15 anni

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Dobbiamo però prendere in considerazione che anche il pentimento è parte della crescita.
Più che insegnare ai nostri figli quello che è giusto e sbagliato e più che indicare la via per non rovinarsi non possiamo fare secondo me. A prescindere dal fatto che un genitore debba sempre essere presente per quanto possibile.
Il fatto di non pentirsi è la fine di un percorso di educazione che è fondamentalmente funzionato, se hai avuto una buona educazione hai quegli strumenti che ti permettono di vivere le cose nella maniera migliore possibile e ti porta a fare scelte delle quali non ti potrai mai pentire, anche se sono scelte sbagliate.

Io vorrei solo dire che sono figlia di genitori molto severi e con un'impostazione d'altri tempi.
Già solo il fatto che io vada a convivere li sta mettendo in difficoltà perchè per loro educazione e cultura il passo sarebbe il matrimonio. E ho ormai una certa eh, resto però la loro bambina! :D
Non ho mai avuto modo di parlare di sesso coi miei, le mie esperienze sono sempre state scelte personali ed intime, il mio sapere è sempre stato ricerca personale, ma mi hanno sempre insegnato cosa è giusto e cosa è sbagliato nei rapporti con le persone. Ed errori ne ho fatti per carità, ma in maniera consapevole.
E' sbagliando che si impara, non vivendo sotto una campana di vetro.
Sono d'accordo con te sulla campana di vetro. Infatti non sono ben vista tra le mamme dei miei figli proprio perché non sono iperprotettiva.
Il piccolo sta per andare in gita a barcellona, leggo delle cose nella chat di gruppo delle mamme della classe che mi fanno cadere le palle a terra.
Ho sempre fatto la raptesentNte e quest'anno ho rinunciato perché capisco che non riesco a portare avanti idee che non mi appartengono.
Quello che intendevo è che non credo che necessariamente bisogna avere esperienze negative per crescere o imparare.
Io credo di non averne avute e se le ho avute non le ricordo. In qualche situazione mi ci sono cacciata volontariamente ma valutando gli ipotetici rischi e soprattutto se sarei stata in grado di gestire il pentirmene
 

Foglia

utente viva e vegeta
Esempio: Mio figlio mi dice se può portare a casa la sua ragazza. No è la risposta. Vengono aggrediti spiati o che ne so mentre sono appartati. Mi sento in colpa? Si. Potevo evitarlo.
Mio figlio non mi chiede nulla e si caccia in una situazione simile. Mi spiace, non mi sento in colpa ma sicuramente gli fornisco l'alternativa per la prossima volta.
E mi domando anche perché non me ne abbia parlato. Quale chiusura ha visto in me che lo ha portato a non "fidarsi" di me
Le scelte educative dovrebbero però venire in risposta ai figli che crescono, non a potenziali sensi di colpa dei genitori. Almeno in misura prevalente.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Foglia

utente viva e vegeta
No

Dobbiamo però prendere in considerazione che anche il pentimento è parte della crescita.
Più che insegnare ai nostri figli quello che è giusto e sbagliato e più che indicare la via per non rovinarsi non possiamo fare secondo me. A prescindere dal fatto che un genitore debba sempre essere presente per quanto possibile.
Il fatto di non pentirsi è la fine di un percorso di educazione che è fondamentalmente funzionato, se hai avuto una buona educazione hai quegli strumenti che ti permettono di vivere le cose nella maniera migliore possibile e ti porta a fare scelte delle quali non ti potrai mai pentire, anche se sono scelte sbagliate.

Io vorrei solo dire che sono figlia di genitori molto severi e con un'impostazione d'altri tempi.
Già solo il fatto che io vada a convivere li sta mettendo in difficoltà perchè per loro educazione e cultura il passo sarebbe il matrimonio. E ho ormai una certa eh, resto però la loro bambina! :D
Non ho mai avuto modo di parlare di sesso coi miei, le mie esperienze sono sempre state scelte personali ed intime, il mio sapere è sempre stato ricerca personale, ma mi hanno sempre insegnato cosa è giusto e cosa è sbagliato nei rapporti con le persone. Ed errori ne ho fatti per carità, ma in maniera consapevole.
E' sbagliando che si impara, non vivendo sotto una campana di vetro.

... su quel che ho messo in grassetto non concordo proprio :)

Perché se fosse come dici tu, i genitori sarebbero il parametro della infallibilità. Dovremmo tutti quanti avere genitori infallibili. Che non stanno manco a farsi le domande e le discussioni che stiamo facendo noi in questo preciso istante. E dovrebbero esistere verità pressoché universali.

E viceversa - altra cosa a cui non credo - quando un figlio fa un errore la colpa sarebbe del genitore sempre e comunque.

No.

Secondo me un buon genitore ti fornisce un modello. Ed indicazioni su ciò che è bene e ciò che è male. Ti dà dei "valori", ti consegna dei contenitori, ti sta vicino mentre TU riempi questi contenitori. Delle tue esperienze. Nel tuo percorso di vita.

Parli di "errori fatti in maniera consapevole": cosa intendi? Esperienze che andavano consciamente contro i parametri della tua educazione? Bè... è strano. Perché per mia esperienza sono assai pochi gli errori che si fanno consciamente. Che la consapevolezza di avere commesso un errore di solito giunge quando è tardi, mica prima.
Perché non esistono, sti parametri quasi granitici. :)
 

Horny

Utente di lunga data
per tornare in tema.
conosco da vicino un caso in cui è accaduto proprio questo.
due quindicenni hanno avuto rapporti sessuali con conseguente
gravidanza e parto.
sì, parto. :blank:
voi come vi sareste comportati, foste stati i rispettivi genitori?
 

Divì

Utente senza meta
Dobbiamo però prendere in considerazione che anche il pentimento è parte della crescita.
Più che insegnare ai nostri figli quello che è giusto e sbagliato e più che indicare la via per non rovinarsi non possiamo fare secondo me. A prescindere dal fatto che un genitore debba sempre essere presente per quanto possibile.
Il fatto di non pentirsi è la fine di un percorso di educazione che è fondamentalmente funzionato, se hai avuto una buona educazione hai quegli strumenti che ti permettono di vivere le cose nella maniera migliore possibile e ti porta a fare scelte delle quali non ti potrai mai pentire, anche se sono scelte sbagliate.

Io vorrei solo dire che sono figlia di genitori molto severi e con un'impostazione d'altri tempi.
Già solo il fatto che io vada a convivere li sta mettendo in difficoltà perchè per loro educazione e cultura il passo sarebbe il matrimonio. E ho ormai una certa eh, resto però la loro bambina! :D
Non ho mai avuto modo di parlare di sesso coi miei, le mie esperienze sono sempre state scelte personali ed intime, il mio sapere è sempre stato ricerca personale, ma mi hanno sempre insegnato cosa è giusto e cosa è sbagliato nei rapporti con le persone. Ed errori ne ho fatti per carità, ma in maniera consapevole.
E' sbagliando che si impara, non vivendo sotto una campana di vetro.
Quoto .... cosa aspetti a riprodurti ? :eek:
 

Brunetta

Utente di lunga data
per tornare in tema.
conosco da vicino un caso in cui è accaduto proprio questo.
due quindicenni hanno avuto rapporti sessuali con conseguente
gravidanza e parto.
sì, parto. :blank:
voi come vi sareste comportati, foste stati i rispettivi genitori?

So di diversi casi del genere. Uno riguarda una compagna delle elementari di mio figlio.
I genitori hanno fatto quello che hanno fatto tutti quelli che ho conosciuto. Si sono fatti carico del bambino e hanno permesso ai figli di continuare gli studi e trovare un lavoro.
Un compagno di classe di mio figlio era un figlio del liceo. I genitori si sono poi sposati con altri.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
per tornare in tema.
conosco da vicino un caso in cui è accaduto proprio questo.
due quindicenni hanno avuto rapporti sessuali con conseguente
gravidanza e parto.
sì, parto. :blank:
voi come vi sareste comportati, foste stati i rispettivi genitori?
Avrei cercato di convincerli ad abortire.
Non credo che si possano obbligare però pur essendo minorenni.
 

Divì

Utente senza meta
So di diversi casi del genere. Uno riguarda una compagna delle elementari di mio figlio.
I genitori hanno fatto quello che hanno fatto tutti quelli che ho conosciuto. Si sono fatti carico del bambino e hanno permesso ai figli di continuare gli studi e trovare un lavoro.
Un compagno di classe di mio figlio era un figlio del liceo. I genitori si sono poi sposati con altri.
Anche io ho incontrato un paio di casi analoghi.
Una coppia si è sposata appena possibile, sono rimasti sposati venti anni poi si sono separati.
Un'altra coppia ha continuato a frequentarsi senza sposarsi. Non so poi se dopo l'abbiano fatto.
 
Ultima modifica:

perplesso

Administrator
Staff Forum
per tornare in tema.
conosco da vicino un caso in cui è accaduto proprio questo.
due quindicenni hanno avuto rapporti sessuali con conseguente
gravidanza e parto.
sì, parto. :blank:
voi come vi sareste comportati, foste stati i rispettivi genitori?
avrei accolto il bimbo o la bimba, ovviamente.
 

spleen

utente ?
per tornare in tema.
conosco da vicino un caso in cui è accaduto proprio questo.
due quindicenni hanno avuto rapporti sessuali con conseguente
gravidanza e parto.
sì, parto. :blank:
voi come vi sareste comportati, foste stati i rispettivi genitori?
I miei figli sono ormai maggiorenni, e al momento non vedo all'orizzonte seri pretendenti.:D Se fosse successo qualcosa prima ovviamente mi sarei adoperato in ogni modo per "sistemarli", tenedo la creatura ovviamente se loro lo avessero desiderato. Mia moglie sarebbe sicuramente impazzita di gioia.:)
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Vorrei precisare che ovviamente mi occuperei del bambino ma sarebbe per me la seconda opzione dopo aver comunque ribaltato mio figlio per non aver preso precauzioni.
 

spleen

utente ?
Vorrei precisare che ovviamente mi occuperei del bambino ma sarebbe per me la seconda opzione dopo aver comunque ribaltato mio figlio per non aver preso precauzioni.
Accidenti :D, come un calzino?

Comunque hai ragione, le precauzioni sono importanti, della mia generazione, dove abito, penso che un buon 50% si sia sposato tra i 25 e i 30 perchè la morosa rimaneva incinta, e non era per ignoranza dei meccanismi, la possibilità di evitare c'era, era un fatto penso solo di irragionevolezza.
Mi sono sempre interrogato su sta cosa.
 

Horny

Utente di lunga data
So di diversi casi del genere. Uno riguarda una compagna delle elementari di mio figlio.
I genitori hanno fatto quello che hanno fatto tutti quelli che ho conosciuto. Si sono fatti carico del bambino e hanno permesso ai figli di continuare gli studi e trovare un lavoro.
Un compagno di classe di mio figlio era un figlio del liceo. I genitori si sono poi sposati con altri.
nel nostro caso la famiglia di lei si fa carico dei 2 adolescenti
e della nascitura.
la sorella cede la camera ai 3.
lui prosegue la scuola serale a fatica. lei no.

ora, a 20 anni,
hanno 2 figli di 4 e 2 anni.
si sono lasciati.
lei ha un nuovo compagno, che frequenta anche con figli e genitori.
(si assentava di notte mollando i figli alla madre....)
 

Horny

Utente di lunga data
Avrei cercato di convincerli ad abortire.
Non credo che si possano obbligare però pur essendo minorenni.
obbligare no...indirizzare?
nel caso che conosco si è indirizzato, infatti.
solo che la famiglia di lui non saltava dalla gioia.
figuriamoci col secondo.
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Non è questione di ostacolare secondo me, la questione è che bisognerebbe agire a monte.
Fare capire a un quindicenne che cosa è giusto o sbagliato credo sia cosa molto difficile, già non si riesce a vietare la sigaretta o la bevuta, tanto per fare un esempio...figuriamoci quanto possa essere difficile "vietare" rapporti quando siamo tutti consapevoli di quanto sia bello il sesso (e decisamente più salutare di una sigaretta o una birra).
Agire a monte significa educare al sentimento. Oggi il sesso è visto e vissuto come un gioco, sia chiaro...per me è un bel gioco, ma andrebbe vissuto con consapevolezza e un minimo di maturità.
Credo che qui ognuno di noi abbia provato le prime pulsioni da molto giovane. Io avevo stimoli e fantasie fin da piccolina, ma non prendiamoci in giro...a 15 anni è troppo presto. Vero è che ognuno raggiunge la propria maturità quando capita, ma 15 anni resta presto. Io sono arrivata a comprendere cose di me intorno ai 18/19 anni e mi reputavo comunque immatura per vivermi con tranquillità. E le mie fantasie e voglie sono rimaste immutate negli anni, quindi grossi cambiamenti non ne ho avuti...però se avessi vissuto certe cose a quell'età credo che mi sarei rovinata o comunque non le avrei apprezzate quanto averle vissute da grande.
Tornando all'ostacolare e all'educazione, per me dare il via al dormire insieme a quell'età e a passare i fine settimana o le vacanze nelle rispettive case con o senza genitori vuol dire togliere l'ultimo barlume di infanzia, perchè scusatemi, ma per me a 15 anni si è ancora bambini.
E visto che ai bambini piace disobbedire facciamo in modo che disobbediscano, che facciano certe cose di nascosto, che se la sbrighino da soli, che si incazzino perchè sono troppo piccoli per andare in albergo e perchè non hanno ancora la macchina nè un appartamento da utilizzare.
Vogliamo dar loro pure la casetta libera dopo aver dato praticamente tutto?
E come se le guadagnano le cose? Come le raggiungono se mamma e papà dicono sì a tutto? Se non hanno nemmeno tempo e modo di capire se stessi perchè anche in quello sono agevolati?
Spettacolare.
Quoto quoto e quoto.
 

Horny

Utente di lunga data
Vorrei precisare che ovviamente mi occuperei del bambino ma sarebbe per me la seconda opzione dopo aver comunque ribaltato mio figlio per non aver preso precauzioni.
si fosse trattato di mia figlia/o pure per me.
avrei messo i due di fronte alla enoooooorme responsabilità.
altro che sorella che va a dormire in salotto o vacanza al mare con la coppietta in attesa.
(e a me non dispiacerebbe affatto avere un altro paio di figli....)
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Ti capisco, ma per me è necessario avere il coraggio di correre qualche rischio, di farlo correre ai figli. E' un azzardo, ma paga (sulla lunga distanza) più di qualsiasi "agevolazione".



Il neretto per me è lo snodo della questione: totale confusione da parte dei genitori che avallando tutto si pongono sullo stesso piano dei figli. Tanto ormai ci si veste allo stesso modo, si ascolta la stessa musica, si usano social e altri mezzi tecnologici alla stessa stregua; spesso i genitori si separano e hanno una vita amoroso/sessuale variegata alla luce del sole e dunque viene facilissimo, anche per avere riconosciuta la propria vita sessuale, sdoganare quella dei figli senza assumere comunque la posizione dell'educatore. Il coraggio del "no" senza se e senza ma ormai è merce rarissima; i figli tentano il ricatto affettivo con grande successo. Sono grandissimi in questo, ci provano sempre: perchè dovrebbero faticare per ottenere ciò che con un po' di silenzio colpevolizzante conquistano facilmente?
Nel caso di figli di separati, per quello che vedo, la situazione descritta è lampante e, come dice una mia amica, agli adolescenti il melodramma piace, il problema è che i genitori li prendono troppo sul serio; farli sgonfiare per conto proprio lasciando loro il tempo e l'energia per sfangarsela da soli, senza per forza essere superpresenti in ogni anfratto della loro vita, per me sarebbe l'atteggiamento giusto, ovviamente previo, come dice bene Nicka, un buon terreno coltivato a monte.
Ti aggiungi a nicka e brunetta che, arrivando tardi, dovrei quotare in ogni singolo post.
 
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