Il Perdono

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MK

Utente di lunga data
Tu invece credi che chi viene perdonato sia felice e sereno e che chi perdona si conservi sospettoso e rancoroso.... in questo caso però non c'è vero perdono perchè uno si illude e l'altro aspetta di venire smentito nella sua diffidenza.
Bruja
No no niente sospetti o rancori. E' che se si chiede perdono e questo viene concesso, senza elaborazione di entrambi, alla prima occasione... Tanto poi si perdona!!!!
 

Bruja

Utente di lunga data
Chen

... esatta-mente quel che avevo evidenziato: l'atto del perdono, introduce un'asimmetria relazionale tra il per-donante e il per-donato... è questo un buon inizio?... o non è meglio la com-prensione... che non perdona... ma è un "contenere in sé", "capacità di rac-chiudere" le ragioni... attra-verso la ragione...

E' evidente che questa è la visuale esatta, ma è quella propria ed interiore, in cui 'eventualmentel "perdonato" è oggetto secondario. Quindi la comprensione diventa un prendere atto e per-dono si offre una nuova opportunità.
Bruja
 
O

Old chensamurai

Guest
No no niente sospetti o rancori. E' che se si chiede perdono e questo viene concesso, senza elaborazione di entrambi, alla prima occasione... Tanto poi si perdona!!!!
... MK, non è tanto la questione del "poi si perdona"... è che se non si elabora adeguatamente l'accaduto, le RAGIONI che hanno condotto all'evento "tradimento", permangono intatte... le cause del problema rimangono tutte... benché avvolte dal rito mistico-trascendentale dell'"ego te absolvo"... che può avere una qualche funzione... ma solo là dove è supportato dal mistero della fede... l'amore umano non è un atto di fede... ha le sue ragioni... e ragioni tutte sue...
 

Bruja

Utente di lunga data
chen

... MK, non è tanto la questione del "poi si perdona"... è che se non si elabora adeguatamente l'accaduto, le RAGIONI che hanno condotto all'evento "tradimento", permangono intatte... le cause del problema rimangono tutte... benché avvolte dal rito mistico-trascendentale dell'"ego te absolvo"... che può avere una qualche funzione... ma solo là dove è supportato dal mistero della fede... l'amore umano non è un atto di fede... ha le sue ragioni... e ragioni tutte sue...

Trovo perfettamente centrati i due concetti sulle "ragioni" e quello sull'amore che non è un atto di fede.
Bruja
 
O

Old chensamurai

Guest
E' evidente che questa è la visuale esatta, ma è quella propria ed interiore, in cui 'eventualmentel "perdonato" è oggetto secondario. Quindi la comprensione diventa un prendere atto e per-dono si offre una nuova opportunità.
Bruja
... la comprensione non è un semplice "prendere atto"... è "capacità di racchiudere", di "con-tenere in sé", le ragioni dell'altro... le spieg-azioni dell'altro... le motiv-azioni dell'altro... non si per-dona... si offre... secondo limiti e presupposti che nascono proprio dalla comprensione... si offre un mondo nuovo dato che il vecchio è oramai morto... attraverso il perdono, invece, spesso ci s'illude di restaurare quel che c'era... un rito magico attraverso il quale ristabilire la purezza originaria della coscienza... un annullamento dell'atto (ego te absolvo)... una nuova ed impossibile verginità delle relazioni... per questo, il perdono è atto infantile... giocato interamente nella dimensione emotiva della speranza e del recupero magico di ciò che era... ma che, alla luce della comprensione, non può più essere...

... il perdono guarda all'indietro... la comprensione guarda in avanti e offre/esplora nuove possibilità...
 

MK

Utente di lunga data
... la comprensione non è un semplice "prendere atto"... è "capacità di racchiudere", di "con-tenere in sé", le ragioni dell'altro... le spieg-azioni dell'altro... le motiv-azioni dell'altro... non si per-dona... si offre... secondo limiti e presupposti che nascono proprio dalla comprensione... si offre un mondo nuovo dato che il vecchio è oramai morto... attraverso il perdono, invece, spesso ci s'illude di restaurare quel che c'era... un rito magico attraverso il quale ristabilire la purezza originaria della coscienza... un annullamento dell'atto (ego te absolvo)... una nuova ed impossibile verginità delle relazioni... per questo, il perdono è atto infantile... giocato interamente nella dimensione emotiva della speranza e del recupero magico di ciò che era... ma che, alla luce della comprensione, non può più essere...

... il perdono guarda all'indietro... la comprensione guarda in avanti e offre/esplora nuove possibilità...

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Bruja

Utente di lunga data
chen

... la comprensione non è un semplice "prendere atto"... è "capacità di racchiudere", di "con-tenere in sé", le ragioni dell'altro... le spieg-azioni dell'altro... le motiv-azioni dell'altro... non si per-dona... si offre... secondo limiti e presupposti che nascono proprio dalla comprensione... si offre un mondo nuovo dato che il vecchio è oramai morto... attraverso il perdono, invece, spesso ci s'illude di restaurare quel che c'era... un rito magico attraverso il quale ristabilire la purezza originaria della coscienza... un annullamento dell'atto (ego te absolvo)... una nuova ed impossibile verginità delle relazioni... per questo, il perdono è atto infantile... giocato interamente nella dimensione emotiva della speranza e del recupero magico di ciò che era... ma che, alla luce della comprensione, non può più essere...

... il perdono guarda all'indietro... la comprensione guarda in avanti e offre/esplora nuove possibilità...

Ecco quindi che il dire che la comprensione profonda ed elaborativa può prescindere da un perdono che ha come unica ragione il pregresso che si deve eliminare, ha una sua ragion d'essere.
Bruja
 
O

Old chensamurai

Guest
Ecco quindi che il dire che la comprensione profonda ed elaborativa può prescindere da un perdono che ha come unica ragione il pregresso che si deve eliminare, ha una sua ragion d'essere.
Bruja
... certa-mente... amica mia...
 
O

Old lele51

Guest
Bruja/aggiornamento

Insomma sei una pentola a pressione con la valvola che sta iniziando ad intasarsi.
Purtroppo sei stato messo alla prova non da un errore ma da sue reiterazioni e la fiducia viene frustata a sangue in questi frangenti.
Dubito che il tuo sia amore, certo è affetto e senso di responsabilità, ma amore direi proprio che non ce ne sia... ed è indicativo che tu voglia che lei percepisca la tua distanza, il distacco emozionale; Il fatto che tu resti per i figli dimostra che resti per altro che non sia lei di cui ormai hai un'idea che non potrà cambiare comunque, proprio perchè non ha sbagliato singolarmente ed isolatamente ma con continuità.
Tu non sei più l'uomo che speravi essere per lei e lei percepisce che tu "respiri meglio" fuori dal suo raggio.
Tu devi solo convincerti che hai fatto una scelta dovuta, di responsabilitrà e che niente e nessuno può giudicarla, ma solo la tua autonomia ed il tuo buon senso; va comunque da sé che dovrai ad un certo punto metterti di fronte alla TUA qualità di vita e decidere quanto sia giusto appartarla, specie se lei è, tutto sommato, una madre degna e consapevole.
Privarsi della vita vera, delle opportunità e della qualità esistenziale è un sacrificio che può avere un motivo tremporale, ma non può essere definitivo, poichè anche la qualità della persona che vuoi essere viene inficiata dalla obbligo di sottoporsi ad essere una persona spenta e intristita.
Valuta se davvero questa tua scelta ha, almeno per la tua famiglia, un valore esistenziale reale ed efficace.
Bruja
Non pensare che non ho letto la tua azzeccatissima valutazione...nel frattempo sono tornato a stargli vicino anche se sentivo che non era mai tornata a essere la stessa, pero quel che tu chiami il mio NON AMORE mi faceva respirare vicino a lei e lenire le ferite pensando che il tutto cominciava ad annebbiarsi e diventare solo un brutto ricordo, le cose andavano molto meglio...fino a ieri mattina...mia figlia dodicenne che per altro usa già i vestiti di sua madre volendo usare una sua giacca si trovò fra le mani un telefonino (in tutto questo tempo sospettai della sua esistenza ma non ho efettuato un buon lavoro da detective) ed ecco che dopo il 3° perdono e arrivata l'ultima botta...la bambina ha letto i mesaggi (per altro il telefono era fresco di ricarica e batteria) è letteralmente impazzita, ho dovuto usare tutte le ragioni più valide perche andasse a scuola e dimenticasse momentaneamente il disagio....ed allora ti domando un'altra volta QUANTE VOLTE SI PUO' PERDONARE...l'ultimo messagio era del 6/12, robe da impazzire il dolore è tornato lacerante e ho lavorato come un automata per tutta la giornata, alla sera poi confronto di base e decisioni anche prese con troppa freddezza...adirittura ho chiamato al tizio e recriminandolo prima, e poi parlandone civilmente abbiamo confrontato le menzogne di cui ci ha imbottiti entrambi...ho sentito la sua delusione, vero !!!, lui pensava di aver a que fare con una persona diversa ed io finalmente mi sono convinto e una volta per tutte della qualità della persona che aveva fatto l'amore con mè quella precisa mattina prima di andare al lavoro...entrambi siamo rimasti di stucco, come una persona può mentire (a me lo capisco..sono lo stronzo del film) ma anche a lui che pensava di avere un rapporto molto romantico con una signora separata in casa...e via così. Stranamente la valvola ancora non è saltata per aria, ma mi son reso conto che non ci può essere un ritorno, un nuovo perdono, penso che 4 bastonate siano sufficenti anche per una testa dura come la mia...purtroppo le circostanze non mi parmettono di lasciare mia figlia che è ferita quanto mè ed andarmene come punizione..l'unica punita sarebbe la piccola ed il piccolino che non rendendosi conto di niente ha bisogno di mè perche ultimamente la stò vivendo da padre e madre (per il suo lavoro ed un tirocinio che termina a Gennaio passa 15 ore fuori casa) e io devo portare a scuola, dargli da mangiare ed accudire il meglio che il mio tempo lo permette a queste due povere anime che non sono colpevoli di quello che noi adulti facciamo. Voglio finire con una sola e unica domanda che le ho fatto reiterativamente in questi due anni di viavai...?Se non mi ami più..perche non lo acetti di fronte a tutti noi..perche non mi lasci andare e continui a umiliarmi così? la risposta non arriva mai, penso che finalmente l'ho capita da solo..CIAO Bruja e grazie per il tuo supporto.
p.s. "Non ho bisogno che tu mi illustri che razza di persona sia mia moglie..finalmente ho capito !!!!"
 

Bruja

Utente di lunga data
Lele51

Perdona se hai avuto l'impressione che girassi il coltello nella piaga, ma alla fine hai visto che sta creando problemi seri anche alla figlia.... La sua "distrazione" colpevole e la sua insipienza è davvero riprovevole.
Rispondo solo al tuo quesito sul perdono.... chiedi quante volte si possa perdonare?... Tu non sei Gesù e neppure un suo ministro, quindi solo le volte che ritieni servano a costruire qualcosa o che la SUA buonafede possa incentivare una progettualità a venire. Tu ne vedi???
Credimi capisco la tua posizione anche perchè mi pare che tu sia l'unico ad avere responsabilità e buon senso.
Quanto alla tua frase .....Se non mi ami più..perche non lo accetti di fronte a tutti noi..perche non mi lasci andare e continui a umiliarmi così?

Perchè dovrebbe fare una cosa tanto ragionevole e responsabile, dal momento che NON le conviene...? Alla fine la vita da separata, nonostante tutto le creerebbe dei disagi pratici, e dovrebbe anche ricominciare a fare la madre, e visto che tu fino ad oggi hai abbozzato....lei si sente in franchigia!!!
Auguro a te ed a tua figlia tutto il bene possibile.
Bruja
 
O

Old lele51

Guest
Grazie

Grazie Bruja, come sempre molto intelligente e ponderata, di nuovo grazie.
 
O

Old Confù

Guest
Stavo leggiucchiando "Vita a due" di Willy Pasini (datemi dell'esterofila, ma aborro i libri di psicologi - psicoterapeuti italiani, sono un'accozzaglia di casi clinici senza nessun abbozzo teorico dietro), e un tema stamattina casualmente mi è balzato agli occhi: ipse dixit "Nell'amore ci va generosità, un amore che non supera una CRISI non è un vero amore, è un amore fragile".

La crisi presuppone il perdono, presumo.

Sappiamo perdonare?


Quante volte su queste pagine diciamo "Ah no meglio sbatterlo/la fuori di casa subito?"

Quando come e perché si puo' e si deve iniziare un percorso di perdono?

Perdono si o perdono no?

Avete voglia di parlarne?

Bacio!

Il PERDONO in sè lo reputo un concetto abbastanza sterile...arrocca i "protagonosti" sulle proprie posizioni!

Il perdonato: reitera lo stesso errore o sviluppa degli enormi sensi di colpa verso l'altra parte,che spesso e volentieri gli precludono di viversi il rapporto a pieno!

Il perdonante:sviluppa rancori che spesso reprime, medita propositi di vendetta o peggio ancora diventa succubbe...e anche tutto questo va a minare il rapporto!

L'allontanamento quindi, almeno in un primo periodo, diventa(almeno per me)quasi fisiologico....per metabolizzare l'accaduto e riflettere sulle cause e su eventuali "correzioni" da apportare al rapporto(qual'ora si ritenesse di poterlo salvare)...
Se si riesce a superare la prima fase, quella del rancore, della mancanza dilaniante(soprattutto d'abitudini),dell'idealizzazione(del partner) post impatto col mondo vero...in linea di massima si giunge ad una fase di lucidità,nella quale si possono fare tutte le valutazioni del caso:
Il come sia avvenuto,
Il perchè,
Il si poteva evitare?!?...c'ero anchio(e non ero passiva!)
etc...
e poi giudicare se si può reimpostare un rapporto(per me è essenziale come lo si imposta dall'inizio),se si può sopperire ai problemi che hanno portato ad una rottura...Ovviamente è un percorso,lungo e complicato,che presuppone comprensione,pazienza appoggio e molto altro anche dall'altra parte...per cui difficile da mettere in atto!
Però a quel punto sarebbe davvero una ricostruzione o una "costruzione" del Perdono!
 
Stato
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