E' l'inizio o la fine?

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disincantata

Utente di lunga data
Parto da questa tua affermazione, potrei dirti che non è vero perché hai comunque un figlio e un marito.
Ma mi concentro su questa frase prendendola per buona dal lato economico:
Non hai nulla.

Allora, mia cara, se non hai nulla, l'opzione separazione non c'è al momento, quindi la tua mente non deve neanche formulare quella parola, ed è bene che ti ricordi i motivi, lo so che li conosci, ma ridiciamoli:
1) non lavori
2) tuo marito ha problemi di lavoro, o è disoccupato (non ho letto tutto)
3) hai un bimbo piccolo perché a cinque anni è proprio piccolino

Quindi, togliendo questa possibilità, cosa rimane?
A) l'evasione, buttandoti in una storia (con l'avatar o con un altro, poco importa)
B) ripartire dalla frase che hai scritto nel tuo primo post, e cioè che l'uomo che hai sposato era:
L'UOMO DELLA TUA VITA.

Il matrimonio, come ha detto bene Sbri, è un impegno, credevi di no?
Ora siete in crisi e quindi distanti, ma non credere che succeda solo a voi, i matrimoni sono impastati di queste crisi.

Se lui è davvero senza lavoro...come può essere sereno in famiglia?
Mettici poi il carattere un po', o un po' tanto, orso e il gioco è fatto.
Il carattere dell'uomo che hai sposato lo conoscevi, penso.
L'aggravante è la situazione non rosea in cui versate, ma cambierà in meglio, no?

Nel frattempo, prenditi cura del tuo bimbo e, se ti fa piacere, continua a chattare con lo sconosciuto, perché di sconosciuto si tratta, così anche tu sei più serena.
Fino a che se ne sta a 1000 Km di distanza non vedo pericoli, se poi, davvero lui volesse incontrarti di persona, ovviamente viene lui, anche qui non ravviso minacce così gravi, sarai mica una di quelle donzelle che ci pensano solo due volte prima di darla via?
Bisogna pensarci duemila volte, secondo me, quando si ha una famiglia come te.
Lui lavora. Otto ore in ufficio ha scritto. Sul resto lo penso pure io.
 

Vincent Vega

Utente armato
Condivido. Sperando sia recuperabile un po' d'amore tra loro.

Il provolone e' comunque assurdo ed inconcepibile. Per me.
a me sembrano entrambi annebbiati, entrambi reputano innocente il loro "svago". Solo che se - come pare - lei ha preso coscienza del muro che li separa, ed è disposta a recuperare, non capisco perchè - come i bimbi - dica "e no, prima tu, prima tu".

Non è affatto innocente scambiarsi foto in internet e passare ore al telefono parlando del proprio matrimonio. Non so se la scusa "è più grave il videogioco" possa reggere dinanzi al consulente matrimoniale (che serve come il pane), ma di certo non reggerebbe davanti al Presidente del Tribunale.
 

disincantata

Utente di lunga data
a me sembrano entrambi annebbiati, entrambi reputano innocente il loro "svago". Solo che se - come pare - lei ha preso coscienza del muro che li separa, ed è disposta a recuperare, non capisco perchè - come i bimbi - dica "e no, prima tu, prima tu".

Non è affatto innocente scambiarsi foto in internet e passare ore al telefono parlando del proprio matrimonio. Non so se la scusa "è più grave il videogioco" possa reggere dinanzi al consulente matrimoniale (che serve come il pane), ma di certo non reggerebbe davanti al Presidente del Tribunale.
Sicuramente per chi lo scopre è già tradimento lo scambio di foto e confidenze a quel livello.

Il problema è che rischia di farsi male senza neppure godere di questo tradimento.

Il marito daltronde non fa molto per farsi amare.

Poco fa è venuta una coppia 'matura' a vedere il paorama da casa mia, abbiamo parlato un pò sembrava uscissero dal post in questione.

La figlia, del 74, ha appena lasciato il marito che ha sperperato soldi e fatto debiti per il poker, aveva coinvolto pure lei, poi finalmente lei ha capito cosa stava rischiando ed i genitori, che hanno scoperto tutto molto molto tardi, l'hanno aiutata ad uscirne.

Figlia unica.

Nessun nipote.
 

errante

Utente di lunga data
Ho letto quasi tutte le 35 pagine, e tutti i commenti di Anto.

Sappiamo che tuo marito lavora 8 ore al giorno. Sappiamo che lui non si interessa troppo a te, ma tu gli hai chiesto se ha problemi sul lavoro? Magari sa bene di non poter lasciare il lavoro perché ha la famiglia da mandare avanti, magari si sente poco realizzato e si chiude in un mondo dove possa davvero sviluppare la sua creatività, o almeno dove abbia la percezione di farlo. Giustifica il fatto che si disinteressi a te? No. Ma non è un motivo per rinunciare prima ancora di provare.

D'altra parte tu hai troppo la famiglia caricata sulle spalle, devi lasciare spazio alla tua individualità, recuperare i tuoi interessi e le tue passioni, trovare realizzazione fuori dal recinto familiare. La spalla virtuale su cui appoggiarti è uno svago, chi ti tirerà fuori da questo impiccio sei tu. Non caricarti del peso di una storia clandestina, ci manca solo più il senso di colpa nei suoi confronti.

Trovare un lavoro ti toglierebbe da questa relazione di dipendenza assoluta e distruttiva da tuo marito, permettendoti di avere una minima sicurezza nel caso non riusciste più a stare insieme e al contempo facendoti trovare un altro ambito di realizzazione. Prima di provare a cambiare le abitudini di tuo marito devi riprendere in mano la tua individualità, rafforzarti, poi lui capirà di avere di fronte una persona che non può più ignorare.
 

Diletta

Utente di lunga data
Ho letto quasi tutte le 35 pagine, e tutti i commenti di Anto.

Sappiamo che tuo marito lavora 8 ore al giorno. Sappiamo che lui non si interessa troppo a te, ma tu gli hai chiesto se ha problemi sul lavoro? Magari sa bene di non poter lasciare il lavoro perché ha la famiglia da mandare avanti, magari si sente poco realizzato e si chiude in un mondo dove possa davvero sviluppare la sua creatività, o almeno dove abbia la percezione di farlo. Giustifica il fatto che si disinteressi a te? No. Ma non è un motivo per rinunciare prima ancora di provare.

D'altra parte tu hai troppo la famiglia caricata sulle spalle, devi lasciare spazio alla tua individualità, recuperare i tuoi interessi e le tue passioni, trovare realizzazione fuori dal recinto familiare. La spalla virtuale su cui appoggiarti è uno svago, chi ti tirerà fuori da questo impiccio sei tu. Non caricarti del peso di una storia clandestina, ci manca solo più il senso di colpa nei suoi confronti.

Trovare un lavoro ti toglierebbe da questa relazione di dipendenza assoluta e distruttiva da tuo marito, permettendoti di avere una minima sicurezza nel caso non riusciste più a stare insieme e al contempo facendoti trovare un altro ambito di realizzazione. Prima di provare a cambiare le abitudini di tuo marito devi riprendere in mano la tua individualità, rafforzarti, poi lui capirà di avere di fronte una persona che non può più ignorare.

Quoto tutto, anche se trovare un lavoro è quasi utopistico ora come ora.
Ma l'individualità, come hai detto, si realizza in tanti modi e in tanti modi ci si può sentire soddisfatti in questa vita.
Anto, sposta l'attenzione dal marito a te.
Anzi, spostala anche dal marpione che sa il fatto suo e che si sta già fregando le mani.
Non gliela dare (questa soddisfazione!!!).:D
 

Anto_75

Utente
Si, avete ragione.
Sono d'accordo sul recuperare una mia forza interiore, una soddisfazione personale, miei spazi.
Devo stare bene e mettere un punto a tutta questa faccenda.

Credo che la separazione sia comunque un punto di non ritorno che non voglio oltrepassare.
Momenti brutti nella vita ne ho passati, ma poi si va avanti. So come si fa a tenere duro.

Ieri ho chiuso con l'uomo/avatar.
Sapevo che non avrebbe protestato, del resto, me lo ha sempre detto anche lui che bastava un mio cenno e sarebbe sparito.
E' stato doloroso, ma la mancanza è passata presto. Era un telefono, era una fantasia, era quello che volevo che fosse perchè potevo immaginare tutto e niente! In un certo senso mi sento più leggera, e persino più leggitimata a discutere con mio marito di cosa non va.

Ho deciso che farò di tutto per fare in modo che l'infanzia di mio figlio sia più serena possibile, non mi sono rassegnata ad avere un marito che passa la maggior parte del suo tempo al pc, glielo ripeterò ancora e ancora, ma voglio essere forte e consapevole di aver iniziato a cambiare certi miei atteggiamenti, perchè gli errori non sono solo da una parte.

Se è dipendenza o no la sua, facciamo in tempo a scoprirlo, ma prima devo ritrovare quello spirito che mi consentiva di aver voglia di discutere per fargli capire che certi atteggiamenti mi infastidivano.
E alla fine, se dopo aver fatto tutto quello che è giusto fare per tenere in piedi un matrimonio, ci accorgeremo che non c'è più l'amore necessario a voler continuare un progetto comune, allora si vedrà.

Certo, non saranno rose e fiori da domani, ma mi sono tolta quel macigno gigante del senso di colpa di ciò che stavo facendo. Non saprà mai nulla di questa cosa, probabilmente è peggio di un tradimento fisico quello che ho fatto, stavo dividendo i miei pensieri più intimi con qualcun'altro.
Desideri ed aspirazioni, paure, speranze, insomma, tutto quello che a mio marito non dicevo più, anche se in realtà fatico a ricordare se mi abbia mai chiesto cose di questo genere.


Grazie per avermi dato retta e materiale su cui riflettere, davvero :)
 

Apollonia

Utente di lunga data
Si, avete ragione.
Sono d'accordo sul recuperare una mia forza interiore, una soddisfazione personale, miei spazi.
Devo stare bene e mettere un punto a tutta questa faccenda.

Credo che la separazione sia comunque un punto di non ritorno che non voglio oltrepassare.
Momenti brutti nella vita ne ho passati, ma poi si va avanti. So come si fa a tenere duro.

Ieri ho chiuso con l'uomo/avatar.
Sapevo che non avrebbe protestato, del resto, me lo ha sempre detto anche lui che bastava un mio cenno e sarebbe sparito.
E' stato doloroso, ma la mancanza è passata presto. Era un telefono, era una fantasia, era quello che volevo che fosse perchè potevo immaginare tutto e niente! In un certo senso mi sento più leggera, e persino più leggitimata a discutere con mio marito di cosa non va.

Ho deciso che farò di tutto per fare in modo che l'infanzia di mio figlio sia più serena possibile, non mi sono rassegnata ad avere un marito che passa la maggior parte del suo tempo al pc, glielo ripeterò ancora e ancora, ma voglio essere forte e consapevole di aver iniziato a cambiare certi miei atteggiamenti, perchè gli errori non sono solo da una parte.

Se è dipendenza o no la sua, facciamo in tempo a scoprirlo, ma prima devo ritrovare quello spirito che mi consentiva di aver voglia di discutere per fargli capire che certi atteggiamenti mi infastidivano.
E alla fine, se dopo aver fatto tutto quello che è giusto fare per tenere in piedi un matrimonio, ci accorgeremo che non c'è più l'amore necessario a voler continuare un progetto comune, allora si vedrà.

Certo, non saranno rose e fiori da domani, ma mi sono tolta quel macigno gigante del senso di colpa di ciò che stavo facendo. Non saprà mai nulla di questa cosa, probabilmente è peggio di un tradimento fisico quello che ho fatto, stavo dividendo i miei pensieri più intimi con qualcun'altro.
Desideri ed aspirazioni, paure, speranze, insomma, tutto quello che a mio marito non dicevo più, anche se in realtà fatico a ricordare se mi abbia mai chiesto cose di questo genere.


Grazie per avermi dato retta e materiale su cui riflettere, davvero :)
Sono felice di leggere questo tuo scritto. Hai preso consapevolezza della situazione, e questo ti fa onore. Forza!!!!
Quando avrai voglia di parlare, noi saremo qui!;)
 

Zod

Escluso
Si, avete ragione.
Sono d'accordo sul recuperare una mia forza interiore, una soddisfazione personale, miei spazi.
Devo stare bene e mettere un punto a tutta questa faccenda.

Credo che la separazione sia comunque un punto di non ritorno che non voglio oltrepassare.
Momenti brutti nella vita ne ho passati, ma poi si va avanti. So come si fa a tenere duro.

Ieri ho chiuso con l'uomo/avatar.
Sapevo che non avrebbe protestato, del resto, me lo ha sempre detto anche lui che bastava un mio cenno e sarebbe sparito.
E' stato doloroso, ma la mancanza è passata presto. Era un telefono, era una fantasia, era quello che volevo che fosse perchè potevo immaginare tutto e niente! In un certo senso mi sento più leggera, e persino più leggitimata a discutere con mio marito di cosa non va.

Ho deciso che farò di tutto per fare in modo che l'infanzia di mio figlio sia più serena possibile, non mi sono rassegnata ad avere un marito che passa la maggior parte del suo tempo al pc, glielo ripeterò ancora e ancora, ma voglio essere forte e consapevole di aver iniziato a cambiare certi miei atteggiamenti, perchè gli errori non sono solo da una parte.

Se è dipendenza o no la sua, facciamo in tempo a scoprirlo, ma prima devo ritrovare quello spirito che mi consentiva di aver voglia di discutere per fargli capire che certi atteggiamenti mi infastidivano.
E alla fine, se dopo aver fatto tutto quello che è giusto fare per tenere in piedi un matrimonio, ci accorgeremo che non c'è più l'amore necessario a voler continuare un progetto comune, allora si vedrà.

Certo, non saranno rose e fiori da domani, ma mi sono tolta quel macigno gigante del senso di colpa di ciò che stavo facendo. Non saprà mai nulla di questa cosa, probabilmente è peggio di un tradimento fisico quello che ho fatto, stavo dividendo i miei pensieri più intimi con qualcun'altro.
Desideri ed aspirazioni, paure, speranze, insomma, tutto quello che a mio marito non dicevo più, anche se in realtà fatico a ricordare se mi abbia mai chiesto cose di questo genere.


Grazie per avermi dato retta e materiale su cui riflettere, davvero :)
Penso che stai agendo nella giusta direzione. Prova anche a trovare un lavoro. Probabilmente stai vivendo anche una carenza di soddisfazioni personali. Poniti degli obiettivi personali, e cerca di raggiungerli. Ricostruire il tuo matrimonio è uno, ma devi coltivarne anche altri, solo tuoi, che ti diano delle soddisfazioni e migliorino la tua autostima.
 

disincantata

Utente di lunga data
Si, avete ragione.
Sono d'accordo sul recuperare una mia forza interiore, una soddisfazione personale, miei spazi.
Devo stare bene e mettere un punto a tutta questa faccenda.

Credo che la separazione sia comunque un punto di non ritorno che non voglio oltrepassare.
Momenti brutti nella vita ne ho passati, ma poi si va avanti. So come si fa a tenere duro.

Ieri ho chiuso con l'uomo/avatar.
Sapevo che non avrebbe protestato, del resto, me lo ha sempre detto anche lui che bastava un mio cenno e sarebbe sparito.
E' stato doloroso, ma la mancanza è passata presto. Era un telefono, era una fantasia, era quello che volevo che fosse perchè potevo immaginare tutto e niente! In un certo senso mi sento più leggera, e persino più leggitimata a discutere con mio marito di cosa non va.

Ho deciso che farò di tutto per fare in modo che l'infanzia di mio figlio sia più serena possibile, non mi sono rassegnata ad avere un marito che passa la maggior parte del suo tempo al pc, glielo ripeterò ancora e ancora, ma voglio essere forte e consapevole di aver iniziato a cambiare certi miei atteggiamenti, perchè gli errori non sono solo da una parte.

Se è dipendenza o no la sua, facciamo in tempo a scoprirlo, ma prima devo ritrovare quello spirito che mi consentiva di aver voglia di discutere per fargli capire che certi atteggiamenti mi infastidivano.
E alla fine, se dopo aver fatto tutto quello che è giusto fare per tenere in piedi un matrimonio, ci accorgeremo che non c'è più l'amore necessario a voler continuare un progetto comune, allora si vedrà.

Certo, non saranno rose e fiori da domani, ma mi sono tolta quel macigno gigante del senso di colpa di ciò che stavo facendo. Non saprà mai nulla di questa cosa, probabilmente è peggio di un tradimento fisico quello che ho fatto, stavo dividendo i miei pensieri più intimi con qualcun'altro.
Desideri ed aspirazioni, paure, speranze, insomma, tutto quello che a mio marito non dicevo più, anche se in realtà fatico a ricordare se mi abbia mai chiesto cose di questo genere.


Grazie per avermi dato retta e materiale su cui riflettere, davvero :)
Sei una donna in gamba. Hai fatto bene a chiudere. .non sentirti in colpa. Fatti aiutate da un medico se tuo marito non ti ascolta.
 

Vincent Vega

Utente armato
Si, avete ragione.
Sono d'accordo sul recuperare una mia forza interiore, una soddisfazione personale, miei spazi.
Devo stare bene e mettere un punto a tutta questa faccenda.

Credo che la separazione sia comunque un punto di non ritorno che non voglio oltrepassare.
Momenti brutti nella vita ne ho passati, ma poi si va avanti. So come si fa a tenere duro.

Ieri ho chiuso con l'uomo/avatar.
Sapevo che non avrebbe protestato, del resto, me lo ha sempre detto anche lui che bastava un mio cenno e sarebbe sparito.
E' stato doloroso, ma la mancanza è passata presto. Era un telefono, era una fantasia, era quello che volevo che fosse perchè potevo immaginare tutto e niente! In un certo senso mi sento più leggera, e persino più leggitimata a discutere con mio marito di cosa non va.

Ho deciso che farò di tutto per fare in modo che l'infanzia di mio figlio sia più serena possibile, non mi sono rassegnata ad avere un marito che passa la maggior parte del suo tempo al pc, glielo ripeterò ancora e ancora, ma voglio essere forte e consapevole di aver iniziato a cambiare certi miei atteggiamenti, perchè gli errori non sono solo da una parte.

Se è dipendenza o no la sua, facciamo in tempo a scoprirlo, ma prima devo ritrovare quello spirito che mi consentiva di aver voglia di discutere per fargli capire che certi atteggiamenti mi infastidivano.
E alla fine, se dopo aver fatto tutto quello che è giusto fare per tenere in piedi un matrimonio, ci accorgeremo che non c'è più l'amore necessario a voler continuare un progetto comune, allora si vedrà.

Certo, non saranno rose e fiori da domani, ma mi sono tolta quel macigno gigante del senso di colpa di ciò che stavo facendo. Non saprà mai nulla di questa cosa, probabilmente è peggio di un tradimento fisico quello che ho fatto, stavo dividendo i miei pensieri più intimi con qualcun'altro.
Desideri ed aspirazioni, paure, speranze, insomma, tutto quello che a mio marito non dicevo più, anche se in realtà fatico a ricordare se mi abbia mai chiesto cose di questo genere.


Grazie per avermi dato retta e materiale su cui riflettere, davvero :)
In un mio precedente post avevo detto che eri analitica, intelligente, avevi ben presente il quadro di insieme, e che l'avatar era un'incoerenza in tutto questo quadro di persona sofferente, ma matura.
Sono davvero contento di quello che ci scrivi: il primo - importante, e non semplice - passo è compiuto. Hai cominciato ad indirizzare le energie verso la "seconda vita", vera, non virtuale. Non credere che quella "voce" non ti mancherà: se dovesse succedere, scrivi qui...qualcuno di noi c'è sempre a distrarti...
Adesso concentrati sul tuo matrimonio. E - se tuo marito non ti ascolta - fai sparire il pc, o disdici il wifi. In fondo: se dovete rinunciare a tante cose, ben si può rinunciare per qualche bimestre ad internet, dicendo: "i soldi messi da parte li usiamo per un w.e. tutti e 3 insieme finalmente, e poi tra 6 mesi cogliamo la migliore promozione sul mercato e risparmiamo anche"!
In bocca al lupo!
 

Sbriciolata

Escluso
In un mio precedente post avevo detto che eri analitica, intelligente, avevi ben presente il quadro di insieme, e che l'avatar era un'incoerenza in tutto questo quadro di persona sofferente, ma matura.
Sono davvero contento di quello che ci scrivi: il primo - importante, e non semplice - passo è compiuto. Hai cominciato ad indirizzare le energie verso la "seconda vita", vera, non virtuale. Non credere che quella "voce" non ti mancherà: se dovesse succedere, scrivi qui...qualcuno di noi c'è sempre a distrarti...
Adesso concentrati sul tuo matrimonio. E - se tuo marito non ti ascolta - fai sparire il pc, o disdici il wifi. In fondo: se dovete rinunciare a tante cose, ben si può rinunciare per qualche bimestre ad internet, dicendo: "i soldi messi da parte li usiamo per un w.e. tutti e 3 insieme finalmente, e poi tra 6 mesi cogliamo la migliore promozione sul mercato e risparmiamo anche"!
In bocca al lupo!
Mi unisco alla tua visione di Anto, della vicenda e all'esortazione a sfogarsi qui, magari.
Però occhio: se una persona ha una dipendenza, forzarlo a troncarla può suscitare reazioni brutte, brutte assai.
Perchè va in panico. Io dico di cominciare a parlargliene. Magari facendosi consigliare da un esperto prima. Tra l'altro so che in varie zone d'Italia ci sono associazioni, numeri verdi, sportelli di ausl.
 

Horny

Utente di lunga data
Mi unisco alla tua visione di Anto, della vicenda e all'esortazione a sfogarsi qui, magari.
Però occhio: se una persona ha una dipendenza, forzarlo a troncarla può suscitare reazioni brutte, brutte assai.
Perchè va in panico. Io dico di cominciare a parlargliene. Magari facendosi consigliare da un esperto prima. Tra l'altro so che in varie zone d'Italia ci sono associazioni, numeri verdi, sportelli di ausl.
si a milano ci sono servizi pubblici che trattano anche questo tipo di dipendenza.
basta farsi fare la prescrizione dal medico della mutuo o meglio ancora dal CPS.
 
Stato
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