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danny

Utente di lunga data
Ti leggo molto confuso. Sei contraddittorio con te stesso in uno stesso post. Ora non ho tempo di far notare dove e come.
Succede di sentirsi confusi quando si cerca di razionalizzare e di farsi andar bene qualcosa che non ci va bene.

L'altro giorno una mia amica mi chiede inaspettatamente
"Ma ora come ora non saresti capace di innamorarti di un'altra donna?".
Ci ho pensato un po' su.
Poi mi sono accorto che non sapevo dare una risposta.
E non mi interessava neppure avere una risposta precisa a questa domanda.
"Stai con lei perché è il tuo unico orizzonte o perché la ami veramente?". Ha incalzato.
Sto con lei perché ancora nessuna in tanti anni ha saputo darmi le stesse sensazioni che mi dà lei.
E così a lungo, negli anni.
Lo vogliamo chiamare amore?
Vogliamo sintetizzare il tutto con una delle parole più abusate e mistificate che esistano?
Possiamo chiamarlo amore.
Ma possiamo chiamarlo in altre maniere.
Nella vita ho imparato che ognuno di noi deve fare i conti con dei compromessi.
Ma ci sono persone che ne escono infelici e altre invece che assaporano una serenità abbastanza gioiosa e duratura.
Conoscere se stessi, i propri limiti e calibrare le aspettative è una maniera per rendere la propria vita migliore.
In ogni momento della vita questo è un processo necessario.
I limiti che ho ora non sono gli stessi di quando avevo 20 anni.
Le aspettative sono mutate di conseguenza.
Per quanto mi riguarda non sono confuso. Perlomeno, nella mia capacità di comprendere cosa voglio dalla vita.
Ho scoperto in questo periodo che qualche altra donna poteva essere capace di donarmi qualche brivido. Di testa. E che di orizzonti ne avrei potuti avere altri. Ma questo mi ha riportato sempre e solo su un'unica strada.
Quella con mia moglie.
Non sono facile a comprendersi, lo ammetto.
 

zanna

Utente di lunga data
Ho sempre apprezzata la filosofia di vita del conte. Anche se del conte pochi hanno capito la reazione e la conseguenza del suo essere di adesso. Mi avvalgo :smile: della facoltà di averlo capito, ma anche di potermi essere sbagliato, cosa a cui non credo, nemmeno se me lo dicesse il conte stesso. :smile: C'è di più, molto di più sul conte.


Hai scritto delle parole meravigliose su questo post, hai parlato di amore, amore che non finisce. Non finisce quello del partner come quello del/dei figli. L'amore continua, quando si parla di amore. L'amore continua quando capisci che sei soltanto una persona, un'umile persona che non si sente migliore e che può sbagliare, soprattutto che può sbagliare e che sbagli una volta, altrimenti si diventa diabolici. Ma è pur vero che non tutti siamo uguali e non possiamo quantificare un numero di errori capaci di attivarci i neuroni.

L'amore. Il ricordo di uno stare insieme, la cura per un raffreddore, le grida per una lite, un vaffanculo mi hai rotto le palle. Tutto, il negativo e il positivo accompagnano l'amore, a me no (AAAARRRRRRGGGGGGHHHH) che non si hanno delle persone geneticamente perfette: niente sputi, nè rutti, non parliamo dei peti e delle mestruazioni e assorbenti sbandierati a forma di verginità:D.

E soprattutto l'amore quello vero, quello nostro. Quello dove nel TUO/MIO cammino ci siamo conosciuti e scontrati con le nostre ambiguità le nostre diabolicità, arrivando a capire che noi stessi pur non tradendo avremmo ugualmente potuto. Chi ci dice o dirà che non possa succedere e che serviranno errori per attivare i neuroni? Magari in quel contesto non è mica detto che siamo capaci di attivarli.
:saggio: ... si ma che fatica :p
 

zanna

Utente di lunga data
L'altro giorno una mia amica mi chiede inaspettatamente
"Ma ora come ora non saresti capace di innamorarti di un'altra donna?".
Ci ho pensato un po' su.
Poi mi sono accorto che non sapevo dare una risposta.
E non mi interessava neppure avere una risposta precisa a questa domanda.
"Stai con lei perché è il tuo unico orizzonte o perché la ami veramente?". Ha incalzato.
Sto con lei perché ancora nessuna in tanti anni ha saputo darmi le stesse sensazioni che mi dà lei.
E così a lungo, negli anni.
Lo vogliamo chiamare amore?
Vogliamo sintetizzare il tutto con una delle parole più abusate e mistificate che esistano?
Possiamo chiamarlo amore.
Ma possiamo chiamarlo in altre maniere.
Nella vita ho imparato che ognuno di noi deve fare i conti con dei compromessi.
Ma ci sono persone che ne escono infelici e altre invece che assaporano una serenità abbastanza gioiosa e duratura.
Conoscere se stessi, i propri limiti e calibrare le aspettative è una maniera per rendere la propria vita migliore.
In ogni momento della vita questo è un processo necessario.
I limiti che ho ora non sono gli stessi di quando avevo 20 anni.
Le aspettative sono mutate di conseguenza.
Per quanto mi riguarda non sono confuso. Perlomeno, nella mia capacità di comprendere cosa voglio dalla vita.
Ho scoperto in questo periodo che qualche altra donna poteva essere capace di donarmi qualche brivido. Di testa. E che di orizzonti ne avrei potuti avere altri. Ma questo mi ha riportato sempre e solo su un'unica strada.
Quella con mia moglie.
Non sono facile a comprendersi, lo ammetto.
Ti stai Ultimizzando :rotfl::rotfl::rotfl:
 

zanna

Utente di lunga data

zanna

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
L'altro giorno una mia amica mi chiede inaspettatamente
"Ma ora come ora non saresti capace di innamorarti di un'altra donna?".
Ci ho pensato un po' su.
Poi mi sono accorto che non sapevo dare una risposta.
E non mi interessava neppure avere una risposta precisa a questa domanda.
"Stai con lei perché è il tuo unico orizzonte o perché la ami veramente?". Ha incalzato.
Sto con lei perché ancora nessuna in tanti anni ha saputo darmi le stesse sensazioni che mi dà lei.
E così a lungo, negli anni.
Lo vogliamo chiamare amore?
Vogliamo sintetizzare il tutto con una delle parole più abusate e mistificate che esistano?
Possiamo chiamarlo amore.
Ma possiamo chiamarlo in altre maniere.
Nella vita ho imparato che ognuno di noi deve fare i conti con dei compromessi.
Ma ci sono persone che ne escono infelici e altre invece che assaporano una serenità abbastanza gioiosa e duratura.
Conoscere se stessi, i propri limiti e calibrare le aspettative è una maniera per rendere la propria vita migliore.
In ogni momento della vita questo è un processo necessario.
I limiti che ho ora non sono gli stessi di quando avevo 20 anni.
Le aspettative sono mutate di conseguenza.
Per quanto mi riguarda non sono confuso. Perlomeno, nella mia capacità di comprendere cosa voglio dalla vita.
Ho scoperto in questo periodo che qualche altra donna poteva essere capace di donarmi qualche brivido. Di testa. E che di orizzonti ne avrei potuti avere altri. Ma questo mi ha riportato sempre e solo su un'unica strada.
Quella con mia moglie.
Non sono facile a comprendersi, lo ammetto.
Si fa quel che si può. Quel che non si può non si fa.
 
L'altro giorno una mia amica mi chiede inaspettatamente
"Ma ora come ora non saresti capace di innamorarti di un'altra donna?".
Ci ho pensato un po' su.
Poi mi sono accorto che non sapevo dare una risposta.
E non mi interessava neppure avere una risposta precisa a questa domanda.
"Stai con lei perché è il tuo unico orizzonte o perché la ami veramente?". Ha incalzato.
Sto con lei perché ancora nessuna in tanti anni ha saputo darmi le stesse sensazioni che mi dà lei.
E così a lungo, negli anni.
Lo vogliamo chiamare amore?
Vogliamo sintetizzare il tutto con una delle parole più abusate e mistificate che esistano?
Possiamo chiamarlo amore.
Ma possiamo chiamarlo in altre maniere.
Nella vita ho imparato che ognuno di noi deve fare i conti con dei compromessi.
Ma ci sono persone che ne escono infelici e altre invece che assaporano una serenità abbastanza gioiosa e duratura.
Conoscere se stessi, i propri limiti e calibrare le aspettative è una maniera per rendere la propria vita migliore.
In ogni momento della vita questo è un processo necessario.
I limiti che ho ora non sono gli stessi di quando avevo 20 anni.
Le aspettative sono mutate di conseguenza.
Per quanto mi riguarda non sono confuso. Perlomeno, nella mia capacità di comprendere cosa voglio dalla vita.
Ho scoperto in questo periodo che qualche altra donna poteva essere capace di donarmi qualche brivido. Di testa. E che di orizzonti ne avrei potuti avere altri. Ma questo mi ha riportato sempre e solo su un'unica strada.
Quella con mia moglie.
Non sono facile a comprendersi, lo ammetto.
Grandioso.
Compreso benissimo.:up::up::up::up:
 
Ti stai Ultimizzando :rotfl::rotfl::rotfl:
Si lui sarà Primiano
Perchè ci siano gli Ultimi ci devono essere i primi...:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 

zanna

Utente di lunga data
Si lui sarà Primiano
Perchè ci siano gli Ultimi ci devono essere i primi...:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
Ma lui è talmente avanti che tende a doppiarsi da solo :rotfl::rotfl::rotfl:
 

Ataru

Utente di lunga data
Ok...
Ma da come mi tratti
io misuro come mi ami.

Cosa definisce ciò che è una persona?

Cioè io dovrei amare la persona che è in te?
La persona che è in me no perché sarebbe un amore impossibile :p

Una persona è tale con le sue debolezze. Debolezze che possono portarla a commettere degli errori. Ma l'amore che provi per lei non è condizionato (o non dovrebbe esserlo, secondo me). Non ami una persona solo perché ricambiato, solo perché lei vuole stare con te, solo perché riesce a restarti fedele, solo perché non ti farà mai soffrire. Poi non voglio essere assoluto. Per me è così.

Ma le persone cambiano e i loro comportamenti sono il riflesso dei loro cambiamenti. Quindi se lei inizia a trattarti "male" è sintomo che in qualche modo è cambiata. O sei cambiato tu determinando la sua reazione.

Che sto dicendo? Boh. Parole in libertà.
 

Esperanta

Utente
Ti rispondo facendo outing.

Per prima cosa ti confido che sono un uomo fragile.
E riconosco l'amore di una donna dalla cura che ha per le mie fragilità.

Io non ho nessun diritto
Ma ho il dovere di proteggere le mie fragilità
Perchè nessuno può farlo al posto mio.

E usare l'amore di una donna come cura alle mie fragilità
E' il peggior errore che si possa fare.

Perchè appunto se lei mi lascia
io son perduto.

Allora tu non mi spaventi ma ti trovo ESTREMAMENTE NORMALE.

E anzi ti capisco benissimo.

Ora però nessuno può darmi torto su un fatto.

Arriva A e ti dice lasciati andare io ti sosterrò
Hai voglia di dirle, lascia perdere che non ce la fai.

Buttati amor mio
Ok mi butto senza corda di sicurezza.

Spaffete smaltato sull'asfalto.

E sta qua si rialza pure incazzata dicendo
Ma è colpa tua, non mi avevi detto che sei così pesante
in realtà ti sei fatto passare per uno leggiero.

Bon impari la lezion
e dici mi butterò ma con la corda di sicurezza...

Arriva un'altra
E fa di tutto per convincerti a togliere sta corda

Lei dice, dai non eri tu troppo pesante, era quella pappamolla di cui ti eri innamorato che non era abbastanza forte.

Ed è lì che divento ancora pì birbante.
Ok cara ci amiamo, no?
MI fido, ( in realtà è purchè la pianti)
ti dico che mi tolgo la corda e invece la rendo ancora più invisibile.

Alla prova dei fatti si nota
che se io non avessi usato la corda
sarei di nuovo smaltato per terra.

Bon ecco
il tuo ragazzo viaggia senza corda di sicurezza.

Tu glielo dici di quel che fai
e lui si smalta per terra.

Buon per lui.
Io ho già dato alla causa.

E vedo che vo da dio con quelle
che a loro volta hanno le loro belle corde.

Io sto bene solo con le donne che hanno stampato in fronte.
Conte fai i tuoi conti
Mi caghi lì quello che ci rimette sei tu e non io.

( e soprattutto non dicono lasciati andare)
Ciao uhm.. sai che non ho capito precisamente che cosa volevi dirmi? Pardòn :unhappy:

L'altro giorno una mia amica mi chiede inaspettatamente
"Ma ora come ora non saresti capace di innamorarti di un'altra donna?".
Ci ho pensato un po' su.
Poi mi sono accorto che non sapevo dare una risposta.
E non mi interessava neppure avere una risposta precisa a questa domanda.
"Stai con lei perché è il tuo unico orizzonte o perché la ami veramente?". Ha incalzato.
Sto con lei perché ancora nessuna in tanti anni ha saputo darmi le stesse sensazioni che mi dà lei.
E così a lungo, negli anni.
Lo vogliamo chiamare amore?
Vogliamo sintetizzare il tutto con una delle parole più abusate e mistificate che esistano?
Possiamo chiamarlo amore.
Ma possiamo chiamarlo in altre maniere.
Nella vita ho imparato che ognuno di noi deve fare i conti con dei compromessi.
Ma ci sono persone che ne escono infelici e altre invece che assaporano una serenità abbastanza gioiosa e duratura.
Conoscere se stessi, i propri limiti e calibrare le aspettative è una maniera per rendere la propria vita migliore.
In ogni momento della vita questo è un processo necessario.
I limiti che ho ora non sono gli stessi di quando avevo 20 anni.
Le aspettative sono mutate di conseguenza.
Per quanto mi riguarda non sono confuso. Perlomeno, nella mia capacità di comprendere cosa voglio dalla vita.
Ho scoperto in questo periodo che qualche altra donna poteva essere capace di donarmi qualche brivido. Di testa. E che di orizzonti ne avrei potuti avere altri. Ma questo mi ha riportato sempre e solo su un'unica strada.
Quella con mia moglie.
Non sono facile a comprendersi, lo ammetto.
Io mi trovo concorde con Danny fondamentalmente e secondo me Danny ama sua moglie. Lui sa che potrebbe innamorarsi di altre donne, come tutti potrebbero innamorarsi di altre persone in condizioni x, ma la vita alla fine è inseguire emozioni così, a casaccio? La vita è una , una ne abbiamo da poter affrontare e ad un certo punto si fa una scelta, che non significa arrendersi o almeno chi la fa non dovrebbe sentirsi così, significa dire "Io scelgo di continuare il cammino della mia vita con te perchè tu sei la mia famiglia, sei quello che voglio per me, per come sono fatto, per quello che ci diamo a vicenda". Questo potremmo chiamarlo compromesso ma in realtà è semplicemente il fatto di dover gestire la vita e la coppia e, se la si vuole creare, la famiglia. E’ un discorso ovviamente non da fare ad un giovane che è giusto faccia più esperienze anche per capire che cosa realmente vuole da un rapporto. Innamorarsi è bello ad ogni età ma non è sempre reale e non sempre ci porta verso la vita che vogliamo. Anche se ritengo che l'amore, se si sviluppa, lo fa da un innamoramento iniziale e non da una riflessione razionale. E' stare bene con quella persona nel tempo, nel bene e nel male, capirsi, sostenersi, condividere. Amare è scegliere di stare bene con lui/lei, non è solo quello smagliante dei 20-30 o dei 40 anni quando si è giovani, belli e in forze, combattivi, è un sentimento condiviso tra due persone che vogliono starsi accanto, comunque vada, fino alla fine dei loro giorni. Che cosa quasi miracolosa.. E qua sì, che vengono i brividi
 
Ultima modifica:

Ataru

Utente di lunga data
Anche se ritengo che l'amore, se si sviluppa, lo fa da un innamoramento iniziale e non da una riflessione razionale. E' stare bene con quella persona nel tempo, nel bene e nel male, capirsi, sostenersi, condividere. Amare è scegliere di stare bene con lui/lei, non è solo quello smagliante dei 20-30 o dei 40 anni quando si è giovani, belli e in forze, combattivi, è un sentimento condiviso tra due persone che vogliono starsi accanto, comunque vada, fino alla fine dei loro giorni. Che cosa quasi miracolosa.. E qua sì, che vengono i brividi
:up::up::up:
 

danny

Utente di lunga data
Io mi trovo concorde con Danny fondamentalmente e secondo me Danny ama sua moglie. Lui sa che potrebbe innamorarsi di altre donne, come tutti potrebbero innamorarsi di altre persone in condizioni x, ma la vita alla fine è inseguire emozioni così, a casaccio? La vita è una , una ne abbiamo da poter affrontare e ad un certo punto si fa una scelta, che non significa arrendersi o almeno chi la fa non dovrebbe sentirsi così, significa dire "Io scelgo di continuare il cammino della mia vita con te perchè tu sei la mia famiglia, sei quello che voglio per me, per come sono fatto, per quello che ci diamo a vicenda". Questo potremmo chiamarlo compromesso ma in realtà è semplicemente il fatto di dover gestire la vita e la coppia e, se la si vuole creare, la famiglia. E’ un discorso ovviamente non da fare ad un giovane che è giusto faccia più esperienze anche per capire che cosa realmente vuole da un rapporto. Innamorarsi è bello ad ogni età ma non è sempre reale e non sempre ci porta verso la vita che vogliamo. Anche se ritengo che l'amore, se si sviluppa, lo fa da un innamoramento iniziale e non da una riflessione razionale. E' stare bene con quella persona nel tempo, nel bene e nel male, capirsi, sostenersi, condividere. Amare è scegliere di stare bene con lui/lei, non è solo quello smagliante dei 20-30 o dei 40 anni quando si è giovani, belli e in forze, combattivi, è un sentimento condiviso tra due persone che vogliono starsi accanto, comunque vada, fino alla fine dei loro giorni. Che cosa quasi miracolosa.. E qua sì, che vengono i brividi
:up:
 

Diletta

Utente di lunga data
Sul neretto: Ne abbiamo un po' discusso in privato. Come sai, ho imparato anch'io che l'amore non finisce nel momento in cui scopri un tradimento. Perché ami la persona, non quello che fa o non fa per te.

Per il resto, bel post :)

Bè, mi sembra un concetto "vagamente" idealistico.
D'accordo che l'amore non finisce, o meglio, può non finire, nel momento in cui scopri il tradimento, ma siccome l'amore si nutre anche di stima per l'altro, questo prende una mazzata che lo stende per terra...
Se hai "sfortuna", sì, ho detto proprio questo, l'amore non finisce e ciò significa l'aprirsi di uno scenario infernale, dove stai da cani.
 

Sole

Escluso
Bè, mi sembra un concetto "vagamente" idealistico.
D'accordo che l'amore non finisce, o meglio, può non finire, nel momento in cui scopri il tradimento, ma siccome l'amore si nutre anche di stima per l'altro, questo prende una mazzata che lo stende per terra...
Se hai "sfortuna", sì, ho detto proprio questo, l'amore non finisce e ciò significa l'aprirsi di uno scenario infernale, dove stai da cani.
Togli pure il vagamente.

L'amore tra uomo e donna non è incondizionato, ma è anche legato al comportamento di chi ami, dal rispetto che mostra per te, dal modo in cui ti dimostra il suo amore. E tutto questo contribuisce a definire la stima che nutri nei suoi confronti.
Altrimenti le donne che amano uomini violenti dovrebbero passare sopra tutto, perché ami la persona e non quello che fa e che non fa per te. E sticazzi.

Sarò io terra terra?

Non so. Io amo con tutta me stessa, ma se l'altro si comporta male con me, piano piano, lentamente, la mia stima va a finire sotto i piedi e con lei l'amore.

E l'amore finisce, eccome. Basta darsi un'occhiata in giro.

Magari non finisce l'affetto... quello probabilmente resta, nonostante gli errori e i torti subiti, chissà. Ma l'amore ha bisogno di essere nutrito anche da gesti concreti e dalle scelte che si fanno giorno per giorno.
 

Ataru

Utente di lunga data
Avete ragione. Concetto espresso in maniera troppo semplicistica.

E' chiaro che i comportamenti dell'altro incidono sulla nostra capacità / voglia di amarlo. Vero. Diciamo che, parlando di tradimento, parto dal presupposto che se vengo tradito io ho le mie responsabilità, in qualche misura. Quindi di fronte al tradimento, che di sicuro mi da una mazzata, io mi chiedo anche cosa ho fatto io per arrivare a quella situazione. O cosa non ho fatto. Non dico che potrei "perdonare" un tradimento. Se anche ci riuscissi, mi ci vorrebbero anni, probabilmente. Ma potrei affrontare la cosa. Come ho detto altre volte, in passato ero convinto che se avessi scoperto un tradimento l'avrei mollata subito. Pensavo che l'amore finisse, di fronte ad un simile dolore. E invece no. Non è automatico.
 
Stato
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