Suggerimenti per togliersi certe idee dalla testa ...

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JON

Utente di lunga data
quando si hanno delle buone carte da giocare, è buona cosa giocare a carte scoperte, secondo me
il problema sorge quando le carte non sono affatto buone ma si ritiene erroneamente che lo siano:singleeye:
Forse sono buone no? Ma fondamentalmente credo che lola sia una donna intelligente, immagino anche il marito. Forse le carte sul tavolo giocano un ruolo marginale.
 

free

Escluso
Anche se dipende dai casi e dal rapporto, lo ritenevo un eccesso proprio per questo.
Mi ricordo le dissi che quella scelta si sarebbe rivelata molto utile per la sua crisi e un'incognita per il marito. Alla fine credo che bisogna solo assumere il fatto che, nel momento in cui decideva che era meglio confessare, lola sapesse benissimo dove andasse a parare. Proprio come te che, invece, sai che destabilizzeresti il tuo compagno se facessi una cosa simile.


Ammetto che può sembrare strano, ma pensare che le reazioni del marito servano a celare i suoi scheletri nell'armadio è un azzardo, anche se plausibile. In realtà viene fuori che il marito anche nasconde una mezza magagna, della quale si libera prontamente nel momento in cui lola dimostra un'apertura sconosciuta (stranamente) fino ad allora.

A parte che il marito non fa altro che confermare la "normalità" di certe situazioni, a quel punto lola avrebbe potuto risentirsi, ma non l'ha fatto. Io credo che tra loro vi sia fondamentalmente un grande rispetto e, come dicevi tu, volere anche il bene dell'altro. Che lei sia stata avventata può essere, ma è anche molto confusa.

In tutto questo, evitando inutili supposizioni attenendomi solo ai fatti, sarei portato a credere che le reazioni del marito siano quantomeno appropriate. Pensa cosa sarebbe potuto accadere nella testa di lola se il marito, alla confessione, non avrebbe fatto altro che censurarla.

Di cosa avrebbe bisogno lola se non di comprensione?
bello leggere le opinioni altrui, perchè a me il bisogno di comprensione non mi avrebbe mai sfiorato la mente
la mia indole mi porta, in linea generale, a smazzarmi le menate da sola e a non affliggere il prossimo con cose evanescenti
per il me il problema sarebbe il seguente, schematizzando molto: per un qualche motivo incontro spesso un tizio che mi piace...è una cosa seria che può farmi vacillare nel mio rapporto oppure no? il trovare la risposta (preferibilmente quella giusta:mrgreen:) rappresenta la fine del problema
non cercherei comprensione, ma La Risposta:mrgreen:
 

lolapal

Utente reloaded

Brunetta

Utente di lunga data
Forse sono buone no? Ma fondamentalmente credo che lola sia una donna intelligente, immagino anche il marito. Forse le carte sul tavolo giocano un ruolo marginale.
Dipende dal perché ogni giocatore sta giocando.
Parlo proprio del gioco (poi segue la metafora) c'è chi gioca per vincere, chi per passare il tempo, chi per conoscere l'avversario, chi per conoscere se stesso, chi per farsi conoscere e a seconda del perché o dei perché in campo cambia lo svolgimento. Se ho tutte le buone intenzioni e mi fido e gioco con un baro tutto risulterà falsato.
Osservazioni generali e riferite solo marginalmente a Lola.
 

Brunetta

Utente di lunga data
bello leggere le opinioni altrui, perchè a me il bisogno di comprensione non mi avrebbe mai sfiorato la mente
la mia indole mi porta, in linea generale, a smazzarmi le menate da sola e a non affliggere il prossimo con cose evanescenti
per il me il problema sarebbe il seguente, schematizzando molto: per un qualche motivo incontro spesso un tizio che mi piace...è una cosa seria che può farmi vacillare nel mio rapporto oppure no? il trovare la risposta (preferibilmente quella giusta:mrgreen:) rappresenta la fine del problema
non cercherei comprensione, ma La Risposta:mrgreen:
Concordo ma non è questione di chiedere comprensione o aiuto, anche se può esserci anche quello, mi sembra che per come Lola intende il rapporto vi era un'esigenza di trasparenza.
 

JON

Utente di lunga data
bello leggere le opinioni altrui, perchè a me il bisogno di comprensione non mi avrebbe mai sfiorato la mente
la mia indole mi porta, in linea generale, a smazzarmi le menate da sola e a non affliggere il prossimo con cose evanescenti
per il me il problema sarebbe il seguente, schematizzando molto: per un qualche motivo incontro spesso un tizio che mi piace...è una cosa seria che può farmi vacillare nel mio rapporto oppure no? il trovare la risposta (preferibilmente quella giusta:mrgreen:) rappresenta la fine del problema
non cercherei comprensione, ma La Risposta:mrgreen:
Io sono come te. Forse peggio, perchè non coinvolgo gli altri nemmeno su fatti tangibili.

Per il blu, io credo che il tempo l'aiuterà a razionalizzare anche questo. Allo stesso tempo tengo a non dimenticare che questo cambiamento di lola la seguirà anche in futuro. Insomma, non è che finisce tutto a rose e fiori.
 

free

Escluso
La metafora del gioco non mi dispiace (anche se l'idea che i rapporti siano una questione di vittoria e sconfitta mi piace pochissimo) ma in ogni gioco è sempre difficile sapere se chi gioca con noi rispetta le regole, sta bluffando o ha un asso nella manica. E poi potremmo averlo noi l'asso nella manica senza saperlo.
Ci si prova: è la vita.

non è quello che intendevo
non mi riferivo al gioco, ma alle carte, intese nel senso di tutto ciò che di buono siamo in grado di portare in un rapporto di coppia
le carte buone è bene metterle tutte in tavola, secondo me
 

lolapal

Utente reloaded
Anche se dipende dai casi e dal rapporto, lo ritenevo un eccesso proprio per questo.
Mi ricordo le dissi che quella scelta si sarebbe rivelata molto utile per la sua crisi e un'incognita per il marito. Alla fine credo che bisogna solo assumere il fatto che, nel momento in cui decideva che era meglio confessare, lola sapesse benissimo dove andasse a parare. Proprio come te che, invece, sai che destabilizzeresti il tuo compagno se facessi una cosa simile.


Ammetto che può sembrare strano, ma pensare che le reazioni del marito servano a celare i suoi scheletri nell'armadio è un azzardo, anche se plausibile. In realtà viene fuori che il marito anche nasconde una mezza magagna, della quale si libera prontamente nel momento in cui lola dimostra un'apertura sconosciuta (stranamente) fino ad allora.

A parte che il marito non fa altro che confermare la "normalità" di certe situazioni, a quel punto lola avrebbe potuto risentirsi, ma non l'ha fatto. Io credo che tra loro vi sia fondamentalmente un grande rispetto e, come dicevi tu, volere anche il bene dell'altro. Che lei sia stata avventata può essere, ma è anche molto confusa.

In tutto questo, evitando inutili supposizioni attenendomi solo ai fatti, sarei portato a credere che le reazioni del marito siano quantomeno appropriate. Pensa cosa sarebbe potuto accadere nella testa di lola se il marito, alla confessione, non avrebbe fatto altro che censurarla.

Di cosa avrebbe bisogno lola se non di comprensione?

C'è una cosa che devo chiarire, Jon, in quello che hai scritto: io e mio marito ci siamo sempre confidati negli anni, apertamente; con questa mia "confessione" ci siamo resi conto che ultimamente abbiamo dato certe cose per scontate... :)
Per il momento, il bilancio è positivo, con tutti gli arretrati che abbiamo recuperato. Ma la fase è nuova, comunque...
 

Brunetta

Utente di lunga data
non è quello che intendevo
non mi riferivo al gioco, ma alle carte, intese nel senso di tutto ciò che di buono siamo in grado di portare in un rapporto di coppia
le carte buone è bene metterle tutte in tavola, secondo me
Scopro me più giocosa di quanto pensavo e te più contrattuale di quanto pensavo :mrgreen:
 

JON

Utente di lunga data
Dipende dal perché ogni giocatore sta giocando.
Parlo proprio del gioco (poi segue la metafora) c'è chi gioca per vincere, chi per passare il tempo, chi per conoscere l'avversario, chi per conoscere se stesso, chi per farsi conoscere e a seconda del perché o dei perché in campo cambia lo svolgimento. Se ho tutte le buone intenzioni e mi fido e gioco con un baro tutto risulterà falsato.
Osservazioni generali e riferite solo marginalmente a Lola.
Però giocare pulito, per se almeno, non è mai sbagliato. Fai la tua parte, insomma.

Ma come possiamo pensare di controllare le situazioni? L'unica strategia è quella di rischiare e lasciare che le cose capitino, poi vedi se il baro viene allo scoperto!
 

free

Escluso
Scopro me più giocosa di quanto pensavo e te più contrattuale di quanto pensavo :mrgreen:

questa cosa continua a stupirmi!
grazie al caro Joey, che è pure contagioso:mrgreen:, io passo per una tipo sempre tra le nuvole, il che è quanto di più lontano ci sia da me
a proposito di contratti, mi viene da sorridere perchè il mio ex amico mi aveva chiesto di scrivere una canzone per lui, ed io gli ho risposto proprio: non ne sono in grado, se vuoi ti scrivo un contratto e poi lo firmi, peggio per te:mrgreen:
 

JON

Utente di lunga data
C'è una cosa che devo chiarire, Jon, in quello che hai scritto: io e mio marito ci siamo sempre confidati negli anni, apertamente; con questa mia "confessione" ci siamo resi conto che ultimamente abbiamo dato certe cose per scontate... :)
Per il momento, il bilancio è positivo, con tutti gli arretrati che abbiamo recuperato. Ma la fase è nuova, comunque...
No, io ho capito che tra voi c'è una certa confidenza. Con "stranamente" mi riferivo a tuo marito che, tra i due, potregbbe sembrare meno "confidenziale".

Però, come dice free, con le sue omissioni avrebbe potuto soltanto cercare di non turbarti.
 

Sole

Escluso
:D

Beh, sai, io la faccio facile: quando il corpo ha chiamato, ho risposto. Così adesso so cosa c'è dall'altra parte del fossato. Non credo avrei la stessa tranquillità nel dire: "Guarda, non c'è niente che non si trovi anche al di qua", ma ci sono esperienze che bisogna vivere per capire, e non servono tutti gli ammonimenti preventivi del mondo. Lo sappiamo bene noi che siamo madri, perchè lo sperimentiamo con i nostri figli, e prima ancora l'abbiamo provato da figli noi stessi ;)
Detto ciò, io non avevo la preoccupazione di distruggere nulla: potevo eventualmente dare il colpo di grazia ad una storia agonizzante (e infatti così è stato) e fare un'esperienza di vita e di crescita che servisse solo a me, per la mia vita futura, e questo è stato un incentivo. Non mi sarei comportata allo stesso modo se avessi avuto una storia a cui tenevo, e che volevo far funzionare anche per il futuro.
Diverso è il caso della nostra Lola.
Ma, considerato il momento di vita in cui si trova, per età, passaggi obbligati, ecc., mi pare che anche per lei sia arrivato il tempo dei bilanci, quello che mediamente ti colpisce dritto in fronte intorno ai 40 anni. Realizzi tutto d'un colpo che non hai più un tempo infinito davanti a te per fare quello che hai rimandato dicendoti: "Più avanti lo faccio, adesso sono prioritarie altre cose.". Il viaggio in Australia, la seconda laurea, un anno sabbatico in giro per il mondo, il corso di ceramica, lo yoga, la villa con piscina (senza alieni :D) che non sarai mai abbastanza ricca per permetterti. Non è questione di aver paura di invecchiare, è che realizzi che tra le tante te stessa ideali che volevi realizzare è il caso di puntare su alcune con molta più decisione perchè marito e figli sono, oltre che una meravigliosa realtà, una zavorra che limita e rallenta i cambiamenti. E senti che non c'è più tutto 'sto tempo da perdere, ti viene addosso un'urgenza, una fame di vita, di cambiamenti, di stimoli che rischi di uscirci di testa.
Ecco, io penso che Lola sia alle prese con questo: con la fame di vita, e non penso che sia un caso che sia stato proprio uno stimolo sessuale a fargliene prendere coscienza, perchè il sesso è vitale, è sovversivo, energizzante e l'ha rimessa in contatto con la parte più primitiva e selvaggia di sè.
Ora si guarda intorno, e vede suo marito e suo figlio che vanno in crisi se cambia le tende in salotto e si chiede se deve optare per un suicidio interiore o se c'è il modo per rimanere viva lei senza commettere omicidi simbolici. La risposta è ovviamente no. Ogni cambiamento significa la morte o quanto meno la trasformazione di quello che c'era prima. E, per chi ha un minimo di senso di responsabilità e una certa inesperienza nella conduzione di macchine da guerra, ce n'è abbastanza per far tremare le vene ai polsi.
Io prenderei fiato e non agirei affrettatamente.
Si è sollevato un gran polverone, ma i granelli prima o poi si posano e il quadro torna più limpido.
I cambiamenti interiori, l'assorbimento di questi, hanno i loro tempi tecnici. Bisogna concederseli, senza farsi prendere dal panico. E poi, come giustamente dicevi tu, individuare da cosa partire, e farlo.
Stimolata da una battuta di Oscuro, sono venuta a curiosare in questo thread e ho trovato questo :)
 

Sole

Escluso
Hai spiegato, meglio, quello che intendo.
Direi anche che il sesso è più semplice da trovare piuttosto di tante altre possibilità molto più ardue e faticose.
E questo :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però giocare pulito, per se almeno, non è mai sbagliato. Fai la tua parte, insomma.

Ma come possiamo pensare di controllare le situazioni? L'unica strategia è quella di rischiare e lasciare che le cose capitino, poi vedi se il baro viene allo scoperto!
Certo! Tanto non si può controllare proprio niente e di certo, si sa, c'è solo una cosa, che ci piace talmente poco che ci fa sopportare pure l'invecchiare
:-D (oggi non prende la faccine :-/ )
 

Sole

Escluso
Credo che tu e Joey riportate due punti di vista che, estremi, si toccano: tu dici che la mia scelta di non tradire e di parlarne con mio marito è determinante per risolvere la situazione, ed è vero!
Io sono convinta di sì.

Intanto faccio un passo indietro, e ti dico che io ho detto chiaramente a mio marito di averlo tradito, in parte anche perché all'epoca volevo ricucire e pensavo che dirglielo mi avrebbe aiutata a stare lontana dalla voglia di tradirlo ancora.

C'è da dire che io stavo messa così perché lui per primo mi aveva tradita e si era aperta una voragine nel nostro matrimonio. Quindi la crisi era già aperta da un po'.

Mi sono liberata la coscienza? Può essere. Segno che una coscienza da liberare comunque l'avevo. E per me va bene così.

Sicuramente volevo ricominciare, ci credevo, volevo mettere tutte le carte in tavola e ripartire da zero, senza ombre, guardandoci in faccia.

E' stato risolutivo? Sì. Perché il fatto di aver sempre giocato a carte semi-scoperte (ho tradito ancora, in seguito, a fasi alterne) mi ha sempre indotta a mantenere un occhio critico su di me e su di noi. Le dinamiche che venivano fuori le analizzavo in modo crudo, senza tutto quell'apparato giustificatorio e auto-assolutorio che di solito mette in atto il traditore che agisce nell'ombra. E lo sguardo consapevole di mio marito (che fosse deluso, arrabbiato, frustrato o indifferente) mi dava delle indicazioni in più.

Il concetto di coppia che avevo e ho ancora mi ha condizionata nel decidere di parlare? Sì. Io credo nella trasparenza e credo che in un rapporto che funziona non ci sia bisogno di menzogne.

Detto questo, ti auguro di cuore che il tuo percorso di cambiamento ti porti da qualche parte.
Consigli non te ne do, perché quando siamo in ballo, balliamo da soli, non c'è niente da fare. Ci dobbiamo sbattere la testa. Al massimo leggere qualche storia e qualche riflessione di chi c'è passato, può farti procedere con le mani avanti, in modo da essere almeno preparata.

In bocca al lupo.
 
Ultima modifica:

Leda

utente Olimpi(c)a
Dipende dal perché ogni giocatore sta giocando.
Parlo proprio del gioco (poi segue la metafora) c'è chi gioca per vincere, chi per passare il tempo, chi per conoscere l'avversario, chi per conoscere se stesso, chi per farsi conoscere e a seconda del perché o dei perché in campo cambia lo svolgimento. Se ho tutte le buone intenzioni e mi fido e gioco con un baro tutto risulterà falsato.
Brune', maneggi concetti sottili ed evanescenti come raggi laser con la grazia e la padronanza di un microchirurgo vascolare ultrascafato.
So che non suona benissimo, come complimento :)D), ma lo è.
Hai mai pensato di scrivere?
 

Joey Blow

Escluso
questa cosa continua a stupirmi!
grazie al caro Joey, che è pure contagioso:mrgreen:, io passo per una tipo sempre tra le nuvole, il che è quanto di più lontano ci sia da me
a proposito di contratti, mi viene da sorridere perchè il mio ex amico mi aveva chiesto di scrivere una canzone per lui, ed io gli ho risposto proprio: non ne sono in grado, se vuoi ti scrivo un contratto e poi lo firmi, peggio per te:mrgreen:
Tutto merito tuo.
 
Stato
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