Feather?!?

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giorgiocan

Utente prolisso

Sbriciolata

Escluso
Certo che il dolore non sarebbe stato minore, avrebbe "solo" avuto una contropartita. Contropartita che ora non vedo.
Ora quasi tutte le sere alle 7 sono a casa e il week end (quasi tutti) pure. Per forza di cose lo vedrei meno. Specie se lei si trovasse un altro uomo.

Più leggo qui e altrove e più vedo persone che dicono "trova te stesso" "un'altra persona non ti può completare" "il problema è dentro di te, non fuori"
Leggo di donne che rinunciano all'amante per dedicarsi a una vita tranquilla e rassicurante. Che si "concentrano" su quello che hanno invece di cercare soluzioni fuori.
E non capisco. Ma un compagno serve o no? O è un accessorio che uno o l'altro fa lo stesso basta che si comporti bene?
Perché è questo che vedo emergere da tutti questi discorsi. La soluzione sembra non sia mai cambiare compagno ma farsi andare bene quello che si ha, a patto che l'uomo (o donna) in questione rimanga dentro parametri accettabili.
Quindi 'sto tanto decantato amore altro non è che un atto di volontà di farci andar bene la compagna/o che abbiamo al fianco almeno finché non esce troppo dal seminato.
Non è tanto dissimile dai matrimoni arrangiati indiani io trovo. Ti appioppano una/o e te la fai andare bene.
Qualche anima gentile potrebbe completare e/o chiarire questo concetto?
A me da piccola dicevano che la ditta Appoggi era fallita il giorno stesso dell'apertura.
Un compagno non serve. Non deve essere funzionale a. Al massimo può essere di complemento a, di supporto a.
E non è questione di farsi andare bene uno al posto dell'altro.
E' molto a monte il tuo problema, mon ami Fitér, secondo me.
Il problema è che tu cerchi una persona che ti faccia stare bene con te stesso, che ti aiuti ad avere autostima e stimoli. Quindi quando la trovi ti appoggi. Come lei va via tu frani giù.
A me ha molto colpito come descrivevi la tua amante: incoraggiante, consenziente, approvante quando tu descrivevi i tuoi sogni, le tue idee.
Se tu avessi avuto un progetto in cui credevi veramente, se tu avessi creduto a te stesso a prescindere dalla sua approvazione e dal suo incoraggiamento... l'avresti portato avanti ugualmente, secondo me.
Invece stai fermo lì ad aspettare la prossima musa annuente ed incoraggiante.
Ma la tua vita non può dipendere da un'altra persona.
Perchè gli altri vanno, vengono, muoiono... prescindendo da noi.
E l'amore, Fitér... l'amore secondo me si prova quando si poggia il peso tutto sui nostri piedini... altrimenti rischia di diventare dipendenza
:)
 

giorgiocan

Utente prolisso
E l'amore, Fitér... l'amore secondo me si prova quando si poggia il peso tutto sui nostri piedini... altrimenti rischia di diventare dipendenza
Verde mio. Per quest'ultima, anche se così mi fa pensare che ci voglia un coraggio da leoni, ad amare davvero. E che siamo quasi tutti pecoroni...

Ma potrebbe essere la giornatina un po' così! ;)
 

Sbriciolata

Escluso
Verde mio. Per quest'ultima, anche se così mi fa pensare che ci voglia un coraggio da leoni, ad amare davvero. E che siamo quasi tutti pecoroni...

Ma potrebbe essere la giornatina un po' così! ;)
non so se ci voglia coraggio... credo ci voglia consapevolezza che ne vale la pena.
 

Fantastica

Utente di lunga data
E non capisco. Ma un compagno serve o no? O è un accessorio che uno o l'altro fa lo stesso basta che si comporti bene?
Perché è questo che vedo emergere da tutti questi discorsi. La soluzione sembra non sia mai cambiare compagno ma farsi andare bene quello che si ha, a patto che l'uomo (o donna) in questione rimanga dentro parametri accettabili.
Quindi 'sto tanto decantato amore altro non è che un atto di volontà di farci andar bene la compagna/o che abbiamo al fianco almeno finché non esce troppo dal seminato.
Non è tanto dissimile dai matrimoni arrangiati indiani io trovo. Ti appioppano una/o e te la fai andare bene.
Qualche anima gentile potrebbe completare e/o chiarire questo concetto?
Che sia pieno il mondo di persone che non sanno stare da sole è evidente. Questo però è spesso compensato dalla frenesia con cui riempiono le loro giornate di impegni: alcuni imprescindibili; altri ricercati, proprio per non ritrovarsi a tu per tu con se stesse. Un compagno non serve, perché al pari di altre attività non imprescindibili, non è utile a far stare meglio chi non sa stare a tu per tu con se stesso ed è equiparabile al corso di yoga, alla palestra, al corso di bridge, al corso di ballo, e tutte le minchiate con cui la gente riesce a riempirsi le giornate per poi magari ritrovarsi a letto a non riuscire a dormire, o a soffrire di reflusso gastrico.
Gli atti di volontà non sono mai decisivi per nessuna riuscita umana, se non sono accompagnati da un convincimento interiore, cioè dalla percezione chiara di ciò che a me fa bene e ciò che a me fa male.
Secondo me, solo l'ascolto attento delle proprie reazioni emotive nell'istante stesso in cui ci accadono dei fatti è la guida verso la conoscenza di sé, intesa come la capacità di scegliere per sé ciò che fa bene a sé e di evitare per sé ciò che fa male a sé, senza schemi mentali importati dal "si dice" e dal "si fa". Per esempio, a me fa bene fumare. E me ne frego al cubo dei gufi. Però ho anche smesso di fumare per qualche anno: e me ne fregavo al cubo di chi fumava e dell'esistenza stessa delle sigarette e dei tabaccai, di cui mi ero proprio dimenticata. La vera lampada dell'Eremita, ma anche quella di Aladino, è nella soluzione che ci induce a prendere il nostro sentire con molta vivacità e nella pancia ciò che fa bene a noi, e che il mondo si fotta.
A me piace come ti interroghi, mi piace la tua indolenza, mi piace la tua confusione, mi piace la tua mancanza di decisione, perché non le usi come scuse per non agire, ma sono la penombra dentro cui stare in attesa che sorga il sole. Nella penombra non si può decidere niente di sensato, meno che mai che strada percorrere, perché non la si può vedere bene; ma nella penombra anche si può sperimentare il senso della propria attesa, e ha senso anche attendere, perché non tutto dipende da noi.
Credo che la situazione di stallo in cui vivi non sia bella da vivere, ma sia feconda.
La più grande virtù è la pazienza.
 
A me da piccola dicevano che la ditta Appoggi era fallita il giorno stesso dell'apertura.
Un compagno non serve. Non deve essere funzionale a. Al massimo può essere di complemento a, di supporto a.
E non è questione di farsi andare bene uno al posto dell'altro.
E' molto a monte il tuo problema, mon ami Fitér, secondo me.
Il problema è che tu cerchi una persona che ti faccia stare bene con te stesso, che ti aiuti ad avere autostima e stimoli. Quindi quando la trovi ti appoggi. Come lei va via tu frani giù.
A me ha molto colpito come descrivevi la tua amante: incoraggiante, consenziente, approvante quando tu descrivevi i tuoi sogni, le tue idee.
Se tu avessi avuto un progetto in cui credevi veramente, se tu avessi creduto a te stesso a prescindere dalla sua approvazione e dal suo incoraggiamento... l'avresti portato avanti ugualmente, secondo me.
Invece stai fermo lì ad aspettare la prossima musa annuente ed incoraggiante.
Ma la tua vita non può dipendere da un'altra persona.
Perchè gli altri vanno, vengono, muoiono... prescindendo da noi.
E l'amore, Fitér... l'amore secondo me si prova quando si poggia il peso tutto sui nostri piedini... altrimenti rischia di diventare dipendenza
:)
Erano male informati
l'ìho rilevata io e l'ho fatta fruttare
ha cambiato nome
in Telopongo sas.:rolleyes: :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 
E stavo ad aspetta' che me lo dicevi te...:D
Ah ti devi aggiornar...
Pensa ti dico un spettegulessh...
Ho una seconda cugina che insegna a Melano...
e la conosce....:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 

Sterminator

Utente di lunga data
Ah ti devi aggiornar...
Pensa ti dico un spettegulessh...
Ho una seconda cugina che insegna a Melano...
e la conosce....:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
ESTIGRANDISSIMICAZZI?...:rotfl:
 
ESTIGRANDISSIMICAZZI?...:rotfl:
Da buon veneto
abbiamo tutti la cuggina a Melano no?
Pensa mia cuggina abita dove c'è quella spece di aeroporto...speta...bresso...
Bresso? Esiste...
che il fu suo padre marito della cuggina di mi madre
scese da Danta di Cadore a andò a lavorare alla Galileo dove fanno robba de precisione...
E conobbe la cuggina di mi madre che era andata a opera...ossia a far la serva in casa dei ricchi no?

Si sposarono ed ebbero du figlie...
E da bambini s'andava dalla cuggine di melano no?...

A vedere i casermoni dove abbitanno i melanesi no?
 

Sterminator

Utente di lunga data
Da buon veneto
abbiamo tutti la cuggina a Melano no?
Pensa mia cuggina abita dove c'è quella spece di aeroporto...speta...bresso...
Bresso? Esiste...
che il fu suo padre marito della cuggina di mi madre
scese da Danta di Cadore a andò a lavorare alla Galileo dove fanno robba de precisione...
E conobbe la cuggina di mi madre che era andata a opera...ossia a far la serva in casa dei ricchi no?

Si sposarono ed ebbero du figlie...
E da bambini s'andava dalla cuggine di melano no?...

A vedere i casermoni dove abbitanno i melanesi no?
interessan....ronf...ronf....zzzzz....zzzzz......
 

Carola

Utente di lunga data
Guarda feath che parlo x me non è stare a casa ad accontentar si e uno vale altro, ci sono vite momenti attimi
Io x dirti qnd ero con amante se pensavo ai ragazzi a mio marito ecco mi prendeva una fitta, capivo che quei momenti li di noi li avrei rimpianti

Poi certo potevo viverne altri con lui di molto belli
Forse si.
Ma il ns vissuto ha ancora un valore aggiunto e dell altro nella quotidianità nulla so
E ricominciare guarda... Mica voglia

Tu non stai bene con te stesso e pensi sia un accontentarsi x tutti
Non è cosi!!
 

Innominata

Utente che predica bene
A me da piccola dicevano che la ditta Appoggi era fallita il giorno stesso dell'apertura.
Un compagno non serve. Non deve essere funzionale a. Al massimo può essere di complemento a, di supporto a.
E non è questione di farsi andare bene uno al posto dell'altro.
E' molto a monte il tuo problema, mon ami Fitér, secondo me.
Il problema è che tu cerchi una persona che ti faccia stare bene con te stesso, che ti aiuti ad avere autostima e stimoli. Quindi quando la trovi ti appoggi. Come lei va via tu frani giù.
A me ha molto colpito come descrivevi la tua amante: incoraggiante, consenziente, approvante quando tu descrivevi i tuoi sogni, le tue idee.
Se tu avessi avuto un progetto in cui credevi veramente, se tu avessi creduto a te stesso a prescindere dalla sua approvazione e dal suo incoraggiamento... l'avresti portato avanti ugualmente, secondo me.
Invece stai fermo lì ad aspettare la prossima musa annuente ed incoraggiante.
Ma la tua vita non può dipendere da un'altra persona.
Perchè gli altri vanno, vengono, muoiono... prescindendo da noi.
E l'amore, Fitér... l'amore secondo me si prova quando si poggia il peso tutto sui nostri piedini... altrimenti rischia di diventare dipendenza
:)
Discorso chiaro, semplice, veritiero, molto utile per iniziare a sbrogliare la matassa:up:
 

Leda

utente Olimpi(c)a
A me da piccola dicevano che la ditta Appoggi era fallita il giorno stesso dell'apertura.
Un compagno non serve. Non deve essere funzionale a. Al massimo può essere di complemento a, di supporto a.
E non è questione di farsi andare bene uno al posto dell'altro.
E' molto a monte il tuo problema, mon ami Fitér, secondo me.
Il problema è che tu cerchi una persona che ti faccia stare bene con te stesso, che ti aiuti ad avere autostima e stimoli. Quindi quando la trovi ti appoggi. Come lei va via tu frani giù.
A me ha molto colpito come descrivevi la tua amante: incoraggiante, consenziente, approvante quando tu descrivevi i tuoi sogni, le tue idee.
Se tu avessi avuto un progetto in cui credevi veramente, se tu avessi creduto a te stesso a prescindere dalla sua approvazione e dal suo incoraggiamento... l'avresti portato avanti ugualmente, secondo me.
Invece stai fermo lì ad aspettare la prossima musa annuente ed incoraggiante.
Ma la tua vita non può dipendere da un'altra persona.
Perchè gli altri vanno, vengono, muoiono... prescindendo da noi.
E l'amore, Fitér... l'amore secondo me si prova quando si poggia il peso tutto sui nostri piedini... altrimenti rischia di diventare dipendenza
:)
Discorso chiaro, semplice, veritiero, molto utile per iniziare a sbrogliare la matassa:up:
Sul discorso di Sbri concordo solo in parte, quella evidenziata, principalmente.
Mi rendo conto che sia molto spaventevole ammettere che ci siano progetti ed ambizioni che vanno al di là della singola individualità (che equivale ad ammettere che abbiamo BISOGNO di qualcun altro e non siamo autosufficienti come ci piacerebbe credere), o che possono essere realizzati solo parzialmente da soli, per lo meno in termini di soddisfazione.
Posso concepire un figlio con l'inseminazione artificiale e crescerlo da mamma single, posso andare al cinema, a teatro o ad un concerto per conto mio, posso masturbarmi se non ho un partner o un amante, posso perseguire la mia visione della vita e del mondo anche da sola. Ma - e lasciando perdere il biasimo che potrei attirarmi per certe scelte o decisioni - condividere è bellissimo, cavoli. E non parlo di condividere con qualcuno a caso pur di non star da soli, ma con una persona speciale, che ci piace, a cui piacciamo e che ha aspirazioni, gusti e una Weltanschauung in sintonia con la nostra, e con la quale ci siamo scelti.
Feath ha questa ambizione, perché è un'esperienza che non ha mai vissuto e che desidera con tutto se stesso. Io non ci trovo niente di incomprensibile o riprovevole, anzi. Alla stessa maniera, non vedo in lui sintomi di dipendenza nei confronti della ex amante, ma solo gli effetti di un errore di valutazione: basandosi sul loro grado di intesa, lui ha ipotizzato - magari non incoraggiato, ma sicuramente non smentito, prima dell'esito finale della vicenda, da lei - che avessero la stessa Visione. Errore. Lei ne aveva un'altra. Lui rimpiange la sensazione che ha provato quando credeva che fossero sulla stessa barca a veleggiare verso un comune orizzonte, non lei.
Questo è.
Per me, si intende.

Fai bene a star fermo, Feath. Raccogli le forze per perseguire il tuo sogno, e intanto capisciti e fidati di quello che vuoi. Per te va bene quello, anche se per altri è adatto qualcosa di diverso. Una vita 'taglia unica' non esiste. Certo, ad essere se stessi ci vuol coraggio. Alla maggioranza mica piace chi esce dai binari.
 

MK

Utente di lunga data
Certo che il dolore non sarebbe stato minore, avrebbe "solo" avuto una contropartita. Contropartita che ora non vedo.
Ora quasi tutte le sere alle 7 sono a casa e il week end (quasi tutti) pure. Per forza di cose lo vedrei meno. Specie se lei si trovasse un altro uomo.

Più leggo qui e altrove e più vedo persone che dicono "trova te stesso" "un'altra persona non ti può completare" "il problema è dentro di te, non fuori"
Leggo di donne che rinunciano all'amante per dedicarsi a una vita tranquilla e rassicurante. Che si "concentrano" su quello che hanno invece di cercare soluzioni fuori.
E non capisco. Ma un compagno serve o no? O è un accessorio che uno o l'altro fa lo stesso basta che si comporti bene?
Perché è questo che vedo emergere da tutti questi discorsi. La soluzione sembra non sia mai cambiare compagno ma farsi andare bene quello che si ha, a patto che l'uomo (o donna) in questione rimanga dentro parametri accettabili.
Quindi 'sto tanto decantato amore altro non è che un atto di volontà di farci andar bene la compagna/o che abbiamo al fianco almeno finché non esce troppo dal seminato.
Non è tanto dissimile dai matrimoni arrangiati indiani io trovo. Ti appioppano una/o e te la fai andare bene.
Qualche anima gentile potrebbe completare e/o chiarire questo concetto?
Caro, contropartita in questioni di cuore non si può sentire. Il dolore è dolore e basta. Avresti avuto tu una spalla sulla quale piangere i sensi di colpa. Tua moglie te la sei fatta andare bene?
 

feather

Utente tardo
Caro, contropartita in questioni di cuore non si può sentire. Il dolore è dolore e basta. Avresti avuto tu una spalla sulla quale piangere i sensi di colpa. Tua moglie te la sei fatta andare bene?
Il dolore conseguente a una decisione volontaria ha SEMPRE una contropartita. Ti faresti anche togliere un polmone se c'è una contropartita.
C'è sempre una valutazione per capire se il dolore che provochi a te o a un altro è "giustificato", controbilanciato, ripagato. Mettici l'aggettivo che ti piace di più ma il concetto l'hai capito.
rosa ha fatto soffrire il suo ex perché il tutto era "giustificato" dal fatto che la cosa fa star bene lei. Ha fatto le sue valutazioni e scelto quello che le sembrava migliore per lei. H7 uguale.
Che non ti piaccia il termine posso capire ma il concetto mi pare sia quello, no?

Non sono sicuro di aver capito la tua domanda, la moglie non me la sono fatta andar bene. L'ho scelta io, avevo visto che era perfetta per fare quella famiglia che credevo dare il senso che mancava.
 

feather

Utente tardo
Se tu invece sei semplicemente disamorato di te, della tua vita, delle possibilità che il futuro potrebbe riservarti, allora non c'è niente che tua moglie possa fare, eccetto forse incoraggiarti a prenderti cura di te. Forse anche l'amante, in questo senso, è stato un tuo modo di prenderti cura di te. Ma in questo stato non esiste appagamento duraturo, quindi è difficile nutrire un amore sano.
Un compagno non serve. Non deve essere funzionale a.
Il problema è che tu cerchi una persona che ti faccia stare bene con te stesso, che ti aiuti ad avere autostima e stimoli. Quindi quando la trovi ti appoggi. Come lei va via tu frani giù.
Invece stai fermo lì ad aspettare la prossima musa annuente ed incoraggiante.
l'amore secondo me si prova quando si poggia il peso tutto sui nostri piedini... altrimenti rischia di diventare dipendenza
Gli atti di volontà non sono mai decisivi per nessuna riuscita umana, se non sono accompagnati da un convincimento interiore, cioè dalla percezione chiara di ciò che a me fa bene e ciò che a me fa male.
Secondo me, solo l'ascolto attento delle proprie reazioni emotive nell'istante stesso in cui ci accadono dei fatti è la guida verso la conoscenza di sé, intesa come la capacità di scegliere per sé ciò che fa bene a sé e di evitare per sé ciò che fa male a sé
Credo che la situazione di stallo in cui vivi non sia bella da vivere, ma sia feconda.
Feath ha questa ambizione, perché è un'esperienza che non ha mai vissuto e che desidera con tutto se stesso.
Lui rimpiange la sensazione che ha provato quando credeva che fossero sulla stessa barca a veleggiare verso un comune orizzonte, non lei.
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno risposto. Sono tutte risposte molto interessanti ma soprattutto molto importanti per me.

Quello che ha detto Leda sul mio desiderio di condividere e sul -cosa- mi manca è vero. Resta però da capire se ho superato o meno lo sfumato confine che da un sano desiderio di condivisione finisce nella dipendenza. Io onestamente non saprei rispondere con sicurezza.
Perché è probabile che quello che ha detto rosa sia anche vero. La mia ex amante rappresentava anche la mano tesa per uscire dal pantano in cui sono.
È possibile che le due cose coesistano, l'una non necessariamente esclude l'altra.

La cosa strana è che io non sto male con me stesso. Ne ho la paura della verità di cui parla Giorgio.
Io posso stare da solo e in silenzio per mesi e mesi. E l'ho fatto. Non ci sto male, anzi.
Non credo sia la paura a guardarmi dentro che mi manca. È che proprio non ho idea di dove guardare. Non ho idea di quale sia la situazione che mi appartiene e che mi darebbe la serenità. Non sono neanche sicuro che sia la situazione da cambiare. Magari devo solo cambiare punto di vista.
Per questo chiedevo del ruolo del compagno in tutto questo. Magari non è la mia compagna il problema e lei va bene così com'è. Che ne sò...
Ed è per questo che, per citare anche Nausicaa non faccio nulla se non rimuginare, per il semplice fatto che non ho idea di che altro fare.
Il corso di bridge sembra una cazzata anche a me.

Quello che so è che questi scambi di idee mi fanno bene. Mi danno altri punti di vista che, in altre parole, sono speranza. Anche se sollevano più domande che risposte.

È vero anche quello che ha detto Giorgio. Io vivo in una grigia noia profonda e non ho idea del perché. In perenne attesa che succeda qualcosa a riaccendermi. Altrimenti mi alzo, vado a lavorare, dormo, mi rialzo...
Non riesco a vedere un perché, uno scopo, degli stimoli che destino il mio interesse. Non so perché veda le persone attorno a me fare la loro vita ed essere sereni e appagati e io abbia questo senso di noia e prevedibilità della vita quotidiana come una persistente nausea.
 

Carola

Utente di lunga data
Feath il meglio x me si ma in questi caso ponderi il meglio x tutti in ogni ambito
Il meglio x me ad es lavorativam parlando era accettare un trasferimento
Definitivo
Avrei fatto cosa mi piace di più avrei avuto le persone giuste più soldi
Ma significava sradicare figli abitudini felici
X andare in un posto dove alta qualità o termini di assistenza tasse ecc ma buon dio mancavano cose che in Italia diamo x scontate...
Ma anche perché la mia alternativa qui e'buona, poi da sola nonostante questo sarei andata
È normale che non ragioni solo x te stessa quando hai una famiglia dove non stai male
Questo e'il punto
Non stai male

Non ho sacrificato nessun agnello
Ora mio ex sta male lo so ma o andavamo avanti come andavamo o inutile si aspettasse che io mandasti a gambe all aria mia famiglia
Mai detto ma nemmeno fatto capire

Comunque lo conosco e reagisce e capisce
Come sai si è separato senza avere me come alternativa
Pensa a se dice

Dovresti pensare anche tu meno a cosa succede in giro e fare esempi e concentrarsi x te li adesso
E coinvolgere tua moglie in primis in questi pensieri feath
 
Stato
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