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Col senno di poi siamo tutti bravi a scrivere. Ed a comportarci.Ciao
A me ha fregato proprio il fatto di essermi messa nei panni di lui. Mi ha costato quattro anni d'impegno per recuperare un rapporto che ha distrutto lui, sicuramente non io. Se avessi ascoltato me stessa, lo avrei saputo sin dal momento della scoperta, che una parte di me, non sarebbe mai stata in grado di superare e di accettare una persona che ha saputo giocare e mentire per così tanto tempo. Perciò, di che tipo di rapporto si parla, quando parliamo di riparare un rapporto. Se per ripararlo devo disilludermi (è quello che leggo il più delle volte) ... mi trasformerei proprio in quella direzione, che potrebbe mettermi in una condizione, che potrebbe portarmi a tradire. Questa trasformazione sarebbe una violenza alla mia persona. Per il semplice fatto che io non tradisco ... e non ci sto proprio con la frase fatta "può accadere a tutti di tradire" ... come se fosse una pupu di piccione che ci cade addosso mentre facciamo una passeggiata. Credo, cha alla fine si tratta di capire che si ha una persona vicino che ama diversamente da noi ... e bisogna chiedersi, se ciò ci sta bene oppure no.
sienne
Non ti sto attaccando, ma quello che scrivi accade a quasi tutte le persone che vengono tradite. Queste hanno un percorso simile che ha un comun denominatore iniziale, la parola "perchè". E non si tratta di disilludersi, non si tratta di mettersi nei panni del traditore perchè il traditore è soltanto un gran figlio di puttana bastardo e senza sentimenti.Non lo è. si tratta di quel famoso perchè che da origine al dolore che i traditi conoscono. I percorsi attraverso il dolore passano attraverso la realtà di persone che sono soltanto delle persone, passa attraverso quell'illusione di una vita passata assieme e che viene rimessa in gioco. In questo balletto dove la sensibilità, soggettività, fragilità delle persone tradite, ci sta un cerchio chiamato ricostruzione dove la persona tradita è al di fuori da qualsiasi schema, la persona tradita si trova in una realtà dove la percezione di questa è talmente amplificata rispetto a qualsiasi altra persona che il dolore, la bellezza della vita, del respiro della salsedine, del volo di un uccello, che assume un significato impossibile da descrivere, e non si può vivere in queste condizioni, si deve scendere a terra, si devono mettere i piedi a terra combattendo contro il tradimento e contro quel respiro che non puoi adorare per sempre, perchè quel respiro, quella percezione che hai della vita in certi momenti, se pur veri non fanno parte del comune vivere. Li vivi tu li apprezzi e li metti in un angolino per rigettarti in una sporca vita fatta di fatica, e quella si dovrà apprezzare con la rinnovata persona che deve chiudere tutto per rinascere unica e prendere una scelta che sarà dettata da azioni e decisioni prese da entrambe le persone coinvolte.
Questo per dire che, in un limbo unico, perchè proprio, qualsiasi strada è percorribile dopo aver attraversato il comune dolore. E non tutti da quel che ho notato leggendo attraversano lo stesso limbo, perchè troppo presi da se stessi e dal proprio candore, falso.