Ma quello che mi chiedo e' se proprio questo nostro "antipatico,simpatico,neutro" ci possa condizionare a priori nel valutare cio' che ogni utente scrive...Riusciamo ad avere l'obiettivita' necessaria?Perche' se la conoscenza qui dentro si basa sullo scrivere bisogna considerare quello e non una nostra supposizione su come un utente possa essere caratterialmente e il suo stile.
Per me se ti fermi a riflettere si. Ripeto, vale per me, se leggo una cosa che non condivido per niente ed a scriverla e' una persona per me 'neutra', nel, senso che non mi e' ne antipatica ne simpatica, la conosco poco o niente, mi viene da rispondere subito che non la condivido e perche'. Se una persona che conosco, o mi e' simpatica, o con la quale spesso, e, volentieri sono in sintonia, mi fermo a pensare come mai in quel contesto la vedo in maniera opposta, poi scrivo comunque.
PER FARTI UN ESEMPIO E' SUCCESSO pochi giorni fa con Brunetta su un discorso iniziato da Starck. Ho trovato eccessivo il modo di rispondere di lei ma prima di scriverlo ci ho pensato. Sono ancora convinta che li e' stata lei ad essere 'prevenuta' su una fatto con eventuali conseguenze o malizia, traumi ipotizzati, che io non vedo e non vedrei mai.
Stessa cosa con Horby su JB. Poi ognuno resta della sua idea ma non vedo perche' io dovrei fingere di pensarla come gli altri, anche se mi sono simpatici e ci parlo molto di piu', per assecondarli.
Qui si confonde l'essere onesti con i modi di esporci.
Io non ho mai pensato che uno se insulta dice contestualmente la verita' e viceversa.
Soprattutto di certi che non scrivono piu' o pochissimo.
Lo penso su JB perche' non ho prova del contrario. Mai approvato gli insulti ma non sono sua madre. Non ha senso ad
ogni suo post colorito rimarcarlo. Ci ho rinunciato pure con mia figlia a cui le troppe anestesie devono aver fatto o molto male o molto bene.