Affermare che gli italiani si meritano la classe politica (e non dimentichiamoci, dirigenziale) che hanno, entra nel solito discorso dei meriti, che in queste faccende centrano niente.
Abbiamo i politici che eleggiamo, questo è quanto. E ultimamente anche quelli che non eleggiamo.
Il mio discorso era questo, il notare come sia a destra sia a sinistra, i politici abbiano scarsissima stima degli italiani . Berlu diceva di considerare l’elettore medio come un bambino di 10 anni. A sinistra invece vige da un bel pezzo una sorta di paternalismo che ha fatto perdere spesso il contatto con la cosiddetta base, vi ricordate di Moretti che guardava D’Alema in TV – Dì qualcosa di sinistra……

E non mi sembra che le eclatanti alternative alla cosiddetta partitocrazia brillino di democrazia interna………..
Penso che queste siano semplici constatazioni e lo so bene che il qualunquismo, vero male d’Italia, è sempre dietro l’angolo. Nessuno sarà perfetto e noi ci troviamo a scegliere tra il meno peggio, che se guardiamo ad altre zone del mondo è già molto.
Del resto non capisco nemmeno quelli che si estraniano dalla politica e dalle sue scelte perché pretenderebbero che la politica sia pura e perfetta, utopia pericolosa che allontana dalle responsabilità, come l’asino che non sapendo in che mangiatoia nutrirsi muore di fame.
Del resto penso che un politico dovrebbe: :carneval:
- Fare per almeno un anno l’operaio ad un altoforno, per perdere la spocchia del suo status e rendersi conto del valore del lavoro.
- Lavorare sulle ambulanze per un altro anno, così a raccattare resti umani per le strade si forma un po’ di coscienza civica.
- Avere per almeno un anno una partita iva da cococo, così smetterebbe di riempirsi la bocca con le troiate suelle pensioni e sulla libera iniziativa.
- Essere messo per un anno almeno a risolvere problemi di natura pratica e organizzativa. Così perderebbe l’attitudine ai grandi discorsi sul genere umano e imparerebbe a come far diventare le idee pratica giornaliera per risolvere i problemi della gente.
- E lo manderei anche a lavorare da netturbino a Berlino, perché no, per un altro annetto. Così capisce magari cosa significa cercare di costruirsi una vita lontano dai suoi privilegi, magari apostrofato da “italiano di merda”. Così magari scoprirebbe persino che ci sono delle ragioni per essere orgoglioni di essere italiani, dal momento che gli altri lo sono dei loro paesi.
- E manderei Razzi a pulire i cessi in Corea, visto che c’è già stato e conosce il paese. Ma questo è un altro discorso.:mexican: