Nobody
Utente di lunga data
esagerataSe incontri qualcuno che ti prende in qualche modo è perchè sei disponibile all'incontro. Conseguenze fisiche o meno io qualche domanda sul rapporto che ho me la farei.
esagerataSe incontri qualcuno che ti prende in qualche modo è perchè sei disponibile all'incontro. Conseguenze fisiche o meno io qualche domanda sul rapporto che ho me la farei.
esagerataho incontrato persone che mi hanno attratto fisicamente o mentalmente anche quando non ero disponibile a nessun incontro... capita, non è che quando vivi felicemente un rapporto sei in deprivazione sensoriale. Però finisce lì, non è che uno si innamora adolescenzialmente di ogni donna attraente che incontra... anzi.
Jennifer Lopez. Ho scelto due tipologie opposte di quarantenni, famose per poterne parlare.
:up:esagerataho incontrato persone che mi hanno attratto fisicamente o mentalmente anche quando non ero disponibile a nessun incontro... capita, non è che quando vivi felicemente un rapporto sei in deprivazione sensoriale. Però finisce lì, non è che uno si innamora adolescenzialmente di ogni donna attraente che incontra... anzi.
Cerco confronto su un argomento di cui personalmente ho discusso spesso anche con le persone della mia realtà.
Dunque la società concepisce il rapporto di coppia come fondato sul concetto di fedeltà che poi assume il significato di rispetto, lealtà, sicurezza ecc..
E nello stesso tempo il concetto stesso di fedeltà è lasciato molto vago..fedeltà fisica, mentale, emotiva, fantasia, empatia, feeling...
Io dal mio umile punto di vista ho sempre sostenuto che un'avventura per un uomo sia biologicamente e fisiologicamente equiparabile a guardarsi un filmetto porno, per cui assolutamente non un dramma.
E ho sempre pensato che non sia la esclusività dell uomo che ho scelto che sancisce il nostro rapporto come rispettoso o meno, come leale o meno e io posso essere sicura di me anche sapendo che non si nega dei capricci, diciamo così.
Anzi dirò di più, ho assistito alle vicende di una coppia di cari amici in cui lui era torturato dal senso di colpa per il fatto che si rendeva conto di amare il flirt, anche solo come gioco platonico con altre donne.. E stava davvero male, mi faceva impressione perché fisicamente non faceva nulla,anche se a volte con grosso sforzo. Bene in quella sua esperienza mi sono detta, se mi innamorassi di un tipo così, poi come potrei volerne l'esclusiva? Sarebbe estremamente egoistico pretendere da uno che dico di amare, che si snaturi a tal punto..soffrendo quindi di conseguenza. Non potrei sopportarlo. Quindi mi starebbe bene. Almeno l'idea è questa.
Non so se ho reso il punto, voi cosa ne pensate? La fedeltà, in qualsiasi sua accezione è il solo mezzo per mantenere rispetto in un rapporto di coppia?
Ultimo vero190980 è una donna...Io penso che se credo a qualcosa ma nascondo a tutti quello in cui credo, mi sto pigliando per il culo. Tu alle donne o a tua moglie, o alla tua fidanzata gli dici quello che ho evidenziato?
In più, sempre nell'evidenziato: il tutto non comprende anche la donna? o vale solo per l'uomo?
Ultimo vero190980 è una donna...
-.-' grazie della precisazione!Ultimo vero190980 è una donna...
Prego-.-' grazie della precisazione!![]()
mi hai tolto le parole di bocca.verde mio.
Bo sarà che forse la condivisione di un feeling mentale di un certo grado diventa per me più intimo di un qualsiasi atto fisico.. Però trovarmici, presumendo la super buona fede, quindi il non andare in giro cercandolo, mi fa sentire molto più in colpa di quella che darei a mio marito se sapessi che si tromba un'altra.
Forse sono una tormentata di base anche io..
Cioè se sono gelosa sono gelosa di tutto. Del feeling che si crea e dell'azione fisica. Se invece faccio delle differenze, su cosa si basano tali differenze.
Se parlo con un uomo (ma può essere anche donna, per quanto è innocente la cosa), fino a che punto posso trovare la discussione, il discorso, o in caso di lavoro la collaborazione, interessanti senza dovermi sentire in colpa? La gratificazione di una bella mente, di una fonte di svago, a che punto diventano "colpe fedifraghe"? Quando inizio a pensare che ci andrei a letto(quindi nel 99%dei casi mai)? O quando mi rendo conto che con mio marito certi discorsi o certi attimi di intesa su alcune cose non ci sono?
Circe è brava e vera...Io a Circe darei l'Oscar per la Resistenza.
Esatto. Io credo che se due stanno insieme lo fanno per quello che sono, non come un patto di reciproci doveri. L'impegno che uno mette nel rapporto io lo vedo in termini di dialogo, sforzo per superare contrasti vari, o sostegno. Ma non nel passare il resto della vita guardando in terra persino quando si va al cassonetto per paura che il caso ti metta sulla strada quello che ti turba. Ci si sceglie ok, si cerca di essere più sinceri possibile. Ma se capita un'infatuazione o un coinvolgimento "in corso d'opera" non è un dramma, almeno sul lungo termine.Tante volte mi sembra che la fedeltà sia considerata una moneta di scambio nella borsa sentimentale e che il suo accumulo sia direttamente proporzionale alla fondatezza delle intenzioni di continuare il rapporto, altre volte, invece, pare solo un chiavistello da mantenere sempre ben chiuso per non essere giustamente accusati, e magari anche scherniti, per incauta custodia.
Tuttavia, se questo certo piano di accumulo del capitale intenzionale è esteso nel lungo perido, non pare andar considerato per il suo valore puntuale, ma piuttosto per il suo valor medio, il che non ne esclude una certa qual accumulazioine -anche ingente- nonostante certe brevi oscillazioni in negativo della crescita del capitale stesso e, soprattutto, considerata la natura mobile e assolutamente non isolabile dal contesto del partner si configurerebbe piuttosto l'abigeato che il furto con scasso.
La fedeltà fisica, poi, come tutte le testimonianze materiali e misurabili, è facile da gestire e da normare, a differenza delle altre differenti varietà del mutuo sostegno che debbono necessariamente essere fondamento e struttura di una relazione tradizionalmente efficiente e duratura, quindi è stata spesso presa quale unico (o principale) parametro di controllo e discrimine di correttezza funzionale.
Se il matrimonio o qualsiasi altra forma di partnerariato sentimentale si fondano su un patto fra gentlemen, le condizioni di reciproca soddisfazione e felicità possono anche variare da quelle usuali e non comprendere l'esclusività sessuale.
C'è da dire che fra gentlemen, di solito, non ci s'innamora....
Esatto. Io credo che se due stanno insieme lo fanno per quello che sono, non come un patto di reciproci doveri. L'impegno che uno mette nel rapporto io lo vedo in termini di dialogo, sforzo per superare contrasti vari, o sostegno. Ma non nel passare il resto della vita guardando in terra persino quando si va al cassonetto per paura che il caso ti metta sulla strada quello che ti turba. Ci si sceglie ok, si cerca di essere più sinceri possibile. Ma se capita un'infatuazione o un coinvolgimento "in corso d'opera" non è un dramma, almeno sul lungo termine.
Nein. Mk sta per il mio ex gruppo preferitoK sta per Katalano? :mrgreen:
Esattamente.No... non mi sento in torto. Non posso governare un moto di simpatia o di attrazione fisica verso una persona che incontro... però posso governare le mie azioni. Se sto in un rapporto, semplicemente c'è sempre un "distacco" verso chiunque non sia la mia partner, per quanto simpatiche e attraenti siano le persone che posso incontrare.
Diverso se non amo più la mia compagna... ma allora non ho mai avuto bisogno di incontrare un'altra per chiudere, quando ne ho preso coscienza ne ho parlato e sono andato via.
Ma io sono esagerataesagerataho incontrato persone che mi hanno attratto fisicamente o mentalmente anche quando non ero disponibile a nessun incontro... capita, non è che quando vivi felicemente un rapporto sei in deprivazione sensoriale. Però finisce lì, non è che uno si innamora adolescenzialmente di ogni donna attraente che incontra... anzi.
Infatuazione o coinvolgimento presuppongono un 'vorrei ma non posso'.Esatto. Io credo che se due stanno insieme lo fanno per quello che sono, non come un patto di reciproci doveri. L'impegno che uno mette nel rapporto io lo vedo in termini di dialogo, sforzo per superare contrasti vari, o sostegno. Ma non nel passare il resto della vita guardando in terra persino quando si va al cassonetto per paura che il caso ti metta sulla strada quello che ti turba. Ci si sceglie ok, si cerca di essere più sinceri possibile. Ma se capita un'infatuazione o un coinvolgimento "in corso d'opera" non è un dramma, almeno sul lungo termine.