Come ho appena scritto.
Ma non si è se non nell'evoluzione del vivere.
Non è che se hai vinto il Nobel e sei all'apice l'autostima è acquisita per sempre. Devi essere all'altezza dell'immagine di te che ti dà autostima.
ma c'è gente che ha un'altissima concezione di sè pur non avendo conseguito gran che nella vita.
Però si considerano meglio dei Nobel.
C'è da dire che meno conosci, meno ti senti ignorante, per fare un esempio.
Ma il fatto di sapere di essere ignorante di tante cose mi permette di derivare che sia una condizione diffusa, e questo non influisce sull'autostima.
Mi sono persa.
Ah sì: se invece io so qualcosa ma mi comporto come se ne fossi ignorante, so di sbagliare e mi sento in colpa.
Certo che se il numero dei miei errori mi sembra eccessivo o la loro gravità pesante, allora questo influirà, in quel momento, sulla mia autostima negativamente: se rimedio avverrà il contrario... ma io non mi dimentico mai un errore perchè vi ho posto rimedio.
Tendo a dimenticare le cose buone che ho fatto invece, perlomeno a non ricordarmele.
Mi devo sforzare.
Mentre scrivo sto cercando di capire se questa severità nei miei confronti sia connessa alla mia attuale autostima o a quella che ho avuto per parte della mia vita. Forse allora comprendo quello che volevi dire. E' nato tutto da lì.
Che sfiga.