Sono stufo...

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Nobody

Utente di lunga data
Scommetto che il maestro e' comunque morto infelice... il suo discepolo pure...
Avevano la casa piena di topi

No, la storia prosegue così: lui mori (non so se felice o meno)....ma il discepolo, povero tapino, non seguì il consiglio e prese un gatto.....
 

Lettrice

Utente di lunga data
Avevano la casa piena di topi

No, la storia prosegue così: lui mori (non so se felice o meno)....ma il discepolo, povero tapino, non seguì il consiglio e prese un gatto.....

...minimo s'e' beccato la Toxoplamosi... e cosi' mori'... con la casa infestata dai topi e un gatto vegetariano...
 

Old bastardo dentro

Utente di lunga data
Non lo metto in dubbio! Il gesto fu denso di significato. Ma aspetta, Chen...il significato non vuo dire automaticamente scelta.
Le forze di cui parli, io non le vedo fuori da noi, sono dentro noi. Sono "noi". Si potrebbe dire che siamo contemporaneamente burattino e puparo.
...provo a spiegare...la mia parte cosciente è il burattino, ergo non sceglie. O almeno, io non la vivo come tale. Il puparo non lo conosco, ma sono io. Solo quando riescirò a coglierlo sul fatto...allora potrò tagliare i fili e scegliere.
La scelta dev'essere totalemente consapevole, sennò non la vivo come vera scelta.
Non parlo per nessun altro, parlo per me.
Vabbè...probabilemte non sono riuscito a spiegare la cosa ...
Ti sei spiegato invece, perfettamente. Il conflitto tra la parte di noi che seglie e quella che non sceglie. questo conflitto è presente in ogni filosofia da Platone (anima appetitiva vs. anima sensitiva) in avanti. Ma alla fine, io credo, anche se ci abbandoniamo, decidiamo di abbandonarci condivido con chen che vi sia sempre e comunque una scelta (anche la scelta di non scegliere). Il puparo che tu vorresti cogliere sul fatto non è altro che il retaggio culturale di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato - secondo etica, morale, religione et similia che hanno da sempre influenzato il nostro modo di pensare -. La mia scelta consapevole è stata proprio quella di non poter sceliere il mio bene in luogo del bene di coloro che non hanno il potere di decidere. Non so dirti se fosse consapevole ma sicuramente non trascurava il mio bene assoluto; cagionare sofferenza mi impedirebbe di vivere in quanto non saprei perdonarmi non saprei affrontare il senso di colpa che dvorerebbe la mia vita. Cerco di dare valori diversi ai miei figli indicando loro che si può (e forse si deve) scegliere per noi in primis e solamente poi per le persone che sono vicino a noi. Io non ne sono stato capace. Ma meglio essere prigionieri del rimpianto che colmi di rimorso. Sei stato coraggioso MM e credo che il tuo coraggio sarà premiato.

un caro saluto

bastardo dentro
 

Nobody

Utente di lunga data
... no, no, ti sei spiegato benissimo... in fondo, è la lezione freudiana... tuttavia, il fatto di non poter esaurire fino in fondo, sul piano magari verbale, le forze e le motivazioni che sono in noi, non significa che non scegliamo... significa, semplicemente, che alcuni elementi della nostra scelta sono taciti, impliciti, non verbalizzabili... ma anche questo, siamo NOI... non è qualcosa di diverso... pensa all'innamoramento: MAI siamo in grado di esplicitarne il perché... ma sentiamo che siamo noi... mai come in questo caso, sentiamo prepotente in noi, quello che vogliamo, quello che desideriamo... e lo sentiamo egosintonico... siamo felici... un picco di felicità... amico mio, non siamo solo cognizione, ragione... siamo anche carne, cuore... e il cuore ha le sue ragioni... che la ragione non conosce... vero?... ma il cuore, che non parla, non è altro da noi... siamo sempre noi... olisticamente... siamo UNO... Scrive Pessoa: "siamo una sola moltitudine"... moltitudine... ma UNA sola... non devi tagliare fili... devi fare l'esatto contrario... devi ascoltarti nelle tue molteplici voci e integrarle in una sola: la scelta responsabile... riconoscendoti il diritto a sbagliare...
Quindi tu dici che non devo separare il burattino dal puparo, ma unirli nella percezione e negli intenti?
 
O

Old chensamurai

Guest
Quindi tu dici che non devo separare il burattino dal puparo, ma unirli nella percezione e negli intenti?
... il puparo sei sempre tu... parti di te tacite, implicite... inconsce... a basso livello di consapevolezza... la psicoterapia le può portare alla luce... ma non tutto quello ch'è al buio è bene che venga trascinato alla luce... alcune cose devono rimanere là... dimenticate... benché attive...
 

Nobody

Utente di lunga data
Ti sei spiegato invece, perfettamente. Il conflitto tra la parte di noi che seglie e quella che non sceglie. questo conflitto è presente in ogni filosofia da Platone (anima appetitiva vs. anima sensitiva) in avanti. Ma alla fine, io credo, anche se ci abbandoniamo, decidiamo di abbandonarci condivido con chen che vi sia sempre e comunque una scelta (anche la scelta di non scegliere). Il puparo che tu vorresti cogliere sul fatto non è altro che il retaggio culturale di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato - secondo etica, morale, religione et similia che hanno da sempre influenzato il nostro modo di pensare -. La mia scelta consapevole è stata proprio quella di non poter sceliere il mio bene in luogo del bene di coloro che non hanno il potere di decidere. Non so dirti se fosse consapevole ma sicuramente non trascurava il mio bene assoluto; cagionare sofferenza mi impedirebbe di vivere in quanto non saprei perdonarmi non saprei affrontare il senso di colpa che dvorerebbe la mia vita. Cerco di dare valori diversi ai miei figli indicando loro che si può (e forse si deve) scegliere per noi in primis e solamente poi per le persone che sono vicino a noi. Io non ne sono stato capace. Ma meglio essere prigionieri del rimpianto che colmi di rimorso. Sei stato coraggioso MM e credo che il tuo coraggio sarà premiato.

un caro saluto

bastardo dentro
Lo sei stato anche tu, BD. Per far questo ci vuole coraggio. Non so se più o meno del mio...non ha senso fare certe classifiche e ridurre a mera quantità un valore come questo. E voglio pensare che anche il tuo lo sarà!
 
O

Old Anna A

Guest
... il puparo sei sempre tu... parti di te tacite, implicite... inconsce... a basso livello di consapevolezza... la psicoterapia le può portare alla luce... ma non tutto quello ch'è al buio è bene che venga trascinato alla luce... alcune cose devono rimanere là... dimenticate... benché attive...
vero. in alcuni casi è meglio non svegliare il cane che dorme. vissuto su me stessa..
 

Nobody

Utente di lunga data
... il puparo sei sempre tu... parti di te tacite, implicite... inconsce... a basso livello di consapevolezza... la psicoterapia le può portare alla luce... ma non tutto quello ch'è al buio è bene che venga trascinato alla luce... alcune cose devono rimanere là... dimenticate... benché attive...
Di questo son certo, Chen. Una delle rarissime cose di cui son certo.
 

Nobody

Utente di lunga data
Chiaramente la Legge di Murphy...
Il maestro aveva ragione...forse non era felice, ma scemo non era


Lui abbandonò l'eremo e scese a valle. Si costruì una capanna di fresche frasche. Ad un certo punto, arrivò un topo e lui, stufo, si prese un gatto...
Vediamo se indovini...continua tu
 

Lettrice

Utente di lunga data
Il maestro aveva ragione...forse non era felice, ma scemo non era


Lui abbandonò l'eremo e scese a valle. Si costruì una capanna di fresche frasche. Ad un certo punto, arrivò un topo e lui, stufo, si prese un gatto...
Vediamo se indovini...continua tu

Mi piacerebbe che tutt'e tre se ne sbattessero altamente della presenza degli altri due... ma credo non sara' questo il finale...
 

Nobody

Utente di lunga data
Mi piacerebbe che tutt'e tre se ne sbattessero altamente della presenza degli altri due... ma credo non sara' questo il finale...

eh no...timori ben riposti, sarebbe troppo facile così la vita

ll gatto si pappò il topo...e tutto tornò in ordine. Ma ora il gatto ha fame...
 

Lettrice

Utente di lunga data

eh no...timori ben riposti, sarebbe troppo facile così la vita

ll gatto si pappò il topo...e tutto tornò in ordine. Ma ora il gatto ha fame...
Probabilmente anche il discepolo...

La canzone "alla fiera dell'Est..." non e' mica scema...
 
Stato
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