Non ho letto molto neanch'io.
Però adesso ti sei spiegato meglio.
E
non sono d'accordo.
Mi sembra come quello che ha l'utilitaria e viene sbeffeggiato da quello che ha la Ferrari e allora, invece di rispondere che correre non è tutto, si affanna a dimostrare che anche l'utilitaria, in determinate condizioni di traffico, va molto bene, confermando che arrivare prima è davvero importante e quindi confermando chi voleva contestare.
La bellezza e la bruttezza sono relative (entro certi limiti).
Il definire una persona "brutta" come pure "bella" è offensivo in sé perché la limita a un solo aspetto, come pure dire intelligente o colta o ignorante. Siamo tante cose insieme che nel loro equilibrio creano la persona.
Era una cosa che sentivo anche da bambina e certi complimenti mi irritavano per quello. Allora non riuscivo a esprimere da cosa nasceva questa sensazione di fastidio in modo comprensibile. Spero di esserci riuscita ora.
ti spiego.
il mio punto di vista, ovvio.
quindi nessuna pretesa di assoluta verità.
io la penso, anzi sento come te.
per me la discriminante fisica non è mai stata un ostacolo.
difficilmente ho riso di qualcuno ma certo non per il suo aspetto fisico.
anzi trovo, la calunnia fisica , la peggiore, perchè senza appello, senza risoluzione.
ma quello che è bello obbiettivamente , è bello.
i bronzi di Riace come la venere di Milo, sono belli, belli in se.
sono belli nella nostra storia, perchè abbiamo formulato un idea di bellezza secondo quei parametri.
non sapremmo definire la bellezza corporale, fisica, senza quei precetti.
Allora la bellezza esiste.
ed è in base a questi assurdi precetti, che potremmo se vogliamo certo, definirci belli o brutti.
definirci noi, ma non chi ci sta accanto.
puoi vedermi brutto secondo quegli schemi, stupendo secondo altri.
il bello è bello in se.
tu sei bello per me.
perchè?
perchè oltre alla tua fisicità, ho colto quello che mi hai saputo far leggere,
o che hai voluto (tu) leggere.
e non c'è cazzo di avatarro che regga.
se non sai leggere.
