La droga, l'alcol, il malessere come talento o ispirazione?

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
ne parlammo anche tempo fa e alcuni affermavano che artisti che nella musica, nell'arte e nella letteratura avevano vissuto una vita tormentata e spesso in preda ad alcol , droghe e antidepressivi davano il meglio , cioè bukowski , heminguay, modigliani , i rolling stones...e chi più ne ha ne metta,
non fossero stati maledetti non avrebbero prodotto arte.
cosa ne pensate?
 

lolapal

Utente reloaded
A mio modesto avviso, non credo si possa generalizzare.
Ci sono artisti bravissimi che non hanno mai avuto traumi o malesseri, ma che si sono metodicamente applicati nella loro arte, mi viene in mente Stephen King; ma anche gli stessi Rolling Stone, dopo essersi calati di tutto, credo che abbiano cambiato col tempo stile di vita, altrimenti non sarebbero arrivati a settant'anni così...

Non so credo che sia soggettivo, dipende dalla sensibilità, l'empatia, il talento, la voglia, o meglio, il bisogno impellente di esprimersi in quel determinato modo. Poi, che certi condizionamenti possano portarti a usare o abusare di sostanze perché altrimenti, lucidamente, non riusciresti ad accettarti "artista", non riusciresti a esprimerti, per vergogna, paura di essere patetico, ridicolo, denigrato, non riconosciuto.
Ma ci sono anche quelle persone così sicure di quello che vogliono dire, della loro "voce", qualsiasi tipo sia il mezzo artistico utilizzato, che non hanno bisogno di sostanze o che le usano per sperimentare...

Mah, mi sa che ho detto un mucchio di cavolate...

:)
 
A mio modesto avviso, non credo si possa generalizzare.
Ci sono artisti bravissimi che non hanno mai avuto traumi o malesseri, ma che si sono metodicamente applicati nella loro arte, mi viene in mente Stephen King; ma anche gli stessi Rolling Stone, dopo essersi calati di tutto, credo che abbiano cambiato col tempo stile di vita, altrimenti non sarebbero arrivati a settant'anni così...

Non so credo che sia soggettivo, dipende dalla sensibilità, l'empatia, il talento, la voglia, o meglio, il bisogno impellente di esprimersi in quel determinato modo. Poi, che certi condizionamenti possano portarti a usare o abusare di sostanze perché altrimenti, lucidamente, non riusciresti ad accettarti "artista", non riusciresti a esprimerti, per vergogna, paura di essere patetico, ridicolo, denigrato, non riconosciuto.
Ma ci sono anche quelle persone così sicure di quello che vogliono dire, della loro "voce", qualsiasi tipo sia il mezzo artistico utilizzato, che non hanno bisogno di sostanze o che le usano per sperimentare...

Mah, mi sa che ho detto un mucchio di cavolate...

:)
posto che la tua premessa sia doverosa e sbagliavo a darla per scontata,mi riferivo proprio a tutta quella folta categoria di "maledetti " .
nella discussione passata ricordo che la questione per alcuni era che la droga aveva portato a livelli eccelsi uno spirito artistico ovviamente già presente,
per me in qualche caso questo aveva semplicemente tolto la possibilità di vivere più a lungo e meglio permettendo una maggiore produzione, come dire...
il punto è : stabilito che modigliani è modigliani sempre e comunque: davvero dava il meglio di sé quando non era lucido?
io non credo
 

Caciottina

Escluso
pop art

Forse un tempo era cosi....
sto leggendo "la filosofia di andy wharol" in inglese.
Afferma che quello che veniva prodotto nelle factories da lui e dalle sue stars (film, creazioni artistiche, orge, dipinti, foto) era anche merito dei trip che si facevano.
e sinceramente questa cosa mi affascina un sacco. ritengo che questi tipi di artisti siano riusciti trasformare i loro viaggioni mentali dovuti alle droghe in qualcosa di artistico, nuovo, fresco e interessante....
stesso discorso per la musica, a parte il club 27....ancora non si capisce bene chi e' morto come....secondo me tutto legato alla droga, alchol e cosi via....
oggi tutto e' arte, purtroppo. quindi nulla lo e'.
qui a londra ti metti in piazza con una pallina rossa in bocca e stai fermo....inziano a farti foto tutti, pensano che tu sia arte.....
poi invece ti fai una canna e fai magari un dipinto della madonna strafico perche hai viaggiato con la testa, 1000 colori e 1000 altre cose e ti dicono: no no, prodotti artistici dei drogati non ne vogliamo, si vede che ti fai le canne....:eek:

bah...
 
Forse un tempo era cosi....
sto leggendo "la filosofia di andy wharol" in inglese.
Afferma che quello che veniva prodotto nelle factories da lui e dalle sue stars (film, creazioni artistiche, orge, dipinti, foto) era anche merito dei trip che si facevano.
e sinceramente questa cosa mi affascina un sacco. ritengo che questi tipi di artisti siano riusciti trasformare i loro viaggioni mentali dovuti alle droghe in qualcosa di artistico, nuovo, fresco e interessante....
stesso discorso per la musica, a parte il club 27....ancora non si capisce bene chi e' morto come....secondo me tutto legato alla droga, alchol e cosi via....
oggi tutto e' arte, purtroppo. quindi nulla lo e'.
qui a londra ti metti in piazza con una pallina rossa in bocca e stai fermo....inziano a farti foto tutti, pensano che tu sia arte.....
poi invece ti fai una canna e fai magari un dipinto della madonna strafico perche hai viaggiato con la testa, 1000 colori e 1000 altre cose e ti dicono: no no, prodotti artistici dei drogati non ne vogliamo, si vede che ti fai le canne....:eek:

bah...
a me invece fa incazzare perché spesso banalizza talento, fatica e sacrificio facendo pensare che basti essere fuori di testa per sentirsi "artisti"
 

Caciottina

Escluso
a me invece fa incazzare perché spesso banalizza talento, fatica e sacrificio facendo pensare che basti essere fuori di testa per sentirsi "artisti"
no scusa minerva non e' che volevo dire che basta drogarsi o bere per essere artisti, ma manco farsi il culo 24 su 24...
io sono figlia di artisti, mio padre era un pittore molto affermato e non si e' mai ne drogato ne beveva, solo troppe sigarette....
ma non l ho manco mai visto distruggersi di lavoro...
come pittrice (e non sono artista, dipingo solo per hobby, per me, per nessun altro) i miei lavori migliori li ho fatti con calma, solo una cannetta che mi aiutasse a vedere quello che IO cercavo.....sapevo ben cosa fosse, ma non lo vedevo bene per poi rappresentarlo....va be poi qui si entra in mertio degli effetti delle droghe leggere e vabbe lasciamo perdere...
non vedo quale sia la differenza tra un picasso e un opera di wharol, se entrambe sono valide e belle....
in arte e' il risultato che conta, non in che modo l hai fatto....o sbaglio?
 
no scusa minerva non e' che volevo dire che basta drogarsi o bere per essere artisti, ma manco farsi il culo 24 su 24...
io sono figlia di artisti, mio padre era un pittore molto affermato e non si e' mai ne drogato ne beveva, solo troppe sigarette....
ma non l ho manco mai visto distruggersi di lavoro...
come pittrice (e non sono artista, dipingo solo per hobby, per me, per nessun altro) i miei lavori migliori li ho fatti con calma, solo una cannetta che mi aiutasse a vedere quello che IO cercavo.....sapevo ben cosa fosse, ma non lo vedevo bene per poi rappresentarlo....va be poi qui si entra in mertio degli effetti delle droghe leggere e vabbe lasciamo perdere...
non vedo quale sia la differenza tra un picasso e un opera di wharol, se entrambe sono valide e belle....
in arte e' il risultato che conta, non in che modo l hai fatto....o sbaglio?
ho capito, non mi riferivo a te ma ad un'opinione abbastanza diffusa
 

Caciottina

Escluso
ho capito, non mi riferivo a te ma ad un'opinione abbastanza diffusa
lo so, ma mi sono riletta e non era comprensibilissimo quello che ho scritto (come sempre poi:D)
io penso che fare arte essere arte e' cosa COMPLETAMENTE diversa dall essere artisti....
per dirtene una, banksy (che io adoro), si definisce, e' definito artista. per me quello che fa lui e' tutto meno che arte.
 

giorgiocan

Utente prolisso
Secondo me la questione si può tranquillamente capovolgere. Ci sono persone dotate di una certa sensibilità innata, che probabilmente favorisce un percorso personale fatto anche di stravolgimenti. Molto probabilmente è questa sensibilità iniziale che favorisce modalità d'espressione che spesso in passato si sono incrociate con la produzione artistica. La quale però è fatta anche e - direi - soprattutto di tecnica (grezza o sopraffina è secondariamente importante, ma senza non si realizza nulla). Ci sono altre persone con una buona padronanza tecnica che producono comunque arte e innovazione seguendo un percorso differente, e apparentemente meno travagliato. Ad ogni modo, dietro ogni tipo di sensibilità personale si cela una chimica (intendo letteralmente) unica e non ripetibile. In questo senso, sofferenza e stravizi sono una peculiarità, piuttosto di una riserva.
 

lunaiena

Scemo chi legge
a me invece fa incazzare perché spesso banalizza talento, fatica e sacrificio facendo pensare che basti essere fuori di testa per sentirsi "artisti"

E Minni... molte volte chi banalizza pensando, non approfondisce
la conoscenza di un concetto ...
ci si basa, come tu ben sai ,su protocolli ,
detti e leggende metropolitane
ma alla fine
non è cosi e la cosa difficile per alcuni è ricredersi
è più facile pensare che per essere un artista devi essere fuori di testa ...


Non mi sono soiegata ma non fa nulla
 

free

Escluso
posto che la tua premessa sia doverosa e sbagliavo a darla per scontata,mi riferivo proprio a tutta quella folta categoria di "maledetti " .
nella discussione passata ricordo che la questione per alcuni era che la droga aveva portato a livelli eccelsi uno spirito artistico ovviamente già presente,
per me in qualche caso questo aveva semplicemente tolto la possibilità di vivere più a lungo e meglio permettendo una maggiore produzione, come dire...
il punto è : stabilito che modigliani è modigliani sempre e comunque: davvero dava il meglio di sé quando non era lucido?
io non credo

credo che alla fine non si riesca mai a capire se abbiano avuto una vita travagliata per via degli additivi o se, al contrario, li abbiano usati per cercare di attenuare la vita travagliata che già avevano
comunque sia, diffido perchè mi sembra un clichè quasi obbligatorio, altrimenti non si può dire di essere un artista maledetto...
 

Ultimo

Escluso
ne parlammo anche tempo fa e alcuni affermavano che artisti che nella musica, nell'arte e nella letteratura avevano vissuto una vita tormentata e spesso in preda ad alcol , droghe e antidepressivi davano il meglio , cioè bukowski , heminguay, modigliani , i rolling stones...e chi più ne ha ne metta,
non fossero stati maledetti non avrebbero prodotto arte.
cosa ne pensate?
Perfetto, dirò a mio figlio in discoteca di prendere le pastiglie, gli serviranno per farsi notare per uscire da se stesso per diventare colui che non è.

L'arte è esternazione di se stessi o di ciò che nel contemporaneo esce fuori da determinati canoni, rendere il tutto surreale e che non parte da fondamenta stabili ma da allucinazioni che non provengono da se stessi ma dalla chimica..... bhe a me oltre quella bellezza artificiale non da altro.
 
ne parlammo anche tempo fa e alcuni affermavano che artisti che nella musica, nell'arte e nella letteratura avevano vissuto una vita tormentata e spesso in preda ad alcol , droghe e antidepressivi davano il meglio , cioè bukowski , heminguay, modigliani , i rolling stones...e chi più ne ha ne metta,
non fossero stati maledetti non avrebbero prodotto arte.
cosa ne pensate?
Scusami se te lo faccio notare...
Ma secondo me hai aperto questo 3d
per pura provocazione....

Infatti tu sai che io sono un grande artista...
E quindi di sicuro lo hai aperto per arrivare a dire che il mio talento dipende
dalle donne che mi ciulo.

Comunque sia, io non so se Reger trovasse ispirazione, come Beethoven dai deliri alcolici....

So solo che bevi e bevi là....
Max Reger fece un infarto a 43 anni...lasciando comunque una montagna di musica...

Forse il più che si considerava maledetto era Liszt....
Ma fatalità campò molto....sai vendere l'anima al diavolo rende....:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 
Perfetto, dirò a mio figlio in discoteca di prendere le pastiglie, gli serviranno per farsi notare per uscire da se stesso per diventare colui che non è.

L'arte è esternazione di se stessi o di ciò che nel contemporaneo esce fuori da determinati canoni, rendere il tutto surreale e che non parte da fondamenta stabili ma da allucinazioni che non provengono da se stessi ma dalla chimica..... bhe a me oltre quella bellezza artificiale non da altro.
non comprendo la prima parte che non riesco momentaneamente a nerettare, direi anatema.
per il resto non sono mica tanto sicura di quello che affermi , se come già detto detesto il cliché del fuori di testa ergo artista,
è anche vero che certa musica e certa arte "allucinata" arriva comunque nel profondo toccando certe corde.
al solito è vero tutto ed il suo contrario
 
Scusami se te lo faccio notare...
Ma secondo me hai aperto questo 3d
per pura provocazione....

Infatti tu sai che io sono un grande artista...
E quindi di sicuro lo hai aperto per arrivare a dire che il mio talento dipende
dalle donne che mi ciulo.

Comunque sia, io non so se Reger trovasse ispirazione, come Beethoven dai deliri alcolici....

So solo che bevi e bevi là....
Max Reger fece un infarto a 43 anni...lasciando comunque una montagna di musica...

Forse il più che si considerava maledetto era Liszt....
Ma fatalità campò molto....sai vendere l'anima al diavolo rende....:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
ebbene sì, maledetto:dracula:
 

Ultimo

Escluso
non comprendo la prima parte che non riesco momentaneamente a nerettare, direi anatema.
per il resto non sono mica tanto sicura di quello che affermi , se come già detto detesto il cliché del fuori di testa ergo artista,
è anche vero che certa musica e certa arte "allucinata" arriva comunque nel profondo toccando certe corde.
al solito è vero tutto ed il suo contrario

:) Certo che certe corde si toccano, si toccano nella conoscenza dell'artista e di quello che vuole dare in ciò che riesce a trasmettere come dote unica nel genere in cui eccelle, spesso questo si capisce dopo che l'artista non c'è più. Ma toccare certe corde che stanno al di la dell'artista stesso non possiamo entrarci nemmeno se ci facciamo noi stessi chimicamente. Forse percezione questo si.... ma entra comunque dentro perchè sempre di artista si tratta.

Ahh Minerva e lasciami perdere.... :mrgreen: ma potevo starmene fuori senza intervenire.:mrgreen:
 

Sbriciolata

Escluso
A mio modesto avviso, non credo si possa generalizzare.
Ci sono artisti bravissimi che non hanno mai avuto traumi o malesseri, ma che si sono metodicamente applicati nella loro arte, mi viene in mente Stephen King; ma anche gli stessi Rolling Stone, dopo essersi calati di tutto, credo che abbiano cambiato col tempo stile di vita, altrimenti non sarebbero arrivati a settant'anni così...

Non so credo che sia soggettivo, dipende dalla sensibilità, l'empatia, il talento, la voglia, o meglio, il bisogno impellente di esprimersi in quel determinato modo. Poi, che certi condizionamenti possano portarti a usare o abusare di sostanze perché altrimenti, lucidamente, non riusciresti ad accettarti "artista", non riusciresti a esprimerti, per vergogna, paura di essere patetico, ridicolo, denigrato, non riconosciuto.
Ma ci sono anche quelle persone così sicure di quello che vogliono dire, della loro "voce", qualsiasi tipo sia il mezzo artistico utilizzato, che non hanno bisogno di sostanze o che le usano per sperimentare...

Mah, mi sa che ho detto un mucchio di cavolate...

:)
ehm... lola... ci sono libri che, per sua stessa ammissione, ha scritto in uno stato di fattanza tale che non ricorda neppure di averlo fatto. Poi si è disintossicato... ma ci ha dato dentro forte con alcool e droghe varie per svariati anni.
 

Joey Blow

Escluso
ehm... lola... ci sono libri che, per sua stessa ammissione, ha scritto in uno stato di fattanza tale che non ricorda neppure di averlo fatto. Poi si è disintossicato... ma ci ha dato dentro forte con alcool e droghe varie per svariati anni.
I libri di merda in effetti sono arrivati quando ha smesso di bere, maledizione.
 

lolapal

Utente reloaded
ehm... lola... ci sono libri che, per sua stessa ammissione, ha scritto in uno stato di fattanza tale che non ricorda neppure di averlo fatto. Poi si è disintossicato... ma ci ha dato dentro forte con alcool e droghe varie per svariati anni.
:eek: Beh, questo non lo sapevo... non si può sapere tutto. Comunque la sostanza di quello che volevo dire è che non è assolutamente matematico che l'abuso di sostanze psicotrope porti a una migliore espressione artistica... :)
 

Ultimo

Escluso
:eek: Beh, questo non lo sapevo... non si può sapere tutto. Comunque la sostanza di quello che volevo dire è che non è assolutamente matematico che l'abuso di sostanze psicotrope porti a una migliore espressione artistica... :)
Sostanza chimica non ti piaceva no? dovevi per forza farmi aprire google e.....

Alla prossima noi due litighiamo, sallo.
 
Stato
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