Brunetta
Utente di lunga data
Mi piace molto.Mare mare mare
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Ah Lucré..Non ci siamo proprio dai.Palladiano, non ho mai detto che non si può fare altrimenti. Non è questo che sto dicendo nè lo dirò mai. Ho detto che SE lo fai è perchè in quel momento non puoi fare altrimenti, altrimenti lo faresti; ovvero, l'istinto o il bisogno di farlo è più forte di qualsiasi considerazione, impedimento o paura. Altrimenti non lo faresti; se i motivi per non farlo sono più forti di quelli per farlo, non lo fai, è molto semplice. Quindi se accade nonostante tutto, ci sono delle motivazioni dietro che vanno indagate, e che non ritengo normalmente siano puramente sessuali.
Il fatto che il tradito possa (e sottolineo possa) soffrire più del tradito e dell'amante, più che altro presumo non nella scopata occasionale ma nella relazione parallela, lo dico perchè il traditore, al contrario delle altre due figure, non ha alcuna possibilità di salvezza. Il tradito - e spesso l'amante - possono riceve forza dalla certezza di essere nel giusto e, attraverso la rabbia e il dolore, elaborare; sapendo di essere stati feriti ingiustamente hanno il vantaggio morale di poter dire, non è colpa mia, questo/a è uno stronzo/a che non mi merita e che spero muoia, vaffanculo (chiedo scusa per il turpiloquio). Il tradito in particolare, se se la sente e se vuole, può parlare di come si sente, insultare il compagno, sfogarsi con amici e conoscenti e chiedere consiglio. Il tradito vive in un mondo segreto in cui non sa cosa gli sta succedendo, forse si sente in colpa ma non sa evidentemente come risolvere la situazione (altrimenti la risolverebbe); deve fingere in casa sua e fingere fuori, non può permettersi di mostrarsi innervosito, arrabbiato, spaventato, vive nel terrore di perdere entrambe ma è troppo debole e confuso per fare qualcosa, non ha alcuna scusante a cui appoggiarsi per sentirsi meglio con sè stesso e non può parlarne. Qualsiasi cosa faccia perderà - o forse ha già perso - entrambe le donne, e ovviamente non ha idea di cosa stia succedendo. In questo senso intendo - ma non mi riferisco ovviamente a tutti i traditori. è la consapevolezza di essere nel giusto una delle cose che può aiutare il tradito; il traditore si è rovinato forse la vita con le sue mani, non sa perchè, e non può salvare la situazione una volta che ha cominciato, se non viene beccato e finchè non viene beccato vive in una menzogna dalla quale non uscirà mai, in una finzione che non finirà mai. Al tradito è concesso se non altro, in genere, di reagire come gli pare, dire quel che gli pare, sentirsi come gli pare, sentire di essere nel giusto, mollare il traditore o tenerselo sapendo che il potere di scegliere è suo. Il tradito ha scelto una volta, poi da lì non torna più indietro, ma in genere mica lo sa prima
Non mi pare proprio.Ha scritto anche canzoni per Vasco.
Edit: Non ho trovato riscontri.
Lucrezia sicuramente ci saranno delle motivazioni dietro. Io però sostengo chePalladiano, non ho mai detto che non si può fare altrimenti. Non è questo che sto dicendo nè lo dirò mai. Ho detto che SE lo fai è perchè in quel momento non puoi fare altrimenti, altrimenti lo faresti; ovvero, l'istinto o il bisogno di farlo è più forte di qualsiasi considerazione, impedimento o paura. Altrimenti non lo faresti; se i motivi per non farlo sono più forti di quelli per farlo, non lo fai, è molto semplice. Quindi se accade nonostante tutto, ci sono delle motivazioni dietro che vanno indagate, e che non ritengo normalmente siano puramente sessuali.
Il fatto che il tradito possa (e sottolineo possa) soffrire più del tradito e dell'amante, più che altro presumo non nella scopata occasionale ma nella relazione parallela, lo dico perchè il traditore, al contrario delle altre due figure, non ha alcuna possibilità di salvezza. Il tradito - e spesso l'amante - possono riceve forza dalla certezza di essere nel giusto e, attraverso la rabbia e il dolore, elaborare; sapendo di essere stati feriti ingiustamente hanno il vantaggio morale di poter dire, non è colpa mia, questo/a è uno stronzo/a che non mi merita e che spero muoia, vaffanculo (chiedo scusa per il turpiloquio). Il tradito in particolare, se se la sente e se vuole, può parlare di come si sente, insultare il compagno, sfogarsi con amici e conoscenti e chiedere consiglio. Il tradito vive in un mondo segreto in cui non sa cosa gli sta succedendo, forse si sente in colpa ma non sa evidentemente come risolvere la situazione (altrimenti la risolverebbe); deve fingere in casa sua e fingere fuori, non può permettersi di mostrarsi innervosito, arrabbiato, spaventato, vive nel terrore di perdere entrambe ma è troppo debole e confuso per fare qualcosa, non ha alcuna scusante a cui appoggiarsi per sentirsi meglio con sè stesso e non può parlarne. Qualsiasi cosa faccia perderà - o forse ha già perso - entrambe le donne, e ovviamente non ha idea di cosa stia succedendo. In questo senso intendo - ma non mi riferisco ovviamente a tutti i traditori. è la consapevolezza di essere nel giusto una delle cose che può aiutare il tradito; il traditore si è rovinato forse la vita con le sue mani, non sa perchè, e non può salvare la situazione una volta che ha cominciato, se non viene beccato e finchè non viene beccato vive in una menzogna dalla quale non uscirà mai, in una finzione che non finirà mai. Al tradito è concesso se non altro, in genere, di reagire come gli pare, dire quel che gli pare, sentirsi come gli pare, sentire di essere nel giusto, mollare il traditore o tenerselo sapendo che il potere di scegliere è suo. Il tradito ha scelto una volta, poi da lì non torna più indietro, ma in genere mica lo sa prima
Lucrezia sicuramente ci saranno delle motivazioni dietro. Io però sostengo che
1. I bisogni ( non l'istinto chè quello di tradire no n esiste ed è una mera scusa) sono tutti dominabili
2. Se in una coppia le cose non vanno la unica via di uscita è prenderne atto e separarsi. Il tradimento è una illusoria e ingannevole via che conduce solo a creare dolore. Si sotterrano i problemi ma in talmente poca terra che essi riemergeranno uguali se non peggiori, con la prima pioggia. Certo il tradimento tenta perché è una via facile ma è dominabile eccome. È come la scusa del codardo che fugge ai propri doveri perché certo della sconfitta
nessuna?Buscopann scusa, il motivo per cui non ci capiamo è che abbiamo una visione del mondo diversa. Ci tengo a dire che non giustifico nessuno ma allo stesso modo non credo sia possibile giudicare. Non ritengo che esista nessuna azione al mondo giusta o sbagliata di per sè, ogni cosa è utile, ogni cosa ha un senso. Solo perchè una cosa fa male non significa sia sbagliata; ed avere un punto di vista univoco sulle cose, su quasi tutte le cose, per me non è possibile. Ma alla radice della mia visione ci stanno le mie credenze metafisiche, per cui non credo che troveremo un accordo su questo![]()
Ah no? Quindi anche ammazzare una donna perché ti ha lasciato è un atto che non si può semplicemente giudicare giusto o sbagliato? Tanto per fare un esempio..uno a caso.Buscopann scusa, il motivo per cui non ci capiamo è che abbiamo una visione del mondo diversa. Ci tengo a dire che non giustifico nessuno ma allo stesso modo non credo sia possibile giudicare. Non ritengo che esista nessuna azione al mondo giusta o sbagliata di per sè, ogni cosa è utile, ogni cosa ha un senso. Solo perchè una cosa fa male non significa sia sbagliata; ed avere un punto di vista univoco sulle cose, su quasi tutte le cose, per me non è possibile. Ma alla radice della mia visione ci stanno le mie credenze metafisiche, per cui non credo che troveremo un accordo su questo![]()
Eh sai..la metafisica..non possiamo capireuccidere un bambino non è un'azione sbagliata di per sè? torturare una donna incinta? bruciare vivi una coppia di ragazzi?
Eh sai..la metafisica..non possiamo capire
Buscopann
uhmm...ci sono anche tanti che capiscono maPalladiano, tu hai perfettamente ragione, ma quello che tu sostieni sottointende che ogni persona si conosca perfettamente, riesca a capire immediatamente come si sente e da cosa i suoi sentimenti sono determinati, e che sia abbastanza libera interiormente da agire di conseguenza in maniera immediata. Questo genere di persone nel mondo temo siano una minoranza, e anche se penso e spero, tutti ambiamo a questo, è un percorso non immediato, che passa attraverso esperienze ed 'errori' necessari per la crescita di tutti, sia di chi agisce sperimentandosi, sia di chi si trova a fare i conti con le scelte altrui.
Quello che vive il tradito e' una caduta libera e non e'assoluttamente paragonabile ai sensi di colpa del traditore(sperando che almeno quelli ce li abbia)...Non a caso il traditore spesso non arriva a capire la sofferenza del tradito e risponde "non m'aspettavo che potessi stare cosi' male"Buscopann scusa, il motivo per cui non ci capiamo è che abbiamo una visione del mondo diversa. Ci tengo a dire che non giustifico nessuno ma allo stesso modo non credo sia possibile giudicare. Non ritengo che esista nessuna azione al mondo giusta o sbagliata di per sè, ogni cosa è utile, ogni cosa ha un senso. Solo perchè una cosa fa male non significa sia sbagliata; ed avere un punto di vista univoco sulle cose, su quasi tutte le cose, per me non è possibile. Ma alla radice della mia visione ci stanno le mie credenze metafisiche, per cui non credo che troveremo un accordo su questo![]()
:up:Quello che vive il tradito e' una caduta libera e non e'assoluttamente paragonabile ai sensi di colpa del traditore(sperando che almeno quelli ce li abbia)...Non a caso il traditore spesso non arriva a capire la sofferenza del tradito e risponde "non m'aspettavo che potessi stare cosi' male"
verissimo verissimo. Io ho imparato ( ahimè) a farlo fin troppo prestoPalladiano, tu hai perfettamente ragione, ma quello che tu sostieni sottointende che ogni persona si conosca perfettamente, riesca a capire immediatamente come si sente e da cosa i suoi sentimenti sono determinati, e che sia abbastanza libera interiormente da agire di conseguenza in maniera immediata. Questo genere di persone nel mondo temo siano una minoranza, e anche se penso e spero, tutti ambiamo a questo, è un percorso non immediato, che passa attraverso esperienze ed 'errori' necessari per la crescita di tutti, sia di chi agisce sperimentandosi, sia di chi si trova a fare i conti con le scelte altrui.
Il tuo senso del relativismo è sconcertante, non dimenticare che ci sono dei valori comuni, il senso innato di "giustizia" che accomuna tutti e che ci consente di discriminare e giudicare le azioni, nostre e degli altri, sotto ogni sole.Buscopann scusa, il motivo per cui non ci capiamo è che abbiamo una visione del mondo diversa. Ci tengo a dire che non giustifico nessuno ma allo stesso modo non credo sia possibile giudicare. Non ritengo che esista nessuna azione al mondo giusta o sbagliata di per sè, ogni cosa è utile, ogni cosa ha un senso. Solo perchè una cosa fa male non significa sia sbagliata; ed avere un punto di vista univoco sulle cose, su quasi tutte le cose, per me non è possibile. Ma alla radice della mia visione ci stanno le mie credenze metafisiche, per cui non credo che troveremo un accordo su questo![]()