Rapporti di potere nella coppia.

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Tebe

Egocentrica non in incognito
All'inizio è vero, sembra che tutto sia assolutamente in sintonia, poi con il tempo il rapporto tende a maturare e le persone assumono atteggiamenti più vicini alle loro inclinazioni, al loro carattere.
Mi spingo ad affermare che sono proprio i "rapporti di forza" che tengono unita o disgregano una coppia.
Sono assolutamente d'accordo su tutto.
 

passante

Utente di lunga data
No, no, non c'entra rimba, scusa tu che non mi spiego bene, mannaggia....
Avevo sottolineato all'inizio del post la parola "banalmente" perchè è una tragica semplificazione, un modo di dire.
Era per spiegare una situazione di coppia dove una persona dal carattere molto più forte dell'altra impone determinati suoi tipi di comportamento, dove l'altra li "subisce" in qualche modo.
Se tu non hai vissuto mai una situazione del genere evidentemente sei stato fortunato.
Io ho l'esempio di un amico al quale la moglie ha imposto di subire la presenza continua della madre di lei, che sono sicuro lui non avrebbe mai accettato normalmente, lo ha fatto solo per non litigare, la famiglia, i bimbetti che hanno.
Poi ad un certo punto è scoppiato. (Per questo parlo di comportamenti contro i principi di qualcuno), a volte un componente della coppia tira la corda finche non succede qualche patatrac).
Nota bene: Lei si dice innamoratissima del marito, pur volendo imporgli sta cosa ed è questo che fatico a capire.
Non so' se con l'esempio mi sono spiegato.
ho capito, sì.

tu dici: uno dei due si impone e l'altro subisce, per quieto vivere, o altro. nell'esempio che hai fatto forse lei (se è vero che era innamorata) non si rendeva nemmeno conto di quello che stava facendo. forse pensava che l'altro dicesse di no, ma poi in fondo in fondo accettasse abbastanza di buon grado...

e forse il tuo amico avrebbe dovuto trovare la forza per non accettare non tanto nei suoi principi quanto proprio nell'amore per sua moglie. "ti voglio troppo bene per consentirti di trattarmi così".

io credo che quando si vuol bene davvero non si abbia l'intenzione di usare la forza, di sottomettere l'altro e che se si creano dei rapporti troppo sbilanciati è perché a un qualche punto c'è stato qualcosa che non andava.

ad esempio uno non si rende conto di imporsi, tende a farlo per sua storia e personalità, e l'altro pensa che amare significhi accettare tutto (cosa non vera).

però io la situazione di sbilanciamento di potere non la considererei come la normalità della relazione di coppia (la parola normalità mi fa venire l'orticaria, ma in questo momento non mi vengono alternative), o una situazione inevitabile, ma come una situazione in cui si dovrebbero fare dei cambiamenti.

poi lo ripeto io parlo per la mia esperienza che è estremamente limitata.
 
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passante

Utente di lunga data
Io questa frase "chi meno ama ha il coltello dalla parte del manico"
l'ho sempre percepita diversamente tipo chi meno ama piu potere ha
e prima se ne va...secondo questa frase il debole non e quello che si impone
perche piu bisognoso ma e quello che subisce e non viene ascoltato perche
il piu forte amando di meno non prende neanche in considerazione i bisogni del debole...
ma tu descrivi una situazione di non amore, allora. di che coppia stiamo parlando, quindi?
 

Ultimo

Escluso
Rapporti di potere nella coppia. Credo che nessuno abbia mai aperto un 3d in proposito. Se ne è parlato qua e là ma in genere è un argomento poco dibattuto. Affianco al 3d di Eratò sulla violenza questo argomento, in quanto affine ma non coincidente, per sapere cosa ne pensate.


Alcuni spunti: :)


In un rapporto affettivo in genere si dice banalmente che chi ama meno abbia “il coltello dalla parte del manico” corrisponde a verità secondo voi?


Il lavoro ha liberato le donne dalla dipendenza di tipo economico, dove questo non succede cosa cambia nei rapporti di forza?


C’è un legame tra potere e sesso? Se sì quale secondo voi?


Ogni coppia in generale sembra abbia un componenente “trainante” ed un altro diciamo più “passivo” avete mai avuto anche voi questa sensazione?


E non venite a dirmi che nelle coppie non esistono “rapporti di forza”, credo che più o meno inconsciamente tutti i rapporti che abbiamo con gli altri individui siano da valutare anche sotto questo aspetto. ;)
Queste domande le trovo attinenti col tema del forum. Ho provato a rispondere, poi ho cancellato.
Attinenti perchè mi sembrano campanelli d'allarme di un malessere della coppia.
Mi spiego: sul discorso del coltello sembra quasi che sia un percentualizzare chi ama di più e chi meno e tramite questi si avvantaggia o meno. E non credo sia bello. Cosa cambia nei rapporti di forza? Nella coppia dici?Spleen rapporto di forza nella coppia a che pro? C'è legame tra potere e sesso domandi, se nel sesso c'è potere da parte di uno rispetto all'altro vuol dire che non si è stato capaci di slegarsi dal sesso o comunque di fronteggiare l'altro/a per diventare "pari". Sul discorso trainante uno dei due risulta evidente nella sua "attività" da risultare eccessivo e pesante nella gestione della coppia-famiglia, quindi altra lamentela, altro malessere.

Spleen, credo che situazioni simili siano all'ordine del giorno, la dove riesce tanto l'uno tanto l'altra attraverso la trasformazione propria per se stessi e per l'altro/a, si ha una coppia che matura perchè si ama, si rispetta si capisce,dialoga costruttivamente.

Ma forse non ho capito il senso delle tue domande.
 

spleen

utente ?
Queste domande le trovo attinenti col tema del forum. Ho provato a rispondere, poi ho cancellato.
Attinenti perchè mi sembrano campanelli d'allarme di un malessere della coppia.
Mi spiego: sul discorso del coltello sembra quasi che sia un percentualizzare chi ama di più e chi meno e tramite questi si avvantaggia o meno. E non credo sia bello. Cosa cambia nei rapporti di forza? Nella coppia dici?Spleen rapporto di forza nella coppia a che pro? C'è legame tra potere e sesso domandi, se nel sesso c'è potere da parte di uno rispetto all'altro vuol dire che non si è stato capaci di slegarsi dal sesso o comunque di fronteggiare l'altro/a per diventare "pari". Sul discorso trainante uno dei due risulta evidente nella sua "attività" da risultare eccessivo e pesante nella gestione della coppia-famiglia, quindi altra lamentela, altro malessere.

Spleen, credo che situazioni simili siano all'ordine del giorno, la dove riesce tanto l'uno tanto l'altra attraverso la trasformazione propria per se stessi e per l'altro/a, si ha una coppia che matura perchè si ama, si rispetta si capisce,dialoga costruttivamente.

Ma forse non ho capito il senso delle tue domande.
Le domande in effetti sono solo spunti di riflessione, non intendo niente di "preciso" in proposito e per rispondere anche a Passante, ho scritto "coppie" in generale e non ho parlato di "rapporti amorosi" in particolare, anche per poter "liberare" delle osservazioni che altrimenti sarebbero un poco relegate.
Riflessioni insomma a ruota libera.
Per ora in fatto di sesso solo Erato ha descritto bene la situazione che viveva col suo ex (e che detto per inciso non credo sia poi così rara).
Altri sono piu fortunati.... lo so.
 

Ultimo

Escluso
Le domande in effetti sono solo spunti di riflessione, non intendo niente di "preciso" in proposito e per rispondere anche a Passante, ho scritto "coppie" in generale e non ho parlato di "rapporti amorosi" in particolare, anche per poter "liberare" delle osservazioni che altrimenti sarebbero un poco relegate.
Riflessioni insomma a ruota libera.
Per ora in fatto di sesso solo Erato ha descritto bene la situazione che viveva col suo ex (e che detto per inciso non credo sia poi così rara).
Altri sono piu fortunati.... lo so.

Ho letto ora eratò, dopo aver letto questa tua.

Si,forse in alcuni casi un uomo, normalmente, o a secondo appunto dei casi, facendo (sesso) può sentirsi dominante-possessivo, farlo sentire per quello che gli piace sentire. Lo stesso credo possa succedere ad una donna. Probabile sia normale tutto ciò. E' nel crescere e nel conoscere l'altro/a che ci dovrebbe essere ben altro che la possessione o quello che si cerca facendo (sesso), o magari unire altro. Di certo diventando complice la coppia, tutto dovrebbe diventare un assecondare l'altro/a per conoscenza acquisita ed eliminare un possesso inesistente trasformandolo in amore.E mica sto dicendo che il possesso non deve esserci, nè sto dicendo che fare sesso non possa essere una sfera di ritagli della coppia dove liberarsi di un certo bon ton giornaliero, anzi. Basta sapersi intendere e qualsiasi cosa è ammessa. Vedi la sveltina per il compiacimento soltanto di uno dei due, se questa la vedi sotto una certa ottica di desiderio da parte dell'altro diventa positiva, se la vedi un denigrare l'altro/a, bhe altro che positiva. Tutto credo parte dall'amore, dalla conoscenza, dal rispetto per l'altro/a che si conosce, e anche dal rispettare carenze e lati bui che si conoscono col tempo dell'altro/a. No mulino bianco no party, non esiste.
 

passante

Utente di lunga data
Le domande in effetti sono solo spunti di riflessione, non intendo niente di "preciso" in proposito e per rispondere anche a Passante, ho scritto "coppie" in generale e non ho parlato di "rapporti amorosi" in particolare, anche per poter "liberare" delle osservazioni che altrimenti sarebbero un poco relegate.
Riflessioni insomma a ruota libera.
Per ora in fatto di sesso solo Erato ha descritto bene la situazione che viveva col suo ex (e che detto per inciso non credo sia poi così rara).
Altri sono piu fortunati.... lo so.
Se leggi il mio primo post ho associato infatti questa banale
frase non alla parola amore ma alla dipendenza affettiva eh?
ah ok.io invece pensavo alla coppia come due persone che si vogliono bene, come rapporto amoroso. grosse differenze di potere, secondo me, non ci dovrebbero essere.

Ho usato quel termine nell'accezione "coltello dalla parte del manico", nel senso di "più forte".
sì, questo lo avevo capito. ma più forte rispetto a cosa? in che senso?
 

drusilla

Drama Queen
Riguardo il sesso nella mia coppia: ci siamo incontrati due passivi che avrebbero voluto uno un po più attivo. Ma non so se nemmeno è questo; perché al inizio lui era più attivo e io in seguito ho provato a essere più attiva. Il problema è che le tensioni nella coppia si sono riversate li: c'era un periodo che solo dopo aver litigato lo facevamo, ma questo ci faceva stare male. Io a un certo punto ho capito che lui usava il sesso come premio o punizione: premio se "ero stata brava" con la sua famiglia (riunioni alcolico-demenziali con me come parafulmini) punizione negandomi i rapporti quando mi ribellavo. Il che inbescava un vortice di rancori in cui io cadevo, diventando acida per cui era normale in assenza di tenerezza che non ci andasse, soprattutto a lui.
Io per mia natura non uso mai il sesso in quei termini; penso sia un meccanismo da personalità passiva-aggressiva. A oggi ancora non so che cazzo avrei dovuto fare per evitare quei meccanismi; a parte sopportare di più i suoi casini famigliari violentando la mia natura propositiva e non votata al martirio...
 

spleen

utente ?
ah ok.io invece pensavo alla coppia come due persone che si vogliono bene, come rapporto amoroso. grosse differenze di potere, secondo me, non ci dovrebbero essere.



sì, questo lo avevo capito. ma più forte rispetto a cosa? in che senso?
Forse che riesce a imporre meglio attraverso la sua personalità il suo punto di vista nelle scelte che si devono fare insieme.

Capita molto raramente credo che una coppia si sia d'accordo su tutto, nella maggior parte dei casi si tratta di mediare una soluzione che sia accettabile da ciascuno, ecco in questi frangenti a volte c'è chi riesce a imporre meglio il suo punto di vista, in funzione anche dell'altro che rinucia alle sue esigenze per quieto vivere, per timidezza o anche solo per "paura" di perdere l'altro, per timore di rimanere solo.
E ti garantisco che di situazioni così ne ho viste a bizzeffe.
 

Spot

utente in roaming.
Forse che riesce a imporre meglio attraverso la sua personalità il suo punto di vista nelle scelte che si devono fare insieme.

Capita molto raramente credo che una coppia si sia d'accordo su tutto, nella maggior parte dei casi si tratta di mediare una soluzione che sia accettabile da ciascuno, ecco in questi frangenti a volte c'è chi riesce a imporre meglio il suo punto di vista, in funzione anche dell'altro che rinucia alle sue esigenze per quieto vivere, per timidezza o anche solo per "paura" di perdere l'altro, per timore di rimanere solo.
E ti garantisco che di situazioni così ne ho viste a bizzeffe.
Oppure basta che ci siano caratteri diversi: uno magari portato a far valere di più il suo punto di vista e l'altro più influenzabile e meno aggressivo.
Io direi che ci sono ben poche coppie bilanciate da questo punto di vista. Al più, si alternano.
 

tullio

Utente di lunga data
tu dici: [riferito a Spleen] uno dei due si impone e l'altro subisce, per quieto vivere, o altro.
(...)
io credo che quando si vuol bene davvero non si abbia l'intenzione di usare la forza, di sottomettere l'altro e che se si creano dei rapporti troppo sbilanciati è perché a un qualche punto c'è stato qualcosa che non andava.

ad esempio uno non si rende conto di imporsi, tende a farlo per sua storia e personalità, e l'altro pensa che amare significhi accettare tutto (cosa non vera).

però io la situazione di sbilanciamento di potere non la considererei come la normalità della relazione di coppia (la parola normalità mi fa venire l'orticaria, ma in questo momento non mi vengono alternative), o una situazione inevitabile, ma come una situazione in cui si dovrebbero fare dei cambiamenti.
POtere non significa necessariamente imposizione o uso della forza. E neanche significa, per chi è dall'altra parte, sottomissione. Usiamo il termine in senso lato. Ciascuno, in una coppia, ha bisogno della coscienza dell'altro, di specchiarsi in quella coscienza. Chi ama esiste anche nella misura in cui è presente nella coscienza dell'altro (e questo comporta, a mio avviso, che la cosa peggiore non è esser traditi ma che la persona amata non ti si fili più, non ti pensi, ti abbia fatto uscire dalla sua coscienza). Non necessariamente - anzi: quasi mai - questo rapporto è esattamente paritario e questo non perché qualcuno abbia "il coltello dalla parte del manico" bensì perché nella coppia sulla base delle caratteristiche e delle situaizoni in cui si vive, nascono degli equilibri che tendono a consolidarsi. Equilibri che non sono mai esattametne "democratici" e paritari. La stessa inevitabile differenza nei ruoli (differenza che usualmente ma non necessariamente è legata al genere) comporta differenze di valore. Così posso amare una persona alla follia e nondimeno cercare di condizionarla; anzi cerco di condizionarla proprio perché la amo alla follia (o reciprocametne: accetto di lasciarmi condizionare...). La serie di compromessi connessa con la vita di coppia inevitabilmente ocmporta dei cambiamenti e di fatto qualcuno ha un potere che l'altro non ha: le sue parole pesano di più, i suoi silenzi sono più significativi, le sue decisioni importanti sono più difficili da cambiare, le sue attese hanno maggior valore... questo non ha come risvolto che uno è padrone e l'altro no ma solo che inevitabilmente la coppia è squilibrata. In linea di principio lo squilibrio potrebbe avere vari livelli, per cui ad un livello la bilancia va da una parte (lei decide sui bambini piccoli e sulle vacanze) e ad un altro va da un'altra parte (lui non cucina e non sparecchia mai, anche perché non sa cucinare e rompe inevitabilmente i piatti) ma alla fine l'equilibrio non è mai paritario.
Ora, senza scendere nella questione, avanzata da qualche psicanalista, dell'amore come sentimento egoistico, il voler "tenere" vicino emotivamente una persona comporta una pressione (anche se quella persona non vuole affatto stare lontana). E il fatto che questo desiderio abbia un reciproco dall'altra parte non cancella che si tratta di una pressione connessa con il potere. Sotto questo aspetto il potere mi sembra "normale" e inevitabile.
 

passante

Utente di lunga data
Forse che riesce a imporre meglio attraverso la sua personalità il suo punto di vista nelle scelte che si devono fare insieme.

Capita molto raramente credo che una coppia si sia d'accordo su tutto, nella maggior parte dei casi si tratta di mediare una soluzione che sia accettabile da ciascuno, ecco in questi frangenti a volte c'è chi riesce a imporre meglio il suo punto di vista, in funzione anche dell'altro che rinucia alle sue esigenze per quieto vivere, per timidezza o anche solo per "paura" di perdere l'altro, per timore di rimanere solo.
E ti garantisco che di situazioni così ne ho viste a bizzeffe.
ho capito. ma alla lunga quello che rinuncia non scoppia? o comunque non è infelice? e anche quello che si impone, alla fine non si sentirà "solo"?
 

spleen

utente ?
ho capito. ma alla lunga quello che rinuncia non scoppia? o comunque non è infelice? e anche quello che si impone, alla fine non si sentirà "solo"?
Eccome.
E quante ne conosco do coppie così.
Il problema vedi secondo me stà nella presa di coscienza di questa situazione, tieni presente che certo catechismo cattolico definisce la "pazienza" come valore assoluto, quando non addirittura la sopportazione e la assoggettazione ai bisogni dell'altro identificato con il valore assoluto della coesione famigliare.
Secondo me è un grande problema, misconosciuto. (Dalla massa se non altro).
 

spleen

utente ?
POtere non significa necessariamente imposizione o uso della forza. E neanche significa, per chi è dall'altra parte, sottomissione. Usiamo il termine in senso lato. Ciascuno, in una coppia, ha bisogno della coscienza dell'altro, di specchiarsi in quella coscienza. Chi ama esiste anche nella misura in cui è presente nella coscienza dell'altro (e questo comporta, a mio avviso, che la cosa peggiore non è esser traditi ma che la persona amata non ti si fili più, non ti pensi, ti abbia fatto uscire dalla sua coscienza). Non necessariamente - anzi: quasi mai - questo rapporto è esattamente paritario e questo non perché qualcuno abbia "il coltello dalla parte del manico" bensì perché nella coppia sulla base delle caratteristiche e delle situaizoni in cui si vive, nascono degli equilibri che tendono a consolidarsi. Equilibri che non sono mai esattametne "democratici" e paritari. La stessa inevitabile differenza nei ruoli (differenza che usualmente ma non necessariamente è legata al genere) comporta differenze di valore. Così posso amare una persona alla follia e nondimeno cercare di condizionarla; anzi cerco di condizionarla proprio perché la amo alla follia (o reciprocametne: accetto di lasciarmi condizionare...). La serie di compromessi connessa con la vita di coppia inevitabilmente ocmporta dei cambiamenti e di fatto qualcuno ha un potere che l'altro non ha: le sue parole pesano di più, i suoi silenzi sono più significativi, le sue decisioni importanti sono più difficili da cambiare, le sue attese hanno maggior valore... questo non ha come risvolto che uno è padrone e l'altro no ma solo che inevitabilmente la coppia è squilibrata. In linea di principio lo squilibrio potrebbe avere vari livelli, per cui ad un livello la bilancia va da una parte (lei decide sui bambini piccoli e sulle vacanze) e ad un altro va da un'altra parte (lui non cucina e non sparecchia mai, anche perché non sa cucinare e rompe inevitabilmente i piatti) ma alla fine l'equilibrio non è mai paritario.
Ora, senza scendere nella questione, avanzata da qualche psicanalista, dell'amore come sentimento egoistico, il voler "tenere" vicino emotivamente una persona comporta una pressione (anche se quella persona non vuole affatto stare lontana). E il fatto che questo desiderio abbia un reciproco dall'altra parte non cancella che si tratta di una pressione connessa con il potere. Sotto questo aspetto il potere mi sembra "normale" e inevitabile.
Ciao Tullio, è un bel pezzo che non ti fai vivo.:)
Le tue considerazioni...... a segno come al solito.
 

passante

Utente di lunga data
La serie di compromessi connessa con la vita di coppia inevitabilmente ocmporta dei cambiamenti e di fatto qualcuno ha un potere che l'altro non ha: le sue parole pesano di più, i suoi silenzi sono più significativi, le sue decisioni importanti sono più difficili da cambiare, le sue attese hanno maggior valore... questo non ha come risvolto che uno è padrone e l'altro no ma solo che inevitabilmente la coppia è squilibrata. .
ok sulla serie dei compromessi (e anche su quanto scrivi prima), ma perché affermi questo? le mie parole non contano di più di quelle della persona a cui voglio bene, né i suoi silenzi più dei miei lo fanno, le decisioni importanti le prendiamo insieme... perché dici che è inevitabile che di fatto uno abbia un potere che l'altro non ha? non capisco l'assolutismo. è possibile che accada, certo. ma... inevitabile?
 
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spleen

utente ?
ok sulla serie dei compromessi (e anche su quanto scrivi prima), ma perché affermi questo? le mie parole non contano di più di quelle della persona a cui voglio bene, né i suoi silenzi più dei miei lo fanno, le decisioni importanti le prendiamo insieme... perché dici che è inevitabile che di fatto uno abbia un potere che l'altro non ha? non capisco l'assolutismo. è possibile che accada, certo. ma... inevitabile?
Sai che comincio ad invidiarti, cioè fammi capire tra voi mai un conflitto, mai una divergenza?
Non è che voglio portarla a tutti i costi sul personale eh. ci mancherebbe, ma io vedo che la realtà che mi circonda è molto diversa, densa di conflitto direi.
 

Fantastica

Utente di lunga data
Sono assolutamente d'accordo su tutto.
Per niente d'accordo. Le coppie fondate o che si reggono sui rapporti di forza sono un inferno, secondo me, perché laddove non c'è parità, c'è un gioco di potere e dove entra il potere esce l'amore; si regge in coppia perché uno dei due è debole in qualcosa in cui l'altro è forte, cioè una cosa per cui chi dei due non riesce, o riesce male, in qualcosa, si appoggia all'altro, e viceversa? Beh, brutta storia, brutta proprio. La coppia dal mio punto di vista funziona invece come stimolo reciproco a migliorare in qualcosa ognuno dei due e soprattutto a NON dipendere l'uno dall'altro. Stare insieme potenzia la forza di ciascuno, mica fa stampelle alle debolezze. O, meglio, magari la maggioranza delle coppie ha questa funzione, ma l'amore che c'entra...
 

spleen

utente ?
Per niente d'accordo. Le coppie fondate o che si reggono sui rapporti di forza sono un inferno, secondo me, perché laddove non c'è parità, c'è un gioco di potere e dove entra il potere esce l'amore; si regge in coppia perché uno dei due è debole in qualcosa in cui l'altro è forte, cioè una cosa per cui chi dei due non riesce, o riesce male, in qualcosa, si appoggia all'altro, e viceversa? Beh, brutta storia, brutta proprio. La coppia dal mio punto di vista funziona invece come stimolo reciproco a migliorare in qualcosa ognuno dei due e soprattutto a NON dipendere l'uno dall'altro. Stare insieme potenzia la forza di ciascuno, mica fa stampelle alle debolezze. O, meglio, magari la maggioranza delle coppie ha questa funzione, ma l'amore che c'entra...
Insomma la tua coppia ideale.... non è una coppia, in paratica, ognuno in fondo in fondo si fa' i cazzi suoi.

Il vero rapporto di parità è secondo me una vera chimera,
non solo nella stragrande maggioranza delle coppie, ma nei rapporti umani in generale, proprio.
 
Stato
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