Suggerimenti per togliersi certe idee dalla testa ...

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gas

Utente di lunga data
ciao a tutti,e da tanto che leggo ma finora non avevo mai scritto niente,ma questo argomento lo trovo di grande importanza,la cosa non e semplice ma abbastanza complessa a tutti prima o poi capita di trovarci di fronte a chi ci puo far perdere la testa,e una cosa naturale il nostro istinto agisce per i fatti suoi senza guardare le nostre regole imposte dalla società,quando ci sposiamo o stiamo con il nostro o la nostra compagna si attua una sorta di compromesso e quindi tutto ruota intorno ad esso,ma alla natura questo sfugge tu incontri una persona che ti fa battere forte il cuore e che ti obbliga a pensare solo a lui infischiandosene delle nostre care regole ,ora il grosso problema qual è?seguire l istinto naturale o le regole che ci siamo imposti?la soluzione per ognuno di noi ovviamente e diversa e dipende da che cosa si decide di fare,rinunciare a vivere questa nuova emozione che ci siamo trovati davanti al nostro cammino o viverla?questo dipende da noi ma in ogni caso sarà sempre qualcosa che ci darà una certa sofferenza,da quello che ho potuto leggere e chiaro che sei molto attratta da lui e lui lo e di te,non e ribadendo il tuo amore verso tuo marito che te lo farà togliere dalla testa, l episodio di quel invito ad andarlo a trovare dimostra che anche lui e molto attratto da te e ha voluto metterti alla prova,ma quando ha visto che la cosa si faceva seria anche lui si e spaventato e si e ricordato dei famosi doveri della società verso la sua famiglia credo che se lui avesse continuato tu ti saresti concessa
per il neretto, sono sensazioni indescrivibili :p
 

Horny

Utente di lunga data
Sono pronta a raccontare cosa è successo l'altra sera. Cercherò di essere il più breve possibile.

Eravamo sul letto, abbracciati. Gli ho chiesto se aveva voglia di fare un discorso serio e lui ha acconsentito.
Gli ho raccontato tutto! Non ho omesso nulla di quello che è successo: le varie conversazioni che ho avuto con l'altro, incluso l'episodio del bungalow, che sono andata dove l'altro lavora, com'è andata quella conversazione, che si è presentato giorni fa allo stabilimento, che ho paura di rivederlo a settembre.

Gli ho descritto come vedo l'altro, ho cercato di capire cosa mi attrae spiegandoglielo. Gli ho espressamente chiesto di aiutarmi a superare questo momento, che mi sento destabilizzata, che ci tengo alla nostra vita più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Mentre raccontavo tutto mi è preso il panico, un groppo mi è salito in gola, ho avuto paura.
Lui mi ha ascoltata fino in fondo. Non si è sciolto dall'abbraccio e questo l'ho interpretato positivamente. Prima di parlare si è preso qualche minuto, ma è normale per lui cercare prima le parole e poi usarle.


Mi ha raccontato che, circa un anno fa, gli è capitata una cosa simile. Una sua collega, di un'altra città, gli aveva inviato dei segnali e alla fine si è palesata. Lui dice che è una bella donna, brava nel suo lavoro, la stima, insomma, e con lei si sente a suo agio. Però lui le ha detto di no.
Devo aprire una piccola parentesi: in quel periodo stavo uscendo da una forte depressione (farmaci e psicoterapia), è stato un periodo duro e lui è sempre stato con me, ma ne sono comunque uscita da sola (perché in questi frangenti puoi solo ricostruirti guardandoti allo specchio e non attraverso gli occhi degli altri).
Lui dice che sono cose che possono succedere; che è convinto che io non sarei andata fino in fondo, perché mi conosce bene; che tutto sommato questa “cotta” mi ha fatto bene, perché mi ha ridato un po' di sicurezza in me stessa e questo si è riflettuto anche nel nostro rapporto; dice che mi ha vista rifiorire e che è stato lui a usufruire di questo e non l'altro. Dice che mi ama e si fida di me e che io ho avuto il coraggio di parlargli e chiedergli aiuto, mentre lui, l'anno scorso, non se l'è sentita di coinvolgermi, e che gli dispiaceva perché ci siamo sempre detti tutto.
E' come se si fosse stappato un tappo e abbiamo ritrovato una parte del nostro rapporto che forse avevamo un po' trascurato: l'amicizia, l'accettarsi l'un l'altra anche nelle nostre debolezze.
Gli ho chiesto se è geloso, se non ha timore che a settembre possa succedere qualcosa quando rivedrò l'altro. Ha ribadito che si fida di me e poi ha detto, testuali parole: “La mia gelosia è del tipo: sei libera, però sei mia, quindi appena ti chiamo molli tutto e corri da me”.
Abbiamo anche parlato della questione fisica e erotica: cosa l'altro mi ha smosso e cosa l'altra aveva comunque smosso in lui.
Poi... vabbè... avete capito....


Ho la sensazione, a due giorni di ditanza, che qualcosa è cambiato nel nostro rapporto. Non so ancora capire in che termini: avevo bisogno di una conferma del fatto che questo è l'uomo con cui voglio stare, con cui posso essere me stessa, sempre, e l'ho avuta. Il suo atteggiamento quotidiano non è cambiato nei miei confronti e lui non è certo il tipo che fa buon viso a cattivo gioco. Lui si fida di me, io mi fido di lui. Credo che mi abbia dato la forza di affrontare l'inizio della scuola.

brava!
 

lothar57

Utente di lunga data
Sono pronta a raccontare cosa è successo l'altra sera. Cercherò di essere il più breve possibile.

Eravamo sul letto, abbracciati. Gli ho chiesto se aveva voglia di fare un discorso serio e lui ha acconsentito.
Gli ho raccontato tutto! Non ho omesso nulla di quello che è successo: le varie conversazioni che ho avuto con l'altro, incluso l'episodio del bungalow, che sono andata dove l'altro lavora, com'è andata quella conversazione, che si è presentato giorni fa allo stabilimento, che ho paura di rivederlo a settembre.

Gli ho descritto come vedo l'altro, ho cercato di capire cosa mi attrae spiegandoglielo. Gli ho espressamente chiesto di aiutarmi a superare questo momento, che mi sento destabilizzata, che ci tengo alla nostra vita più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Mentre raccontavo tutto mi è preso il panico, un groppo mi è salito in gola, ho avuto paura.
Lui mi ha ascoltata fino in fondo. Non si è sciolto dall'abbraccio e questo l'ho interpretato positivamente. Prima di parlare si è preso qualche minuto, ma è normale per lui cercare prima le parole e poi usarle.


Mi ha raccontato che, circa un anno fa, gli è capitata una cosa simile. Una sua collega, di un'altra città, gli aveva inviato dei segnali e alla fine si è palesata. Lui dice che è una bella donna, brava nel suo lavoro, la stima, insomma, e con lei si sente a suo agio. Però lui le ha detto di no.
Devo aprire una piccola parentesi: in quel periodo stavo uscendo da una forte depressione (farmaci e psicoterapia), è stato un periodo duro e lui è sempre stato con me, ma ne sono comunque uscita da sola (perché in questi frangenti puoi solo ricostruirti guardandoti allo specchio e non attraverso gli occhi degli altri).
Lui dice che sono cose che possono succedere; che è convinto che io non sarei andata fino in fondo, perché mi conosce bene; che tutto sommato questa “cotta” mi ha fatto bene, perché mi ha ridato un po' di sicurezza in me stessa e questo si è riflettuto anche nel nostro rapporto; dice che mi ha vista rifiorire e che è stato lui a usufruire di questo e non l'altro. Dice che mi ama e si fida di me e che io ho avuto il coraggio di parlargli e chiedergli aiuto, mentre lui, l'anno scorso, non se l'è sentita di coinvolgermi, e che gli dispiaceva perché ci siamo sempre detti tutto.
E' come se si fosse stappato un tappo e abbiamo ritrovato una parte del nostro rapporto che forse avevamo un po' trascurato: l'amicizia, l'accettarsi l'un l'altra anche nelle nostre debolezze.
Gli ho chiesto se è geloso, se non ha timore che a settembre possa succedere qualcosa quando rivedrò l'altro. Ha ribadito che si fida di me e poi ha detto, testuali parole: “La mia gelosia è del tipo: sei libera, però sei mia, quindi appena ti chiamo molli tutto e corri da me”.
Abbiamo anche parlato della questione fisica e erotica: cosa l'altro mi ha smosso e cosa l'altra aveva comunque smosso in lui.
Poi... vabbè... avete capito....


Ho la sensazione, a due giorni di ditanza, che qualcosa è cambiato nel nostro rapporto. Non so ancora capire in che termini: avevo bisogno di una conferma del fatto che questo è l'uomo con cui voglio stare, con cui posso essere me stessa, sempre, e l'ho avuta. Il suo atteggiamento quotidiano non è cambiato nei miei confronti e lui non è certo il tipo che fa buon viso a cattivo gioco. Lui si fida di me, io mi fido di lui. Credo che mi abbia dato la forza di affrontare l'inizio della scuola.

hai avuto coraggio,io non l'avrei mai fatto.e infatti me ne guardo bene dal solo pensarci....e anche tuo marito e'stato splendido...
 

Diletta

Utente di lunga data
Splendido

Ha ragione Lothar (strano vero?:D)
Suo marito è stato splendido, ma anche lei non lo è stata da meno.
Questa è la famosa affinità elettiva di una coppia!
:up:
 

Homer

Utente con ittero
Sono pronta a raccontare cosa è successo l'altra sera. Cercherò di essere il più breve possibile.

Eravamo sul letto, abbracciati. Gli ho chiesto se aveva voglia di fare un discorso serio e lui ha acconsentito.
Gli ho raccontato tutto! Non ho omesso nulla di quello che è successo: le varie conversazioni che ho avuto con l'altro, incluso l'episodio del bungalow, che sono andata dove l'altro lavora, com'è andata quella conversazione, che si è presentato giorni fa allo stabilimento, che ho paura di rivederlo a settembre.

Gli ho descritto come vedo l'altro, ho cercato di capire cosa mi attrae spiegandoglielo. Gli ho espressamente chiesto di aiutarmi a superare questo momento, che mi sento destabilizzata, che ci tengo alla nostra vita più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Mentre raccontavo tutto mi è preso il panico, un groppo mi è salito in gola, ho avuto paura.
Lui mi ha ascoltata fino in fondo. Non si è sciolto dall'abbraccio e questo l'ho interpretato positivamente. Prima di parlare si è preso qualche minuto, ma è normale per lui cercare prima le parole e poi usarle.


Mi ha raccontato che, circa un anno fa, gli è capitata una cosa simile. Una sua collega, di un'altra città, gli aveva inviato dei segnali e alla fine si è palesata. Lui dice che è una bella donna, brava nel suo lavoro, la stima, insomma, e con lei si sente a suo agio. Però lui le ha detto di no.
Devo aprire una piccola parentesi: in quel periodo stavo uscendo da una forte depressione (farmaci e psicoterapia), è stato un periodo duro e lui è sempre stato con me, ma ne sono comunque uscita da sola (perché in questi frangenti puoi solo ricostruirti guardandoti allo specchio e non attraverso gli occhi degli altri).
Lui dice che sono cose che possono succedere; che è convinto che io non sarei andata fino in fondo, perché mi conosce bene; che tutto sommato questa “cotta” mi ha fatto bene, perché mi ha ridato un po' di sicurezza in me stessa e questo si è riflettuto anche nel nostro rapporto; dice che mi ha vista rifiorire e che è stato lui a usufruire di questo e non l'altro. Dice che mi ama e si fida di me e che io ho avuto il coraggio di parlargli e chiedergli aiuto, mentre lui, l'anno scorso, non se l'è sentita di coinvolgermi, e che gli dispiaceva perché ci siamo sempre detti tutto.
E' come se si fosse stappato un tappo e abbiamo ritrovato una parte del nostro rapporto che forse avevamo un po' trascurato: l'amicizia, l'accettarsi l'un l'altra anche nelle nostre debolezze.
Gli ho chiesto se è geloso, se non ha timore che a settembre possa succedere qualcosa quando rivedrò l'altro. Ha ribadito che si fida di me e poi ha detto, testuali parole: “La mia gelosia è del tipo: sei libera, però sei mia, quindi appena ti chiamo molli tutto e corri da me”.
Abbiamo anche parlato della questione fisica e erotica: cosa l'altro mi ha smosso e cosa l'altra aveva comunque smosso in lui.
Poi... vabbè... avete capito....


Ho la sensazione, a due giorni di ditanza, che qualcosa è cambiato nel nostro rapporto. Non so ancora capire in che termini: avevo bisogno di una conferma del fatto che questo è l'uomo con cui voglio stare, con cui posso essere me stessa, sempre, e l'ho avuta. Il suo atteggiamento quotidiano non è cambiato nei miei confronti e lui non è certo il tipo che fa buon viso a cattivo gioco. Lui si fida di me, io mi fido di lui. Credo che mi abbia dato la forza di affrontare l'inizio della scuola.
Complimenti, tanto di cappello. Tanto coraggio da entrambi le parti, questo e quello che si dice parlare in una coppia
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Complimenti, tanto di cappello. Tanto coraggio da entrambi le parti, questo e quello che si dice parlare in una coppia
Sono pronta a raccontare cosa è successo l'altra sera. Cercherò di essere il più breve possibile.

Eravamo sul letto, abbracciati. Gli ho chiesto se aveva voglia di fare un discorso serio e lui ha acconsentito.
Gli ho raccontato tutto! Non ho omesso nulla di quello che è successo: le varie conversazioni che ho avuto con l'altro, incluso l'episodio del bungalow, che sono andata dove l'altro lavora, com'è andata quella conversazione, che si è presentato giorni fa allo stabilimento, che ho paura di rivederlo a settembre.

Gli ho descritto come vedo l'altro, ho cercato di capire cosa mi attrae spiegandoglielo. Gli ho espressamente chiesto di aiutarmi a superare questo momento, che mi sento destabilizzata, che ci tengo alla nostra vita più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Mentre raccontavo tutto mi è preso il panico, un groppo mi è salito in gola, ho avuto paura.
Lui mi ha ascoltata fino in fondo. Non si è sciolto dall'abbraccio e questo l'ho interpretato positivamente. Prima di parlare si è preso qualche minuto, ma è normale per lui cercare prima le parole e poi usarle.


Mi ha raccontato che, circa un anno fa, gli è capitata una cosa simile. Una sua collega, di un'altra città, gli aveva inviato dei segnali e alla fine si è palesata. Lui dice che è una bella donna, brava nel suo lavoro, la stima, insomma, e con lei si sente a suo agio. Però lui le ha detto di no.
Devo aprire una piccola parentesi: in quel periodo stavo uscendo da una forte depressione (farmaci e psicoterapia), è stato un periodo duro e lui è sempre stato con me, ma ne sono comunque uscita da sola (perché in questi frangenti puoi solo ricostruirti guardandoti allo specchio e non attraverso gli occhi degli altri).
Lui dice che sono cose che possono succedere; che è convinto che io non sarei andata fino in fondo, perché mi conosce bene; che tutto sommato questa “cotta” mi ha fatto bene, perché mi ha ridato un po' di sicurezza in me stessa e questo si è riflettuto anche nel nostro rapporto; dice che mi ha vista rifiorire e che è stato lui a usufruire di questo e non l'altro. Dice che mi ama e si fida di me e che io ho avuto il coraggio di parlargli e chiedergli aiuto, mentre lui, l'anno scorso, non se l'è sentita di coinvolgermi, e che gli dispiaceva perché ci siamo sempre detti tutto.
E' come se si fosse stappato un tappo e abbiamo ritrovato una parte del nostro rapporto che forse avevamo un po' trascurato: l'amicizia, l'accettarsi l'un l'altra anche nelle nostre debolezze.
Gli ho chiesto se è geloso, se non ha timore che a settembre possa succedere qualcosa quando rivedrò l'altro. Ha ribadito che si fida di me e poi ha detto, testuali parole: “La mia gelosia è del tipo: sei libera, però sei mia, quindi appena ti chiamo molli tutto e corri da me”.
Abbiamo anche parlato della questione fisica e erotica: cosa l'altro mi ha smosso e cosa l'altra aveva comunque smosso in lui.
Poi... vabbè... avete capito....


Ho la sensazione, a due giorni di ditanza, che qualcosa è cambiato nel nostro rapporto. Non so ancora capire in che termini: avevo bisogno di una conferma del fatto che questo è l'uomo con cui voglio stare, con cui posso essere me stessa, sempre, e l'ho avuta. Il suo atteggiamento quotidiano non è cambiato nei miei confronti e lui non è certo il tipo che fa buon viso a cattivo gioco. Lui si fida di me, io mi fido di lui. Credo che mi abbia dato la forza di affrontare l'inizio della scuola.
Bene e bravi, un bel passo avanti per il vostro rapporto :up:
 

lolapal

Utente reloaded
ciao a tutti,e da tanto che leggo ma finora non avevo mai scritto niente,ma questo argomento lo trovo di grande importanza,la cosa non e semplice ma abbastanza complessa a tutti prima o poi capita di trovarci di fronte a chi ci puo far perdere la testa,e una cosa naturale il nostro istinto agisce per i fatti suoi senza guardare le nostre regole imposte dalla società,quando ci sposiamo o stiamo con il nostro o la nostra compagna si attua una sorta di compromesso e quindi tutto ruota intorno ad esso,ma alla natura questo sfugge tu incontri una persona che ti fa battere forte il cuore e che ti obbliga a pensare solo a lui infischiandosene delle nostre care regole ,ora il grosso problema qual è?seguire l istinto naturale o le regole che ci siamo imposti?la soluzione per ognuno di noi ovviamente e diversa e dipende da che cosa si decide di fare,rinunciare a vivere questa nuova emozione che ci siamo trovati davanti al nostro cammino o viverla?questo dipende da noi ma in ogni caso sarà sempre qualcosa che ci darà una certa sofferenza,da quello che ho potuto leggere e chiaro che sei molto attratta da lui e lui lo e di te,non e ribadendo il tuo amore verso tuo marito che te lo farà togliere dalla testa, l episodio di quel invito ad andarlo a trovare dimostra che anche lui e molto attratto da te e ha voluto metterti alla prova,ma quando ha visto che la cosa si faceva seria anche lui si e spaventato e si e ricordato dei famosi doveri della società verso la sua famiglia credo che se lui avesse continuato tu ti saresti concessa
Caro giampi63 quello che dici è anche vero, solo che è il punto di vista che fa la differenza. Cerco di spiegarmi meglio: quello che tu vedi come "regole imposte" altri lo vedono come princìpi sui quali basare la propria vita ed è anche questo che ci fa esseri umani. Comportarsi onestamente, per es. non rubare (e non lo cito come comandamento cattolico, ma come norma di buon senso) è un princìpio su cui si basa la propria vita: se ho fame, entro in un negozio e compro qualcosa da mangiare, non la prendo e me la mangio perché l'istinto mi dice che ho fame. Anche negli animali ci sono delle regole comportamentali... Scegliere di seguire quell'istinto, è sintomo di un disagio profondo all'interno del rapporto ufficiale.

Voglio ringraziarvi tutti! Non sapete quanto i vostri commenti sono stati importanti per me, per trovare il coraggio di parlare con mio marito. :)
 
Caro giampi63 quello che dici è anche vero, solo che è il punto di vista che fa la differenza. Cerco di spiegarmi meglio: quello che tu vedi come "regole imposte" altri lo vedono come princìpi sui quali basare la propria vita ed è anche questo che ci fa esseri umani. Comportarsi onestamente, per es. non rubare (e non lo cito come comandamento cattolico, ma come norma di buon senso) è un princìpio su cui si basa la propria vita: se ho fame, entro in un negozio e compro qualcosa da mangiare, non la prendo e me la mangio perché l'istinto mi dice che ho fame. Anche negli animali ci sono delle regole comportamentali... Scegliere di seguire quell'istinto, è sintomo di un disagio profondo all'interno del rapporto ufficiale.

Voglio ringraziarvi tutti! Non sapete quanto i vostri commenti sono stati importanti per me, per trovare il coraggio di parlare con mio marito. :)
Visto che era bene parlare?
Dopo sarebbe stato più difficile confessare
Perchè sai certe cose mettono come dire un nodo in gola al traditore...
No?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sono pronta a raccontare cosa è successo l'altra sera. Cercherò di essere il più breve possibile.

Eravamo sul letto, abbracciati. Gli ho chiesto se aveva voglia di fare un discorso serio e lui ha acconsentito.
Gli ho raccontato tutto! Non ho omesso nulla di quello che è successo: le varie conversazioni che ho avuto con l'altro, incluso l'episodio del bungalow, che sono andata dove l'altro lavora, com'è andata quella conversazione, che si è presentato giorni fa allo stabilimento, che ho paura di rivederlo a settembre.

Gli ho descritto come vedo l'altro, ho cercato di capire cosa mi attrae spiegandoglielo. Gli ho espressamente chiesto di aiutarmi a superare questo momento, che mi sento destabilizzata, che ci tengo alla nostra vita più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Mentre raccontavo tutto mi è preso il panico, un groppo mi è salito in gola, ho avuto paura.
Lui mi ha ascoltata fino in fondo. Non si è sciolto dall'abbraccio e questo l'ho interpretato positivamente. Prima di parlare si è preso qualche minuto, ma è normale per lui cercare prima le parole e poi usarle.


Mi ha raccontato che, circa un anno fa, gli è capitata una cosa simile. Una sua collega, di un'altra città, gli aveva inviato dei segnali e alla fine si è palesata. Lui dice che è una bella donna, brava nel suo lavoro, la stima, insomma, e con lei si sente a suo agio. Però lui le ha detto di no.
Devo aprire una piccola parentesi: in quel periodo stavo uscendo da una forte depressione (farmaci e psicoterapia), è stato un periodo duro e lui è sempre stato con me, ma ne sono comunque uscita da sola (perché in questi frangenti puoi solo ricostruirti guardandoti allo specchio e non attraverso gli occhi degli altri).
Lui dice che sono cose che possono succedere; che è convinto che io non sarei andata fino in fondo, perché mi conosce bene; che tutto sommato questa “cotta” mi ha fatto bene, perché mi ha ridato un po' di sicurezza in me stessa e questo si è riflettuto anche nel nostro rapporto; dice che mi ha vista rifiorire e che è stato lui a usufruire di questo e non l'altro. Dice che mi ama e si fida di me e che io ho avuto il coraggio di parlargli e chiedergli aiuto, mentre lui, l'anno scorso, non se l'è sentita di coinvolgermi, e che gli dispiaceva perché ci siamo sempre detti tutto.
E' come se si fosse stappato un tappo e abbiamo ritrovato una parte del nostro rapporto che forse avevamo un po' trascurato: l'amicizia, l'accettarsi l'un l'altra anche nelle nostre debolezze.
Gli ho chiesto se è geloso, se non ha timore che a settembre possa succedere qualcosa quando rivedrò l'altro. Ha ribadito che si fida di me e poi ha detto, testuali parole: “La mia gelosia è del tipo: sei libera, però sei mia, quindi appena ti chiamo molli tutto e corri da me”.
Abbiamo anche parlato della questione fisica e erotica: cosa l'altro mi ha smosso e cosa l'altra aveva comunque smosso in lui.
Poi... vabbè... avete capito....


Ho la sensazione, a due giorni di ditanza, che qualcosa è cambiato nel nostro rapporto. Non so ancora capire in che termini: avevo bisogno di una conferma del fatto che questo è l'uomo con cui voglio stare, con cui posso essere me stessa, sempre, e l'ho avuta. Il suo atteggiamento quotidiano non è cambiato nei miei confronti e lui non è certo il tipo che fa buon viso a cattivo gioco. Lui si fida di me, io mi fido di lui. Credo che mi abbia dato la forza di affrontare l'inizio della scuola.
Che belli che siete!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sì, capisco cosa intendi, ma questo vale per te.
Lei sembra essere attratta molto semplicemente dall'aspetto esteriore di quell'uomo, pura fisicità insomma.
Quello che capita spessissimo agli uomini...
Concordo con te (non riferito a Lola che si è già spiegata). E' sempre un mix dei due aspetti che ci attira a volte più uno o più l'altro, secondo di come siamo fatti. Certamente ognuno ha dei limiti fisici o caratteriali e che possono annullare ogni attrazione dato dall'altro aspetto che ci ha inizialmente attirato.
 

lolapal

Utente reloaded
Visto che era bene parlare?
Dopo sarebbe stato più difficile confessare
Perchè sai certe cose mettono come dire un nodo in gola al traditore...
No?
Vedi, conte, credo, per quanto riguarda quello che provo e che ho provato in questa situazione, che sia stato oltre la questione del tradire e del non tradire. O meglio, del tradire o non tradire andando a letto con un altro (per quanto potessi fisicamente desiderarlo). Il punto era (ed è) che avrei tradito la mia vita stessa, avrei messo a repentaglio tutto quanto ho faticosamente costruito per un capriccio, per qualcosa che era (ed è, purtroppo) a fior di pelle, superficiale. Sono stata fortunata, perché, nel momento in cui ho abbassato la guardia, le circostanze hanno giocato a mio favore e ora sono semplicemente più consapevole e so che potrò parlarne con mio marito se dovessi sentirmi di nuovo in quel modo per quella specie di bagnino (che poi tanto specie non è, visto che è quello il suo lavoro :mrgreen:).
Non nascondo che è una eventualità, sono sempre spaventata al doverlo incontrare di nuovo...

E poi, ora c'è anche questo posto, con tante persone diverse con le quali confrontarmi. :)
 

JON

Utente di lunga data
Vedi, conte, credo, per quanto riguarda quello che provo e che ho provato in questa situazione, che sia stato oltre la questione del tradire e del non tradire. O meglio, del tradire o non tradire andando a letto con un altro (per quanto potessi fisicamente desiderarlo). Il punto era (ed è) che avrei tradito la mia vita stessa, avrei messo a repentaglio tutto quanto ho faticosamente costruito per un capriccio, per qualcosa che era (ed è, purtroppo) a fior di pelle, superficiale. Sono stata fortunata, perché, nel momento in cui ho abbassato la guardia, le circostanze hanno giocato a mio favore e ora sono semplicemente più consapevole e so che potrò parlarne con mio marito se dovessi sentirmi di nuovo in quel modo per quella specie di bagnino (che poi tanto specie non è, visto che è quello il suo lavoro :mrgreen:).
Non nascondo che è una eventualità, sono sempre spaventata al doverlo incontrare di nuovo...

E poi, ora c'è anche questo posto, con tante persone diverse con le quali confrontarmi. :)

Più che spaventata ora dovresti essere imbarazzata ad incontrarlo nuovamente. A questo punto il mordente del bagnino dovrebbe aver perso buona parte della sua efficacia. Banalizzato, immagino.
 

lolapal

Utente reloaded
Più che spaventata ora dovresti essere imbarazzata ad incontrarlo nuovamente. A questo punto il mordente del bagnino dovrebbe aver perso buona parte della sua efficacia. Banalizzato, immagino.
Non so se dovrei essere imbarazzata io, credo che dovrebbe esserlo lui, visto il suo modo incoerente di comportarsi, anche se non credo che ci arrivi...
Spaventata per il semplice fatto che è ormai chiaro anche per me che lui ha risvegliato qualcosa di me che non conoscevo e che a un certo punto non sono riuscita a controllare. Come stereotipo è certamente banale, cosa questo stereotipo ha innescato in me lo è un po' meno, banale, almeno dal punto di vista del mio matrimonio...
 

Percaso

Utente
Più che spaventata ora dovresti essere imbarazzata ad incontrarlo nuovamente. A questo punto il mordente del bagnino dovrebbe aver perso buona parte della sua efficacia. Banalizzato, immagino.
Non so se dovrei essere imbarazzata io, credo che dovrebbe esserlo lui, visto il suo modo incoerente di comportarsi, anche se non credo che ci arrivi...
Spaventata per il semplice fatto che è ormai chiaro anche per me che lui ha risvegliato qualcosa di me che non conoscevo e che a un certo punto non sono riuscita a controllare. Come stereotipo è certamente banale, cosa questo stereotipo ha innescato in me lo è un po' meno, banale, almeno dal punto di vista del mio matrimonio...
Io mi chiedo come si a pensare di andare a letto con un'altro quanto si è innamorati del proprio marito?
A questo punto si è veramente innamorati o il desiderio supera la ragione?
 

lolapal

Utente reloaded
Io mi chiedo come si a pensare di andare a letto con un'altro quanto si è innamorati del proprio marito?
A questo punto si è veramente innamorati o il desiderio supera la ragione?
Posso risponderti per me stessa: io sono profondamente innamorata di mio marito e non andrò mai a letto con l'altro, ma questo non significa che non ne provi il desiderio.
Il desiderio supera la ragione nel momento in cui non ci si rende conto delle conseguenze delle proprie azioni: ho fame, mangio, cosa non importa; ho desiderio, scopo, con chi non importa.
Provo desiderio per mio marito? Tantissimo e non solo perché lo amo e mi fido di lui e con lui mi sento sicura, ma perché mi piace fisicamente, lo trovo bello e sensuale.
Allora, cosa è successo? Fisicamente mio marito è l'unico uomo che conosco, il nostro anniversario non è la data del matrimonio, ma la "prima volta" (che lo è stata per tutti e due), nessun altro uomo mi ha mai smosso il desiderio fisico in più di vent'anni, tranne mio marito; ma ecco che arriva questo tipo da spiaggia (è il caso di dirlo ;)) e io arrossisco, sconnetto il cervello, flirto, mi metto i tacchi e il mascara, IO!?!?! Cosa è successo? Non lo so. Abbiamo fatto delle ipotesi ed è probabile una pura questione di feromoni.
Ma c'è anche qualcosa di più, forse: io ho sempre avuto tantissimi tabù e il rapporto che abbiamo costruito con mio marito è stato sempre un porto sicuro per me; è probabile che questa "nuova me" sia semplicemente una elaborazione, una sorta di maturità (anche se mi stimola comportamenti immaturi) di me stessa: uno scoprirmi e accettarmi Femmina, senza averne (troppa) paura e, soprattutto, riuscendo a gestirla da donna matura (nel senso di età). :)
 
Posso risponderti per me stessa: io sono profondamente innamorata di mio marito e non andrò mai a letto con l'altro, ma questo non significa che non ne provi il desiderio.
Il desiderio supera la ragione nel momento in cui non ci si rende conto delle conseguenze delle proprie azioni: ho fame, mangio, cosa non importa; ho desiderio, scopo, con chi non importa.
Provo desiderio per mio marito? Tantissimo e non solo perché lo amo e mi fido di lui e con lui mi sento sicura, ma perché mi piace fisicamente, lo trovo bello e sensuale.
Allora, cosa è successo? Fisicamente mio marito è l'unico uomo che conosco, il nostro anniversario non è la data del matrimonio, ma la "prima volta" (che lo è stata per tutti e due), nessun altro uomo mi ha mai smosso il desiderio fisico in più di vent'anni, tranne mio marito; ma ecco che arriva questo tipo da spiaggia (è il caso di dirlo ;)) e io arrossisco, sconnetto il cervello, flirto, mi metto i tacchi e il mascara, IO!?!?! Cosa è successo? Non lo so. Abbiamo fatto delle ipotesi ed è probabile una pura questione di feromoni.
Ma c'è anche qualcosa di più, forse: io ho sempre avuto tantissimi tabù e il rapporto che abbiamo costruito con mio marito è stato sempre un porto sicuro per me; è probabile che questa "nuova me" sia semplicemente una elaborazione, una sorta di maturità (anche se mi stimola comportamenti immaturi) di me stessa: uno scoprirmi e accettarmi Femmina, senza averne (troppa) paura e, soprattutto, riuscendo a gestirla da donna matura (nel senso di età). :)
Beh sai quel mito degli anni 70 Gabriel Pontello nei suoi fotoromanzi come faceva a ciulare?
Scatta il fluido erotico e ifix chen chen pardio...
Capita sovente anche a me sai?
Soffro di vagina pectorisi, demenza senile, e culite cronica...

Vedo una tizia salire in auto ed è un flash...una scena di ieri...ah grandio che cosa non ho provato...

Ma il bello è che dopo 30 secondi mi era passata no?
Ma se invece lei fosse scesa...magari mi chiedeva una cosa...magari mi invaghivo...magari....

Ci sono donne che sono come con il figatooh eh?

Ti stanno vicino trasferiscono dati perniciosi nella tua testa e tu paffete...ah grandio come vorrei ciularla...

Ma attenzione ti viene il sacro proposito del ciuluma...mica ti viene da dire ah questa la sposo, ah questa sarà la donna della mia vita, ah con questa condividerò tutto...

No il suo culetto ti parla e ti dice ehi pincy non ti sembro una bella giostrina...eh non ti andrebbe una palpatina....un qui e là su e giù per il letto ehi pincy....

Ecco perchè a furia di due di picche, sberle in faccia...ecc..ecc.ecc...un uomo impara a distinguere i miraggi, la troia morgana....tutta tana...

Cioè mai scambiare la casalinga di Voghera con Ramona la pantera di Cremona no?

Ma una cosa la dico e non la nego...
Tu lola magari ti immagini chissacchè con sto bel tomo e poi ci vai...
E poi resti con l'amaro in bocca...e ti dici tutto qui?
E magari con lui che saltella di qui e di lì dicendoti sono bravo vero...hai goduto vero?

Insomma sono cose che capitano...ma basta non dare loro troppa importanza...
 

lolapal

Utente reloaded
Beh sai quel mito degli anni 70 Gabriel Pontello nei suoi fotoromanzi come faceva a ciulare?
Scatta il fluido erotico e ifix chen chen pardio...
Capita sovente anche a me sai?
Soffro di vagina pectorisi, demenza senile, e culite cronica...

Vedo una tizia salire in auto ed è un flash...una scena di ieri...ah grandio che cosa non ho provato...

Ma il bello è che dopo 30 secondi mi era passata no?
Ma se invece lei fosse scesa...magari mi chiedeva una cosa...magari mi invaghivo...magari....

Ci sono donne che sono come con il figatooh eh?

Ti stanno vicino trasferiscono dati perniciosi nella tua testa e tu paffete...ah grandio come vorrei ciularla...

Ma attenzione ti viene il sacro proposito del ciuluma...mica ti viene da dire ah questa la sposo, ah questa sarà la donna della mia vita, ah con questa condividerò tutto...

No il suo culetto ti parla e ti dice ehi pincy non ti sembro una bella giostrina...eh non ti andrebbe una palpatina....un qui e là su e giù per il letto ehi pincy....

Ecco perchè a furia di due di picche, sberle in faccia...ecc..ecc.ecc...un uomo impara a distinguere i miraggi, la troia morgana....tutta tana...

Cioè mai scambiare la casalinga di Voghera con Ramona la pantera di Cremona no?

Ma una cosa la dico e non la nego...
Tu lola magari ti immagini chissacchè con sto bel tomo e poi ci vai...
E poi resti con l'amaro in bocca...e ti dici tutto qui?
E magari con lui che saltella di qui e di lì dicendoti sono bravo vero...hai goduto vero?

Insomma sono cose che capitano...ma basta non dare loro troppa importanza...
Non sono mai stata una patita dei fotoromanzi, ma credo di aver capito cosa intendi: è tutta una proiezione nella mia testa, un film erotico che è molto probabile che non si realizzerà mai, qualcosa che ha a che vedere anche con certi condizionamenti dell'infanzia e dell'adolescenza. Cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno: qualcosa che ora posso probabilmente gestire con naturalezza, non una crisi dei quaranta (e passa), non una voglia di tornare indietro; non ci voglio tornare indietro, sto bene qui, nonostante questa crisi. E magari il sogno erotico cercare di realizzarlo con il materiale umano che ho a disposizione, che mi sta stra-bene.

Poi, è molto probabile che il deluso sarebbe lui e non io: sono molto più vicina alla casalinga che alla pantera...:smile:
 
Non sono mai stata una patita dei fotoromanzi, ma credo di aver capito cosa intendi: è tutta una proiezione nella mia testa, un film erotico che è molto probabile che non si realizzerà mai, qualcosa che ha a che vedere anche con certi condizionamenti dell'infanzia e dell'adolescenza. Cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno: qualcosa che ora posso probabilmente gestire con naturalezza, non una crisi dei quaranta (e passa), non una voglia di tornare indietro; non ci voglio tornare indietro, sto bene qui, nonostante questa crisi. E magari il sogno erotico cercare di realizzarlo con il materiale umano che ho a disposizione, che mi sta stra-bene.

Poi, è molto probabile che il deluso sarebbe lui e non io: sono molto più vicina alla casalinga che alla pantera...:smile:
Se mi scrivi per mail, ti mando, quando sono a casa, un pdf di questa rivista porno anni 70.
Il personaggio Supersex, appunto interpretato da Pontello, che fu il predecessore di Rocco Siffredi, per sedurre le donne aveva sto potere strano che fissandole faceva scattare il fluido erotico ed ecco che le donne diventano tutte un languore e un fuoco.

Per il resto tutte le cose che non esperiamo in prima persona sono proiezioni della mente no?
C'è un film che mi ha colpito molto: l'amore infedele.
QUesta donna appunto mette a repentaglio tutto per un idiota che poi si rivela proprio di una superficialità estrema...

Sulla donna dei 40 posso dirti che secondo me finalmente si è donne a 40, si è come conclusa tutta un'esplorazione no?

Poi cosa vuoi dopo tanti anni siamo sicuri del nostro partner no?
Per cui è facile anche abbandonarsi a lusinghe, fantasie e tentazioni che sono solo dei capricci...

Ma pensa a mente fredda...
Sai meglio di me che il sesso è una cosa impegnativa perchè bisogna mettersi ignudi ecc..ecc.ecc..ecc...e tutto può andar storto...

Io comunque se fossi tuo marito ti direi...ok togliti sto prurito...fa in maniera che non ne sappia niente...e poi chiudi la faccenda che non voglio certo che vai a metterci il cuoricino...perchè lì mi ferisci...nel senso che poi non so pùi con chi ho a che fare...
 

giampi63

Utente
Posso risponderti per me stessa: io sono profondamente innamorata di mio marito e non andrò mai a letto con l'altro, ma questo non significa che non ne provi il desiderio.

(dici che non ci andrai mai a letto sicura?)

perché mi piace fisicamente, lo trovo bello e sensuale.

(ma la tentazione e tanta)

Allora, cosa è successo? Fisicamente mio marito è l'unico uomo che conosco, il nostro anniversario non è la data del matrimonio, ma la "prima volta" (che lo è stata per tutti e due), nessun altro uomo mi ha mai smosso il desiderio fisico in più di vent'anni, tranne mio marito; ma ecco che arriva questo tipo da spiaggia (è il caso di dirlo ;)) e io arrossisco, sconnetto il cervello, flirto, mi metto i tacchi e il mascara, IO!?!?! Cosa è successo? Non lo so. Abbiamo fatto delle ipotesi ed è probabile una pura questione di feromoni.
Ma c'è anche qualcosa di più, forse: io ho sempre avuto tantissimi tabù e il rapporto che abbiamo costruito con mio marito è stato sempre un porto sicuro per me; è probabile che questa "nuova me" sia semplicemente una elaborazione, una sorta di maturità (anche se mi stimola comportamenti immaturi) di me stessa: uno scoprirmi e accettarmi Femmina, senza averne (troppa) paura e, soprattutto, riuscendo a gestirla da donna matura (nel senso di età). :)
qui sopra scrivi che ti ha scombussolata tutta. quando già ti ha fatto fare delle cose senza neanche volerlo.quando e se ci proverà come farai a resistere?se fosse così facile non cedere al" attrazione non ci sarebbero tante separazioni,non sempre basta dire tanto decido io e non mi concedo,ma bisogna fare i conti con una parte di noi che non riusciamo a controllare
 
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