Ma perché hai sposato una "donna legata alla tradizione che vuole il matrimonio solo per la sua rispettabilità sociale e identità personale, disposta a elemosinare affetto, incapace di elaborare le avversità della vita"?
Ti rendi conto che tu la descrivi in quel modo? Diglielo e vedi come questa "donna sprovveduta" ti butta fuori.
La cosa buffa è che molto probabilmente hai torto. Se le dicessi tutto questo, dopo un giorno, massimo due di incazzatura, probabilmente continuerebbe esattamente come ora.
Scusa la domanda, e sentiti libero di non rispondere se ti sembra troppo invadente o personale.
Da come scrivi sembra che tu e tua moglie siate talmente lontani per mentalità, obiettivi e visione del mondo da non essere nemmeno compatibili. Come può essere che tutto ciò ti sembrasse "non rilevante" quando vi siete sposati?
Cosa c'era che vi univa e che ti convinceva di poter superare quanto sopra?
Perché in quegli anni ero in un limbo di nulla.. Gli anni passavano senza un perché o una meta. Ho conosciuto lei, perfetta per farci una famiglia. Dolce, gentile, accomodante. Avevo l'occasione di mettere in piedi una famiglia, fare un figlio. Dare un senso alla vita che stavo vivendo.
Che importa se non ci capiamo? Se non condivide i miei interessi e pensieri? Se viviamo su due mondi diversi?
Tanto.. e dove mai la trovo una che mi capisce in profondità? Ne avevo trovata solo una, quasi per caso, ed è durata veramente poco. Era una chimera che non vale la pena neppure tenere in considerazione.
Mentre avevo, qui e ora, la donna perfetta per una bella famigliola.
L'intesa sessuale era zero. Ma sarà un periodo, poi vivendo insieme ci "aggiustiamo"..
E ho continuato a fare queste considerazioni per anni...
Finché il risultato dei miei calcoli errati si è palesato.. Poi è arrivata l'amante, che ha reso evidentissimo quello che ormai a fatica cercavo di ignorare.
Ora sfogatevi pure, datemi dell'imbecille.