Dipendenze ( droghe, alcol, fumo )

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

LDS

Utente di lunga data
Allora senti a me.....sei scemop tu a spoendere 500 euro per una bottiglia di vino...uno schiaffo alla gente che muore di fame tutti i giorni....
manco le voglio leggere ste troiate da fighetto
io il vino non lo compro.....

o meglio, il vino da 500 euro non lo compro perché non posso permettermelo, altrimenti lo comprerei.
ho in cantina bottiglie da più di 1000 euro che mi hanno regalato.

la cifra media del vino che compro si aggira intorno alle 70-100 sterline, che tutto è fuorché pregiato.

il pregiato a 50 euro non esiste, ci manca uno zero per il " pregiato "
 
Ultima modifica:

Caciottina

Escluso
dimostri un arroganza e una spocchia incredibile.
davvero. vini da 500 euro e tutti i modelli della apple e iphone 6 solo per avere l ultimo modello, mica perche gli serve....
davvero....pensavo la gente cosi non la facessero piu
 

LDS

Utente di lunga data
dimostri un arroganza e una spocchia incredibile.
davvero. vini da 500 euro e tutti i modelli della apple e iphone 6 solo per avere l ultimo modello, mica perche gli serve....
davvero....pensavo la gente cosi non la facessero piu
perché io ti vengo a chiedere come spendi i tuoi soldi che guadagni?

a me non m'ha mai regalato niente nessuno, mi sudo fino all'ultimo centesimo.

che facevi a 28 anni tu?

possiamo aprire un altro thread su come spendere i soldi che si sudano se ti va.
 

sienne

lucida-confusa
io il vino non lo compro.....

o meglio, il vino da 500 euro non lo compro perché non posso permettermelo, altrimenti lo comprerei.
ho in cantina bottiglie da più di 1000 euro che mi hanno regalato.

la cifra media del vino che compro si aggira intorno alle 70-100 sterline, che tutto è fuorché pregiato.

il pregiato a 50 euro non esiste, ci manca uno zero per il " pregiato "

Ciao

hai fatto la scoperta dell'America ...
In tutto è così. Con le borsette, con le scarpe, con le auto, con l'aceto, con ecc.

In ogni più banale cosa, c'è il reparto "pregiato". Credimi, so di cosa parlo.
La famiglia del mio ex, è dell'alta borghesia ... una noia mortale ... se non è dipendenza ;) :rolleyes:


sienne
 

LDS

Utente di lunga data
Ciao

hai fatto la scoperta dell'America ...
In tutto è così. Con le borsette, con le scarpe, con le auto, con l'aceto, con ecc.

In ogni più banale cosa, c'è il reparto "pregiato". Credimi, so di cosa parlo.
La famiglia del mio ex, è dell'alta borghesia ... una noia mortale ... se non è dipendenza ;) :rolleyes:


sienne
A me non manca nulla, sto bene, posso andare in vacanza dove mi pare, oddio prima con Laure era meglio visto che andavamo al ristorante 3 volte a settimana a 200 euro a botta, cosa che ora non posso fare.
non mi lamento, ma i ricchi sono altri. Li vedo tutti i giorni al ristorante.

sto tornando nel luogo dove spendo 2/3 della mia vita.
Togliendo le ore di sonno necessarie non capisco l'accanimento se decido di spendere i soldi nel vino e in un telefono nelle poche ore che ho di libertà.
 

zadig

8=D
. da solo non bevo nemmeno l'acqua un altro po'.
allora forse è quella che ti stordisce e ti fa ragionare a... coda di gatto.
L'acqua è una cosa teribbbbile, fa venire pure la ruggine!
 

passante

Utente di lunga data
giusto per sapere, beveva da sola?

per me il vino è condivisione. da solo non bevo nemmeno l'acqua un altro po'.
guarda una bottiglia a pasto fa malissimo. Anche se non ti fa sentire male, sappi che ti fa male.

è incredibile che tu lo neghi, o meglio che tu ammanti questo semplice fatto, il fatto che bevi troppo, che abusi con le supercazzole sul pregio, la qualità, le emozioni incredibili e le lacrime agli occhi.

cioè, sarebbe normale se tu fossi dipendente da alcol, ma visto che non lo sei è incredibile.
 

zadig

8=D
guarda una bottiglia a pasto fa malissimo. Anche se non ti fa sentire male, sappi che ti fa male.

è incredibile che tu lo neghi, o meglio che tu ammanti questo semplice fatto, il fatto che bevi troppo, che abusi con le supercazzole sul pregio, la qualità, le emozioni incredibili e le lacrime agli occhi.

cioè, sarebbe normale se tu fossi dipendente da alcol, ma visto che non lo sei è incredibile.
esatto.
Fra l'altro mi viene da pensare che spari balle.
E non solo a sé stesso.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Sono più che convinto che tu non abbia mai sentito nominare Sandrine Gabay, una delle enologhe più importanti della terra che lavora da quasi vent'anni nello chateau che produce uno dei vini dolci più grandi di sempre.
studiando con lei una volta venne fuori una sua battuta in cui disse è impossibile stare male con un grande vino.

un grande vino possiede delle qualità molto particolari.

io non sono mai stato male dopo aver bevuto grandi vini.

mi ha dato molto fastidio invece il secondo bicchiere di un vino di merda comprato al supermercato da 10 euro.

la gente normale che non ha accesso ad informazioni e, tristemente, al portafoglio, non sa nemmeno cosa significhi bere un gran vino.

è un'emozione che auguro a tutti una volta nella vita, poi rifaremo il discorso sull'abuso.
Cioè tu spingi altre persone a bere come te? :eek: No, grazie. E io sono una che il vino di merda, come lo chiami tu, lo regge benissimo.

Non è che bisogna sentirsi male per stare male...

Della salute si occupano i medici. Vatti a fare le analisi del sangue e un'ecografia del fegato, poi ne riparliamo se fa male oppure no.
;)
 
io il vino non lo compro.....

o meglio, il vino da 500 euro non lo compro perché non posso permettermelo, altrimenti lo comprerei.
ho in cantina bottiglie da più di 1000 euro che mi hanno regalato.

la cifra media del vino che compro si aggira intorno alle 70-100 sterline, che tutto è fuorché pregiato.

il pregiato a 50 euro non esiste, ci manca uno zero per il " pregiato "
Oggi ti ho pensato leggendo il giornale e mi riprometto di fare le sette prove...
Saranno le sette fatiche del contepinceton...
E dato che con Brunello ci diamo del tu...
San Gotardo a noi!
Leggi qui...

http://divini.corriere.it/2014/09/26/sette-musiche-per-sette-vini/

Il silenzio di una cantina. Un violoncello. Un musicista abituato a girare il mondo. È la storia di una incursione in Franciacorta. Il violoncellista Mario Brunello è entrato in Bellavista, azienda di Vittorio Moretti. Guidato dal suo ultimo libro «Silenzio» (Il Mulino). Ha assaggiato i vini e ha accostato ad ognuno un brano. L’idea è che attraverso la musica si possono percepire meglio i caratteri dei vini. Per questo si moltiplicano gli eventi che accostano i due mondi: da Melodia del vino, serie di concerti classici in un gruppo di cantine toscane (Antinori, Petra, Banfi, Rocca di Frassinello), a EnoArmonie con i vini friulani e Bacco&Bach nel Monferrato. Assieme al rock di Collisioni a Barolo e al jazz di Semetipsum, di Michele Satta, a Bolgheri.

Mario Brunello e il suo violoncello nella cantina di Bellavista

Gli abbinamenti amplificano i sensi. Pause comprese. Perché, come scrive Brunello, «il silenzio è la materia prima della musica». E i rumori, dentro e fuori la cantina, diventano «sinfonia di suoni se vengono dalla natura, come il rotolare di sassi nel silenzio di un ghiaione in alta quota diventa voce della montagna». Ecco una degustazione in cui vanno usati assieme udito, gusto e olfatto.

Il vino: Alma Cuvée, uve da 107 differenti parcelle di 10 Comuni aggiunte ai vini di vendemmie più lontane. La musica: «Vespri della Beata Vergine» di Claudio Monteverdi. Dice Brunello: «Porta a immergersi in un mondo che raggiunge il bello attraverso l’armonia».

Il vino: Brut, da viti di almeno 25 anni in alta collina, una cuvée millesimata che si affina per almeno 5 anni. La musica: «Preludio della I Suite per violoncello» di Johann Sebastian Bach. «Il violoncello è lo strumento che più si avvicina alla voce umana. Il Preludio è perfetto nell’andamento nobile e severo, ma allo stesso tempo arioso e leggero. Da ascoltare quando si vuole fermare il tempo».

Il vino: Satén, prodotto in quantità limitate, da vigne di alta collina, 5 anni di affinamento. La musica: «Gianni Schicchi» di Giacomo Puccini. «O mio bambino caro è una melodia che esprime tutta grazia femminile, leggerezza primaverile e passione. Per un ascolto spensierato».

Il vino: Rosé, il risultato di 30 selezioni di vendemmia, alcune affinate in barriques, 5 anni di riposo in cantina. La musica: il secondo dei «Concerti Brandebrughesi» di Bach. «Spumeggiante fin dall’attacco. Da ascoltare in esecuzione con strumenti d’epoca».

Il vino: Pas Operé, dalle vigne storiche di Bellavista, 6 anni di solitudine dopo la vendemmia da 40 selezioni. La musica: «L’Eroica» di Ludwing van Beethoven. «Una grande unità di timbri e colori. Si apprezza in pieno nelle esecuzioni dal vivo».

Il vino: Nectar, da 30 diverse vigne, 4 anni di affinamento. La musica: «Arie da salotto» di Francesco Maria Tosti. «Brevi ma suadenti melodie, una tra tutte, Malia, resa celebre da Caruso. Da ascoltare da vinile».

Il vino: Vittorio Moretti 2006, il punto di forza di Bellavista, 7 anni di affinamento. La musica: «Havun Havun, antica melodia di Gregorio di Narek, trova nel suono ancestrale del duduk la sua voce ideale. Musica senza tempo, da meditazione».

Abbinamenti provati in una cantina, dove, scrive Brunello, «il silenzio che precede la prima nota e il silenzio dopo l’ultima sono indispensabili affinché la musica si riveli ed esista».
 

Fantastica

Utente di lunga data
Quando una mia amica si faceva un paio di sniffate al mattino, una al pomeriggio e un paio alla sera, ma se tirava notte anche quattro o cinque, andava dicendo che la roba buona non fa male e mi considerava una sfigata perché avevo una paura fottuta di lei e della roba. Si sentiva e vedeva solo con chi usava la sostanza come lei e tutti quanti loro ritenevano sfigati tutti quelli che non capivano quanto nobile fosse spendere un testone a sera per quella buona che non fa male. Ma su.
 

Brunetta

Utente di lunga data
In Italia nel 2010 complessivamente 16.829 persone, di cui 11.670 uomini e 5.159 donne di età superiore ai 15 anni sono morte per cause totalmente o parzialmente attribuibile al consumo di alcol. La percentuale dei decessi alcol-attribuibili varia in base al sesso e all’età delle persone. La tipologia di decesso che caratterizza maggiormente le classi di età giovanili e rappresentata da quelli avvenuti a causa di cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti; nelle fasce di età anziane (ultra 60enni) il maggior contributo deriva dalle malattie parzialmente attribuibili al consumo di alcol e da cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti ad indicare che l’alcol è un fattore di rischio per numerose patologie diffuse quali patologie vascolari, gastroenterologiche, neuropsichiatriche.
In Italia, il 20 % delle neoplasie maligne per i maschi e il 6.9 % per le donne di tutti i decessi registrabili per neoplasie maligne è attribuibile all’alcol; i decessi per cancro causato dal consumo di alcol (oltre 4000/anno) incidono per 1/3 sul totale del numero di decessi maschili alcolcorrelati ponendosi come prima causa di morte parzialmente attribuibile tra i maschi. Il 56 % delle cirrosi epatiche tra i maschi e il 24 % di quelle femminili è attribuibile all’alcol. La frazione alcol-attribuibile dei decessi per incidenti stradali è del 37 % per i maschi e del 18 % per le donne ; 1 decesso su 3 per i maschi e 1 su 5 per le donne potrebbe essere evitato NON ponendosi alla guida dopo aver bevuto. La netta prevalenza nel sesso maschile di un elevato numero di decessi per neoplasie maligne e incidenti sollecita l’urgente necessità di attivare iniziative di sensibilizzazione di prevenzione oncologica mirata e di rafforzamento della sicurezza stradale.

http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?menu=notizie&p=dalministero&id=1539
 

Brunetta

Utente di lunga data
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top