Ma cosa è già tardi, scimunita. Ma QUANDO CAZZO TI SVEGLI TU, dico io.
Si parlava anche di accettare il fallimento.
Io, per un certo periodo, mi son sentita cretina ma non fallita.
Ma ognuno è fatto a modo suo e si può fare molta fatica a immaginarsi un futuro sole in ogni momento più ancora che ad accettare un passato che non si riesce ad accettare.
Io ho anche visto che ci si immagina più domande indiscrete di quelle che poi ci sono o più situazioni in cui ci si sentirà bisognose di appoggio di quelle che ci sono.
Anche solo praticamente nel corso della convivenza si spartiscono alcuni compiti e dopo uno non sa dove mettere mani nella dichiarazione dei redditi e l'altro non sa far andare la lavatrice ma tutto s'impara.
Sembrano piccolezze stupide e irrilevanti, ma quando l'idea di separarsi fa immaginare di rivoluzionare una vita, contano anche quelle.
Paura per i figli, i parenti, gli amici, problemi, dolore, domande indiscrete, giudizi, pietà e compatimento.
A volte succede pure.
Ho un'amica (si fa per dire perché è pure molto più vecchia di me) che non faceva sesso già a 30 anni e che ha un marito che le tiene lui lo stipendio da sempre e le dà una paghetta da ragazzino per le piccole spese, che la tratta da serva scema da sempre e ha avuto il coraggio di dirmi "poverina!".