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sienne

lucida-confusa
Ciao :)

scusami H7, per essermi intromessa così nel tuo thread.
Ma questa domanda cominciò a premermi.

Infatti, come Palladiano, io sono intollerante verso tanto cose.
Lo spiegherò dopo ... ora sono di corsa.

Grazie per le risposte.


sienne
 

Buscopann

Utente non raggiungibile
La vita è una malattia ereditaria con una mortalità del 100% che si trasmette per via sessuale.

Buscopann
 

Hellseven

Utente di lunga data
Ciao :)

scusami H7, per essermi intromessa così nel tuo thread.
Ma questa domanda cominciò a premermi.

Infatti, come Palladiano, io sono intollerante verso tanto cose.
Lo spiegherò dopo ... ora sono di corsa.

Grazie per le risposte.


sienne
Siennina il mondo è bello perché è vario. [emoji4]quando vuoi racconta pure[emoji6]
 

sienne

lucida-confusa
Ecco
Questa mi piace perché io non sono affatto tollerante ( e quindi citando il mio post di ieri, non sono affatto intelligente)
Quindi ora mi sento nobilitato da mister Tragico

Ciao

il nostro amico Nietzsche intromette un elemento fondamentale. L'ideale.

Un ideale, è una struttura di pensieri contemplata ed elaborata,
difenderla con il riconoscere colore, non è segno di quell'istinto ignorante della intolleranza.

Per difendere i miei ideali, li metto anche in discussione, ma non me li faccio calpestare.
Sono contro certi comportamenti ... e l'essere contro, è ben contemplato ...



sienne
 

sienne

lucida-confusa
Ciao

per voi che siete più intelligenti ... cioè tolleranti, mi spiegate due cose?

La motivazione alla tolleranza qual'è ... e
se la tolleranza ha però un limite.


Grazie.


sienne
 

zanna

Utente di lunga data
Ciao

per voi che siete più intelligenti ... cioè tolleranti, mi spiegate due cose?

La motivazione alla tolleranza qual'è ... e
se la tolleranza ha però un limite.

Grazie.

sienne
Ciao bellezza rispondo al volo e spero di non incartarmi:
1- mai pensato di essere intelligente perchè tollerante anzi mai pensato di essere intelligente :p;
2- tolleranza è l'idea che te possa evere un'idea diversa dalla mia e ciò non mi impedisce perlomeno di ascoltarla anzi difendo il tuo diritto a farlo;
3- per come l'ho definita la tolleranza è un'ideale per il quale qualcuno ha scritto:

"il nostro amico Nietzsche intromette un elemento fondamentale. L'ideale.

Un ideale, è una struttura di pensieri contemplata ed elaborata,
difenderla con il riconoscere colore, non è segno di quell'istinto ignorante della intolleranza.

Per difendere i miei ideali, li metto anche in discussione, ma non me li faccio calpestare.
Sono contro certi comportamenti ... e l'essere contro, è ben contemplato ...
"

Quando l'ideale ci viene calpestato con opere od omissioni o quando per un motivo o per l'altro il nostro ideale viene fatto cadere, sia da noi direttamente o da altri, si diventa intolleranti ... a volte la tolleranza valica il labile confine del menefreghismo e del vivere e lascia vivere ma questa è una cosa personale come è personale la battaglia campale contro i comportamenti altrui che negano palesemente i nostri ideali ... che forse abbia ragione razzi??

Edit: ho letto e riletto il pistolotto e avviso che non ci ho capito un cazzo nemmeno io ... sicchè ...
Edit 2: anche te che domande fai di sabato :p
 

Divì

Utente senza meta
Ciao

per voi che siete più intelligenti ... cioè tolleranti, mi spiegate due cose?

La motivazione alla tolleranza qual'è ... e
se la tolleranza ha però un limite.


Grazie.


sienne
Io non considero molto positiva la parola "tolleranza". Mi sembra come il termine "sopportazione", implica una certa indulgenza paternalistica, una superiorita' "morale" o intellettuale o culturale, quasi una concessione all'esistenza dell'altro.

Preferisco pensare alla tolleranza come cammino di "ammorbidimento" della difesa ad oltranza delle proprie posizioni, che passi attraverso la comprensione delle posizioni altrui, che non vuol dire abbandonare la passione per i propri ideali, ma nemmeno fare il "salto della quaglia" cioè voltar faccia ad ogni vento di dissidio o di conflitto.
 

zanna

Utente di lunga data
Io non considero molto positiva la parola "tolleranza". Mi sembra come il termine "sopportazione", implica una certa indulgenza paternalistica, una superiorita' "morale" o intellettuale o culturale, quasi una concessione all'esistenza dell'altro.

Preferisco pensare alla tolleranza come cammino di "ammorbidimento" della difesa ad oltranza delle proprie posizioni, che passi attraverso la comprensione delle posizioni altrui, che non vuol dire abbandonare la passione per i propri ideali, ma nemmeno fare il "salto della quaglia" cioè voltar faccia ad ogni vento di dissidio o di conflitto.
Penso che sia l'una che l'altra Divi ... sia e che te che altri siamo stati "costretti" a divenir tolleranti quando prima eravamo arroccati nelle nostre posizioni oltranziste in talune fattispecie per tutta una serie di considerazioni e/o implicazioni che non stò a scrivere ma che ognuno di noi conosce dentro e che ci hanno fatto male ... un male cane ... vero?

P.S. che fine ha fatto sbry???
 
Ultima modifica:

Hellseven

Utente di lunga data
Io non considero molto positiva la parola "tolleranza". Mi sembra come il termine "sopportazione", implica una certa indulgenza paternalistica, una superiorita' "morale" o intellettuale o culturale, quasi una concessione all'esistenza dell'altro.

Preferisco pensare alla tolleranza come cammino di "ammorbidimento" della difesa ad oltranza delle proprie posizioni, che passi attraverso la comprensione delle posizioni altrui, che non vuol dire abbandonare la passione per i propri ideali, ma nemmeno fare il "salto della quaglia" cioè voltar faccia ad ogni vento di dissidio o di conflitto.
In effetti come rilevato innanzi il dizionario prevede un duplice macrosignificato[emoji6]
 

Palladiano

utente d'altri tempi
Ciao

il nostro amico Nietzsche intromette un elemento fondamentale. L'ideale.

Un ideale, è una struttura di pensieri contemplata ed elaborata,
difenderla con il riconoscere colore, non è segno di quell'istinto ignorante della intolleranza.

Per difendere i miei ideali, li metto anche in discussione, ma non me li faccio calpestare.
Sono contro certi comportamenti ... e l'essere contro, è ben contemplato ...



sienne
Ecco cosa è l'intolleranza: un istinto ignorante.
L'incapacità di sopportare e quindi di farsi carico della diversità ( di colore, religione, razza, idee e ideali etc). Al contrario il tollerante riesce ad accettare l'altro in tutte le sue componenti. Questa accettazione ci porta ad avvicinarci all'altro creando empatia.
Quindi se io non sopporto i cretini ( stolti e insipienti) non è che sono intollerante, perché non vi sono idee in quelle zucche vuote che possano essere oggetto di apprezzamento e accettazione.
Mi assolvo quindi per la mia "intolleranza"...
 

Flavia

utente che medita
Ciao

per voi che siete più intelligenti ... cioè tolleranti, mi spiegate due cose?

La motivazione alla tolleranza qual'è ... e
se la tolleranza ha però un limite.


Grazie.


sienne
non sono intelligente
mi rendo conto che in troppe occasioni
ho scambiato i significati delle parole
tolleranza, sopportazione, pazienza e
quieto vivere
:facepalm:
 

Ultimo

Escluso
non sono intelligente
mi rendo conto che in troppe occasioni
ho scambiato i significati delle parole
tolleranza, sopportazione, pazienza e
quieto vivere
:facepalm:
Adesso mi stai facendo venire un dubbio: ma gli autori degli aforisma, conoscevano il significato della parola in questione? :sbatti::confuso:
 

Un_fiordiloto

Utente di lunga data
Ecco cosa è l'intolleranza: un istinto ignorante.
L'incapacità di sopportare e quindi di farsi carico della diversità ( di colore, religione, razza, idee e ideali etc). Al contrario il tollerante riesce ad accettare l'altro in tutte le sue componenti. Questa accettazione ci porta ad avvicinarci all'altro creando empatia.
Quindi se io non sopporto i cretini ( stolti e insipienti) non è che sono intollerante, perché non vi sono idee in quelle zucche vuote che possano essere oggetto di apprezzamento e accettazione.
Mi assolvo quindi per la mia "intolleranza"...
IO mi sono definita tollerante, ma questo non significa accettare l'altro in tutte le sue componenti.
Per esempio non tollero i cretini (stolti e insipienti)... a tutto c'è un limite! ;)
La tolleranza io la intendo nel suo significato più puro, che è sopportazione.
Aver pazienza, quieto vivere, hanno sfumature diverse.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ecco cosa è l'intolleranza: un istinto ignorante.
L'incapacità di sopportare e quindi di farsi carico della diversità ( di colore, religione, razza, idee e ideali etc). Al contrario il tollerante riesce ad accettare l'altro in tutte le sue componenti. Questa accettazione ci porta ad avvicinarci all'altro creando empatia.
Quindi se io non sopporto i cretini ( stolti e insipienti) non è che sono intollerante, perché non vi sono idee in quelle zucche vuote che possano essere oggetto di apprezzamento e accettazione.
Mi assolvo quindi per la mia "intolleranza"...
Ci piace (più o meno) essere tolleranti ma se pensiamo che gli altri siano tolleranti con noi ci piace per le piccole debolezze non per i valori in cui crediamo.
Credo che sia così per tutti.
 

Palladiano

utente d'altri tempi
Ci piace (più o meno) essere tolleranti ma se pensiamo che gli altri siano tolleranti con noi ci piace per le piccole debolezze non per i valori in cui crediamo.
Credo che sia così per tutti.
Non ho capito bene

Cmq io mi definisco diversamente intollerante
 

Palladiano

utente d'altri tempi
IO mi sono definita tollerante, ma questo non significa accettare l'altro in tutte le sue componenti.
Per esempio non tollero i cretini (stolti e insipienti)... a tutto c'è un limite! ;)
La tolleranza io la intendo nel suo significato più puro, che è sopportazione.
Aver pazienza, quieto vivere, hanno sfumature diverse.
:up:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non ho capito bene

Cmq io mi definisco diversamente intollerante
Io sono mediamente tollerante (i fascisti, i razzisti, gli stupidi non li tollero) ma se qualcuno mi dicesse "sono tollerante con te!" lo manderei affanculo in un nano secondo.
Allora risulta evidente che nel termine tolleranza comprendiamo un'idea di chi si considera superiore.
Quindi accettiamo noi di essere superiori ma non accettiamo che gli altri lo siano con noi.:singleeye:
 
Stato
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