontana dal rapporto di copia ... ci farei la firma
ciao :)
Grazie :)
Appunto io sono convinta che si è si vuole in modo diverso a secondo dei contesti e delle relazioni. Escludere la coppia, così come la singletudine a priori mi sembra autolimitante.
 

Nicole

Utente di lunga data
Grazie :)
Appunto io sono convinta che si è si vuole in modo diverso a secondo dei contesti e delle relazioni. Escludere la coppia, così come la singletudine a priori mi sembra autolimitante.
Ma non lo escludo a priori!! Non ho mai escluso niente a priori, sono estremamente curiosa verso la vita e verso me stessa, se dico che una cosa non mi appartiene, o che credo non mi appartenga, è perchè mi sono conosciuta sotto un determinato aspetto e ho cognizione di causa.
ciao brunetta ;)
 

Nicole

Utente di lunga data
Sei una persona che si fa degli scrupoli, e questo ti fa soltanto onore.
Però vorrei farti notare che è proprio il senso di responsabilità che avverti in una relazione che ti dà l'ansia e ti causa malessere. Visto che non penso che esista un rapporto in cui ci si senta totalmente svincolati dalla responsabilità verso l'altro, bisogna trovare la propria taglia di responsabiltà giusta.
Ad esempio, sostituirti alla volontà e alla forza d'animo di un adulto consenziente e padrone delle sue decisioni non è la tua taglia. Ed è anche sano che non lo sia. Per quanto sia in apparenza un lodevole intento, è come partire dal presupposto che il peso delle decisioni sia solo tuo. L'altro cos'è, un incapace di intendere e di volere? Ma no, ma no...
Secondo me la tua misura è: "Caro B, io sono questa e faccio questa e quest'altra cosa, e la penso e la sento così. A te va bene? Tu come la vedi?" Possibili risposte: sì/no/in che misura/come si può ritoccare un po' gli equilibri senza snaturarli.
Questo, alla fine, è il rapporto, non quello che hai in testa tu, vale a dire obblighi preordinati, scalette prevedibili e standardizzate che valgono per tutti e in tutte le relazioni. E' espressione di sè e accoglienza dell'espressione di sè dell'altro. Anzitutto, prima ancora di progetti o altro. Qui A e B effettivamente non ci sono, sono solo figure di cartone che giostri nella tua testa. Stai facendo una fatica immane e inutile, quando potresti essere solo un po' più curiosa e rilassata, e lasciare che loro si muovano liberamente come qualunque adulto in grado di autodeterminarsi è in grado di fare, e tu potresti stare lì ad osservare e capire, con un sorriso, se il modo in cui agiscono sul palcoscenico della vostra relazione ti piace oppure no, e in che grado.
T'è capì? :)
rileggo e rileggo ...
 

Leda

utente Olimpi(c)a
rileggo e rileggo ...

Ommamma, Leda libro di testo... che imbarazzo :D:D
Scherzo, eh: sono felice che tu ti senta compresa!

Pensavo questo, poco fa: il concetto di 'coppia' è un contenitore. Riesci ad allontanartene? Non è l'aspetto più importante della faccenda, secondo me, e in compenso risulta il più problematico. Proviamo dunque a lasciarlo da parte, e a concentrarci sui contenuti.
I sentimenti, il dialogo, il reciproco arricchimento, il sostegno, la confidenza (sessuale e non) e molti altri sono i contenuti. Se ci pensi, è il contenitore che deve avere la forma adatta, non il contrario. Non compri un armadio per poi dirti: "Adesso devo riempirlo di vestiti!" e iniziare a comprare abiti a casaccio: casomai hai dei vestiti a cui tieni che vuoi conservare e custodire in un luogo adeguato. Visto che il tuo disagio non nasce dall'incapacità di provare sentimenti, ma da un confronto tra il modo in cui pensi che la società ti richieda di coniugarli, confronto dal quale esci deficitaria perchè non ti riconosci nel modello più diffuso (che, comunque, ribadisco non è il solo), ignora il come e concentrati sul cosa. Capito il cosa, chiedi e confrontati sul cosa dell'altro. Tieni fuori dalla tua testa il presunto ideale culturale. Se tu e lui (o lui A e lui B, o anche C e D) si riconoscono nel tuo cosa, avete un cosa comune, e quello puoi chiamarlo coppia, sedano o anche wurg, chissenefrega. E' un brutto mondo quello in cui ci si preoccupa di più delle etichette sulla scatola che di quello che c'è dentro la scatola stessa... E A, B, C o D possono essere di grande aiuto, sia a capire sia a costruire quel contenuto. Che poi è un pezzetto di Nicole, molto vero, molto autentico :) E secondo me è anche l'unica cosa veramente interessante da scoprire.
Non so se mi sono spiegata, mi sento abbastanza confusa :D
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ommamma, Leda libro di testo... che imbarazzo :D:D
Scherzo, eh: sono felice che tu ti senta compresa!

Pensavo questo, poco fa: il concetto di 'coppia' è un contenitore. Riesci ad allontanartene? Non è l'aspetto più importante della faccenda, secondo me, e in compenso risulta il più problematico. Proviamo dunque a lasciarlo da parte, e a concentrarci sui contenuti.
I sentimenti, il dialogo, il reciproco arricchimento, il sostegno, la confidenza (sessuale e non) e molti altri sono i contenuti. Se ci pensi, è il contenitore che deve avere la forma adatta, non il contrario. Non compri un armadio per poi dirti: "Adesso devo riempirlo di vestiti!" e iniziare a comprare abiti a casaccio: casomai hai dei vestiti a cui tieni che vuoi conservare e custodire in un luogo adeguato. Visto che il tuo disagio non nasce dall'incapacità di provare sentimenti, ma da un confronto tra il modo in cui pensi che la società ti richieda di coniugarli, confronto dal quale esci deficitaria perchè non ti riconosci nel modello più diffuso (che, comunque, ribadisco non è il solo), ignora il come e concentrati sul cosa. Capito il cosa, chiedi e confrontati sul cosa dell'altro. Tieni fuori dalla tua testa il presunto ideale culturale. Se tu e lui (o lui A e lui B, o anche C e D) si riconoscono nel tuo cosa, avete un cosa comune, e quello puoi chiamarlo coppia, sedano o anche wurg, chissenefrega. E' un brutto mondo quello in cui ci si preoccupa di più delle etichette sulla scatola che di quello che c'è dentro la scatola stessa... E A, B, C o D possono essere di grande aiuto, sia a capire sia a costruire quel contenuto. Che poi è un pezzetto di Nicole, molto vero, molto autentico :) E secondo me è anche l'unica cosa veramente interessante da scoprire.
Non so se mi sono spiegata, mi sento abbastanza confusa :D
Era quello che intendevo ma mi ero spiegata malissimo.:up:
 

Nicole

Utente di lunga data
Ommamma, Leda libro di testo... che imbarazzo :D:D
Scherzo, eh: sono felice che tu ti senta compresa!

Pensavo questo, poco fa: il concetto di 'coppia' è un contenitore. Riesci ad allontanartene? Non è l'aspetto più importante della faccenda, secondo me, e in compenso risulta il più problematico. Proviamo dunque a lasciarlo da parte, e a concentrarci sui contenuti.
I sentimenti, il dialogo, il reciproco arricchimento, il sostegno, la confidenza (sessuale e non) e molti altri sono i contenuti. Se ci pensi, è il contenitore che deve avere la forma adatta, non il contrario. Non compri un armadio per poi dirti: "Adesso devo riempirlo di vestiti!" e iniziare a comprare abiti a casaccio: casomai hai dei vestiti a cui tieni che vuoi conservare e custodire in un luogo adeguato. Visto che il tuo disagio non nasce dall'incapacità di provare sentimenti, ma da un confronto tra il modo in cui pensi che la società ti richieda di coniugarli, confronto dal quale esci deficitaria perchè non ti riconosci nel modello più diffuso (che, comunque, ribadisco non è il solo), ignora il come e concentrati sul cosa. Capito il cosa, chiedi e confrontati sul cosa dell'altro. Tieni fuori dalla tua testa il presunto ideale culturale. Se tu e lui (o lui A e lui B, o anche C e D) si riconoscono nel tuo cosa, avete un cosa comune, e quello puoi chiamarlo coppia, sedano o anche wurg, chissenefrega. E' un brutto mondo quello in cui ci si preoccupa di più delle etichette sulla scatola che di quello che c'è dentro la scatola stessa... E A, B, C o D possono essere di grande aiuto, sia a capire sia a costruire quel contenuto. Che poi è un pezzetto di Nicole, molto vero, molto autentico :) E secondo me è anche l'unica cosa veramente interessante da scoprire.
Non so se mi sono spiegata, mi sento abbastanza confusa :D

Ti sei spiegata :) Quando dico che non mi appartiene il rapporto di copia, mi riferisco al modello più diffuso, nel quale appunto non mi riconosco. NOn mi riferisco al fatto che non voglio un rapporto sentimentale. Io non mi riconosco nel modello che prevede quotidianità, fedeltà, convivenza, figli etc. Il problema è che tutte le persone che ho incontrato fino ad ora non avevano la mia stessa idea sul rapporto, non si riconoscevano nel mio cosa ...
e io castravo il "mio cosa" per loro, per paura di ferirli ...
finchè o scoppiavo o lentamente mi disinnamoravo, di colui che era diventato per me ormai un peso
La questione è che, come hai scritto nel tuo post precedente, non sono persone incapaci di intendere e volere, non sono personaggi di cartone da gestire e di cui prendermi carico aggiungo io, ma sono persone autodeterminate che sanno decidere per sè. L'unica soluzione è quindi vivere quella che sono, e se il "mio cosa" (che devo ancora capire bene quello che è, ma finchè non mi permetto di viverlo non lo capirò mai fino in fondo) sarà compatibile con il loro si potrà continuare. B prenderà le sue decisioni, non io al posto suo.
L'unico uomo che ho incontrato che ha un contenitore compatibile con il mio è A ... anche se il contenuto è molto meno di quello che c'è con B ... ma magari B mi stupirà. Basta essere me stessa e lasciar loro liberi di agire
 

devastata

Utente di lunga data
porca puttana, ma io quello che voglio lo so, voglio stare libera e continuare con i miei progetti di vita individuale ... o almeno così penso e credo ... solo che i sentimenti/il sesso mi hanno fatto scherzi ... non vedo l'ora arrivi la menopausa, dicono renda tutto più cheto :D

Palle! Magari fosse così. Si diventa anche più esigenti, critiche e, visto l'età, ci si guarda indietro.

Secondo me tu vorresti un mix tra A e B. La vedo dura.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Ti sei spiegata :) Quando dico che non mi appartiene il rapporto di copia, mi riferisco al modello più diffuso, nel quale appunto non mi riconosco. NOn mi riferisco al fatto che non voglio un rapporto sentimentale. Io non mi riconosco nel modello che prevede quotidianità, fedeltà, convivenza, figli etc. Il problema è che tutte le persone che ho incontrato fino ad ora non avevano la mia stessa idea sul rapporto, non si riconoscevano nel mio cosa ...
e io castravo il "mio cosa" per loro, per paura di ferirli ...
finchè o scoppiavo o lentamente mi disinnamoravo, di colui che era diventato per me ormai un peso
La questione è che, come hai scritto nel tuo post precedente, non sono persone incapaci di intendere e volere, non sono personaggi di cartone da gestire e di cui prendermi carico aggiungo io, ma sono persone autodeterminate che sanno decidere per sè. L'unica soluzione è quindi vivere quella che sono, e se il "mio cosa" (che devo ancora capire bene quello che è, ma finchè non mi permetto di viverlo non lo capirò mai fino in fondo) sarà compatibile con il loro si potrà continuare. B prenderà le sue decisioni, non io al posto suo.
L'unico uomo che ho incontrato che ha un contenitore compatibile con il mio è A ... anche se il contenuto è molto meno di quello che c'è con B ... ma magari B mi stupirà. Basta essere me stessa e lasciar loro liberi di agire
Bingo :up:
 

lolapal

Utente reloaded
Nicole, dici bene, devi essere te stessa e il contenitore si costruisce in due, pezzo per pezzo, smussando anche gli angoli, ma non a discapito di uno dei due, ma perché ci si entra meglio dentro e ci si sta più comodi.
Magari, come mi dicevi anche tu di là, ognuno si costruisce anche la propria stanza, dove stare da soli, se si vuole.

Se si sa quello che si vuole, non ci si deve far influenzare da modelli esterni e se ne può costruire uno completamente nuovo e metterci dentro consuetudini e tradizioni tutte proprie... :smile:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi sorprendi.
Per me Nicole ha detto che l'armadio ce l'ha già e che gli altri vi ci devono adattare e non che dall'adattamento tra i due si stabilirà di che armadio si ha bisogno. La seconda cosa è quella che io avevo capito e che condividevo.
 

Nicole

Utente di lunga data
Mi sorprendi.
Per me Nicole ha detto che l'armadio ce l'ha già e che gli altri vi ci devono adattare e non che dall'adattamento tra i due si stabilirà di che armadio si ha bisogno. La seconda cosa è quella che io avevo capito e che condividevo.
Brunetta, io non voglio rinunciare a certe cose, proprio non mi va, ci tengo troppo, sono quelle che mi rendono più felice al mondo ... su altre mi adatto, negozio, ma ci sono alcune cose su cui non sono disposta a negoziare. Ce le hanno tutti no? Ecco, su quelle non è che il "lui" si deve adattare, dovrebbero appartenergli, come suo modo di essere, e allora si è compatibili.
Come al solito Brunetta, tu vedi il problema nel fatto che non voglio mediare su un CERTO TIPO DI COSE, se probabilmente io non volessi mediare su altro, magari su qualcosa che a te pare meno strano, riusciresti a vedere che il mio problema è che mi si chiede sempre di rinunciare a queste cose per sentirsi amati, e io invece amo così
 

Brunetta

Utente di lunga data
Brunetta, io non voglio rinunciare a certe cose, proprio non mi va, ci tengo troppo, sono quelle che mi rendono più felice al mondo ... su altre mi adatto, negozio, ma ci sono alcune cose su cui non sono disposta a negoziare. Ce le hanno tutti no? Ecco, su quelle non è che il "lui" si deve adattare, dovrebbero appartenergli, come suo modo di essere, e allora si è compatibili.
Come al solito Brunetta, tu vedi il problema nel fatto che non voglio mediare su un CERTO TIPO DI COSE, se probabilmente io non volessi mediare su altro, magari su qualcosa che a te pare meno strano, riusciresti a vedere che il mio problema è che mi si chiede sempre di rinunciare a queste cose per sentirsi amati, e io invece amo così
Ma no!
Il mio era un discorso di metodo.
Ognuno ha cose, anche specifiche di coppia, che sente imprescindibili per essere se stesso.
Questo accade perché non si è con nessuno. "Quando si incontra un'altra persona che interessa è con quella persona che si crea un rapporto con caratteristiche proprie che possono prescindere o no da quelle cose che credevamo irrinunciabili. E la negoziazione non finisce mai perché una relazione è sempre in divenire.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per fare esempi diversi. Si può pensare che si vorrà sempre vivere in città (o in campagna o al mare o dove ti pare) poi si conosce una persona con la quale si creano condizioni per le quali viene naturale e non per compiacerla trasferirsi. E vale per l'avere un cane o per avere figli o qualsiasi altra cosa che da soli mai avremmo considerato.
 

Nicole

Utente di lunga data
Per fare esempi diversi. Si può pensare che si vorrà sempre vivere in città (o in campagna o al mare o dove ti pare) poi si conosce una persona con la quale si creano condizioni per le quali viene naturale e non per compiacerla trasferirsi. E vale per l'avere un cane o per avere figli o qualsiasi altra cosa che da soli mai avremmo considerato.
Ma certo, se mi capiterà di desiderare di dare fedeltà e di riceverla, di dare quotidinaità e di riceverla, di avere figli etc, e se avrò la fortuna di incontrare qualcuno che vorrà questo da me, lo vivrò ... non è quello che sento ora però (e che ho sentito nella mia vita) ma se capiterà ben venga. Cosa credi che una parte di me non desidera che mi capiterà? Ma non voglio più obbligarmi finchè non viene spontaneo ...
ciao Brunetta :) Grazie
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma certo, se mi capiterà di desiderare di dare fedeltà e di riceverla, di dare quotidinaità e di riceverla, di avere figli etc, e se avrò la fortuna di incontrare qualcuno che vorrà questo da me, lo vivrò ... non è quello che sento ora però (e che ho sentito nella mia vita) ma se capiterà ben venga. Cosa credi che una parte di me non desidera che mi capiterà? Ma non voglio più obbligarmi finchè non viene spontaneo ...
ciao Brunetta :) Grazie
Ci mancherebbe!!! :up::amici:
 

Nicole

Utente di lunga data
Per fare esempi diversi. Si può pensare che si vorrà sempre vivere in città (o in campagna o al mare o dove ti pare) poi si conosce una persona con la quale si creano condizioni per le quali viene naturale e non per compiacerla trasferirsi. E vale per l'avere un cane o per avere figli o qualsiasi altra cosa che da soli mai avremmo considerato.
Mi chiedo se sono io così (visto che non mi è mai venuto spontaneo dare/desiderare quelle cose di cui sopra) o se non ho incontrato la persona che me le smuove .... ma guarda che non mi impedisco di provarle, è che mi vengono chieste forse troppo presto, è che vedo che le altre persone con cui sono stata e sto le desiderano e io no, e allora io mi sforzo, faccio quello che si aspettano e che è considerato normale, e poi vado in tilt e dico che io sono fatta in un certo modo e certe cose non le vivo ... magari basterebbe incontrare qualcuno con ritmi più lenti ... o sono fatta così (io sono una vagabonda su tutto non solo nell'amore) o forse ... sono lenta ... :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi chiedo se sono io così (visto che non mi è mai venuto spontaneo dare/desiderare quelle cose di cui sopra) o se non ho incontrato la persona che me le smuove .... ma guarda che non mi impedisco di provarle, è che mi vengono chieste forse troppo presto, è che vedo che le altre persone con cui sono stata e sto le desiderano e io no, e allora io mi sforzo, faccio quello che si aspettano e che è considerato normale, e poi vado in tilt e dico che io sono fatta in un certo modo e certe cose non le vivo ... magari basterebbe incontrare qualcuno con ritmi più lenti ... o sono fatta così (io sono una vagabonda su tutto non solo nell'amore) o forse ... sono lenta ... :)
Mi sa che sei fatta bene :smile:.
Le cose vanno fatte quando davvero si vogliono non perché qualcun'altro se le aspetta.
 
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