Storie di ordinari pomeriggi

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sienne

lucida-confusa
ok allora se è così io sono una debole, perchè qui dentro cerco persone che per me sono importanti e fuori di qui cerco il mio compagno, la mia famiglia i miei amici (anche qui dentro li considero tali pur non avendoli mai visti di persona) e mi piace questa debolezza :smile:


da sola mio malgrado ci sono stata e non è che fossi entusiasta proprio anche se io ho sempre fatto tutto da sola, anche cambiato una ruota :unhappy:

Ciao viola di mare,

non trovo che sia una debolezza, anzi.
è una cosa molto giusta, secondo me.
cioè, tu comunichi e ti scambi qui.
e riesci a vedere oltre la parola scritta e lo schermo.

personalmente, sono contenta di aver osato
questo passo ... ho conosciuto persone molto
particolari e belle così ... dietro tutto ciò, c'è il reale.

un abbraccio ...

sienne
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
io credo che sapersi esporre non sia per niente una debolezza, anzi...

esporsi significa avere il coraggio di guardarsi con gli occhi degli altri...non è cosa da poco...


..e con questa storia delle ragazze vittime...se proprio vittime di se stesse, delle proprie illusioni, del proprio desiderio di confermarsi...mah...cosa c'è di difficile nel capire che un uomo sposato è sposato?

Non penso sia una questione di colpa...ma questione di assumersi la responsabilità delle proprie azioni.

Lui ha giocato coi miei sentimenti? Bene, stronzo (e insicuro di se stesso anche:unhappy:...)...ma il giocattolino gliel'ho dato io. E quindi decido io quando è il momento di toglierlo e non darglielo più.

Penso sia questo pensiero l'unico che può spingere a desiderare di toglierglielo senza auto-distruggersi e strascinare all'infinito storie che non hanno più senso di esistere. (e non quello di sentirsi vittime...perchè se è così che ti senti, il prossimo ti vittimizza ancor di più).

Che poi, un uomo "più grande", e quindi con "più esperienza", di sicuro qualcosa da scambiare ce l'ha, e non solo in termini sessuali...tutto sta a scambiare e vedere quando non c'è più scambio.

E quando non c'è più scambio la relazione non esiste. Ma questo vale in qualunque relazione in fondo.

come donna, proprio non mi piace che le donne vengano definite vittime. (anche perchè il rovescio della medaglia è colpevoli).

E' un pensiero che toglie forza ed energia, ed è proprio il primo pensiero/convinzione su cui è necessario lavorare in caso di violenze.
Sradicare l'idea di se stessa come vittima, radicando invece il pensiero di sè come Persona in grado di guidare la propria vita con potere di decisione e azione (non re-azione) sempre, avendo anche il coraggio di chiedere aiuto e accettarlo, quando necessario.
 

sienne

lucida-confusa
io credo che sapersi esporre non sia per niente una debolezza, anzi...

esporsi significa avere il coraggio di guardarsi con gli occhi degli altri...non è cosa da poco...


..e con questa storia delle ragazze vittime...se proprio vittime di se stesse, delle proprie illusioni, del proprio desiderio di confermarsi...mah...cosa c'è di difficile nel capire che un uomo sposato è sposato?

Non penso sia una questione di colpa...ma questione di assumersi la responsabilità delle proprie azioni.

Lui ha giocato coi miei sentimenti? Bene, stronzo (e insicuro di se stesso anche:unhappy:...)...ma il giocattolino gliel'ho dato io. E quindi decido io quando è il momento di toglierlo e non darglielo più.

Penso sia questo pensiero l'unico che può spingere a desiderare di toglierglielo senza auto-distruggersi e strascinare all'infinito storie che non hanno più senso di esistere. (e non quello di sentirsi vittime...perchè se è così che ti senti, il prossimo ti vittimizza ancor di più).

Che poi, un uomo "più grande", e quindi con "più esperienza", di sicuro qualcosa da scambiare ce l'ha, e non solo in termini sessuali...tutto sta a scambiare e vedere quando non c'è più scambio.

E quando non c'è più scambio la relazione non esiste. Ma questo vale in qualunque relazione in fondo.

come donna, proprio non mi piace che le donne vengano definite vittime. (anche perchè il rovescio della medaglia è colpevoli).

E' un pensiero che toglie forza ed energia, ed è proprio il primo pensiero/convinzione su cui è necessario lavorare in caso di violenze.
Sradicare l'idea di se stessa come vittima, radicando invece il pensiero di sè come Persona in grado di guidare la propria vita con potere di decisione e azione (non re-azione) sempre, avendo anche il coraggio di chiedere aiuto e accettarlo, quando necessario.

Ciao

mi rivolgo solo al passaggio della violenza.

mmmhhh, secondo me, la fai un po' facile.
credo, invece, se arrivi a dirti, sono vittima di violenza,
hai fatto un enorme passo e hai riconosciuto il rapporto
distorto che stai vivendo. il problema sta proprio lì,
che molte vittime, non si vedono vittime, perché credono
che la colpa è la loro, se lui si comporta così ...
lo giustificano, lo spiegano e lo scusano ...

sienne
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ciao

mi rivolgo solo al passaggio della violenza.

mmmhhh, secondo me, la fai un po' facile.
credo, invece, se arrivi a dirti, sono vittima di violenza,
hai fatto un enorme passo e hai riconosciuto il rapporto
distorto che stai vivendo. il problema sta proprio lì,
che molte vittime, non si vedono vittime, perché credono
che la colpa è la loro, se lui si comporta così ...
lo giustificano, lo spiegano e lo scusano ...

sienne
è vero, la faccio facile..

è complesso spiegare, essere vittime significa in fondo caricarsi di colpe che non appartengono, no? (dicendosi, me la sono cercata, ho fatto questo e quest'altro, avrei dovuto essere più attenta..e da vittima diventare colpevole)

un discorso è assumere di essere vittima di violenza, o di esserne stata vittima..

altro è riconoscere di essere vittima, affrontando il dolore di dirselo con chiarezza e tutto quel che ne consegue, e andare oltre..iniziando a pensarsi come Persona, che in quanto tale ha un potere, non sull'altro, ma su se stessa.

E quando sei vittima di violenza, una delle cose più importanti che rischi di perdere è il tuo essere Persona:(

..non so se son riuscita a spiegare...
 

sienne

lucida-confusa
è vero, la faccio facile..

è complesso spiegare, essere vittime significa in fondo caricarsi di colpe che non appartengono, no? (dicendosi, me la sono cercata, ho fatto questo e quest'altro, avrei dovuto essere più attenta..e da vittima diventare colpevole)

un discorso è assumere di essere vittima di violenza, o di esserne stata vittima..

altro è riconoscere di essere vittima, affrontando il dolore di dirselo con chiarezza e tutto quel che ne consegue, e andare oltre..iniziando a pensarsi come Persona, che in quanto tale ha un potere, non sull'altro, ma su se stessa.

E quando sei vittima di violenza, una delle cose più importanti che rischi di perdere è il tuo essere Persona:(

..non so se son riuscita a spiegare...

Ciao

non lo so, se hai spiegato cosa intendi ... :smile:

credo, che bisogna fare una distinzione:
un conto è essere vittime, un'altro è l'atteggiamento da vittime.

la vittima, è chi subisce, è chi viene lesionato fisicamente o psicologicamente.
e se riesci a riconoscere e a dire, qui vi è qualcosa di molto storto, di molto malato
e io sono vittima di questo ... ti stai riappropriando della tua persona.
poi certo, poi essere vittima di un incidente, di una malattia ecc. ma questo è un altro discorso.

L'atteggiamento da vittima, è come essere "Calimero". E qui, le colpe, la vittima le attribuisce agli altri,
non a se stesso. Cerca compassione e non vuole assumersi le proprie responsabilità.

E c'è anche chi fa la vittima, per "ricattare" ... i peggiori, secondo me, sono quasi dei tiranni.

vediamo, se ci capiamo ...

sienne
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ciao

non lo so, se hai spiegato cosa intendi ... :smile:

credo, che bisogna fare una distinzione:
un conto è essere vittime, un'altro è l'atteggiamento da vittime.

la vittima, è chi subisce, è chi viene lesionato fisicamente o psicologicamente.
e se riesci a riconoscere e a dire, qui vi è qualcosa di molto storto, di molto malato
e io sono vittima di questo ... ti stai riappropriando della tua persona.
poi certo, poi essere vittima di un incidente, di una malattia ecc. ma questo è un altro discorso.

L'atteggiamento da vittima, è come essere "Calimero". E qui, le colpe, la vittima le attribuisce agli altri,
non a se stesso. Cerca compassione e non vuole assumersi le proprie responsabilità.

E c'è anche chi fa la vittima, per "ricattare" ... i peggiori, secondo me, sono quasi dei tiranni.

vediamo, se ci capiamo ...

sienne
vediamo se ci capiamo, sì:)

quando all'essere vittima (di violenze intendo, più o meno gravi) si sovrappone l'atteggiamento mentale, il considerarsi tale...come se quella tal situazione fosse predestinata, fatale, che non può/poteva non accadere. Nella testa non c'è via d'uscita, rivalsa.

e allora l'altro diventa carnefice. e null'altro. e ha estremo potere su di te.

a seconda della percezione e dell'intensità della violenza subita scattano tanti e diversi meccanismi, no?

dal giustificarlo/a diventando colpevole delle azioni dell'altro (nella propria testa intendo) e inibendosi qualunque azione, al diventare "Calimero", quando è il momento di agire, di decidere in un senso o nell'altro, cercando negli altri e nelle loro rassicurazioni il conforto affettivo, ma inibendosi di nuovo possibilità di azione concreta personale...

e in mezzo i millemila altri atteggiamenti e costruzioni che trattengono in una situazione.

ma è l'atteggiamento mentale, l'immagine che si ha di se stessi che toglie energia all'azione.

fin quando sono vittima nella mia testa, sono colpevole, sono Calimero, sono...chi non può fare nulla.
Saranno le condizioni, saranno le persone che mi stanno intorno, sarà che nessuno mi capisce..ma permango in quella situazione.

smetto di essere vittima, solo quando nella mia testa l'immagine che ho di me diventa quella di una Persona che può fare scelte e quelle scelte comincio a sentirle mie...prima di farle...le faccio nella testa prima di portarle fuori.

(ovviamente semplificando e generalizzando il tutto..ognuno ha i suoi vissuti che guidano le personali re-azioni, azioni):)


sul fare la vittima, d' accordissimo!. Ma appunto, è fare, quindi è un processo intenzionale in cui mi maschero per raggiungere gli scopi dati.
 

sienne

lucida-confusa
vediamo se ci capiamo, sì:)

quando all'essere vittima (di violenze intendo, più o meno gravi) si sovrappone l'atteggiamento mentale, il considerarsi tale...come se quella tal situazione fosse predestinata, fatale, che non può/poteva non accadere. Nella testa non c'è via d'uscita, rivalsa.

e allora l'altro diventa carnefice. e null'altro. e ha estremo potere su di te.

a seconda della percezione e dell'intensità della violenza subita scattano tanti e diversi meccanismi, no?

dal giustificarlo/a diventando colpevole delle azioni dell'altro (nella propria testa intendo) e inibendosi qualunque azione, al diventare "Calimero", quando è il momento di agire, di decidere in un senso o nell'altro, cercando negli altri e nelle loro rassicurazioni il conforto affettivo, ma inibendosi di nuovo possibilità di azione concreta personale...

e in mezzo i millemila altri atteggiamenti e costruzioni che trattengono in una situazione.

ma è l'atteggiamento mentale, l'immagine che si ha di se stessi che toglie energia all'azione.

fin quando sono vittima nella mia testa, sono colpevole, sono Calimero, sono...chi non può fare nulla.
Saranno le condizioni, saranno le persone che mi stanno intorno, sarà che nessuno mi capisce..ma permango in quella situazione.

smetto di essere vittima, solo quando nella mia testa l'immagine che ho di me diventa quella di una Persona che può fare scelte e quelle scelte comincio a sentirle mie...prima di farle...le faccio nella testa prima di portarle fuori.

(ovviamente semplificando e generalizzando il tutto..ognuno ha i suoi vissuti che guidano le personali re-azioni, azioni):)


sul fare la vittima, d' accordissimo!. Ma appunto, è fare, quindi è un processo intenzionale in cui mi maschero per raggiungere gli scopi dati.

Ciao

si, ci stiamo capendo ... :smile:

è sicuramente un atteggiamento mentale.

e se parliamo di violenza, lì, purtroppo la "vittima", spesso tanti contatti sociali non ha.
proprio perché, la situazione assorbe talmente tante energie e anche perché non viene
capita (per quei pochi, che sono rimasti ...), perché non riconosce ecc.

uscirne, è difficilissimo. già si è esausti e le risorse, spesso, sono limitate.
si ha a che fare con la paura, con tante insicurezze, che quel rapporto malato,
ha rafforzato nella persona (se ti senti colpevole ... significa anche, che pensi di
meritartelo e che sei sbagliata ... orribile, come pensiero, destabilizza completamente).

è vero, il riconoscere ... può arrivare a scatenare di tutto e di più.
ma spesso, queste persone hanno bisogno d'aiuto ... perché se c'è violenza,
c'è una componente tremendamente che paralizza: non è prevedibile cosa accade.
questo, anche se sai che dovresti agire.

e si, proprio quando riconosci di esser vittima, ti riappropri della tua persona
e perdi anche lo status da vittima ... perché realizzi, come dici giustamente tu,
nella vita si può scegliere ...

sienne
 

viola di mare

utente adolescente
aggiungo un piccolo tassello alla mia storia di tradita per dire che non tutte le amanti sono vittime di qualcun'altro e che ci sono donne che li scelgono apposta quelli impegnati...

la fidanzata di mio marito, il mio matrimonio è il secondo che manda all'aria, quando è successo lei aveva 28 anni, il primo invece 3 anni prima... anche lui sposato e con un bimbo piccolo, perchè pare secondo studi di supermega university americane che proprio nel periodo che va dalla nasciata di un figlio fino ai tre anni circa del bambino, questi uomini si sentano particolarmente trascurati tanto da cercare un altra per vedersi di nuovo amati e desiderati e che esistono donne che pur di non avere impegni cercano proprio questo, non a caso quando io ho lasciato il mio ex marito anche lei lo ha lasciato, non c'era più gusto, dopo però ha vinto l'ammmmmoreeeee!!!

questo per dire che insomma mica sono tutte vittime.
 

sienne

lucida-confusa
questo per dire che insomma mica sono tutte vittime.
Ciao viola di mare,

ma certo che no!
l'amante del mio compagno, voleva prendere il mio posto ...
già sognava e immaginava di tutto e di più ...

no, no, no ... ma c'è di tutto ... anche qui.

sienne
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
aggiungo un piccolo tassello alla mia storia di tradita per dire che non tutte le amanti sono vittime di qualcun'altro e che ci sono donne che li scelgono apposta quelli impegnati...

la fidanzata di mio marito, il mio matrimonio è il secondo che manda all'aria, quando è successo lei aveva 28 anni, il primo invece 3 anni prima... anche lui sposato e con un bimbo piccolo, perchè pare secondo studi di supermega university americane che proprio nel periodo che va dalla nasciata di un figlio fino ai tre anni circa del bambino, questi uomini si sentano particolarmente trascurati tanto da cercare un altra per vedersi di nuovo amati e desiderati e che esistono donne che pur di non avere impegni cercano proprio questo, non a caso quando io ho lasciato il mio ex marito anche lei lo ha lasciato, non c'era più gusto, dopo però ha vinto l'ammmmmoreeeee!!!

questo per dire che insomma mica sono tutte vittime.
Viola, scusami ma lei non ha mandato all'aria nessun matrimonio.
Tuo marito e l'altro l'hanno fatto.
Nessuna amante è vittima, qualcuna ama recitare la parte.
 

zanna

Utente di lunga data
aggiungo un piccolo tassello alla mia storia di tradita per dire che non tutte le amanti sono vittime di qualcun'altro e che ci sono donne che li scelgono apposta quelli impegnati...

la fidanzata di mio marito, il mio matrimonio è il secondo che manda all'aria, quando è successo lei aveva 28 anni, il primo invece 3 anni prima... anche lui sposato e con un bimbo piccolo, perchè pare secondo studi di supermega university americane che proprio nel periodo che va dalla nasciata di un figlio fino ai tre anni circa del bambino, questi uomini si sentano particolarmente trascurati tanto da cercare un altra per vedersi di nuovo amati e desiderati e che esistono donne che pur di non avere impegni cercano proprio questo, non a caso quando io ho lasciato il mio ex marito anche lei lo ha lasciato, non c'era più gusto, dopo però ha vinto l'ammmmmoreeeee!!!

questo per dire che insomma mica sono tutte vittime.
Il bello (se si può definire così) è che tanto per non generalizzare pure donne (per quanto possa essere complicato), nello stesso periodo si sentano particolarmente trascurate e possano cercare altrove .... :incazzato::incazzato::incazzato:
 

viola di mare

utente adolescente
Viola, scusami ma lei non ha mandato all'aria nessun matrimonio.
Tuo marito e l'altro l'hanno fatto.
Nessuna amante è vittima, qualcuna ama recitare la parte.

hai ragione sono stati loro, ma posso assicurarti che lei cerca uomini impegnati, proprio perchè è lei che non vuole avere impegni, non so forse non riesco a spiegarmi, ma ci sono donne che provano interesse solo per quegli uomini che hanno la fede al dito, come ci sono uomini (ed a me è capitato) che cercano donne impegnate per divertirsi e basta prendendo il bello (e lussurioso) di una relazione e lasciando che gli oneri se li dividano coi compagni ufficiali.

Il bello (se si può definire così) è che tanto per non generalizzare pure donne (per quanto possa essere complicato), nello stesso periodo si sentano particolarmente trascurate e possano cercare altrove .... :incazzato::incazzato::incazzato:

si hai ragione, ci sentiamo sformate, gonfie non attraenti fisicamente e poi stanche, preoccupate, chiocce sui nostri cuccioli, quindi basta che uno ci faccia sentire carine... ma non tutte apriamo le gambine, non tutte cercano altrove, io non l'ho fatto per esempio, non mi è proprio passato per l'anticamera del cervello...

purtroppo è un mondo difficile pieno di stronzi e stronze :unhappy:
 

viola di mare

utente adolescente

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
hai ragione sono stati loro, ma posso assicurarti che lei cerca uomini impegnati, proprio perchè è lei che non vuole avere impegni, non so forse non riesco a spiegarmi, ma ci sono donne che provano interesse solo per quegli uomini che hanno la fede al dito, come ci sono uomini (ed a me è capitato) che cercano donne impegnate per divertirsi e basta prendendo il bello (e lussurioso) di una relazione e lasciando che gli oneri se li dividano coi compagni ufficiali.
Ma certo che esistono e capisco che dall'altra parte ti facciano incazzare
Pur non condividendo qyesto atteggiamento sono donne libere che non devono rendere conto a nessuno a differenza dell'uomo impegnato con cui vanno
 
Viola, scusami ma lei non ha mandato all'aria nessun matrimonio.
Tuo marito e l'altro l'hanno fatto.
Nessuna amante è vittima, qualcuna ama recitare la parte.
ha dato una bella mano a farlo e comunque mettersi con una persona impegnata è una scelta consapevole (per me colpevole)
 

lothar57

Utente di lunga data
Ciao viola di mare,

ma certo che no!
l'amante del mio compagno, voleva prendere il mio posto ...
già sognava e immaginava di tutto e di più ...

no, no, no ... ma c'è di tutto ... anche qui.

sienne
Buongiorno Sienne.Che orride aspettative,passare da amante a moglie...squallido e molto invornito.
Il bello del tradimento e'la segretezza,se la elimini...
 

Sole

Escluso
Ma certo che esistono e capisco che dall'altra parte ti facciano incazzare
Pur non condividendo qyesto atteggiamento sono donne libere che non devono rendere conto a nessuno a differenza dell'uomo impegnato con cui vanno
Se vai con un uomo o una donna sposata non tradisci, ma diciamo che sfrutti un'occasione senza farti troppi scrupoli. Eticamente forse non hai colpe, ma dimostri di avere una scorza resistente, visto che non fai la fatica di metterti nei panni della moglie o del marito tradito.
Non tutti ce l'hanno questa scorza. C'è chi si pone il problema e sa che si sentirebbe a disagio e quindi evita a priori o torna sui suoi passi.
 

Sole

Escluso
Buongiorno Sienne.Che orride aspettative,passare da amante a moglie...squallido e molto invornito.
Il bello del tradimento e'la segretezza,se la elimini...
Pensa che per me è stato il contrario. Tolta la segretezza mi sono liberata di un peso e mi sono goduta l'esperienza fino in fondo :)
 
Ma certo che esistono e capisco che dall'altra parte ti facciano incazzare
Pur non condividendo qyesto atteggiamento sono donne libere che non devono rendere conto a nessuno a differenza dell'uomo impegnato con cui vanno
in teoria bisognerebbe rendere conto a se stessi , personalmente lo scrupolo dell'uomo impegnato me lo sono sempre fatto
 
Stato
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