Stavo leggiucchiando "Vita a due" di Willy Pasini (datemi dell'esterofila, ma aborro i libri di psicologi - psicoterapeuti italiani, sono un'accozzaglia di casi clinici senza nessun abbozzo teorico dietro), e un tema stamattina casualmente mi è balzato agli occhi: ipse dixit "Nell'amore ci va generosità, un amore che non supera una CRISI non è un vero amore, è un amore fragile".
La crisi presuppone il perdono, presumo.
Sappiamo perdonare?
Quante volte su queste pagine diciamo "Ah no meglio sbatterlo/la fuori di casa subito?"
Quando come e perché si puo' e si deve iniziare un percorso di perdono?
Perdono si o perdono no?
Avete voglia di parlarne?
Bacio!
Il PERDONO in sè lo reputo un concetto abbastanza sterile...arrocca i "protagonosti" sulle proprie posizioni!
Il perdonato: reitera lo stesso errore o sviluppa degli enormi sensi di colpa verso l'altra parte,che spesso e volentieri gli precludono di viversi il rapporto a pieno!
Il perdonante:sviluppa rancori che spesso reprime, medita propositi di vendetta o peggio ancora diventa succubbe...e anche tutto questo va a minare il rapporto!
L'allontanamento quindi, almeno in un primo periodo, diventa(almeno per me)quasi fisiologico....per metabolizzare l'accaduto e riflettere sulle cause e su eventuali "correzioni" da apportare al rapporto(qual'ora si ritenesse di poterlo salvare)...
Se si riesce a superare la prima fase, quella del rancore, della mancanza dilaniante(soprattutto d'abitudini),dell'idealizzazione(del partner) post impatto col mondo vero...in linea di massima si giunge ad una fase di lucidità,nella quale si possono fare tutte le valutazioni del caso:
Il come sia avvenuto,
Il perchè,
Il si poteva evitare?!?...c'ero anchio(e non ero passiva!)
etc...
e poi giudicare se si può reimpostare un rapporto(per me è essenziale come lo si imposta dall'inizio),se si può sopperire ai problemi che hanno portato ad una rottura...Ovviamente è un percorso,lungo e complicato,che presuppone comprensione,pazienza appoggio e molto altro anche dall'altra parte...per cui difficile da mettere in atto!
Però a quel punto sarebbe davvero una ricostruzione o una "costruzione" del Perdono!