Ho sbagliato tutto

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MaiPiú

Utente di lunga data
scusa... Molto molto timidamente... e se fosse la paura del matrimonio e non riuscire ad ammetterlo?

Ci sono persone che fanno capitare i patatrac (davvero inconsciamente)... perchè non se la sentono.. ed è ovvio che stia male..significherebbe ammettere a se stesso
di aver fatto il passo più lungo della gamba e con una persona alla quale vuole un bene enorme..

non ti sembra plausibile.. ?

senza andare a scomodare il rapporto con la madra cosa che mi pare parecchio freiudiana...
Guarda ti dico la verità, io ho pensato la stessa cosa. Tanto ormai il sonno notturno è diventato un bene di lusso che non mi posso permettere. Ho provato a chiederglielo, gli ho detto che forse il problema era il matrimonio, e lui mi ha risposto:

Il matrimonio lo volevo e lo voglio ancora. Ti sposerei anche domani. L'altra c'era e sarebbe continuata ad esserci finchè sarebbe durata con lei.

Alla faccia della sincerità!
in questo periodo di sua trance meglio preparami a verità che arrivano come coltellate.
dice solo questo (per fortuna). Il resto è chiusura totale.
 

Sbriciolata

Escluso
Mannaggia, invece temo che la terapia di coppia per lui sia troppo blanda come cura.
temo che serva un percorso tutto suo.
Probabilmente hai ragione, ma è un primo passo.
 

MaiPiú

Utente di lunga data
L'impressione è che l'"ora d'aria" che ti chiede sia solo un differire il confronto con se stesso, che - lo voglia o no - arriverà comunque. E' evidente che tu gli voglia, per lo meno, ancora bene (e ci mancherebbe) e che ci tenga alla sua salute: se veramente sei il suo unico punto di riferimento utile (e lui probabilmente non ne è perfettamente consapevole) ti tocca la decisione di dosare comprensione e durezza per fargli capire che LUI non può far finta di niente e cercare di riprendere semplicemente il discorso interrotto. Se anche per assurdo tu trovassi la forza per lasciarti tutto alle spalle a partire da questo momento, la cosa non funzionerà per lui. Ponigli delle condizioni: le sedute di coppia continuano solo se nel frattempo lui provvede anche a sè. Non sono un medico, nè uno psicologo, ma il rischio è che lui si trovi sull'orlo di un baratro e non se ne renda pienamente conto (o peggio, non voglia preoccuparsene). Sappi che io in alcuni momenti mi facevo pietà al punto che avrei accettato per me qualsiasi sorte nel vano tentativo di non perdere lei. Fortunatamente in qualche modo ho resistito alla prima ondata. Fagli capire che tu non vuoi (e ne hai tutte le ragioni) diventare la sua operatrice sanitaria, ma che anzi il futuro del vostro rapporto dipenderà dalle risorse che lui riuscirà a mettere in campo da questo punto in poi. Tu lo conosci, quindi solo tu sai come formulare la richiesta. Stai già dimostrandoti la persona migliore che potesse trovare preoccupandoti autenticamente per lui (da quel che dici, nessun altro ha un'idea verosimile di quello che sta accadendo). Fagli capire che la medicina sarà amara, ma è l'unica strada. Diversamente, smetterai di esserci per lui.

Scusa se mi permetto di darti dei consigli così diretti, ma mi rendo conto che anche io ho rischiato di dare alla mia compagna il tormento di continuare la propria vita assieme ad un cadavere, e ora che sono più lucido di allora mi pare semplicemente vergognoso. Ho letto l'intervento di Calipso poco sopra: non sono completamente d'accordo sulle premesse, ma lo sono sulle conclusioni. Ovvero, se pure decidiamo di tralasciare per il momento la spartizione delle colpe, rimane la responsabilità di rendersi presenti e disponibili a fronte dell'occasione di ricostruire. Occasione che tu potrai eventualmente offrirgli solo una volta che lui si sarà preso la briga di cominciare ad occuparsi di sè. Diversamente la vostra relazione diventerebbe per te una sorta di "volontariato" obbligato.
Giorgio, grazie per quello che hai scritto.
Ora devo fare cosí, dopo tanti anni insieme, io non ce la faccio a dirgli che deve risolversi i suoi problemi e...addio!
Non ce la faccio perchè mi preoccupa il fatto che nella situazione in cui si trova adesso, verrebbe risucchiato dalle sue paure.
pensavo di dover affrontare un tradimento e, nel bene o nel male, mi stavo preparando a questo.
ora devo affrontare qualcosa di completamente diverso.
 

Sbriciolata

Escluso
Giorgio, grazie per quello che hai scritto.
Ora devo fare cosí, dopo tanti anni insieme, io non ce la faccio a dirgli che deve risolversi i suoi problemi e...addio!
Non ce la faccio perchè mi preoccupa il fatto che nella situazione in cui si trova adesso, verrebbe risucchiato dalle sue paure.
pensavo di dover affrontare un tradimento e, nel bene o nel male, mi stavo preparando a questo.
ora devo affrontare qualcosa di completamente diverso.
Capita. Però ti dico una cosa: prima accertati di essere in grado di farlo. Non è una strada facile.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Giorgio, grazie per quello che hai scritto.
Ora devo fare cosí, dopo tanti anni insieme, io non ce la faccio a dirgli che deve risolversi i suoi problemi e...addio!
Non ce la faccio perchè mi preoccupa il fatto che nella situazione in cui si trova adesso, verrebbe risucchiato dalle sue paure.
pensavo di dover affrontare un tradimento e, nel bene o nel male, mi stavo preparando a questo.
ora devo affrontare qualcosa di completamente diverso.
Ma perchè pensi che questo spirito da crocerossina lo aiuterà?

Per crescere deve andare da solo dallo psicologo, non ha bisogno della mamma che gli perdoni le marachelle e lo prenda per mano. E' un adulto o sbaglio?

Lascialo andare per la sua strada.

Poi si vedrà.
 

Sbriciolata

Escluso
Non lo so se sono in grado di farlo.
Ce la metto tutta.
Io lo dico per te, non per lui. Mille ce l'ha fatta... ma ha sudato sangue e c'erano presupposti particolari.
Nella vita a volte, purtroppo, arriva un momento in cui si deve scegliere per la salvezza propria O dell'altro.
Se l'altro non è più che collaborativo... il risultato è che si va sotto in due, come in acqua.
 

MaiPiú

Utente di lunga data
Ma perchè pensi che questo spirito da crocerossina lo aiuterà?

Per crescere deve andare da solo dallo psicologo, non ha bisogno della mamma che gli perdoni le marachelle e lo prenda per mano. E' un adulto o sbaglio?

Lascialo andare per la sua strada.

Poi si vedrà.
L'ho già lasciato andare per la sua strada. Gli ultimi due mesi l'ho incontrato solo una mezz'ora ogni 2 settimane dallo psicologo per i giochini di coppia, tipo scrivi liste, cosa ti piaceva, cosa criticavi...
risultato: è andato fuori di testa.

Il 15 escrebbe stato il nostro anniversario.
Capisco che non c'era niente da festeggiare ma se tu stai cercando di ricucire un rapporto magari un messaggino carino lo mandi.
Il 18 dallo psicologo è uscita fuori la storia dell'anniversario e lui ha detto (cito testualmente): "io ho lavorato tutto il giorno, poi sono andato a casa e ho spento il cellulare. Mi sono messo a letto e ho pensato tutta la notte a stare male ma non ho avuto la forza di fare niente, io non ho piú la forza di fare niente".

Boh! A me non sembra tanto normale.
 

MaiPiú

Utente di lunga data
Io lo dico per te, non per lui. Mille ce l'ha fatta... ma ha sudato sangue e c'erano presupposti particolari.
Nella vita a volte, purtroppo, arriva un momento in cui si deve scegliere per la salvezza propria O dell'altro.
Se l'altro non è più che collaborativo... il risultato è che si va sotto in due, come in acqua.
Caspita, devo proprio leggerla la storia di questa ragazza che mi citate tutti.

Io ci provo, non posso non farlo. Non sono il tipo di persona che se ci sono problemi se ne va.
prima ce la metto tutta, poi se non ci rieco...pazienza.
se vedo che affondiamo in due...mollo la zavorra.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
L'ho già lasciato andare per la sua strada. Gli ultimi due mesi l'ho incontrato solo una mezz'ora ogni 2 settimane dallo psicologo per i giochini di coppia, tipo scrivi liste, cosa ti piaceva, cosa criticavi...
risultato: è andato fuori di testa.

Il 15 escrebbe stato il nostro anniversario.
Capisco che non c'era niente da festeggiare ma se tu stai cercando di ricucire un rapporto magari un messaggino carino lo mandi.
Il 18 dallo psicologo è uscita fuori la storia dell'anniversario e lui ha detto (cito testualmente): "io ho lavorato tutto il giorno, poi sono andato a casa e ho spento il cellulare. Mi sono messo a letto e ho pensato tutta la notte a stare male ma non ho avuto la forza di fare niente, io non ho piú la forza di fare niente".

Boh! A me non sembra tanto normale.
E allora?

Qualcuno dice che la fine di un rapporto di coppia è quasi come un lutto.

Tu non dormi la notte, non mi pare che lui sia l'unico a stare male.

Tu dovresti pensare alla sofferenza che ti ha causato e ad uscirne, trovandoti qualcuno che si prenda cura di te e non solo viceversa. Così ti fai trascinare sempre più in basso da una persona che ti ha già fatto male.

Ha una mamma? Delle amiche? Degli amici?

Si rivolgesse a loro. Anzi, che chiami quella poco di buono che si faceva montare mentre lui voleva sposarti.
 

eagle

Utente di lunga data
A me ste cose fanno venire il vomito........non prenderla a male non ce l'ho con te nè con il tuo compagno, ma sono cose che ho sentito anche dalla terapeuta che segue me e mia moglie (per la cronaca io sono il tradito). Ma quando cazzo erano nel letto a rotolarsi, scopavano con l'inconscio.....???:condom::unhappy:
Io, da persona molto razionale, queste risposte mi sanno tanto da presa per il culo.....
Quoto, a volte la realtà è molto più semplice di quanto si possa immaginare. Il tradimento è e resta un'azione egoista e assolutamente cosciente.
 

Ecate

Utente di lunga data
Non lo so se sono in grado di farlo.
Ce la metto tutta.
Ho letto la tua storia e mi sono chiesta: "ohibò , ma lo vede questa ragazza in che genere di situazione si va a infilare? Ma chi glie lo fa fare?@
Io ti consiglio di andartene, subito!
Con questo compagno mi sembra davvero difficile pensare che si possa costruire qualcosa di buono.
Tu sei parte in causa, non puoi aiutarlo. Non è ammalato, non si è rotto una gamba... È una persona con problemi di relazione. Già mi piace poco che invece di adoprarsi a RIPARARE il male fatto (requisito essenziale perché da un errore ci siano possibilità di crescita) si sia messo nel ruolo di quello bisognoso di aiuto (sarà pure vero, ma ha fatto un danno grave e ora piagnucola perché sta male...)
Uh uh se la psicologa è di stampo freudiano se ben ricordo potrebbe anche rispolverargli la faccenda della fruizione secondaria del sintomo (o della nevrosi, boh, non mi ricordo più)
Trovo che troppo spesso nevrosi e debolezze siano un lasciapassare per fare accettare ai malcapitati che hanno la ventura, volenti o nolenti, di condividere la vita con nevrotici a vari livelli. Psicologi e psichiatri dovrebbero riportare alla realtà i pazienti, senza fornire certificati medici di esonero alle responsabilità. A volte però è più comodo per tutti accondiscendere (non per te; ma ho la sensazione che tu stia perdendo un po' di vista te stessa, perché lui è in crisi...)
 

ToyGirl

Utente di lunga data
A me ste cose fanno venire il vomito........non prenderla a male non ce l'ho con te nè con il tuo compagno, ma sono cose che ho sentito anche dalla terapeuta che segue me e mia moglie (per la cronaca io sono il tradito). Ma quando cazzo erano nel letto a rotolarsi, scopavano con l'inconscio.....???:condom::unhappy:
Io, da persona molto razionale, queste risposte mi sanno tanto da presa per il culo.....
Lo sono. E lei è ingenua perchè ci casca con tutte le scarpe.

Ci vorrebbe un intervento di oscuro in questo 3d... con le parole... giuste :D
 

Sbriciolata

Escluso
Quoto, a volte la realtà è molto più semplice di quanto si possa immaginare. Il tradimento è e resta un'azione egoista e assolutamente cosciente.
nessuno sta dicendo il contrario. Non è che se una persona va in crisi a seguito di un'azione che ha commesso viene deresponsabilizzata. Ma leggete giorgiocan, o BD, o altri... le cose non sono MAI così lineari.
Dietro ogni azione c'è una motivazione e se commettiamo delle azioni che sono autolesive, che ci fanno stare male, che non riusciamo ad accettare di aver commesso... c'è qualcosa che va contro l'egoismo. A volte cambiando il punto di osservazione ci si apre un mondo. Questo senza togliere alcuna responsabilità.
 

giorgiocan

Utente prolisso
Vorrei rispondere ai vari "razionali", e mi sento tra l'altro di far parte del gruppo - anche se a ruoli invertiti. Qui ci sono due temi in ballo: la possibilità di continuare una relazione e la salute di due persone. Sul primo tema, io non mi pronuncio. E' una decisione che tocca a MaiPiù di diritto: in questo senso le vostre valutazioni ci stanno tutte. Sul secondo tema, a meno che la vostra impressione sia che il suo ex-compagno stia fingendo il proprio malessere, io ci andrei molto cauto. Perchè il fatto è che MaiPiù non si sente di abbandonare il suo ex al proprio destino, ovvero sta male per lui. Quindi a star male sono comunque in due. A me non sembra affatto che lei sia un'ingenua, anzi mi pare che abbia già messo in conto che il suo tentativo di aiutare il suo quasi-marito non sarebbe di incondizionata carità (se la cosa si rivelasse completamente ingestibile, se ne andrebbe definitivamente). Il fatto è che so per esperienza che questi traumi (che a mio modo di vedere sono assolutamente autentici) rischiano di condizionare pesantemente la vita di entrambi anche in futuro. Quindi secondo me il percorso che sta cercando di individuare per entrambi avrebbe perfettamente senso. Sperando che fornisca gli elementi per prendere una decisione definitiva e soprattutto che faccia bene anche a lei, per chiarire la situazione.

Punto.
 
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ToyGirl

Utente di lunga data
Vorrei rispondere ai vari "razionali", e mi sento tra l'altro di far parte del gruppo - anche se a ruoli invertiti. Qui ci sono due temi in ballo: la possibilità di continuare una relazione e la salute di due persone. Sul primo tema, io non mi pronuncio. E' una decisione che tocca a MaiPiù di diritto: in questo senso le vostre valutazioni ci stanno tutte. Sul secondo tema, a meno che la vostra impressione sia che il suo ex-compagno stia fingendo il proprio malessere, io ci andrei molto cauto. Perchè il fatto è che MaiPiù non si sente di abbandonare il suo ex al proprio destino, ovvero sta male per lui. Quindi a star male sono comunque in due. A me non sembra affatto che lei sia un'ingenua, anzi mi pare che abbia già messo in conto che il suo tentativo di aiutare il suo quasi-marito non sarebbe di incondizionata carità (se la cosa si rivelasse completamente ingestibile, se ne andrebbe definitivamente). Il fatto è che so per esperienza che questi traumi (che a mio modo di vedere sono assolutamente autentici) rischiano di condizionare pesantemente la vita di entrambi anche in futuro. Quindi secondo me il percorso che sta cercando di individuare per entrambi ci sta tutto. Sperando che fornisca gli elementi per prendere una decisione definitiva e soprattutto che faccia bene anche a lei, per chiarire la situazione.

Punto.
Certo che lei sta male.
Ma facendo così, secondo me, rischia di stare anche peggio...

Finzione o no.

Più che finzione, mi sembra che abbia bisogno di ben altre figure vicino, a cui appoggiarsi.
Non l'ex che ha tradito e che sotto, sotto, sempre mio parere, spera che da questa terapia lui rinasca.

Magari essere distaccata e cercare nel frattempo altri uomini che la tirino su.... forse sarebbe meglio. Se proprio non ce la fa a fargli fare questo percorso da solo.

Io comunque, al suo posto, non so esattamente chi ha detto che lui la tradiva inconsciamente.... beh in quel momento mi sarei alzata e me ne sarei andata.
 

MaiPiú

Utente di lunga data
Ho letto la tua storia e mi sono chiesta: "ohibò , ma lo vede questa ragazza in che genere di situazione si va a infilare? Ma chi glie lo fa fare?@
Io ti consiglio di andartene, subito!
Con questo compagno mi sembra davvero difficile pensare che si possa costruire qualcosa di buono.
Tu sei parte in causa, non puoi aiutarlo. Non è ammalato, non si è rotto una gamba... È una persona con problemi di relazione. Già mi piace poco che invece di adoprarsi a RIPARARE il male fatto (requisito essenziale perché da un errore ci siano possibilità di crescita) si sia messo nel ruolo di quello bisognoso di aiuto (sarà pure vero, ma ha fatto un danno grave e ora piagnucola perché sta male...)
Uh uh se la psicologa è di stampo freudiano se ben ricordo potrebbe anche rispolverargli la faccenda della fruizione secondaria del sintomo (o della nevrosi, boh, non mi ricordo più)
Trovo che troppo spesso nevrosi e debolezze siano un lasciapassare per fare accettare ai malcapitati che hanno la ventura, volenti o nolenti, di condividere la vita con nevrotici a vari livelli. Psicologi e psichiatri dovrebbero riportare alla realtà i pazienti, senza fornire certificati medici di esonero alle responsabilità. A volte però è più comodo per tutti accondiscendere (non per te; ma ho la sensazione che tu stia perdendo un po' di vista te stessa, perché lui è in crisi...)
Non è il mio compagno, non piú.
È solo una persona che ha perso la via, che ha problemi e che non riesce ad uscirne.
Non voglio risistemare tutto dall'oggi al domani.
Non so neanche se sia possibile risistemare.
Il tradimento è una ferita enorme, e lo só perchè ogni secondo che respiro ho come un peso sul petto che non mi lascia mai.
peró so anche che è inutile parlare di queste cose con uno che, adesso come adesso, dice cose sconclusionate che non ti fa capire niente...e poi quando le capisci rimpiangi di averlo fatto...sarebbe stato meglio non capire.

Se ci riesco, voglio allungargli una mano per uscire da questo stato di trance.
Penso di essere l'unica ad aver capito come sta veramente.
Ieri ed oggi, a dirla tutta, un paio di conoscenti comuni mi hanno chiamato dicendomi che questo fine settimana hanno incontrato il mio ex e che non sembrava tanto lucido...che andava farneticando cose tipo "è stata tutta colpa mia" "ho sbagliato solo io".
Meglio intervenire prima che impazzisca del tutto.
 

giorgiocan

Utente prolisso
Io comunque, al suo posto, non so esattamente chi ha detto che lui la tradiva inconsciamente.... beh in quel momento mi sarei alzata e me ne sarei andata.
Immagino che nessun professionista formulerebbe mai una frase del genere: suppongo che l'enunciato qui sopra sia passato attraverso diverse tastiere prima di prendere questa forma. Perchè sarebbe una fregnaccia così sconsiderata che nemmeno su Nonciclopedia.

Poi sul fatto di reagire "cercandosi altri uomini per tirarsi su" (al plurale, tra l'altro), beh, mi sembra un tantino semplicistica come soluzione...
 
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