se chiedi il divorzio e l'altro partner non e' daccordo. bisogna rimanere sotto lo stesso tetto, in caso di bambini piccoli?
o si puo chiedere andando via con i bambini?
Provo a rispondere alla domanda iniziale, sulla base di un paio di esperienze che mi sono state
raccontate da dirette interessate (=donne che si volevano separare CON MARITO RIOTTOSO).
Nell'attuale ordinamento non esiste in alcun modo un obbligo per un coniuge di stare sotto
lo stesso tetto, sposato, se la convivenza diventa dolorosa o intollerabile.
Che cosa significano queste due parole lo dice la giurisprudenza, significa quello che avete
anche letto qualche volta su questo forum, "sto a casa ma ci guardiamo in cagnesco, siamo
separati in casa, non ci parliamo, litighiamo a più non posso ecc.ecc.".
nel caso della forumista, è evidente che il marito non si vuole separare.
deve perciò proporre, passato un certo periodo in cui l'avvocato avrà cercato di convincerlo
con le buone, un ricorso per separazione giudiziale.
fissata l'udienza il presidente autorizzerà i coniugi a vivere separati, la casa presumibilmente
verrà assegnata al coniuge con figli, ci saranno provvedimenti provvisori.
Prima di tutto questo vi è possibilità di allontanarsi, preavvisando il coniuge, ma quando
ci sono minori la cosa diventa delicata (possibilità di beccarsi una denuncia per sottrazione
di minori); il caso è diverso se una donna subisce violenze, maltrattamenti ai danni suoi
o dei figli, in questo caso la legge l'autorizza ad allontanarsi ad es. in una casa protetta
ma subito dopo dovrà proporre un ricorso per separazione giudiziale.
"la guerra" purtroppo bisogna farla, non ci sono molte scelte quando ci si trova in una situazione
pesante....proprio perchè la compresenza di due persone intolleranti sotto lo stesso tetto
rende la situazione potenzialmente esplosiva...e foriera magari di violenze, nuove o ulteriori.
Non esistono altre strade rispetto a quelle della separazione personale.