Il tipo col nome da checca dice:
Ci sono tanti casi di questo tipo (femminicidio, ndr), dicono che questa violenza di genere sia causata dalla dualità maschio-femmina ma per noi non è così. Quest'uomo ha ucciso le bambine per un'altra ragione. Se quest'uomo è ateo nessuno gli conferisce l'essere come persona, ha solo una moglie che gli dà un ruolo: "Tu sei mio marito" e così lui si nutre dell'amore della moglie. Ma se la moglie lo abbandona e se ne va con un'altra donna quest'uomo può fare una scoperta inimmaginabile, perché questa moglie gli toglie il fatto di essere amato, e quando si sperimenta il fatto di non essere amato allora è l'inferno. Quest'uomo sente una morte dentro, così profonda che il primo moto è quella di ucciderla e il secondo moto, poiché il dolore che sente è mistico e terribile, piomba in un buco nero eterno e allora pensa: "Come posso far capire a mia moglie il danno che mi ha fatto?" Allora uccide i bambini. Perché l'inferno esiste. I sociologi non sono cristiani e non conoscono l'antropologia cristiana, il problema è che non possiamo vivere senza essere amati prima dalla nostra famiglia, poi dagli amici a scuola, poi dalla fidanzata e infine da nostra moglie.
Mi sembra si stia facendo una strumentalizzazione di un ragionamento opinabile, ma legittimo. Talmente legittimo da essere banale.
Si cerca spiegare perchè (e non si cerca una giustificazione) c'è chi arriva a far male ai propri figli.
L'unico punto che non ha senso è l'accento su "con un'altra donna". Potrebbe andare anche con nessuno, ma lo sconvolgimento è pesante.
Non mi pare una giustificazione o la ricerca di attenuanti al femminicidio.
Da quello che capisco, sostiene:
- che l'ateismo ti rende vuoto (e di conseguenza la fede ti darebbe dei valori).
- la scoperta di non essere amati è uno shock che può portarti in un inferno privato (che ve lo dico a fare: leggetevi i vari thread e i vari nickname qui dentro)
Sul "primo moto omicida" provate ad avere davanti il solito professorone alitoso rubastipendio all'Agenzia delle Entrate e sperimenterete che, dopo che avete scartato l'idea di ucciderlo, vi verrà l'istinto di farlo soffrire per vie indirette.