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Nausicaa

sfdcef
Allora muoia Sansone con tutti i filistei?

No.
No.

"Semplicemente", in certe situazioni, risulta impossibile nascondere che c'è stato un tradimento.

In quei casi, bisogna essere pronti a parlarne, PROPRIO per proteggere i figli da sentimenti che non riescono a gestire nei confronti dei genitori.
A quel punto certo che metti in mezzo tutte le tue capacità per non alimentare risentimento verso un genitore. Minimizzi, ci metti in mezzo difficoltà generiche, tutto quello che vuoi.

Soprattutto, ti prendi un bel pò di tempo, e NON ne parli a costo della vita fino a che non riesci a gestire la cosa con calma. Questo è fattibile. Questo dovrebbe essere fatto sempre e sempre.

Ma in certi -spero pochi- casi, nasconderlo è impossibile a meno di una massiccia opera di mimetizzazione che al meglio risulta falsa e fuori posto a un figlio grandicello.

Nel mio caso, il tradimento è stato davvero l'ultimo dei problemi, e a meno che il mio ex non venga colto da un raptus distruttivo, Fra non serve che lo sappia per spiegare la fine del matrimonio.
Ma mi preparo.
So che potrebbe succedere che lei un giorno mi chieda: io ho dovuto te e il papà a giorni alterni perchè tu hai tradito il papà?

A quel punto, starà a me parlarle del pregresso 1-senza andare in dettaglio 2-senza dipingermi come povera vittima 3-senza alimentare invece risentimento verso il padre.

Cazzarola.

Mmmmm...


no, ci ho ripensato.

No.

Anche in questo caso, adduci una mega litigata che ha fatto capire che etc etc.

No. Mai dirlo. Appunto per non distruggere l'immagine genitoriale.

Cambiato idea.

Io cmq mi preparo lo stesso.
 

danny

Utente di lunga data
Tu hai fatto un quadro della realtà e non del "come dovrebbe essere".
Come dovrebbe essere è anche che ci si parla chiaramente e non ci si tradisce, ad esempio.

Con i miei separati, quando ho avuto l'età di capire il perché, mi è stata fornita la spiegazione con relativo punto di vista.
Mio padre aveva tradito mia madre con una bionda, il tutto raccontato col condimento di pesanti giudizi morali.
Per anni ho avuto paura della figura di mio padre.
E questo non mi ha aiutato nello sviluppare il mio lato affettivo e la mia sicurezza.
Ho dovuto diventare adulto per comprendere la complessità dell'evento e riavvicinarmi a mio padre.
Ora come ora, nutro un inconscio rancore verso mia madre per avermi trasmesso tutto il suo dolore.
E per avermi fatto male cancellando l'idea della famiglia dai miei ricordi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Con i miei separati, quando ho avuto l'età di capire il perché, mi è stata fornita la spiegazione con relativo punto di vista.
Mio padre aveva tradito mia madre con una bionda, il tutto raccontato col condimento di pesanti giudizi morali.
Per anni ho avuto paura della figura di mio padre.
E questo non mi ha aiutato nello sviluppare il mio lato affettivo e la mia sicurezza.
Ho dovuto diventare adulto per comprendere la complessità dell'evento e riavvicinarmi a mio padre.
Ora come ora, nutro un inconscio rancore verso mia madre per avermi trasmesso tutto il suo dolore.
E per avermi fatto male cancellando l'idea della famiglia dai miei ricordi.
Primo il rancore dovresti averlo per tuo padre (se proprio devi avere rancore per qualcuno).
Secondo avresti voluto davvero essere totalmente escluso come se tu non fossi stato quello che ha dovuto subire le conseguenze di loro scelte?
Se esci dal tuo ruolo di figlio e le fantasie su una modalità ideale (che non esiste) vedi chiaramente che l'alternativa sarebbe stata mentirti.
Sei certo che lo avresti voluto?
 

Sbriciolata

Escluso
Si può dire la verità, rispettando i genitori e i figli, senza trattarli da estranei.
Secondo me, se si dicono certe verità ai figli, non è per rispettarli, purtroppo.
Fuori dai denti, è perchè si ritiene giusto che vedano che è stato l'altro a sbagliare, che il fallimento della coppia non è da imputare a noi. Ed è comprensibile, perchè ci si sente SEMPRE in colpa verso i figli, per i fallimenti della coppia.
Chi più chi meno e guai se non fosse così.
Magari l'errore che ci imputiamo è persino di aver scelto la persona sbagliata in origine, o di non aver visto, capito chi fosse.
Ma i figli non sono i nostri confidenti, i nostri amici, le persone con le quali ci dobbiamo sfogare o alle quali dobbiamo affidare i segreti della vita che abbiamo avuto con il nostro compagno/a.

Sono i nostri figli, ma sono i figli anche dell'altro: stanno nel mezzo e lì devono rimanere.
Ovviamente, se l'altro ha messo su una vita parallela... e continuerà quella vita, è un altro discorso.
Lì mentire sarebbe davvero stupido e sbagliato nascondere.
 

Sbriciolata

Escluso
No.
No.

"Semplicemente", in certe situazioni, risulta impossibile nascondere che c'è stato un tradimento.

In quei casi, bisogna essere pronti a parlarne, PROPRIO per proteggere i figli da sentimenti che non riescono a gestire nei confronti dei genitori.
A quel punto certo che metti in mezzo tutte le tue capacità per non alimentare risentimento verso un genitore. Minimizzi, ci metti in mezzo difficoltà generiche, tutto quello che vuoi.

Soprattutto, ti prendi un bel pò di tempo, e NON ne parli a costo della vita fino a che non riesci a gestire la cosa con calma. Questo è fattibile. Questo dovrebbe essere fatto sempre e sempre.

Ma in certi -spero pochi- casi, nasconderlo è impossibile a meno di una massiccia opera di mimetizzazione che al meglio risulta falsa e fuori posto a un figlio grandicello.

Nel mio caso, il tradimento è stato davvero l'ultimo dei problemi, e a meno che il mio ex non venga colto da un raptus distruttivo, Fra non serve che lo sappia per spiegare la fine del matrimonio.
Ma mi preparo.
So che potrebbe succedere che lei un giorno mi chieda: io ho dovuto te e il papà a giorni alterni perchè tu hai tradito il papà?

A quel punto, starà a me parlarle del pregresso 1-senza andare in dettaglio 2-senza dipingermi come povera vittima 3-senza alimentare invece risentimento verso il padre.

Cazzarola.

Mmmmm...


no, ci ho ripensato.

No.

Anche in questo caso, adduci una mega litigata che ha fatto capire che etc etc.

No. Mai dirlo. Appunto per non distruggere l'immagine genitoriale.

Cambiato idea.

Io cmq mi preparo lo stesso.
beh ma se il figlio è venuto a conoscenza del tradimento perchè magari ha beccato lui il padre/la madre in giro con l'amante è ovvio che non puoi dirgli di aver avuto le allucinazioni. Io parlavo di non renderli edotti i figli, non di confutare quello che hanno visto e sentito. In quel caso... spieghi. Meglio spiegare che no, certo.
 

Sbriciolata

Escluso
Primo il rancore dovresti averlo per tuo padre (se proprio devi avere rancore per qualcuno).
Secondo avresti voluto davvero essere totalmente escluso come se tu non fossi stato quello che ha dovuto subire le conseguenze di loro scelte?
Se esci dal tuo ruolo di figlio e le fantasie su una modalità ideale (che non esiste) vedi chiaramente che l'alternativa sarebbe stata mentirti.
Sei certo che lo avresti voluto?
ma anche no. Il padre avrà indubbiamente sbagliato, ma una madre che ti fa disamorare della figura paterna raccontando che brutta persona sia secondo me ha fatto un torto enorme ad un figlio.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non li escludi del tutto, dicendo che la coppia è in una crisi ma non raccontando i motivi. Se i motivi fossero di incompatibilità sessuale, ad esempio, credo che tu ometteresti di dettagliare, o no?
Mica è chiudere il rapporto. E' semplicemente non scaricare loro addosso il vissuto interno della coppia, e quello, secondo me, non li riguarda.
Ovviamente, se si riesce a produrre una dichiarazione comune di quanto sta succedendo.
Quoto
 

Nausicaa

sfdcef
ma anche no. Il padre avrà indubbiamente sbagliato, ma una madre che ti fa disamorare della figura paterna raccontando che brutta persona sia secondo me ha fatto un torto enorme ad un figlio.

Concordo ASSOLUTAMENTE.

Il genitore che vuole demolire la figura dell'altro ha una colpa enorme.
 

gas

Utente di lunga data
ma anche no. Il padre avrà indubbiamente sbagliato, ma una madre che ti fa disamorare della figura paterna raccontando che brutta persona sia secondo me ha fatto un torto enorme ad un figlio.
non c'è cosa peggiore che addossare le colpe ad altri quando magari le colpe di alcune scelte sono da attribuire ad entrambi
 

free

Escluso
Si può dire la verità, rispettando i genitori e i figli, senza trattarli da estranei.

ma infatti anche secondo me questo è il punto
ci sono parti che una persona, che ha investito nella famiglia e nel suo buon andamento, secondo me non è disposto a fare: perchè mai dovrebbe fare la parte del genitore irresponsabile o del coniuge imbizzarrito?
diverso è con amici e parenti, ad es. mi pare più plausibile che uno sparisca senza dire niente agli altri perchè si è reso conto di cose gravi, o che non voglia far sapere a tutti di aver aiutato una persona o di essere intervenuto in tal modo...insomma cose così
 

Brunetta

Utente di lunga data
Secondo me, se si dicono certe verità ai figli, non è per rispettarli, purtroppo.
Fuori dai denti, è perchè si ritiene giusto che vedano che è stato l'altro a sbagliare, che il fallimento della coppia non è da imputare a noi. Ed è comprensibile, perchè ci si sente SEMPRE in colpa verso i figli, per i fallimenti della coppia.
Chi più chi meno e guai se non fosse così.
Magari l'errore che ci imputiamo è persino di aver scelto la persona sbagliata in origine, o di non aver visto, capito chi fosse.
Ma i figli non sono i nostri confidenti, i nostri amici, le persone con le quali ci dobbiamo sfogare o alle quali dobbiamo affidare i segreti della vita che abbiamo avuto con il nostro compagno/a.

Sono i nostri figli, ma sono i figli anche dell'altro: stanno nel mezzo e lì devono rimanere.
Ovviamente, se l'altro ha messo su una vita parallela... e continuerà quella vita, è un altro discorso.
Lì mentire sarebbe davvero stupido e sbagliato nascondere.
Eh vedi?
Se la realtà dei fatti va oltre la volontà di occultamento, allora è inevitabile.
Altrimenti si deve mentire?
Tradiamo anche i figli!
Per me questo desiderio di tenere fuori da tutto i figli (cosa che pensa prevalentemente chi non c'è passato) è per il timore di non saper accogliere e gestire la confusione e il dolore dei figli.
E' già duro farsi carico del proprio dolore, figuriamoci se è pensabile riuscire a guidare i figli a gestire il proprio.
E' come quando muore qualcuno e si cerca inizialmente di nasconderlo ai bambini e poi lo si racconta già edulcorato, raccontando che "ti vede dal cielo" , anche quando non ci si crede perché non si riesce noi a gestire la morte e farsene una ragione.
Similmente noi viviamo come un fallimento inconsolabile la fine del matrimonio e come una vergogna, anche del tradito, il tradimento e non come un evento che può accadere e che, molto probabilmente, toccherà anche ai figli vivere e gestire, da una parte o dall'altra o da entrambe, e dovranno avere un modello di come se ne esce. E se ne esce nel dolore, nell'elaborazione del lutto, nell'assunzione di responsabilità.
Minimizzare e fingere che ci si stia separando perché semplicemente non ci si ama più significa passare il messaggio che l'amore è l'unico motivo per stare insieme e che loro contano poco. Dire che ci si lascia perché un genitore o entrambi hanno sbagliato è assumersi la responsabilità di quello che si sta facendo, togliere loro la famiglia, e che non lo si fa con leggerezza ma perché è successo qualcosa di estremamente grave.
Tornando a Disperso, non credo che ci si separi per tre mesi di tradimento.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Mi sa che la tua è una posizione teorica.
In pratica non funziona così.
L'incompatibilità sessuale con figli adolescenti è un'ipotesi poco realistica.
mi spieghi per favore

Non andavamo più d'accordo, il sentimento tra di noi era cambiato, con gli anni ci siamo allontanati, abbiamo deciso di sciogliere la coppia perchè ci rendevamo infelici... non è davvero necessario dire : mamma/papà andava a trombare in giro / aveva l'amante.
Lo trovo abbastanza superfluo. Come troverei superfluo dire: papà ha cominciato ad avere disfunzioni erettili ed a un certo punto non ho più sopportato la vita monastica Oppure : mamma con il passare degli anni mi è diventata fisicamente repellente e non sopporto manco più l'idea di toccarla.
Sono cose intime della coppia che, messe sotto al naso dei figli, creano solo visioni distorte dei genitori.
Anche perchè, forzatamante, la fonte narrativa sarebbe solo una e, putacaso, quella che ritiene di essere dalla parte della ragione... e ne vuole una conferma.
La vedo grigia che sia una spiegazione concertata di comune accordo.
E , DOVE E' POSSIBILE, sarebbe meglio dirle assieme certe cose ai figli, non uno alle spalle dell'altro.
è molto difficile. Il rancore è una brutta bestia, la rabbia per una situazione della quale non ci si sente responsabili è una brutta bestia. Ma. Per la mia esperienza di vita, se non giudico l'altro genitore inadeguato a crescere i miei figli, io devo sempre tener presente che, mi succedesse qualcosa, quella è tutta la famiglia che rimarrebbe loro. E non vorrei mai aver contribuito a rendergliela odiosa, anche perchè quel genitore l'ho scelto io come loro genitore, la responsabilità di quella scelta è mia.
quotissimo

Si può dire la verità, rispettando i genitori e i figli, senza trattarli da estranei.
Non è trattarli da estranei se si evita di raccontare i particolari

Secondo me, se si dicono certe verità ai figli, non è per rispettarli, purtroppo.
Fuori dai denti, è perchè si ritiene giusto che vedano che è stato l'altro a sbagliare, che il fallimento della coppia non è da imputare a no
i. Ed è comprensibile, perchè ci si sente SEMPRE in colpa verso i figli, per i fallimenti della coppia.
Chi più chi meno e guai se non fosse così.
Magari l'errore che ci imputiamo è persino di aver scelto la persona sbagliata in origine, o di non aver visto, capito chi fosse.
Ma i figli non sono i nostri confidenti, i nostri amici, le persone con le quali ci dobbiamo sfogare o alle quali dobbiamo affidare i segreti della vita che abbiamo avuto con il nostro compagno/a.

Sono i nostri figli, ma sono i figli anche dell'altro: stanno nel mezzo e lì devono rimanere.
Ovviamente, se l'altro ha messo su una vita parallela... e continuerà quella vita, è un altro discorso.
Lì mentire sarebbe davvero stupido e sbagliato nascondere.
che faccio? Riquoto?

Con i miei separati, quando ho avuto l'età di capire il perché, mi è stata fornita la spiegazione con relativo punto di vista.
Mio padre aveva tradito mia madre con una bionda, il tutto raccontato col condimento di pesanti giudizi morali.
Per anni ho avuto paura della figura di mio padre.
E questo non mi ha aiutato nello sviluppare il mio lato affettivo e la mia sicurezza.
Ho dovuto diventare adulto per comprendere la complessità dell'evento e riavvicinarmi a mio padre.
Ora come ora, nutro un inconscio rancore verso mia madre per avermi trasmesso tutto il suo dolore.
E per avermi fatto male cancellando l'idea della famiglia dai miei ricordi.
Ecco quello che vorrei con tutta me stessa nel caso evitare ai miei figli
Un genitore si "giudica" come genitore e il trasferire l'idea che se ne ha come marito ai figli, lo trovo sbagliato
ho mille pecche come moglie ma so di essere una buona madre
Mio marito non è un marito per me ma non vorrei nessun altro come padre dei miei figli e i miei figli mai sapranno che non è stato un "buon" marito
 

gas

Utente di lunga data
Eh vedi?
Se la realtà dei fatti va oltre la volontà di occultamento, allora è inevitabile.
Altrimenti si deve mentire?
Tradiamo anche i figli!
Per me questo desiderio di tenere fuori da tutto i figli (cosa che pensa prevalentemente chi non c'è passato) è per il timore di non saper accogliere e gestire la confusione e il dolore dei figli.
E' già duro farsi carico del proprio dolore, figuriamoci se è pensabile riuscire a guidare i figli a gestire il proprio.
E' come quando muore qualcuno e si cerca inizialmente di nasconderlo ai bambini e poi lo si racconta già edulcorato, raccontando che "ti vede dal cielo" , anche quando non ci si crede perché non si riesce noi a gestire la morte e farsene una ragione.
Similmente noi viviamo come un fallimento inconsolabile la fine del matrimonio e come una vergogna, anche del tradito, il tradimento e non come un evento che può accadere e che, molto probabilmente, toccherà anche ai figli vivere e gestire, da una parte o dall'altra o da entrambe, e dovranno avere un modello di come se ne esce. E se ne esce nel dolore, nell'elaborazione del lutto, nell'assunzione di responsabilità.
Minimizzare e fingere che ci si stia separando perché semplicemente non ci si ama più significa passare il messaggio che l'amore è l'unico motivo per stare insieme e che loro contano poco. Dire che ci si lascia perché un genitore o entrambi hanno sbagliato è assumersi la responsabilità di quello che si sta facendo, togliere loro la famiglia, e che non lo si fa con leggerezza ma perché è successo qualcosa di estremamente grave.
Tornando a Disperso, non credo che ci si separi per tre mesi di tradimento.
presunto
 

Sbriciolata

Escluso
Eh vedi?
Se la realtà dei fatti va oltre la volontà di occultamento, allora è inevitabile.
Altrimenti si deve mentire?
Tradiamo anche i figli!
Per me questo desiderio di tenere fuori da tutto i figli (cosa che pensa prevalentemente chi non c'è passato) è per il timore di non saper accogliere e gestire la confusione e il dolore dei figli.
E' già duro farsi carico del proprio dolore, figuriamoci se è pensabile riuscire a guidare i figli a gestire il proprio.
E' come quando muore qualcuno e si cerca inizialmente di nasconderlo ai bambini e poi lo si racconta già edulcorato, raccontando che "ti vede dal cielo" , anche quando non ci si crede perché non si riesce noi a gestire la morte e farsene una ragione.
Similmente noi viviamo come un fallimento inconsolabile la fine del matrimonio e come una vergogna, anche del tradito, il tradimento e non come un evento che può accadere e che, molto probabilmente, toccherà anche ai figli vivere e gestire, da una parte o dall'altra o da entrambe, e dovranno avere un modello di come se ne esce. E se ne esce nel dolore, nell'elaborazione del lutto, nell'assunzione di responsabilità.
Minimizzare e fingere che ci si stia separando perché semplicemente non ci si ama più significa passare il messaggio che l'amore è l'unico motivo per stare insieme e che loro contano poco. Dire che ci si lascia perché un genitore o entrambi hanno sbagliato è assumersi la responsabilità di quello che si sta facendo, togliere loro la famiglia, e che non lo si fa con leggerezza ma perché è successo qualcosa di estremamente grave.
Tornando a Disperso, non credo che ci si separi per tre mesi di tradimento.
oh, almeno su questo siamo d'accordo:D
 

Calimero

Utente Piccolo e Nero
Un infante non capisce perchè non può comprendere problematiche adulte.
L'adolescente si affaccia a queste problematiche, ma in mano ha una mannaia: da una parte il bianco, dall'altra il nero.
Fatica a scindere il ruolo dalla persona, estrapolare l'evento dal contesto.
Fatichiamo noi a farlo.
L'adolescente identifica il ruolo nella persona... e giudica, severamente.
Giudica perchè sta scegliendo cosa essere, ambisce alla perfezione e in prima istanza gli è più utile giudicare che comprendere, la comprensione arriva con la maturità e l'accettazione dei limiti.
Non gli è utile, saputo che la sua famiglia si divide, saperne dettagliatamente i motivi che lo spingerebbero a condannare uno dei due genitori.
La cosa che gli è utile invece è sapere che, nonostante la divisione, i genitori ci sono sempre.
Secondo me.
sicuro. parlavo per astratto se dovesse malauguratamente verificarsi una separazione e non ci fosse concordia tra me e sua madre. a quel punto non mi sentirei piú in dovere di tutelare la figura di mia moglie ed egoisticamente tenderei a preservare la mia.
 

Nausicaa

sfdcef
sicuro. parlavo per astratto se dovesse malauguratamente verificarsi una separazione e non ci fosse concordia tra me e sua madre. a quel punto non mi sentirei piú in dovere di tutelare la figura di mia moglie ed egoisticamente tenderei a preservare la mia.

Scusami,
capisco il sentimento, ma tutelare la figura della madre di tua figlia è qualcosa che faresti per tua figlia, non per tua moglie.

Certo preservare la tua è importante altrettanto, se mai -e non hai motivo al momento per ritenere che così sarebbe- tua moglie la mettesse in pericolo.
Ma anche in quel caso odioso, difendere la tua immagine di padre non richiederebbe necessariamente distruggere la sua di madre.

Comunque, il discorso pare molto prematuro.
 

Calimero

Utente Piccolo e Nero
Secondo me, se si dicono certe verità ai figli, non è per rispettarli, purtroppo.
Fuori dai denti, è perchè si ritiene giusto che vedano che è stato l'altro a sbagliare, che il fallimento della coppia non è da imputare a noi. Ed è comprensibile, perchè ci si sente SEMPRE in colpa verso i figli, per i fallimenti della coppia.
Chi più chi meno e guai se non fosse così.
Magari l'errore che ci imputiamo è persino di aver scelto la persona sbagliata in origine, o di non aver visto, capito chi fosse.
Ma i figli non sono i nostri confidenti, i nostri amici, le persone con le quali ci dobbiamo sfogare o alle quali dobbiamo affidare i segreti della vita che abbiamo avuto con il nostro compagno/a.

Sono i nostri figli, ma sono i figli anche dell'altro: stanno nel mezzo e lì devono rimanere.
Ovviamente, se l'altro ha messo su una vita parallela... e continuerà quella vita, è un altro discorso.
Lì mentire sarebbe davvero stupido e sbagliato nascondere.
Non sarebbe il mio caso. ho rabbia e mi piacerebbe fargliela pagare. dopodiché solo e soltanto dell'estrema ipotesi di una rivalsa di mia mogli nei miei confronti attraverso mia figlia non vedrei una sola ragione per tutelarne la figura.
 

danny

Utente di lunga data
sicuro. parlavo per astratto se dovesse malauguratamente verificarsi una separazione e non ci fosse concordia tra me e sua madre. a quel punto non mi sentirei piú in dovere di tutelare la figura di mia moglie ed egoisticamente tenderei a preservare la mia.
Di fronte ai figli quella che per te è tua moglie sarà sempre la madre.
Due ruoli che non vanno confusi.
 

Calimero

Utente Piccolo e Nero
Scusami,
capisco il sentimento, ma tutelare la figura della madre di tua figlia è qualcosa che faresti per tua figlia, non per tua moglie.

Certo preservare la tua è importante altrettanto, se mai -e non hai motivo al momento per ritenere che così sarebbe- tua moglie la mettesse in pericolo.
Ma anche in quel caso odioso, difendere la tua immagine di padre non richiederebbe necessariamente distruggere la sua di madre.

Comunque, il discorso pare molto prematuro.
stai confondendo una motivazione con una conseguenza. conseguenza che non mi auguro ma che se si verificasse non dovrebbe essere un mio problema gestire. dirle la veritá facendole capire che c'era una motivazione valida. Non per cercare di distruggere l'altra figura. se si verificasse questa evenienza dispiacerebbe mia figlia é lei, non mia moglie
 
Stato
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