Sterminator
Utente di lunga data
Se se, come no...e come ar solito, neh?...:mrgreen:Capito :up:Non hai capito niente tu.
Se se, come no...e come ar solito, neh?...:mrgreen:Capito :up:Non hai capito niente tu.
La Verità mi fa una paura fottuta. E sicuramente io non sono pronto. Credo che pochi abbiano le spalle larghe abbastanza. In questo momento, io sicuramente no.Ci provo: http://www.comelavitaquandotisorride.com/blog/dove-vai-e-cosa-fai-se-non-dici-la-verita
E anche: http://www.osho.com/it/read/osho-times/other-myself/you-are-responsible (soprattutto l'ultimo capoverso)
A me da piccola dicevano che la ditta Appoggi era fallita il giorno stesso dell'apertura.Certo che il dolore non sarebbe stato minore, avrebbe "solo" avuto una contropartita. Contropartita che ora non vedo.
Ora quasi tutte le sere alle 7 sono a casa e il week end (quasi tutti) pure. Per forza di cose lo vedrei meno. Specie se lei si trovasse un altro uomo.
Più leggo qui e altrove e più vedo persone che dicono "trova te stesso" "un'altra persona non ti può completare" "il problema è dentro di te, non fuori"
Leggo di donne che rinunciano all'amante per dedicarsi a una vita tranquilla e rassicurante. Che si "concentrano" su quello che hanno invece di cercare soluzioni fuori.
E non capisco. Ma un compagno serve o no? O è un accessorio che uno o l'altro fa lo stesso basta che si comporti bene?
Perché è questo che vedo emergere da tutti questi discorsi. La soluzione sembra non sia mai cambiare compagno ma farsi andare bene quello che si ha, a patto che l'uomo (o donna) in questione rimanga dentro parametri accettabili.
Quindi 'sto tanto decantato amore altro non è che un atto di volontà di farci andar bene la compagna/o che abbiamo al fianco almeno finché non esce troppo dal seminato.
Non è tanto dissimile dai matrimoni arrangiati indiani io trovo. Ti appioppano una/o e te la fai andare bene.
Qualche anima gentile potrebbe completare e/o chiarire questo concetto?
Verde mio. Per quest'ultima, anche se così mi fa pensare che ci voglia un coraggio da leoni, ad amare davvero. E che siamo quasi tutti pecoroni...E l'amore, Fitér... l'amore secondo me si prova quando si poggia il peso tutto sui nostri piedini... altrimenti rischia di diventare dipendenza
non so se ci voglia coraggio... credo ci voglia consapevolezza che ne vale la pena.Verde mio. Per quest'ultima, anche se così mi fa pensare che ci voglia un coraggio da leoni, ad amare davvero. E che siamo quasi tutti pecoroni...
Ma potrebbe essere la giornatina un po' così!![]()
Che sia pieno il mondo di persone che non sanno stare da sole è evidente. Questo però è spesso compensato dalla frenesia con cui riempiono le loro giornate di impegni: alcuni imprescindibili; altri ricercati, proprio per non ritrovarsi a tu per tu con se stesse. Un compagno non serve, perché al pari di altre attività non imprescindibili, non è utile a far stare meglio chi non sa stare a tu per tu con se stesso ed è equiparabile al corso di yoga, alla palestra, al corso di bridge, al corso di ballo, e tutte le minchiate con cui la gente riesce a riempirsi le giornate per poi magari ritrovarsi a letto a non riuscire a dormire, o a soffrire di reflusso gastrico.E non capisco. Ma un compagno serve o no? O è un accessorio che uno o l'altro fa lo stesso basta che si comporti bene?
Perché è questo che vedo emergere da tutti questi discorsi. La soluzione sembra non sia mai cambiare compagno ma farsi andare bene quello che si ha, a patto che l'uomo (o donna) in questione rimanga dentro parametri accettabili.
Quindi 'sto tanto decantato amore altro non è che un atto di volontà di farci andar bene la compagna/o che abbiamo al fianco almeno finché non esce troppo dal seminato.
Non è tanto dissimile dai matrimoni arrangiati indiani io trovo. Ti appioppano una/o e te la fai andare bene.
Qualche anima gentile potrebbe completare e/o chiarire questo concetto?
Erano male informatiA me da piccola dicevano che la ditta Appoggi era fallita il giorno stesso dell'apertura.
Un compagno non serve. Non deve essere funzionale a. Al massimo può essere di complemento a, di supporto a.
E non è questione di farsi andare bene uno al posto dell'altro.
E' molto a monte il tuo problema, mon ami Fitér, secondo me.
Il problema è che tu cerchi una persona che ti faccia stare bene con te stesso, che ti aiuti ad avere autostima e stimoli. Quindi quando la trovi ti appoggi. Come lei va via tu frani giù.
A me ha molto colpito come descrivevi la tua amante: incoraggiante, consenziente, approvante quando tu descrivevi i tuoi sogni, le tue idee.
Se tu avessi avuto un progetto in cui credevi veramente, se tu avessi creduto a te stesso a prescindere dalla sua approvazione e dal suo incoraggiamento... l'avresti portato avanti ugualmente, secondo me.
Invece stai fermo lì ad aspettare la prossima musa annuente ed incoraggiante.
Ma la tua vita non può dipendere da un'altra persona.
Perchè gli altri vanno, vengono, muoiono... prescindendo da noi.
E l'amore, Fitér... l'amore secondo me si prova quando si poggia il peso tutto sui nostri piedini... altrimenti rischia di diventare dipendenza
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Ma almeno hai capito che è Persa?:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:Se se, come no...e come ar solito, neh?...:mrgreen:
E stavo ad aspetta' che me lo dicevi te...Ma almeno hai capito che è Persa?:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
Ah ti devi aggiornar...E stavo ad aspetta' che me lo dicevi te...![]()
ESTIGRANDISSIMICAZZI?...:rotfl:Ah ti devi aggiornar...
Pensa ti dico un spettegulessh...
Ho una seconda cugina che insegna a Melano...
e la conosce....:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
Da buon venetoESTIGRANDISSIMICAZZI?...:rotfl:
interessan....ronf...ronf....zzzzz....zzzzz......Da buon veneto
abbiamo tutti la cuggina a Melano no?
Pensa mia cuggina abita dove c'è quella spece di aeroporto...speta...bresso...
Bresso? Esiste...
che il fu suo padre marito della cuggina di mi madre
scese da Danta di Cadore a andò a lavorare alla Galileo dove fanno robba de precisione...
E conobbe la cuggina di mi madre che era andata a opera...ossia a far la serva in casa dei ricchi no?
Si sposarono ed ebbero du figlie...
E da bambini s'andava dalla cuggine di melano no?...
A vedere i casermoni dove abbitanno i melanesi no?
Discorso chiaro, semplice, veritiero, molto utile per iniziare a sbrogliare la matassa:up:A me da piccola dicevano che la ditta Appoggi era fallita il giorno stesso dell'apertura.
Un compagno non serve. Non deve essere funzionale a. Al massimo può essere di complemento a, di supporto a.
E non è questione di farsi andare bene uno al posto dell'altro.
E' molto a monte il tuo problema, mon ami Fitér, secondo me.
Il problema è che tu cerchi una persona che ti faccia stare bene con te stesso, che ti aiuti ad avere autostima e stimoli. Quindi quando la trovi ti appoggi. Come lei va via tu frani giù.
A me ha molto colpito come descrivevi la tua amante: incoraggiante, consenziente, approvante quando tu descrivevi i tuoi sogni, le tue idee.
Se tu avessi avuto un progetto in cui credevi veramente, se tu avessi creduto a te stesso a prescindere dalla sua approvazione e dal suo incoraggiamento... l'avresti portato avanti ugualmente, secondo me.
Invece stai fermo lì ad aspettare la prossima musa annuente ed incoraggiante.
Ma la tua vita non può dipendere da un'altra persona.
Perchè gli altri vanno, vengono, muoiono... prescindendo da noi.
E l'amore, Fitér... l'amore secondo me si prova quando si poggia il peso tutto sui nostri piedini... altrimenti rischia di diventare dipendenza
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A me da piccola dicevano che la ditta Appoggi era fallita il giorno stesso dell'apertura.
Un compagno non serve. Non deve essere funzionale a. Al massimo può essere di complemento a, di supporto a.
E non è questione di farsi andare bene uno al posto dell'altro.
E' molto a monte il tuo problema, mon ami Fitér, secondo me.
Il problema è che tu cerchi una persona che ti faccia stare bene con te stesso, che ti aiuti ad avere autostima e stimoli. Quindi quando la trovi ti appoggi. Come lei va via tu frani giù.
A me ha molto colpito come descrivevi la tua amante: incoraggiante, consenziente, approvante quando tu descrivevi i tuoi sogni, le tue idee.
Se tu avessi avuto un progetto in cui credevi veramente, se tu avessi creduto a te stesso a prescindere dalla sua approvazione e dal suo incoraggiamento... l'avresti portato avanti ugualmente, secondo me.
Invece stai fermo lì ad aspettare la prossima musa annuente ed incoraggiante.
Ma la tua vita non può dipendere da un'altra persona.
Perchè gli altri vanno, vengono, muoiono... prescindendo da noi.
E l'amore, Fitér... l'amore secondo me si prova quando si poggia il peso tutto sui nostri piedini... altrimenti rischia di diventare dipendenza
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Sul discorso di Sbri concordo solo in parte, quella evidenziata, principalmente.Discorso chiaro, semplice, veritiero, molto utile per iniziare a sbrogliare la matassa:up:
Caro, contropartita in questioni di cuore non si può sentire. Il dolore è dolore e basta. Avresti avuto tu una spalla sulla quale piangere i sensi di colpa. Tua moglie te la sei fatta andare bene?Certo che il dolore non sarebbe stato minore, avrebbe "solo" avuto una contropartita. Contropartita che ora non vedo.
Ora quasi tutte le sere alle 7 sono a casa e il week end (quasi tutti) pure. Per forza di cose lo vedrei meno. Specie se lei si trovasse un altro uomo.
Più leggo qui e altrove e più vedo persone che dicono "trova te stesso" "un'altra persona non ti può completare" "il problema è dentro di te, non fuori"
Leggo di donne che rinunciano all'amante per dedicarsi a una vita tranquilla e rassicurante. Che si "concentrano" su quello che hanno invece di cercare soluzioni fuori.
E non capisco. Ma un compagno serve o no? O è un accessorio che uno o l'altro fa lo stesso basta che si comporti bene?
Perché è questo che vedo emergere da tutti questi discorsi. La soluzione sembra non sia mai cambiare compagno ma farsi andare bene quello che si ha, a patto che l'uomo (o donna) in questione rimanga dentro parametri accettabili.
Quindi 'sto tanto decantato amore altro non è che un atto di volontà di farci andar bene la compagna/o che abbiamo al fianco almeno finché non esce troppo dal seminato.
Non è tanto dissimile dai matrimoni arrangiati indiani io trovo. Ti appioppano una/o e te la fai andare bene.
Qualche anima gentile potrebbe completare e/o chiarire questo concetto?
Il dolore conseguente a una decisione volontaria ha SEMPRE una contropartita. Ti faresti anche togliere un polmone se c'è una contropartita.Caro, contropartita in questioni di cuore non si può sentire. Il dolore è dolore e basta. Avresti avuto tu una spalla sulla quale piangere i sensi di colpa. Tua moglie te la sei fatta andare bene?
Se tu invece sei semplicemente disamorato di te, della tua vita, delle possibilità che il futuro potrebbe riservarti, allora non c'è niente che tua moglie possa fare, eccetto forse incoraggiarti a prenderti cura di te. Forse anche l'amante, in questo senso, è stato un tuo modo di prenderti cura di te. Ma in questo stato non esiste appagamento duraturo, quindi è difficile nutrire un amore sano.
Un compagno non serve. Non deve essere funzionale a.
Il problema è che tu cerchi una persona che ti faccia stare bene con te stesso, che ti aiuti ad avere autostima e stimoli. Quindi quando la trovi ti appoggi. Come lei va via tu frani giù.
Invece stai fermo lì ad aspettare la prossima musa annuente ed incoraggiante.
l'amore secondo me si prova quando si poggia il peso tutto sui nostri piedini... altrimenti rischia di diventare dipendenza
Gli atti di volontà non sono mai decisivi per nessuna riuscita umana, se non sono accompagnati da un convincimento interiore, cioè dalla percezione chiara di ciò che a me fa bene e ciò che a me fa male.
Secondo me, solo l'ascolto attento delle proprie reazioni emotive nell'istante stesso in cui ci accadono dei fatti è la guida verso la conoscenza di sé, intesa come la capacità di scegliere per sé ciò che fa bene a sé e di evitare per sé ciò che fa male a sé
Credo che la situazione di stallo in cui vivi non sia bella da vivere, ma sia feconda.
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno risposto. Sono tutte risposte molto interessanti ma soprattutto molto importanti per me.Feath ha questa ambizione, perché è un'esperienza che non ha mai vissuto e che desidera con tutto se stesso.
Lui rimpiange la sensazione che ha provato quando credeva che fossero sulla stessa barca a veleggiare verso un comune orizzonte, non lei.