non sono d'accordo. Mi sembra un suggerimento che potrebbe andare bene per una coppia finnica ( un paese nordico a caso) dove il concetto di famiglia è diciamo più "aperto" del nostro.
Qui la situazione è un pò diversa, altro coinvolgimento, altre debolezze.
Non ho nessuna intenzione di sostituire una donna con un'altra ( tantomeno una famiglia) . Io uscirò di casa perchè il nostro rapporto non ha più senso, ci sono pesanti questioni pratiche ma non metterei in secondo piano l'etica dei rapporti e la dignità delle persone.
Ermik, separarsi non è facile.
Ci vuole coraggio e una certo dose di incoscienza (quella che serve per buttarsi senza fare troppi ragionamenti) per affrontare un cambiamento radicale che viene vissuto come una sconfitta.
E ce ne vuole molto di più oggi per mettersi in gioco anche economicamente a un'età in cui le illusioni e le speranze tipiche dell'età giovanile si sono rarefatte.
Si vive in un limbo di infelicità, come chi accetta un lavoro a 50 anni che lo tedia perché teme (forse anche a ragione, chi può dirlo a priori) di non trovare altro. Del resto il lavoro lo si cambia quando si ha la certezza di averne trovato un altro o la sicurezza nelle proprie capacità di trovarlo, no?
L'idea di tornare dai genitori in questa situazione è un'ipotesi assai frustrante e viene vissuta come un'involuzione.
Comprendo il tuo stato d'animo, quindi.
Detto questo, tua moglie soffre da anni di una forte depressione, probabilmente, e questa sua condizione condiziona anche te e la tua inazione. Non è del tutto improbabile che sia instabile psichicamente da sempre, ma può anche essere che a esacerbare ulteriormente le sue problematiche vi sia il rapporto con te (e non sto dicendo per tua volontà).
Lei comunque non vuole separarsi perché ha trovato una sua dimensione di apparente equilibrio: le persone così si illudono di stare bene, o comunque di non stare troppo male, rifiutano di curarsi per non muoversi di un millimetro, e accettano una vita infelice ma stabile.
Tu vuoi questo?
A sorreggerti mi sembra non sia rimasto nulla: non più l'amore verso di lei, non più una speranza di cambiamento, non più una gioia.
Ma tu desideri veramente separarti oppure stai trovando una serie di giustificazioni per garantire anche a te un tuo equilibrio?
Perché anche questo è un modus vivendi abbastanza comune: la condivisione di un menage matrimoniale spento con storie esterne che sopperiscano ai bisogni affettivi o sessuali che si ritengono opportuni al nostro benessere.
Tu cosa vuoi?
Giustificazioni o vuoi veramente un'altra vita?
La mia idea è che tu sia arrivato al limite. Il mio timore è che tu stia cercando giustificazioni per fermarti e non andare oltre.
Qualunque scelta tu faccia ora deve essere consapevole.