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qwerty

Utente di lunga data
Non ti dico niente sulla tua memoria.

Però se ti serve un lanciafiamme per fare pulizia,basta che fai un fischio :cool:

...
Ci vorrebbe davvero... :rolleyes:

Il primo aprile cambia serratura e di a tuo marito di tenersi per se gravidanze ed aborti dell'altra.
Non ce n'è bisogno, quando se n'è andato in agosto mi sono fatta rendere la chiave e non gliel'ho mai resa, adesso suona per entrare in casa. ;)

Intanto almeno sono stabiliti i soldini, e il fatto che lui se ne vada.

Scusa, io volentierissimo ti dico la mia sulla memoria, ma dovresti parlarne col tuo avvocato... se ti ha lasciato con questi dubbi, se non sai cosa succede, se non hai un rapporto di fiducia col tuo avvocato, non è meglio cambiarlo?
Anche se, cambiare in corsa a me non è mai parsa una buona idea a meno di grossi problemi.
La memoria alla fine la scrive l'avvocato, grazie alle cose che dici tu, ma la scrive lui...
Ancora con l'avvocato non ci ho proprio parlato, dovrei andare lunedi; finora è stato abbastanza cauto e devo dire che preferisco così; di avvocati "sbruffoni" del tipo "in 15 giorni lo sbattiamo fuori" ne avevo sentiti altri prima di andare da lui; mi hanno sempre lasciata perplessa per questa "facilità" nel mettere le cose e infatti avevo ragione, i mesi stanno passando e mio marito è ancora in casa... E' che sono diffidente in generale nei confronti degli avvocati, loro non perdono mai (qualcuno alla fine comunque li paga) :rolleyes:, quindi volevo capire come procedono queste cose per rendermi conto se lui sta facendo le cose per il meglio. Alla fine io sono contenta così, volevo un contributo economico oggettivamente adeguato (anche al reddito di mio marito) e che mio marito se ne andasse da casa; queste due cose le ho avute, quindi mi chiedo a cosa mi serva produrre un'altra memoria, non so se mi spiego... :eek: Adesso il punto è definire se c'è effettivamente colpa da parte sua? E se viene riconosciuto dal Giudice che c'è colpa, questo cosa comporta?
Cmq.

La tua memoria integrativa deve innanzitutto rispondere a quello che avrà scritto tuo marito nella sua. Quindi, confutare che tu fossi d'accordo per quel pagamento che dicevi etc etc.
Le cose palesemente false della memoria di mio marito le ho già fatte presente al Giudice nella prima udienza e sono state verbalizzate.

Poi, andare più nel dettaglio delle cose che hai scritto. Se non tutto quello che dici almeno la maggior parte deve essere verificabile, o con prove scritte, o almeno con testimoni.
Consulenze familiari? Amici comuni? Familiari?
Mio marito ha ammesso la relazione nella memoria ma sostiene che il matrimonio era finito da tempo e che ognuno ha una propria vita indipendente. Io devo rispondere che fino a tutto il 2012 non era così nel senso che lui si comportava come se fossimo una famiglia continuando a negare la relazione? Che nel 2012 abbiamo fatto una vacanza tutti insieme (e qui potrebbe servire la fattura dell'albergo?)? Dici cose di questo genere?
Gli eventuali testimoni non vengono chiamati in questa sede, cmq potrai chiamare pure la compagna (ma non si erano lasciati? E se è ancora compagna, perchè non torna a vivere con lei?) di tuo marito.
Si erano lasciati, poi come lui è rientrato in casa lei le si è ributtata subito addosso. Non le torna comodo vivere con lui sia dal punto di vista economico sia per il fatto che lei non vuole avere niente a che fare con mia figlia e se vanno a vivere insieme le toccherà averci a che fare per forza. E' LEI che non vuole andare a vivere con lui!

Se la figlia di tuo marito viene riconosciuta da tuo marito, guarda che lei E' erede. E intestare la parte di casa di lui a vostra figlia risulta NON legale, perchè lede l'altra bambina. La madre dell'altra bambina potrebbe -e, scusa, dovrebbe, perchè la bimba povera lei che colpa ne ha...- fare ricorso e annullare tale procedimento.

Pensateci per tempo, perchè le piccole non si trovino in casini notarili.
Io lo so, è lui che vive in un altro mondo!
 

disincantata

Utente di lunga data
A mio parere non le conviene proprio cambiare avvocato, ogni volta è un salasso.

Anche perchè lui non naviga nell'oro, c'è poco da spillare.

Altra cosa se lui fosse benestante, ma se non se ne va di casa perchè fa fatica a mantenersi è inutile sprecare soldi in avvocati, per me ne hanno già spesi troppi quando con un pò di testa potevano fare una consensuale, ma vabbè, con certi uomini non si ragiona proprio.

Piuttosto quando anche l'altra bambina sarà riconosciuta lui potrebbe essere chiamato dalla madre a pagare gli alimenti e quindi potrebbe chiedere la revisione dell'assegno stabilito oggi dal Giudice.

Girala come vuoi questa separazione è brutta ed in più i soldi sono troppo pochi per tutti.

Riguardo alla casa cointestata se c'è un mutuo lei potrebbe chiedere di accollarselo e come risarcimento farsi cedere il 50% della casa.

Inutile pensare fin da adesso alle future eredità.

Una volta intestata a lei nulla le vieta di venderla, dopo 5 anni per questioni fiscali.

Se lei acquisisce il 50% della casa in fase di separazione è esente da imposte, deve però essere dichiarato e verbalizzato dal Giudice.
 

Nausicaa

sfdcef
Ci vorrebbe davvero... :rolleyes:

Non ce n'è bisogno, quando se n'è andato in agosto mi sono fatta rendere la chiave e non gliel'ho mai resa, adesso suona per entrare in casa. ;)

Ancora con l'avvocato non ci ho proprio parlato, dovrei andare lunedi; finora è stato abbastanza cauto e devo dire che preferisco così; di avvocati "sbruffoni" del tipo "in 15 giorni lo sbattiamo fuori" ne avevo sentiti altri prima di andare da lui; mi hanno sempre lasciata perplessa per questa "facilità" nel mettere le cose e infatti avevo ragione, i mesi stanno passando e mio marito è ancora in casa... E' che sono diffidente in generale nei confronti degli avvocati, loro non perdono mai (qualcuno alla fine comunque li paga) :rolleyes:, quindi volevo capire come procedono queste cose per rendermi conto se lui sta facendo le cose per il meglio. Alla fine io sono contenta così, volevo un contributo economico oggettivamente adeguato (anche al reddito di mio marito) e che mio marito se ne andasse da casa; queste due cose le ho avute, quindi mi chiedo a cosa mi serva produrre un'altra memoria, non so se mi spiego... :eek: Adesso il punto è definire se c'è effettivamente colpa da parte sua? E se viene riconosciuto dal Giudice che c'è colpa, questo cosa comporta?
Le cose palesemente false della memoria di mio marito le ho già fatte presente al Giudice nella prima udienza e sono state verbalizzate.

Mio marito ha ammesso la relazione nella memoria ma sostiene che il matrimonio era finito da tempo e che ognuno ha una propria vita indipendente. Io devo rispondere che fino a tutto il 2012 non era così nel senso che lui si comportava come se fossimo una famiglia continuando a negare la relazione? Che nel 2012 abbiamo fatto una vacanza tutti insieme (e qui potrebbe servire la fattura dell'albergo?)? Dici cose di questo genere?
Si erano lasciati, poi come lui è rientrato in casa lei le si è ributtata subito addosso. Non le torna comodo vivere con lui sia dal punto di vista economico sia per il fatto che lei non vuole avere niente a che fare con mia figlia e se vanno a vivere insieme le toccherà averci a che fare per forza. E' LEI che non vuole andare a vivere con lui!

Io lo so, è lui che vive in un altro mondo!


Se a tuo marito viene addebitata la colpa tra le altre cose deve pagare lui le tue spese legali.
Se si cambia e si torna a una consensuale, ognuno paga le sue.
Con la colpa poi lui non ha più diritto alla tua eredità, nè a un eventuale assegno di mantenimento, ma tanto qua è già lui che lo da a te.
Altre differenze chiedile all'avvocato...

Ma se tu hai già quel che vuoi, perchè ormai non passare alla consensuale? Se tuo marito finalmente si schiarisce la vista su quello che può e NON può ottenere...


Proprio così.
Lui lì dice che sì, non può negare la relazione e la bimba, ma non era quella la causa della fine del matrimonio, il vostro matrimonio era già finito e la sua nuova relazione era una conseguenza.
Tu dirai che invece prima andava tutto bene -fattura ok, ma anche testimoni che eravate coppietta con baci, che so, sempre che sia vero- e che è stata la sua relazione a mandare tutto all'aria.
 

qwerty

Utente di lunga data
Se a tuo marito viene addebitata la colpa tra le altre cose deve pagare lui le tue spese legali.
Se si cambia e si torna a una consensuale, ognuno paga le sue.
Con la colpa poi lui non ha più diritto alla tua eredità, nè a un eventuale assegno di mantenimento, ma tanto qua è già lui che lo da a te.
Altre differenze chiedile all'avvocato...

Ma se tu hai già quel che vuoi, perchè ormai non passare alla consensuale? Se tuo marito finalmente si schiarisce la vista su quello che può e NON può ottenere...


Proprio così.
Lui lì dice che sì, non può negare la relazione e la bimba, ma non era quella la causa della fine del matrimonio, il vostro matrimonio era già finito e la sua nuova relazione era una conseguenza.
Tu dirai che invece prima andava tutto bene -fattura ok, ma anche testimoni che eravate coppietta con baci, che so, sempre che sia vero- e che è stata la sua relazione a mandare tutto all'aria.
La mia speranza era prima ed è ancora di arrivare alla consensuale; lui non era contrario a questo ma ha semplicemente cercato di perdere tempo facendo proposte e poi ritrattandole solo per continuare a restare in casa. Anche la cessione della casa l'aveva proposta lui, poi l'ha ritrattata pensando che il mantenerne la proprietà gli desse il diritto di restarci dentro (su questo credo che la colpa sia dell'idiota del suo avvocato).

Adesso anche il solo non doverne pagare le spese potrebbe fargli rivalutare l'idea della cessione e quindi cercare un accordo consensuale...

Per l'ultima questione, non siamo mai stati, neanche da fidanzati a vent'anni, una "coppietta tutta baci", eravamo una coppia normale, che frequentava gli stessi amici da tanti anni; tutti sono caduti dalle nuvole quando ho raccontato quello che stava succedendo, nessuno aveva mai avuto sospetti che lui potesse avere una doppia vita...
 

animalibera

Utente di lunga data
Questo è il titolo della mia storia. E' una telenovela, vi avverto, è lunga ma vi farete un sacco di risate! :rolleyes:

Con mio marito ci siamo conosciuti abbastanza giovani, 21 anni io e 25 lui; quasi 12 anni di fidanzamento e poi il matrimonio, 11 anni fa. Una figlia di 7 anni.
Amore sempre stato "litigarello", mai "mieloso", due persone "inquadrate" e senza grilli per la testa ma, nonostante gli spigoli dei nostri caratteri, mai avrei pensato che potesse succedere tutto quello che è successo negli ultimi anni.

Classico inizio: lui che comincia ad avere un rapporto sempre più morboso con il cellulare; la parte razionale di me che drizza le antenne e subito un'altra parte le fa abbassare pensando "non LUI!", fatto sta che esattamente 4 anni fa, il 15 agosto 2009, riesco a mettere le mani sul suo cellulare e trovo le "prove" dell'esistenza di un'altra. Sua collega, dove ho lavorato anche io anni prima, quindi tramite ex colleghi in pochi minuti scopro la sua identità. Diciotto anni più giovane, è la compagna di un altro tizio che lavora lì ed hanno avuto da pochi mesi una figlia.

Non una parola, scendo in garage, prendo una valigia la porto in casa e chiedo con la massima calma a mio marito di andarsene. Neanche lui una parola, sbiancato dal terrore (!), prende ed esce di casa. Solo che poi torna!
Parliamo. Io sono un tipo razionale, più pesanti sono i macigni che mi cadono addosso, meno sono "isteriche" le mie reazioni... Sempre nella massima calma chiedo chi è questa, da quanto tempo va avanti la cosa, quanto è profonda la cosa... Un paio di anni, praticamente è stato il "regalo" che si è fatto quando è nata nostra figlia; ovviamente la colpa era mia, che non lo capivo più, che non gli davo più affetto, era soffocato dal tran tran della vita familiare anche se naturalmente A ME non aveva mai parlato né dimostrato questo suo presunto disagio... Questa persona invece lo capiva e lo amava ma lui si rendeva conto di star distruggendo due famiglie e nonostante lei fosse "entrata nei suoi sentimenti" non riteneva giusto andare avanti in questa storia. Gli ho chiesto se la figlia che aveva avuto fosse sua, mi ha giurato e spergiurato di no. Mi ha chiesto di perdonarlo e di provare a ricominciare. L'ho fatto, primo errore.

Sempre per la mia razionalità avevo ben presente che la cosa non sarebbe potuta finire su due piedi, l'unica cosa che gli ho chiesto era di dirmi se la sentiva. Ovviamente non l'ha fatto ed ovviamente io lo scoprivo. Comunque si trattava solo di rari contatti via SMS perché lei era in maternità.
Poi è rientrata a lavorare (l'aprile successivo) e naturalmente lui non me lo ha detto. Nel frattempo ha rotto la storia con il suo compagno. A luglio si fa beccare (!) un secondo telefono e scopro che hanno ripreso regolarmente contatti, lui dice da pochi giorni, per discutere di "voci" che stanno circolando sul posto di lavoro in merito alla loro storia (fino a quel momento nessuno aveva sospettato nulla), non me la bevo, sono nuovi giuri e spergiuri mi incaxxo come una bestia ma neanche stavolta pretendo che se ne vada. Secondo errore.

Passa il tempo, ogni tanto scopro qualche raro SMS e ancora sono discussioni, lui ha sempre la scusa pronta sul fatto che siano questioni di lavoro, fatto sta che non me ne parla mai. Divento sempre più insofferente e a fine 2011 gli do un ultimatum. Chiede il trasferimento in un'altra sede di lavoro, ma non glielo danno. Le cose continuano nello stesso modo, rari contatti che io puntualmente scopro ed il rapporto fra di noi si logora sempre di più.
Circa un anno fa, esasperata, divento insistente nel chiedergli di andarsene di casa: visto che non riesce a rinunciare a questa persona, che si impegni con lei definitivamente e liberi ME da questa situazione!
La scusa all'inizio è che non hanno soldi per trovare casa, poi inizia a cercarla casa e l'accordo è che per Natale esca di casa. Arriva Natale e, naturalmente, gli serve ancora tempo perché non ha trovato un posto adatto. Lo scorso gennaio lo metto nuovamente alle strette e finalmente lui confessa di essere sicuro che la figlia di questa persona sia sua, di averlo sempre saputo così come lo sapeva il tizio che l'ha riconosciuta.
Perdono mesi perché la signorina pensa astutamente che invece di pagare l'affitto è meglio pagare il mutuo (!), quindi la casa la stanno cercando per comprarla! Il tempo passa e finalmente il genio capisce che economicamente non ce la faranno mai a comprare casa, quindi smette di cercare. Nel frattempo lui si impegna sempre di più con lei e sua figlia, si fa chiamare "papà" dalla bambina, si spaccia per il padre all'asilo di lei (nonostante il cognome diverso), porta la famigliola in giro, passa ogni minuto del suo tempo con loro, trascurando nostra figlia ed ovviamente con me sono conflitti quotidiani anche perché quanto sopra in merito all'"impegno" con la sua nuova famiglia non me lo dice lui, ma lo scopro io via via, lui continua a negare l'evidenza e a mentire spudoratamente...
All'ennesima bugia (fine giugno 2013) vado dall'avvocato (alla buon'ora, direte voi!) e inizio la trafila per la separazione. Spaventato dalla lettera, ricomincia a cercare casa (in affitto stavolta) e finalmente la trova. esce di casa a fine luglio.

Altri problemi sorgono subito: la sua compagna fa problemi per inserire mia figlia nella sua vita; sua figlia non sa che "suo padre" ha un'altra figlia e quindi non vuole farle incontrare la mia per non provocarle un altro shock emotivo (dopo che gli ha sottratto il primo "padre" non facendoglielo più vedere; ha intentato anche una causa legale per il disconoscimento). Da parte sua, ovviamente neanche mia figlia ha preso bene la separazione e si sente "ospite" quando va a casa del padre perché lì non c'è niente di "suo" né un gioco né un letto né niente altro che la faccia sentire parte di quella famiglia, che peraltro sa che esiste ma non ha mai visto. Quando mia figlia va da lui (poche ore alla volta), la compagna prende la figlia e se ne va. La pensata che ha avuto mio marito è quella di venire a fare il padre qui, a casa "mia", e si stupisce che io non tolleri, da "moglie lasciata", questa situazione.

Ha sempre detto che nostra figlia per lui viene prima di tutto ma come sempre i fatti non seguono alle parole; faccio pressione su di lui perché faccia sentire mia figlia a casa sua anche quando è da lui; gli chiedo come mai in più di un anno che hanno deciso di andare a vivere insieme, a nessuno dei due è venuto in mente di parlare con quella bambina, gli chiedo come mai non ha preteso che in casa ci fosse un letto per nostra figlia, un cassetto per le sue cose, lo spazzolino nel bagno. Lui mi dice che se insiste su questo, la tizia se ne va. Quindi chiede a me cosa fare e se, "per il bene di nostra figlia", nel caso questa se ne andasse, sarei disposta a riprenderlo in casa (!!!) perché economicamente non ce la fa a vivere da solo.
Non ci penso nemmeno, per la cronaca; di tempo per rendersi conto di quello che stava facendo e PER CHI ne ha avuto anche troppo, ma nel frattempo chi ne soffre è mia figlia...


Leggendo la tua storia...mi è venuta la pelle d'oca e tanta tristezza per tua figlia...e anche per l'altra bambina....ora lui si rende conto di quello che si è cercato..sembra..proteggi tua figlia e non sobbarcarti ancora i problemi di tuo marito e dell'altra...che si arrangino....
 

qwerty

Utente di lunga data
COLPO DI SCENA...

Buonasera, sono così avvilita, non ho parole...

Un'ORA FA ho saputo dal mio avvocato che DOMANI MATTINA ci sarà una udienza in quanto l'avvocato di mio marito ha presentato una istanza per prorogare il suo allontanamento in quanto in "soli 25 giorni" non è riuscito a trovare una sistemazione... Avrebbe dovuto andarsene lunedì...

Pensate che sia veramente possibile che ottenga altro tempo?
 

disincantata

Utente di lunga data
Buonasera, sono così avvilita, non ho parole...

Un'ORA FA ho saputo dal mio avvocato che DOMANI MATTINA ci sarà una udienza in quanto l'avvocato di mio marito ha presentato una istanza per prorogare il suo allontanamento in quanto in "soli 25 giorni" non è riuscito a trovare una sistemazione... Avrebbe dovuto andarsene lunedì...

Pensate che sia veramente possibile che ottenga altro tempo?

Temo di si, con la giustizia italiana.
 

Brunetta

Utente di lunga data
:unhappy:
Mi spiace.
Certamente è giusta la tutela perché una persona non finisca su una panchina.
Certamente i giudici sono umani e saranno anche loro influenzati dal timore di creare una situazione del genere.

Lui non è allergico a nulla :carneval: ?
 

qwerty

Utente di lunga data
Dieci giorni. :unhappy: Il termine è stato spostato al 10 aprile.

Il Giudice era anche piuttosto irritata per le motivazioni dell'istanza e ha fatto presente al lamentoso avvocato di mio marito, che chiedeva di spostare il termine almeno di un altro mese, che i 30 giorni avuti (senza contare il periodo precedente l'udienza, in cui già sapeva che comunque avrebbe dovuto andarsene prima o poi) sono più che sufficienti per tutti per trovarsi una sistemazione, ha letteralmente detto "mica deve trovare subito la casa della sua vita"! :D

Vediamo che altro si inventa da qui al 10 aprile... :rolleyes:
 
Ultima modifica:

Gian

Escluso
Dieci giorni. :unhappy: Il termine è stato spostato al 10 aprile.
Il Giudice era anche piuttosto irritata per le motivazioni dell'istanza e ha fatto presente al lamentoso avvocato di mio marito, che chiedeva di spostare il termine almeno di un altro mese, che i 30 giorni avuti (senza contare il periodo precedente l'udienza, in cui già sapeva che comunque avrebbe dovuto andarsene prima o poi) sono più che sufficienti per tutti per trovarsi una sistemazione, ha letteralmente detto "mica deve trovare subito la casa della sua vita"! :D
Vediamo che altro si inventa da qui al 10 aprile... :rolleyes:

siete in fase presidenziale?
oppure siete già davanti all'istruttore che deve decidere sulla sep. giudiziale?
(sembrerebbe la seconda ipotesi).
Ovviamente lui nicchia, o meglio lo fa il suo avvocato,comunque cerca di stare
tranquilla perchè da quello che hai scritto il giudice pare bene orientato nel senso delle tue ragioni.
di soluzioni se ne possono trovare tante: una casa di un amico; la casa dei genitori; la
casa che potrebbe prendersi in affitto.
Non meravigliarti perchè di situazioni come queste ce ne sono tante, mi raccontò un'amica
che il suo ex fece di tutto per non uscire di casa. anzi sul finire propose addirittura una
riconciliazione, ovviamente finita nel nulla dopo un paio di mesi; alla fine tra una cosa e
l'altra lei ottenne l'assegnazione della casa dopo 2 o 3 anni e comunque lui tenne comportamenti
provocatori (tipo distacco del lavello, si prese vari elettrodomestici, ecc.).
può inventarsi di tutto, aspettati qualsiasi atteggiamento, l'essenziale è che il magistrato
abbia il controllo della situazione e non si "beva" le sue furbate.
 

qwerty

Utente di lunga data
siete in fase presidenziale?
oppure siete già davanti all'istruttore che deve decidere sulla sep. giudiziale?
(sembrerebbe la seconda ipotesi).
Ovviamente lui nicchia, o meglio lo fa il suo avvocato,comunque cerca di stare
tranquilla perchè da quello che hai scritto il giudice pare bene orientato nel senso delle tue ragioni.
di soluzioni se ne possono trovare tante: una casa di un amico; la casa dei genitori; la
casa che potrebbe prendersi in affitto.
Non meravigliarti perchè di situazioni come queste ce ne sono tante, ...
Ad oggi c'è stata solo una prima udienza ed è stata fissata la seconda per fine ottobre. Quella di oggi è stata una udienza "straordinaria" in seguito alla presentazione dell'istanza di mio marito. Credo di aver capito che siamo ancora in fase presidenziale...

Dove può andare mio marito, scusate tanto, ma credo che non sia più un problema mio! La sua dolce compagna a cui piace fare la famiglia del Mulino Bianco dovrà prima o poi assumersi la responsabilità delle sue azioni o no? Che lo ospiti a casa sua!

Per quanto riguarda i paventabili comportamenti di mio marito, per ora ha "solo" minacciato di licenziarsi (in modo da non dovermi più passare gli alimenti) e tornare nella sua città di origine; francamente quello che mi interessa è che se ne vada da casa, poi faccia come vuole! :unhappy:
 

Gian

Escluso
Ad oggi c'è stata solo una prima udienza ed è stata fissata la seconda per fine ottobre. Quella di oggi è stata una udienza "straordinaria" in seguito alla presentazione dell'istanza di mio marito. Credo di aver capito che siamo ancora in fase presidenziale...
Dove può andare mio marito, scusate tanto, ma credo che non sia più un problema mio! La sua dolce compagna a cui piace fare la famiglia del Mulino Bianco dovrà prima o poi assumersi la responsabilità delle sue azioni o no? Che lo ospiti a casa sua!
Per quanto riguarda i paventabili comportamenti di mio marito, per ora ha "solo" minacciato di licenziarsi (in modo da non dovermi più passare gli alimenti) e tornare nella sua città di origine; francamente quello che mi interessa è che se ne vada da casa, poi faccia come vuole! :unhappy:
ma non ha soldi quest'uomo?
E' disoccupato?
prende un paio di stanze in affitto e bonanotte sonatori.
E' chiaro che sta ciurlando nel manico, tu lascia fare al tuo avvocato che queste cose capitano
molto più di quanto noi pensiamo.
Che si licenzi...intelligente,così muore di fame. Che genio, ci sono gli accertamenti patrimoniali
se ha soldi nascosti da qualche parte.
è solo tattica, figurati se si licenzia, l'80& delle cose che si dicono lì dentro sono sparate
un 20% è la verità.
ciao
 

qwerty

Utente di lunga data
ma non ha soldi quest'uomo?
E' disoccupato?
prende un paio di stanze in affitto e bonanotte sonatori.
E' chiaro che sta ciurlando nel manico, tu lascia fare al tuo avvocato che queste cose capitano
molto più di quanto noi pensiamo.
Che si licenzi...intelligente,così muore di fame. Che genio, ci sono gli accertamenti patrimoniali
se ha soldi nascosti da qualche parte.
è solo tattica, figurati se si licenzia, l'80& delle cose che si dicono lì dentro sono sparate
un 20% è la verità.
ciao
Francamente non me ne può fregar di meno se si licenzia o no, faccia come crede... Soldi non ne ha, ne "a vista" né nascosti, semplicemente perché appena li ha in mano li spende; un po' è sempre stato così, un po' deve fare lo splendido con la sua amica... :rolleyes:
Ha cinquant'anni ma si comporta come un tredicenne, anche con i soldi... :unhappy:

C'era una qualche possibilità che se la potesse cavare se la signorina andava a vivere con lui accollandosi metà delle spese, ma ormai è pacifico che questa non ci pensa neanche!
 

disincantata

Utente di lunga data
Non so perchè ma pensavo fosse molto più giovane. 50 anni e cosi immaturo? Non c'è speranza. Ti auguro se ne vada veramente, la vedo dura.
 

Gian

Escluso
Non so perchè ma pensavo fosse molto più giovane. 50 anni e cosi immaturo? Non c'è speranza. Ti auguro se ne vada veramente, la vedo dura.
basta frequentare le aule giudiziarie e se ne vedono di tutti i tipi.
sono al corrente di una coppia di ultra 80enni che si stanno separando,
si va dalle coppie sposate da pochissimi mesi, quindi giovani, fino al divorzio
nella terza età.
Non è immaturo...è furbo , cattivo e ben consigliato.
Non molla la casa, digli scemo...

rileggiamo le storie dall'inizio, questa è molto complessa e travagliata....
e drammaticamente reale :unhappy:

#1
Con mio marito ci siamo conosciuti abbastanza giovani, 21 anni io e 25 lui; quasi 12 anni di fidanzamento e poi il matrimonio, 11 anni fa. Una figlia di 7 anni.
Amore sempre stato "litigarello", mai "mieloso", due persone "inquadrate" e senza grilli per la testa ma, nonostante gli spigoli dei nostri caratteri, mai avrei pensato che potesse succedere tutto quello che è successo negli ultimi anni.

Classico inizio: lui che comincia ad avere un rapporto sempre più morboso con il cellulare; la parte razionale di me che drizza le antenne e subito un'altra parte le fa abbassare pensando "non LUI!", fatto sta che esattamente 4 anni fa, il 15 agosto 2009, riesco a mettere le mani sul suo cellulare e trovo le "prove" dell'esistenza di un'altra. Sua collega, dove ho lavorato anche io anni prima, quindi tramite ex colleghi in pochi minuti scopro la sua identità. Diciotto anni più giovane, è la compagna di un altro tizio che lavora lì ed hanno avuto da pochi mesi una figlia.

Non una parola, scendo in garage, prendo una valigia la porto in casa e chiedo con la massima calma a mio marito di andarsene. Neanche lui una parola, sbiancato dal terrore (!), prende ed esce di casa. Solo che poi torna!
Parliamo. Io sono un tipo razionale, più pesanti sono i macigni che mi cadono addosso, meno sono "isteriche" le mie reazioni... Sempre nella massima calma chiedo chi è questa, da quanto tempo va avanti la cosa, quanto è profonda la cosa... Un paio di anni, praticamente è stato il "regalo" che si è fatto quando è nata nostra figlia; ovviamente la colpa era mia, che non lo capivo più, che non gli davo più affetto, era soffocato dal tran tran della vita familiare anche se naturalmente A ME non aveva mai parlato né dimostrato questo suo presunto disagio... Questa persona invece lo capiva e lo amava ma lui si rendeva conto di star distruggendo due famiglie e nonostante lei fosse "entrata nei suoi sentimenti" non riteneva giusto andare avanti in questa storia. Gli ho chiesto se la figlia che aveva avuto fosse sua, mi ha giurato e spergiurato di no. Mi ha chiesto di perdonarlo e di provare a ricominciare. L'ho fatto, primo errore.

Sempre per la mia razionalità avevo ben presente che la cosa non sarebbe potuta finire su due piedi, l'unica cosa che gli ho chiesto era di dirmi se la sentiva. Ovviamente non l'ha fatto ed ovviamente io lo scoprivo. Comunque si trattava solo di rari contatti via SMS perché lei era in maternità.
Poi è rientrata a lavorare (l'aprile successivo) e naturalmente lui non me lo ha detto. Nel frattempo ha rotto la storia con il suo compagno. A luglio si fa beccare (!) un secondo telefono e scopro che hanno ripreso regolarmente contatti, lui dice da pochi giorni, per discutere di "voci" che stanno circolando sul posto di lavoro in merito alla loro storia (fino a quel momento nessuno aveva sospettato nulla), non me la bevo, sono nuovi giuri e spergiuri mi incaxxo come una bestia ma neanche stavolta pretendo che se ne vada. Secondo errore.
Passa il tempo, ogni tanto scopro qualche raro SMS e ancora sono discussioni, lui ha sempre la scusa pronta sul fatto che siano questioni di lavoro, fatto sta che non me ne parla mai. Divento sempre più insofferente e a fine 2011 gli do un ultimatum. Chiede il trasferimento in un'altra sede di lavoro, ma non glielo danno. Le cose continuano nello stesso modo, rari contatti che io puntualmente scopro ed il rapporto fra di noi si logora sempre di più.
Circa un anno fa, 2012 esasperata, divento insistente nel chiedergli di andarsene di casa: visto che non riesce a rinunciare a questa persona, che si impegni con lei definitivamente e liberi ME da questa situazione!
La scusa all'inizio è che non hanno soldi per trovare casa, poi inizia a cercare la casa e l'accordo è che per Natale esca di casa. Arriva Natale e, naturalmente, gli serve ancora tempo perché non ha trovato un posto adatto. Lo scorso gennaio lo metto nuovamente alle strette e finalmente lui confessa di essere sicuro che la figlia di questa persona sia sua, di averlo sempre saputo così come lo sapeva il tizio che l'ha riconosciuta.
:unhappy:
Perdono mesi perché la signorina pensa astutamente che invece di pagare l'affitto è meglio pagare il mutuo (!), quindi la casa la stanno cercando per comprarla! Il tempo passa e finalmente il genio capisce che economicamente non ce la faranno mai a comprare casa, quindi smette di cercare. Nel frattempo lui si impegna sempre di più con lei e sua figlia, si fa chiamare "papà" dalla bambina, si spaccia per il padre all'asilo di lei (nonostante il cognome diverso), porta la famigliola in giro, passa ogni minuto del suo tempo con loro, trascurando nostra figlia ed ovviamente con me sono conflitti quotidiani anche perché quanto sopra in merito all'"impegno" con la sua nuova famiglia non me lo dice lui, ma lo scopro io via via, lui continua a negare l'evidenza e a mentire spudoratamente...
All'ennesima bugia (fine giugno 2013) vado dall'avvocato (alla buon'ora, direte voi!) e inizio la trafila per la separazione. Spaventato dalla lettera, ricomincia a cercare casa (in affitto stavolta) e finalmente la trova. esce di casa a fine luglio.

Altri problemi sorgono subito: la sua compagna fa problemi per inserire mia figlia nella sua vita; sua figlia non sa che "suo padre" ha un'altra figlia e quindi non vuole farle incontrare la mia per non provocarle un altro shock emotivo (dopo che gli ha sottratto il primo "padre" non facendoglielo più vedere; ha intentato anche una causa legale per il disconoscimento).
:eek: Da parte sua, ovviamente neanche mia figlia ha preso bene la separazione e si sente "ospite" quando va a casa del padre perché lì non c'è niente di "suo" né un gioco né un letto né niente altro che la faccia sentire parte di quella famiglia, che peraltro sa che esiste ma non ha mai visto. Quando mia figlia va da lui (poche ore alla volta), la compagna prende la figlia e se ne va. La pensata che ha avuto mio marito è quella di venire a fare il padre qui, a casa "mia", e si stupisce che io non tolleri, da "moglie lasciata", questa situazione.

Ha sempre detto che nostra figlia per lui viene prima di tutto ma come sempre i fatti non seguono alle parole; faccio pressione su di lui perché faccia sentire mia figlia a casa sua anche quando è da lui; gli chiedo come mai in più di un anno che hanno deciso di andare a vivere insieme, a nessuno dei due è venuto in mente di parlare con quella bambina, gli chiedo come mai non ha preteso che in casa ci fosse un letto per nostra figlia, un cassetto per le sue cose, lo spazzolino nel bagno. Lui mi dice che se insiste su questo, la tizia se ne va. Quindi chiede a me cosa fare e se, "per il bene di nostra figlia", nel caso questa se ne andasse, sarei disposta a riprenderlo in casa (!!!) perché economicamente non ce la fa a vivere da solo.
Non ci penso nemmeno, per la cronaca; di tempo per rendersi conto di quello che stava facendo e PER CHI ne ha avuto anche troppo, ma nel frattempo chi ne soffre è mia figlia...
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Non so perchè ma pensavo fosse molto più giovane. 50 anni e cosi immaturo? Non c'è speranza. Ti auguro se ne vada veramente, la vedo dura.
Sono sorpresa anch'io.
Forse alcuni sono come i gatti: si affezionano alla casa.
 

Nausicaa

sfdcef
Dieci giorni. :unhappy: Il termine è stato spostato al 10 aprile.

Il Giudice era anche piuttosto irritata per le motivazioni dell'istanza e ha fatto presente al lamentoso avvocato di mio marito, che chiedeva di spostare il termine almeno di un altro mese, che i 30 giorni avuti (senza contare il periodo precedente l'udienza, in cui già sapeva che comunque avrebbe dovuto andarsene prima o poi) sono più che sufficienti per tutti per trovarsi una sistemazione, ha letteralmente detto "mica deve trovare subito la casa della sua vita"! :D

Vediamo che altro si inventa da qui al 10 aprile... :rolleyes:

Che ti posso dire... mi fa piacere cmq che il giudice sembri tutto sommato consapevole delle cose... nel senso, poteva tranquillamente concedere un mese, tre mesi, ma ha ridotto i termini a 10 giorni.
Mi spiace per la tua attesa ulteriore, devi essere davvero alla saturazione...
 

Circe

Utente di lunga data
Questo è il titolo della mia storia. E' una telenovela, vi avverto, è lunga ma vi farete un sacco di risate! :rolleyes:

Con mio marito ci siamo conosciuti abbastanza giovani, 21 anni io e 25 lui; quasi 12 anni di fidanzamento e poi il matrimonio, 11 anni fa. Una figlia di 7 anni.
Amore sempre stato "litigarello", mai "mieloso", due persone "inquadrate" e senza grilli per la testa ma, nonostante gli spigoli dei nostri caratteri, mai avrei pensato che potesse succedere tutto quello che è successo negli ultimi anni.

Classico inizio: lui che comincia ad avere un rapporto sempre più morboso con il cellulare; la parte razionale di me che drizza le antenne e subito un'altra parte le fa abbassare pensando "non LUI!", fatto sta che esattamente 4 anni fa, il 15 agosto 2009, riesco a mettere le mani sul suo cellulare e trovo le "prove" dell'esistenza di un'altra. Sua collega, dove ho lavorato anche io anni prima, quindi tramite ex colleghi in pochi minuti scopro la sua identità. Diciotto anni più giovane, è la compagna di un altro tizio che lavora lì ed hanno avuto da pochi mesi una figlia.

Non una parola, scendo in garage, prendo una valigia la porto in casa e chiedo con la massima calma a mio marito di andarsene. Neanche lui una parola, sbiancato dal terrore (!), prende ed esce di casa. Solo che poi torna!
Parliamo. Io sono un tipo razionale, più pesanti sono i macigni che mi cadono addosso, meno sono "isteriche" le mie reazioni... Sempre nella massima calma chiedo chi è questa, da quanto tempo va avanti la cosa, quanto è profonda la cosa... Un paio di anni, praticamente è stato il "regalo" che si è fatto quando è nata nostra figlia; ovviamente la colpa era mia, che non lo capivo più, che non gli davo più affetto, era soffocato dal tran tran della vita familiare anche se naturalmente A ME non aveva mai parlato né dimostrato questo suo presunto disagio... Questa persona invece lo capiva e lo amava ma lui si rendeva conto di star distruggendo due famiglie e nonostante lei fosse "entrata nei suoi sentimenti" non riteneva giusto andare avanti in questa storia. Gli ho chiesto se la figlia che aveva avuto fosse sua, mi ha giurato e spergiurato di no. Mi ha chiesto di perdonarlo e di provare a ricominciare. L'ho fatto, primo errore.

Sempre per la mia razionalità avevo ben presente che la cosa non sarebbe potuta finire su due piedi, l'unica cosa che gli ho chiesto era di dirmi se la sentiva. Ovviamente non l'ha fatto ed ovviamente io lo scoprivo. Comunque si trattava solo di rari contatti via SMS perché lei era in maternità.
Poi è rientrata a lavorare (l'aprile successivo) e naturalmente lui non me lo ha detto. Nel frattempo ha rotto la storia con il suo compagno. A luglio si fa beccare (!) un secondo telefono e scopro che hanno ripreso regolarmente contatti, lui dice da pochi giorni, per discutere di "voci" che stanno circolando sul posto di lavoro in merito alla loro storia (fino a quel momento nessuno aveva sospettato nulla), non me la bevo, sono nuovi giuri e spergiuri mi incaxxo come una bestia ma neanche stavolta pretendo che se ne vada. Secondo errore.

Passa il tempo, ogni tanto scopro qualche raro SMS e ancora sono discussioni, lui ha sempre la scusa pronta sul fatto che siano questioni di lavoro, fatto sta che non me ne parla mai. Divento sempre più insofferente e a fine 2011 gli do un ultimatum. Chiede il trasferimento in un'altra sede di lavoro, ma non glielo danno. Le cose continuano nello stesso modo, rari contatti che io puntualmente scopro ed il rapporto fra di noi si logora sempre di più.
Circa un anno fa, esasperata, divento insistente nel chiedergli di andarsene di casa: visto che non riesce a rinunciare a questa persona, che si impegni con lei definitivamente e liberi ME da questa situazione!
La scusa all'inizio è che non hanno soldi per trovare casa, poi inizia a cercarla casa e l'accordo è che per Natale esca di casa. Arriva Natale e, naturalmente, gli serve ancora tempo perché non ha trovato un posto adatto. Lo scorso gennaio lo metto nuovamente alle strette e finalmente lui confessa di essere sicuro che la figlia di questa persona sia sua, di averlo sempre saputo così come lo sapeva il tizio che l'ha riconosciuta.
Perdono mesi perché la signorina pensa astutamente che invece di pagare l'affitto è meglio pagare il mutuo (!), quindi la casa la stanno cercando per comprarla! Il tempo passa e finalmente il genio capisce che economicamente non ce la faranno mai a comprare casa, quindi smette di cercare. Nel frattempo lui si impegna sempre di più con lei e sua figlia, si fa chiamare "papà" dalla bambina, si spaccia per il padre all'asilo di lei (nonostante il cognome diverso), porta la famigliola in giro, passa ogni minuto del suo tempo con loro, trascurando nostra figlia ed ovviamente con me sono conflitti quotidiani anche perché quanto sopra in merito all'"impegno" con la sua nuova famiglia non me lo dice lui, ma lo scopro io via via, lui continua a negare l'evidenza e a mentire spudoratamente...
All'ennesima bugia (fine giugno 2013) vado dall'avvocato (alla buon'ora, direte voi!) e inizio la trafila per la separazione. Spaventato dalla lettera, ricomincia a cercare casa (in affitto stavolta) e finalmente la trova. esce di casa a fine luglio.

Altri problemi sorgono subito: la sua compagna fa problemi per inserire mia figlia nella sua vita; sua figlia non sa che "suo padre" ha un'altra figlia e quindi non vuole farle incontrare la mia per non provocarle un altro shock emotivo (dopo che gli ha sottratto il primo "padre" non facendoglielo più vedere; ha intentato anche una causa legale per il disconoscimento). Da parte sua, ovviamente neanche mia figlia ha preso bene la separazione e si sente "ospite" quando va a casa del padre perché lì non c'è niente di "suo" né un gioco né un letto né niente altro che la faccia sentire parte di quella famiglia, che peraltro sa che esiste ma non ha mai visto. Quando mia figlia va da lui (poche ore alla volta), la compagna prende la figlia e se ne va. La pensata che ha avuto mio marito è quella di venire a fare il padre qui, a casa "mia", e si stupisce che io non tolleri, da "moglie lasciata", questa situazione.

Ha sempre detto che nostra figlia per lui viene prima di tutto ma come sempre i fatti non seguono alle parole; faccio pressione su di lui perché faccia sentire mia figlia a casa sua anche quando è da lui; gli chiedo come mai in più di un anno che hanno deciso di andare a vivere insieme, a nessuno dei due è venuto in mente di parlare con quella bambina, gli chiedo come mai non ha preteso che in casa ci fosse un letto per nostra figlia, un cassetto per le sue cose, lo spazzolino nel bagno. Lui mi dice che se insiste su questo, la tizia se ne va. Quindi chiede a me cosa fare e se, "per il bene di nostra figlia", nel caso questa se ne andasse, sarei disposta a riprenderlo in casa (!!!) perché economicamente non ce la fa a vivere da solo.
Non ci penso nemmeno, per la cronaca; di tempo per rendersi conto di quello che stava facendo e PER CHI ne ha avuto anche troppo, ma nel frattempo chi ne soffre è mia figlia...
ciao, ti ammiro....in tutto il post hai messo al primo posto tua figlia e il suo bene o il suo stare male. E tu? come stai tu? ti sei messa da parte, malgrado il tuo cuore sia a pezzi e ti sia crollato il mondo addosso. Questi uomini sono degli inetti in alcuni casi. non hanno rispetto per nessuno. Vanno dietro alla prima che gliela incarta in una nuvola di dolcezza, vanno nell'oblio, dimenticano di essere mariti, di essere padri. ci vogliono le palle nelka vita, e chissà perche siamo sempre noi donne a doverle tirar fuori. Ti auguro tanta forza per te e per lei. un giorno da grande capirà chi è stato il vero genitore e sarà lui allora a doverne rendere conto....un abbraccio.
 
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