Senso di colpa

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Brunetta

Utente di lunga data
C'è un altro thread simile da qualche parte, e c'era qualcuno che aveva risposto qualcosa del tipo 'io mi sento in colpa pure se una persona che non conosco ha dimenticato il cellulare sul tavolo e non ho avuto la prontezza di rincorrerlo per avvertirlo' (cito a memoria).
Non ho nozioni di psicologìa per dire la mia sul tema, e Kant e Lacan li ho letti poco e male, credo però che parecchio dipenda anche dall'educazione che si è ricevuta...
La mia idea che l'autostima sia legata al modello di persona che ci si prefigge di essere e che il senso di colpa è prevalentemente verso se stessi vi sembra proprio stupida?
 

Spot

utente in roaming.
Io ho visto raramente gente priva di sensi di colpa.
Però di fronte al senso di colpa ho visto chi si strugge, poi lo rielabora e lo interiorizza in una forma che non si discosta molto da l'idea che ha di sè e chi reagisce, ripara come può e cerca linee di condotta future differenti.

Certe persone hanno i sensi di colpa attenuati perchè si sentono giustificati nel loro agito da un complesso di ragioni che sfiora il vittimismo.
Quante volte abbiamo sentito dire: -Ho sbagliato però lui/lei si è comportata male per primo... - Oppure: - Faccio così perchè tanto lo fanno tutti e non volglio essere proprio io la vittima.... Oppure ancora: - Il più furbo è quello che frega il prossimo, è così e perciò faccio il furbo anch' io.
C'è anche chi trasforma l'azione "iniqua" in atteggiamenti virtuosi. Ad esempio "ti ho tradito, o ti ho mentito, perchè era l'unico modo per salvare la nostra relazione e tutelarti. Agisco per il nostro bene e sono una specie di eroe, perchè mi accollo tutto il carico emotivo necessario a gestire la situazione."
Lo stesso Hitler aveva un popolo da difendere.



Personalmente, sono più incline al rimprovero aspro che al senso di colpa.
In poche parole, mi ritengo una persona profondamente fallace e quindi l'errore me lo perdono abbastanza in fretta. Ma non mi perdono la mancanza di azione a riguardo.
Non che questo mi riesca sempre. Più volte il senso di colpa ha avuto la meglio.
D'altra parte - stavate parlando di autostima mi sa - la mia è facilmente intaccabile. Ma non so se le due cose siano relazionabili.
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Ci sono persone che hanno il senso di colpa per essersi dimenticati di aver pagato un'aranciata trent'anni prima e chi fa schifezze immonde abbastanza serenamente, pensando che faccia parte di un percorso di conoscenza o trovando mille ragioni.
Per voi da cosa nasce questa diversità?
Sappiamo tutti del super-io che è il genitore severo interiorizzato, ma non credo che i secondi siano tutti cresciuti senza regole o addirittura si trovano le due tipologie opposte nella stessa famiglia.
Io suppongo che si possa ricondurre all'autostima.
Non credo che esista un'autostima a prova di bomba, ma che ognuno trovi il proprio orgoglio quanto più sente di avvicinarsi per gli aspetti essenziali alla propria idea di persona che vorrebbe essere (sì lo so è uguale al super-io e richiama la formazione dell'identità).
Ma chi ne fa di tutti i colori che persona vuole essere? Pensiamo a Pazza che dice che cosa sarà lo scoprirà solo vivendo. Col cavolo chi vuoi essere lo costruisci tu, non solo con gli studi formali.
Voi avete sensi di colpa per l'aranciata?
Vuoi dire: molti sensi di colpa = molta autostima?
 

spleen

utente ?
beh Dio se esiste teoricamente non dovrebbe soffrirne :D anche se ci sarebbe parecchio da dirgli, visto il progetto difettoso che ha tirato fuori... insomma, Dio c'è... o ce fa? :p
Il difetto stà nei nostri occhi, temo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ogni tanto mi torna in mente un servizio di Pif su Fabrizio Corona e mentre Corona girava nudo, tronfio, e parlava dei suoi progetti, Pif gli chiedeva: "Ma secondo te, un uomo per essere definito una merda cosa deve fare?"
Ora è certo che peggio di Corona, purtroppo, ce ne sono milioni, ma è anche evidente che per Pif già bastava e anche per me.
Ricordo una mia collega che non si capacitava che lui avesse dato incarico ai suoi fotografi di seguirlo mentre andava in moto con Nina Moric per far poi pubblicare le foto di lei con il culo al vento.
Ecco per la mia collega sarebbe bastata quella mancanza di rispetto per far crollare la stima in un uomo e la propria di donna.
Credete che il senso di colpa sia verso se stessi?
 

Sbriciolata

Escluso
La mia idea che l'autostima sia legata al modello di persona che ci si prefigge di essere e che il senso di colpa è prevalentemente verso se stessi vi sembra proprio stupida?
assolutamente no.
 

Sbriciolata

Escluso
però non mi convince la relazione con l'autostima. Più con le aspettative che abbiamo verso noi stessi. Più pretendiamo da noi stessi più ogni errore ogni mancanza ci sembra grave.
E non so quanto il pretendere molto da sè stessi sia legato all'autostima, perchè cercare di essere non è la stessa cosa di pensare di essere. Non so se mi sono spiegata.
 

spleen

utente ?
Ogni tanto mi torna in mente un servizio di Pif su Fabrizio Corona e mentre Corona girava nudo, tronfio, e parlava dei suoi progetti, Pif gli chiedeva: "Ma secondo te, un uomo per essere definito una merda cosa deve fare?"
Ora è certo che peggio di Corona, purtroppo, ce ne sono milioni, ma è anche evidente che per Pif già bastava e anche per me.
Ricordo una mia collega che non si capacitava che lui avesse dato incarico ai suoi fotografi di seguirlo mentre andava in moto con Nina Moric per far poi pubblicare le foto di lei con il culo al vento.
Ecco per la mia collega sarebbe bastata quella mancanza di rispetto per far crollare la stima in un uomo e la propria di donna.
Credete che il senso di colpa sia verso se stessi?
Il senso di colpa è verso l'adeguamento dell' immagine di se stessi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Vuoi dire: molti sensi di colpa = molta autostima?
No.
Forse sensi di colpa per cazzate = autostima
Non so perché io vedo l'autostima sempre come lavori in corso.
Voglio dire se sono Pistorius ho una grande autostima, poi ammazzo la fidanzata e forse un filo mi dovrebbe crollare.
Vedo il senso di colpa come non essere stati all'altezza di se stessi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
però non mi convince la relazione con l'autostima. Più con le aspettative che abbiamo verso noi stessi. Più pretendiamo da noi stessi più ogni errore ogni mancanza ci sembra grave.
E non so quanto il pretendere molto da sè stessi sia legato all'autostima, perchè cercare di essere non è la stessa cosa di pensare di essere. Non so se mi sono spiegata.
Come ho appena scritto.
Ma non si è se non nell'evoluzione del vivere.
Non è che se hai vinto il Nobel e sei all'apice l'autostima è acquisita per sempre. Devi essere all'altezza dell'immagine di te che ti dà autostima.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Non ho capito. Puoi spiegare?


Anche a me.
Ho cercato di spiegare.
A esempio ci sono casalinghe e no che hanno la casa perfetta e se non riescono a mantenerla tale si struggono, si sentono in colpa.
Fa parte dell'immagine di sé e della loro autostima essere in grado di fare (anche) quello.
Io ho la casa che sembra "Case da incubo" e non mi struggo per nulla, non ho grandi sensi di colpa (un po' sì, poi spiego*) perché l'autostima la ripongo in altri comportamenti.








* ho esagerato :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 

Spot

utente in roaming.
però non mi convince la relazione con l'autostima. Più con le aspettative che abbiamo verso noi stessi. Più pretendiamo da noi stessi più ogni errore ogni mancanza ci sembra grave.
E non so quanto il pretendere molto da sè stessi sia legato all'autostima, perchè cercare di essere non è la stessa cosa di pensare di essere. Non so se mi sono spiegata.
Si.
Era la stessa cosa a cui stavo pensando io.
Se io ho una fortissima idea di me stessa, non ho questo gran bisogno di supportarla con prove e azioni. Anzi, magari può essere così forte da fare in modo che io riesca ad adeguare la mia interpretazione del mondo e delle azioni alla mia idea. E questo sia nel bene che nel male. Sia che mi creda una persona di merda o una persona dai fortissimi principi.

Cercare di essere in una certa maniera invece implica processi differenti.
E si può pretendere moltissimo da se stessi partendo dall'idea che il punto di partenza faccia schifo.
 

Sbriciolata

Escluso
Come ho appena scritto.
Ma non si è se non nell'evoluzione del vivere.
Non è che se hai vinto il Nobel e sei all'apice l'autostima è acquisita per sempre. Devi essere all'altezza dell'immagine di te che ti dà autostima.
ma c'è gente che ha un'altissima concezione di sè pur non avendo conseguito gran che nella vita.
Però si considerano meglio dei Nobel.
C'è da dire che meno conosci, meno ti senti ignorante, per fare un esempio.
Ma il fatto di sapere di essere ignorante di tante cose mi permette di derivare che sia una condizione diffusa, e questo non influisce sull'autostima.
Mi sono persa.
Ah sì: se invece io so qualcosa ma mi comporto come se ne fossi ignorante, so di sbagliare e mi sento in colpa.
Certo che se il numero dei miei errori mi sembra eccessivo o la loro gravità pesante, allora questo influirà, in quel momento, sulla mia autostima negativamente: se rimedio avverrà il contrario... ma io non mi dimentico mai un errore perchè vi ho posto rimedio.
Tendo a dimenticare le cose buone che ho fatto invece, perlomeno a non ricordarmele.
Mi devo sforzare.
Mentre scrivo sto cercando di capire se questa severità nei miei confronti sia connessa alla mia attuale autostima o a quella che ho avuto per parte della mia vita. Forse allora comprendo quello che volevi dire. E' nato tutto da lì.
Che sfiga.
 

spleen

utente ?
Vi capita mai di pensare:
-Ma io sono meglio di così!-
Riferito al vostro comportamento con gli altri, al netto della stima sulle vostre capacità.
 

Brunetta

Utente di lunga data
ma c'è gente che ha un'altissima concezione di sè pur non avendo conseguito gran che nella vita.
Però si considerano meglio dei Nobel.
C'è da dire che meno conosci, meno ti senti ignorante, per fare un esempio.
Ma il fatto di sapere di essere ignorante di tante cose mi permette di derivare che sia una condizione diffusa, e questo non influisce sull'autostima.
Mi sono persa.
Ah sì: se invece io so qualcosa ma mi comporto come se ne fossi ignorante, so di sbagliare e mi sento in colpa.
Certo che se il numero dei miei errori mi sembra eccessivo o la loro gravità pesante, allora questo influirà, in quel momento, sulla mia autostima negativamente: se rimedio avverrà il contrario... ma io non mi dimentico mai un errore perchè vi ho posto rimedio.
Tendo a dimenticare le cose buone che ho fatto invece, perlomeno a non ricordarmele.
Mi devo sforzare.
Mentre scrivo sto cercando di capire se questa severità nei miei confronti sia connessa alla mia attuale autostima o a quella che ho avuto per parte della mia vita. Forse allora comprendo quello che volevi dire. E' nato tutto da lì.
Che sfiga.
Non è che abbia capito tutto tutto :eek:

Però io credo che l'autostima non solo sia provvisoria ma anche settoriale.
Posso sentirmi grandiosa nel lavoro o nelle relazioni. Avere una bassa autostima di me come ballerina e altissima come latinista.
Qui generalmente parliamo di autostima rispetto le relazioni e capacità di seduzione.
Se io ho autostima rispetto alle mie capacità di seduzione, non significa che sia anche convinta di essere gnocca (per tornare su un argomento recentemente dibattuto) anzi se mi ritengo particolarmente gnocca soffrirò di sensi di colpa verso me stesse se ingrassamento o dimagrimento avranno intaccato la mia gnoccaggine.
Infatti attrici bellissime che immaginavamo con alta autostima si sono ridotte a maschere grottesche per questo motivo.
 
Stato
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