Decalogo salvacoppia

Stato
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lunaiena (strepitoso questo nick) è miss Piggy anche lei?
quanto adoravo il mitico Muppet Show!
Hai voglia...
Lei è un misto tra miss piggy e Susanna tutta panna...e l'omino michelin...:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 

spleen

utente ?
Quando mi sposai lei mi disse
la nostra storia duerà fino a quando tu non ti sarai stufato di me...

Le risposi
AH ok...
Quella domanda non gliela feci a caso, due mesi prima proprio lei mi aveva piantato in asso per un altro, poi mi aveva riagganciato, percepivo qualcosa di nuovo e volevo essere sicuro di non buttare di nuovo il mio tempo.....e poi lei mi piaceva un sacco...
 
Quella domanda non gliela feci a caso, due mesi prima proprio lei mi aveva piantato in asso per un altro, poi mi aveva riagganciato, percepivo qualcosa di nuovo e volevo essere sicuro di non buttare di nuovo il mio tempo.....e poi lei mi piaceva un sacco...
Io invece sarei quello che ha sposato
dopo aver piantato in asso
il moroso storico no?

Ed è uno dei motivi principali per cui mi sono detto

Qua faccio il colpo da novanta.

Sposare una che quando la incontrai era stufa agra di noi uomini.

L'ultima discussione è stata quella di oggi

Ma porca troia
tu moglie mogliosa mi obblighi ad andare all'isola ecologica
e fin qui ok...

Ma porco mondo
devi portare gli oli combustibili da cucina

E se si rovesciano i barattoli

E porca troia vieni insieme...

Viene...

Parcheggio e mentre lei è ancora in auto sentenzio

Butta via tuto dona e auto compresa...

E lui che la sa lunga le fa

Ehm...sa ogni mese raccogliamo un conteiner di mogli scassamariti e le mandiamo in IRAN
a ravvedersi...
 
Per me le uniche coppie che funzionano

Sono quelle come tra un pesce pilota ed uno squalo.

E ricordiamoci che mal comune
è mezzo gaudio!:p:p:p:p
 

Brunetta

Utente di lunga data
tu cambi partner ogni sei mesi? :sonar:
scusami ma non capisco la tua ironia
o forse sono solo un po' sciocca
Forse sono sciocca io.
Per rapporto duraturo io pensavo a un matrimonio che funziona per venti e più anni.
 

passante

Utente di lunga data
Forse sono sciocca io.
Per rapporto duraturo io pensavo a un matrimonio che funziona per venti e più anni.
è che (in generale) è cambiato il concetto di duraturo o durevole in questi ultimi 15 anni. lo dico senza ironia.
 

Arianna

utente assente
Forse sono sciocca io.
Per rapporto duraturo io pensavo a un matrimonio che funziona per venti e più anni.
ok
non siamo affatto sciocche :)
ciò che hai appena scritto è la premessa su cui hai impostato questo nostro scambio di battute
ma io, ignorandola, avrei potuto travisare ogni tua parola
la mia premessa è che matrimonio o convivenza per me pari sono
ho una storia più che ventennale, chiusa e finita, alle spalle
e una storia appena iniziata, cioè da circa un lustro (il tempo passa in fretta, maledizione)
E tu?
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Sei libero di separarti
Io mi sento libera anche se sono sposata. Che poi debba scendere a compromessi per l'organizzazione della famiglia è vero ma non sento in questo limitata la mia libertá
Il compromesso è, per definizione, un ostacolo alla libertà personale.
Dopo la separazione non cessano alcuni doveri del matrimonio.

Poi, ci mancherebbe, è il tuo sentire.
;)

Io libera completamente mi ci sento quando sono sola, come è giusto. Quando ogni giorno posso decidere quello che voglio della mia vita, senza dover rendere conto a qualcuno.

Se sto seriamente con qualcuno, il solo fatto di dover tenere conto delle sue esigenze e dover fare dei compromessi, non mi rende totalmente libera.
E nemmeno ho la coscienza così leggera da fare come mi pare.

Ma comunque non è un problema.
Sono io che scelgo di preferire l'amore alla mia libertà assoluta.
:)
 

lunaiena

Scemo chi legge
Buongiorno, sono nuovo del forum, sono qui "in punta di piedi", vi ho letto a lungo e vi saluto tutti.
Vorrei conoscere il vostro parere su questo articolo recentemente comparso sul sito di un noto quotidiano online, soprattutto sul punto nr. 7.
http://d.repubblica.it/amore-sesso/2014/04/14/news/10_consigli_coppia_felice_decalogo-2097806/
Vi ringrazio tutti fin d'ora.
Spleen

1)ci vuole pazienza ...un'infinita pazienza (da entrambe le parti)
2)tolleranza ...infinita tolleranza (da entrambe le parti)
3)sopportazione ...infinita sopportazione(da parte di entrambe le parti)
4)un pizzico di indifferenza
5)molta indipendenza
6) un po' di masochismo
il tutto condito da una sorta di sentimento

questo e molto altro ma ora non mi viene null'altro...
 

Brunetta

Utente di lunga data
ok
non siamo affatto sciocche :)
ciò che hai appena scritto è la premessa su cui hai impostato questo nostro scambio di battute
ma io, ignorandola, avrei potuto travisare ogni tua parola
la mia premessa è che matrimonio o convivenza per me pari sono
ho una storia più che ventennale, chiusa e finita, alle spalle
e una storia appena iniziata, cioè da circa un lustro (il tempo passa in fretta, maledizione)
E tu?
Come dice Passante, tutto sta nell'idea di duraturo.
Se duraturo è una relazione che funziona per qualche anno non ci vuole nessuna "ricetta" perché sono moltissime le persone che desiderano un punto di riferimento affettivo e arrivano anche a convivere e sposarsi per questo.
Bisogna vedere quanto dura e quanto funziona il rapporto. La relazione o il matrimonio possono anche durare una vita.
La mia relazione duratura è durata venti anni. Fino a quando ho capito che il rapporto era una schifezza.
Non credo che ci siano ricette. Prima di capire cos'era il mio rapporto io ne avrei date tante parlando di libertà, sincerità, trasparenza, sesso, dialogo, interessi e obiettivi comuni :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:rido di me.
 

spleen

utente ?
Come dice Passante, tutto sta nell'idea di duraturo.
Se duraturo è una relazione che funziona per qualche anno non ci vuole nessuna "ricetta" perché sono moltissime le persone che desiderano un punto di riferimento affettivo e arrivano anche a convivere e sposarsi per questo.
Bisogna vedere quanto dura e quanto funziona il rapporto. La relazione o il matrimonio possono anche durare una vita.
La mia relazione duratura è durata venti anni. Fino a quando ho capito che il rapporto era una schifezza.
Non credo che ci siano ricette. Prima di capire cos'era il mio rapporto io ne avrei date tante parlando di libertà, sincerità, trasparenza, sesso, dialogo, interessi e obiettivi comuni :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:rido di me.
Ciao, buona domenica.
Ti percepisco molto amareggiata, molto disillusa, non conosco la tua storia ma mi dispiace molto.
Guarda, una volta io non ci credevo alla fortuna ma più passa il tempo e più mi rendo conto che tante volte è proprio una questione di culo (perdona il francesismo). Conosco delle coppie che sembrava dovessero durare in eterno e che si sono rotte, altre sulle quali non avrei scommesso un soldo bucato che sono ancora solide.
Altre che sono finite perchè doveva finire.
Certo è una cosa, tra quelle che conosco ultimamente è una autentica strage. Hai presente, come stare da soldato in trincea, quando i tuoi vicini a destra e sinistra si beccano una pallottola mentre tu sei ancora in piedi e cominci a chiederti chi sarà il prossimo. Io sono in generale contro "l'accanimento terapeutico" per sistemare cose che non funzionano ma tendo spesso a razionalizzare, solo per capire, e come atteggiamento generale nei confronti della vita cerco sempre di "vendere cara la pelle".... comunque vada poi a finire la cosa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ciao, buona domenica.
Ti percepisco molto amareggiata, molto disillusa, non conosco la tua storia ma mi dispiace molto.
Guarda, una volta io non ci credevo alla fortuna ma più passa il tempo e più mi rendo conto che tante volte è proprio una questione di culo (perdona il francesismo). Conosco delle coppie che sembrava dovessero durare in eterno e che si sono rotte, altre sulle quali non avrei scommesso un soldo bucato che sono ancora solide.
Altre che sono finite perchè doveva finire.
Certo è una cosa, tra quelle che conosco ultimamente è una autentica strage. Hai presente, come stare da soldato in trincea, quando i tuoi vicini a destra e sinistra si beccano una pallottola mentre tu sei ancora in piedi e cominci a chiederti chi sarà il prossimo. Io sono in generale contro "l'accanimento terapeutico" per sistemare cose che non funzionano ma tendo spesso a razionalizzare, solo per capire, e come atteggiamento generale nei confronti della vita cerco sempre di "vendere cara la pelle".... comunque vada poi a finire la cosa.
Non ci credo più.
Un'amica mi diceva settimana scorsa che festeggiava il suo anniversario di matrimonio di molti anni, unione lunga e solida. Si è sentita dire solo molti "che bello!" ma ha voluto aggiungere "con qualche compromesso".
La ricetta credo sia quella "compromessi" o anche "far finta che tutto va bene".
 

sienne

lucida-confusa
Ciao

affinché le cose vanno bene, e facile stare assieme.
Difficile diviene, quando iniziano i silenzi ...
Lì, e solo lì, si dimostra la vera forza dell'unione ...

Un unione dipende dai due che la compongano ...
Perciò, ognuno è attore principale ...


sienne
 

Arianna

utente assente
Non ci credo più.
Un'amica mi diceva settimana scorsa che festeggiava il suo anniversario di matrimonio di molti anni, unione lunga e solida. Si è sentita dire solo molti "che bello!" ma ha voluto aggiungere "con qualche compromesso".
La ricetta credo sia quella "compromessi" o anche "far finta che tutto va bene".
lo si percepisce che non ci credi più

c'è chi non accetta i compromessi né riesce a far finta
e c'è sempre la frustrazione del fallimento in una separazione
forse più dura da superare rispetto alla paura di restare sola
 

Brunetta

Utente di lunga data
lo si percepisce che non ci credi più

c'è chi non accetta i compromessi né riesce a far finta
e c'è sempre la frustrazione del fallimento in una separazione
forse più dura da superare rispetto alla paura di restare sola
Io non sono fallita per nulla. Il fallito, da ogni punto di vista, è stato lui.
Paura della solitudine non l'ho mai avuta.
Non ci credevo molto neanche prima. Pensavo che avremmo potuto fare una cosa bella, contrariamente agli altri, seguendo regole di lealtà.
Lui non è stato leale. Comprensibile che non volesse far sapere chi era davvero.
 

Arianna

utente assente
Io non sono fallita per nulla. Il fallito, da ogni punto di vista, è stato lui.
Paura della solitudine non l'ho mai avuta.
Non ci credevo molto neanche prima. Pensavo che avremmo potuto fare una cosa bella, contrariamente agli altri, seguendo regole di lealtà.
Lui non è stato leale. Comprensibile che non volesse far sapere chi era davvero.
quindi ti sei sentita tradita
in tutti i sensi

scusami, non conosco la tua storia

quanto al senso di fallimento, intendevo dire che se a un certo punto ti rendi conto che il progetto di vita in comune con una certa persona si rivela un fallimento, ti senti frustrato
per me è stato così
e io ero assolutamente incapace di esprimere quel senso di frustrazione
e forse incapace persino di riconoscere il mio fallimento
al tempo stesso avevo paura
 

Arianna

utente assente
11/05/2014
Il tradimento uccide gli amori già morti
Illustrazione di Stefania Manzi

A cura di Massimo Gramellini

Perché, se Leonardo è la mia anima prescelta e io sono la sua, e su questo non ho dubbi, essere “la grande prova uno dell’altra” da un certo punto in poi ci è sembrata una maledizione anziché un’occasione? Perché con lui non ero abbastanza felice? Perché lo ero completamente, e ho avuto paura? Perché non avevo più energie, perché ne avevo troppe, perché mi sono sentita all’improvviso vecchia, perché mi sono sentita all’improvviso giovane? Perché l’uomo con cui l’ho tradito, quando è venuto al ricevimento dei professori per parlare di suo figlio, ha invece cominciato a parlarmi di sua moglie, che è morta tre anni fa e gli manca tutti i giorni? Perché a quel punto ho sentito che anche a me Leonardo, pure se ogni mattina ci svegliavamo vicini e ogni notte vicini c’addormentavamo, mancava tutti i giorni? Perché volevo riempire io il vuoto che quell’uomo ha dentro? Perché volevo dimenticarmi del mio? Perché? Filemone, perché l’ho tradito?
Hai ragione, eravamo in caduta libera e chi ci stava attorno certamente non ci ha aiutato. Se mi sfogavo con le mie amiche o con mia madre, loro mi davano ragione su tutto ed erano sempre pronte a scagliarsi contro Leonardo e forse gli amici di Leonardo facevano lo stesso contro di me. Ma degli altri mi interessa fino a un certo punto, sei tu che mi insegni che, se vogliamo cambiare loro, prima dobbiamo cambiare noi, no? E allora dimmi perché. Perché l’ho tradito. C’è chi sostiene che, se succede una cosa del genere, significa inevitabilmente che l’amore era già finito e noi non ce ne eravamo accorti. Ma io ti assicuro che non è stato così. Me ne accorgo giorno dopo giorno, anche grazie a te: non avevo mai smesso di amare Leonardo, come appunto succede fra anime prescelte. Mi credi? Mai, avevo smesso. Eppure l’ho tradito. Perché? Perché.
Giò


Un tradimento uccide soltanto gli amori già morti. Quelli vivi, sai, li può addirittura vivificare. Come tutti i traumi, rappresenta un’occasione per evolvere, dal momento che devia il corso delle cose. Ma non analizzarlo con la pancia e la testa, i tuoi strumenti preferiti. Ascolta ciò che sta in mezzo, Giò: niente ragiona meglio del cuore. Tu hai tradito Leonardo perché non potevi farne a meno. Pensi sia stato un evento improvviso e casuale, ma nella vita tutto ha un senso e anche gli imprevisti sono il risultato di una serie ininterrotta di decisioni inconsapevoli. Tu hai tradito il tuo uomo perché dentro hai un vuoto e ti sforzi di colmarlo in qualche modo. Lui non basta. Lui non ti basta. E non puoi fare finta che quel vuoto non ci sia. Se ti fossi repressa, il disagio sarebbe esploso comunque. Magari sarebbe stato Leonardo a innescare la miccia.
Il tradimento non esiste. E’ solo il tentativo del tuo sé di colmare quel vuoto. La pancia, sede delle emozioni, trasmette il disagio al cervello biologico, che lo risolve nel modo più spiccio. A quel punto ti ritrovi a un bivio: o prendi la salita e ti metti in discussione, oppure scegli la discesa e rompi la relazione. Si formeranno altre coppie, che non avendo risolto il problema di quel vuoto continueranno a tradirsi all’infinito. E si troverà sempre uno scrittore, uno psicologo, un deluso travestito da cinico pronto a sentenziare che la vita è soltanto questo: il luogo delle emozioni fugaci, del deperimento inesorabile dei corpi e dei sentimenti.
Se ascolti il cuore, Giò, ti racconterà un’altra storia. La storia di una sete che nessuno, se non te stessa, può placare. Staccare la mente è la condizione per togliere il sonoro alla vita e riuscire finalmente a sentire il sussurro del cuore. Immagino che ti dirà che non hai alcun bisogno di essere perdonata. Che con il tradimento hai semplicemente evidenziato una situazione. E’ che è stato il tuo cervello a versarci sopra il senso di colpa. Quando diventi consapevole che nessuno potrà mai colmare il tuo vuoto, allora sarai pronta per un’altra persona. Leonardo o chi per lui - perché io non darei per scontato che sia lui - potrà farti sentire meglio. Ma se non sarai stata tu a darti pace, prima o poi rovinerete tutto di nuovo.
Ricordati che l’amore perfetto non esiste. Quello reale é la somma di tante imperfezioni. L’amore più duraturo è spesso il più improbabile. E’ appena smetti di inseguire l’amore perfetto che ti metti in gioco davvero. Cominci a prendere dalla vita ciò che ti dà e non deleghi più a nessuno il potere di decidere il tuo stato d’animo. A Leonardo, o a chi sarà, darai tutto ciò che potrai e vedremo se gli basta. E se gli basta sarà amore, secondo i luoghi comuni. In realtà sarà un modo lieve di convivere: avrai trovato un alter ego con il quale andare avanti nell’esperienza della vita. Perché, quando la passione finisce, resta la tolleranza: un lago enorme dove accogli l’acqua dell’altro senza farla tracimare. Se Leonardo ti ha lasciato perché lo hai tradito, allora non so se ti ama davvero. Sono tutti bravi a dire “amore” ma poi ci mettono così poco amore in tutto ciò che fanno. Chiamano amore una dipendenza o un’abitudine. Giò, ti suggerisco un esercizio. Camminare un’ora al giorno. Così ricorderai al tuo corpo che deve mutare punto di vista e sganciarsi dai soliti schemi. La vita non è un’abitudine. E’ un’impresa che devi compiere da sola, con l’aiuto di tanti e la protezione del tuo
Filèmone
 
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