ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
Vero. Ma avrai ben dei progetti, dei sogni, dei posti da raggiungere.
Anche per me non esiste. Semplicemente cerco di immaginarmelo. E me lo immagino più soddisfacente del presente.
Non so bene come spiegarlo. Ho chiara percezione del presente, non è che viva nel futuro immaginario. Ma proprio perché lo percepisco ne percepisco anche la noia, la mancanza di un perché e di uno scopo.
Certo che ho dei progetti. Ma.E progettare non è forse guardare ai proprio sogni e agire per trasformarli in realtà?
Non so, io guardo il presente ed è di una noia mortale, allora mi chiedo come cambiarlo, come muovere la mia vita da qui. E non trovo una risposta.
E temo il mio problema è tutto qui.
Hanno radici nel presente. E non in quello che mi immagino del futuro.
Il futuro è un'orizzonte, e come l'orizzonte è sfumato. Non è più, per me, un luogo in cui proiettarmi per uscire da un presente che non mi piace, che mi pesa, che mi fa male.
Nel bello e nel brutto del mio presente raccolgo limiti e risorse, e finalmente riesco a vivermeli nella loro interezza. E sono la base su cui lavorare per esplicitare il progetto. Base concreta.
Non mi chiedo come cambiare il presente. Mi chiedo come viverlo in pienezza. Non voglio modificarlo, voglio viverlo, perchè vivendolo si modifica da solo.
Progettare significa leggere la realtà concreta e presente.
Leggere potenzialità e limiti.
Stabilire obiettivi che siano attinenti e verificabili.
Concentrarsi sulle potenzialità e implementarle.
Alla luce delle variabili controllabili e manipolabili nel concreto.
E il concreto è solo nel qui e ora.
Questo è progettare.
Tenendo ben presente che, siccome l'osservato e l'osservante si influenzano a vicenda, sia le letture sia gli obiettivi potrebbero dover essere modificati in itinere.
Ma anche questo lo si fa nel presente, osservando e valutando il percorso nel suo svolgersi.
Il futuro è un'ipotesi. Da verificare. Liberamente.
Considerando che in quanto ipotesi, potrebbe benissimo essere sbagliata. Il futuro è nel presente. Il presente è il luogo della costruzione.
Il futuro è solo un risultato, il più delle volte imprevisto.