Buongiorno a tutti,
mi sono iscritto in questo forum per raccontare la mia storia perché, nello sfogliare innumerevoli siti sul tradimento, non ho trovato nulla di comparabile a quanto accaduto a me, o forse non l’ho notato io per la scarsa lucidità che ancora mi domina. Io 54 anni, mia moglie 51, tre figli 24-22-15, sposati da 26 dopo 4 di fidanzamento. Premetto brevemente le mie colpe per chiarire meglio la situazione; negli ultimi 4/5 anni mi sono progressivamente allontanato da mia moglie, scarso interesse, ultimo anno completamente asessuato, cura antidepressiva da 5 anni, vino tutti i giorni quanto basta non per finire sotto il tavolo, ma per non pensare ai miei guai, qualche frase orribile per ferirla durante discussioni serali, quasi sempre un po’ alticcio. Non proprio il prototipo del perfetto marito. Stop. Non deve diventare una seduta psicanalitica su di me, quindi inizio. Nello stesso periodo mia moglie inizia ad uscire, sempre più spesso, con i vecchi compagni del liceo, diceva. Negli ultimi 2 anni sempre con maggior frequenza, unitamente ad un uso sempre più maniacale del telefono, protetto meglio di Fort Knox. Io sospettavo ma non dicevo nulla, intontito dal vino e covando vagamente la speranza che se avesse commesso un passo falso me ne sarei potuto liberare. Quasi due mesi fa commette un errore. Racconta, neanche a me ma alla figlia maggiore, di aver progettato un week-end con le sue amiche, confessandole poi, non ricordo costretta da cosa, che invece lo aveva passato con i suoi compagni, costretta a dire una balla per non fare arrabbiare me. Di fronte alla balla conclamata dentro di me scatta qualcosa. Vado sul computer che lei usa in ufficio, (lavoriamo insieme) cerco e trovo un backup del suo telefono e lo apro. Era vecchio, si fermava ad agosto 2013, ma c’era tutto in bella mostra e quel che leggo mi fa cadere il mondo addosso. Fino a quella data aveva avuto due relazioni, una con una vecchia fiamma giovanile, conosciuta prima di me ed in seguito un’altra con un ex marito di una sua amica, entrambi compagni di scuola. Con il primo una cosa di sesso puro, ricordando i bei tempi passati. Con il secondo invece si vede proprio il desiderio di conquista della femmina pre-menopausa, lo ha preso per sfinimento, tacchinandolo per mesi. Questo era il quanto ad agosto 2013; ma qual’è la situazione oggi, maggio 2014? Decido di non dirle nulla delle mie scoperte e nottetempo eseguo un’altro backup del suo telefono, al diavolo la privacy. Apertolo, mi rendo conto che il disastro è totale; da qualche mese frequenta infatti un’altro uomo, questa volta conosciuto da poco, di cui si è innamorata. A parte la scabrosità delle loro pratiche sessuali ahimè così dettagliatamente descritte, leggevo proprio quanta partecipazione, affetto, dolcezza, sogno, diciamo pure Amore c’è nella loro relazione clandestina, fatta delle classiche cenette intime e degli incontri in alberghi. Il tutto mentre io, complice la crisi, lavoravo, domeniche incluse. Dopo aver letto per ore tutto ciò, mi dicevo che avevo trovato il massimo delle prove per potermi liberare di lei. Ed invece che mi accade? Decido in un’istante di recuperare me stesso quindi via il vino, dieta (i primi giorni non mi devo neanche sforzare, tanto non mangio nulla), cura della mia persona. Ovviamente dopo l’edificante lettura la affronto e le dico che so tutto, anche i dettagli più minuscoli e dopo un breve ma dovuto sfogo, le chiedo cosa intenda fare. Mi dice che la relazione attuale è finita, le chiedo quando, mi risponde “oggi”! Arrabbiato, stordito, umiliato, con l’autostima sotto i tacchi resto interdetto. Per farla breve, dopo 6, dico sei giorni dalle mie rivelazioni, leggo ancora di sfuggita un suo messaggio all’amante in cui lei dice “voglio farti sapere che mi manchi da morire”. Nei giorni seguenti mi racconta che la storia è davvero finita, che la mia scoperta ha di fatto frantumato il sogno in cui viveva per riportarla alla realtà, che per lei è fatta di me, dei figli e del lavoro. Ha visto in me un cambiamento positivo pressoché istantaneo, mi dice che per la vecchiaia non si vede a fianco di nessun altro al di fuori di me. Abbiamo parlato molto in questi giorni, mi spiace non avere amici con i quali condividere questo “lutto” ma non desidero coinvolgere persone che conosciamo entrambi con una storia che non si dimentica, così ho solo lei per parlare, la qual cosa che mi allevia un po’ la sofferenza. Abbiamo deciso di provare a ricostruire, non mi ha mai chiesto scusa, quando le parlo di questa faccenda avverto che le creo un disturbo, anche se poi dialoga obtorto collo. Ma quando non lo fa a me tornano in massa i cattivi pensieri, la sfiducia totale, la rabbia, l’orgoglio ferito e non so più che pesci pigliare. Scrivo qui per vedere se c’è qualcuno che possa interpretare la mia situazione meglio di me, scoprire se altri hanno avuto un’esperienza simile e come l’hanno risolta, insomma trovare anche solo un piccolo faro che diradi un po’ la nebbia che mi circonda.
Grazie per la pazienza e spero anche per gli aiuti che riceverò.
mi sono iscritto in questo forum per raccontare la mia storia perché, nello sfogliare innumerevoli siti sul tradimento, non ho trovato nulla di comparabile a quanto accaduto a me, o forse non l’ho notato io per la scarsa lucidità che ancora mi domina. Io 54 anni, mia moglie 51, tre figli 24-22-15, sposati da 26 dopo 4 di fidanzamento. Premetto brevemente le mie colpe per chiarire meglio la situazione; negli ultimi 4/5 anni mi sono progressivamente allontanato da mia moglie, scarso interesse, ultimo anno completamente asessuato, cura antidepressiva da 5 anni, vino tutti i giorni quanto basta non per finire sotto il tavolo, ma per non pensare ai miei guai, qualche frase orribile per ferirla durante discussioni serali, quasi sempre un po’ alticcio. Non proprio il prototipo del perfetto marito. Stop. Non deve diventare una seduta psicanalitica su di me, quindi inizio. Nello stesso periodo mia moglie inizia ad uscire, sempre più spesso, con i vecchi compagni del liceo, diceva. Negli ultimi 2 anni sempre con maggior frequenza, unitamente ad un uso sempre più maniacale del telefono, protetto meglio di Fort Knox. Io sospettavo ma non dicevo nulla, intontito dal vino e covando vagamente la speranza che se avesse commesso un passo falso me ne sarei potuto liberare. Quasi due mesi fa commette un errore. Racconta, neanche a me ma alla figlia maggiore, di aver progettato un week-end con le sue amiche, confessandole poi, non ricordo costretta da cosa, che invece lo aveva passato con i suoi compagni, costretta a dire una balla per non fare arrabbiare me. Di fronte alla balla conclamata dentro di me scatta qualcosa. Vado sul computer che lei usa in ufficio, (lavoriamo insieme) cerco e trovo un backup del suo telefono e lo apro. Era vecchio, si fermava ad agosto 2013, ma c’era tutto in bella mostra e quel che leggo mi fa cadere il mondo addosso. Fino a quella data aveva avuto due relazioni, una con una vecchia fiamma giovanile, conosciuta prima di me ed in seguito un’altra con un ex marito di una sua amica, entrambi compagni di scuola. Con il primo una cosa di sesso puro, ricordando i bei tempi passati. Con il secondo invece si vede proprio il desiderio di conquista della femmina pre-menopausa, lo ha preso per sfinimento, tacchinandolo per mesi. Questo era il quanto ad agosto 2013; ma qual’è la situazione oggi, maggio 2014? Decido di non dirle nulla delle mie scoperte e nottetempo eseguo un’altro backup del suo telefono, al diavolo la privacy. Apertolo, mi rendo conto che il disastro è totale; da qualche mese frequenta infatti un’altro uomo, questa volta conosciuto da poco, di cui si è innamorata. A parte la scabrosità delle loro pratiche sessuali ahimè così dettagliatamente descritte, leggevo proprio quanta partecipazione, affetto, dolcezza, sogno, diciamo pure Amore c’è nella loro relazione clandestina, fatta delle classiche cenette intime e degli incontri in alberghi. Il tutto mentre io, complice la crisi, lavoravo, domeniche incluse. Dopo aver letto per ore tutto ciò, mi dicevo che avevo trovato il massimo delle prove per potermi liberare di lei. Ed invece che mi accade? Decido in un’istante di recuperare me stesso quindi via il vino, dieta (i primi giorni non mi devo neanche sforzare, tanto non mangio nulla), cura della mia persona. Ovviamente dopo l’edificante lettura la affronto e le dico che so tutto, anche i dettagli più minuscoli e dopo un breve ma dovuto sfogo, le chiedo cosa intenda fare. Mi dice che la relazione attuale è finita, le chiedo quando, mi risponde “oggi”! Arrabbiato, stordito, umiliato, con l’autostima sotto i tacchi resto interdetto. Per farla breve, dopo 6, dico sei giorni dalle mie rivelazioni, leggo ancora di sfuggita un suo messaggio all’amante in cui lei dice “voglio farti sapere che mi manchi da morire”. Nei giorni seguenti mi racconta che la storia è davvero finita, che la mia scoperta ha di fatto frantumato il sogno in cui viveva per riportarla alla realtà, che per lei è fatta di me, dei figli e del lavoro. Ha visto in me un cambiamento positivo pressoché istantaneo, mi dice che per la vecchiaia non si vede a fianco di nessun altro al di fuori di me. Abbiamo parlato molto in questi giorni, mi spiace non avere amici con i quali condividere questo “lutto” ma non desidero coinvolgere persone che conosciamo entrambi con una storia che non si dimentica, così ho solo lei per parlare, la qual cosa che mi allevia un po’ la sofferenza. Abbiamo deciso di provare a ricostruire, non mi ha mai chiesto scusa, quando le parlo di questa faccenda avverto che le creo un disturbo, anche se poi dialoga obtorto collo. Ma quando non lo fa a me tornano in massa i cattivi pensieri, la sfiducia totale, la rabbia, l’orgoglio ferito e non so più che pesci pigliare. Scrivo qui per vedere se c’è qualcuno che possa interpretare la mia situazione meglio di me, scoprire se altri hanno avuto un’esperienza simile e come l’hanno risolta, insomma trovare anche solo un piccolo faro che diradi un po’ la nebbia che mi circonda.
Grazie per la pazienza e spero anche per gli aiuti che riceverò.