Siate sinceri

Divì

Utente senza meta
E io ti quoto.

Sono d'accordo anche sul fatto che non ci si possa permettere un giudizio sulla persona a livello pubblico o sociale, o comunque che non sia corretto esprimerlo, se lo si ha.
Ma a livello personale e "privato" è una cosa che facciamo sempre tutti i giorni e con tutti coloro che incontriamo, e, anzi, guai se non lo facciamo e se lo facciamo con troppa superficialità.

Il giudicare gli altri è quello che ci consente di evitare il venditore/consulente subdolo e i suoi "consigli", di non aprire ai malintenzionati, di non intraprendere relazioni personali strette con individui che hanno comportamenti che finirebbero per danneggiarci o farci del male.

E' qualcosa di indispensabile e dalla nostra abilità a giudicare spesso dipende la nostra qualità della vita, IMO.
Non ho più verdi .... quoto.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Perchè vedi, è facile lamentarsi ad esempio dei politici che rubano, che ingannano, che tradiscono ed è altrettanto facile crogiolarsi pierinisticamente sul fatto di riuscire a "farsi" qualcuno alle spalle di chi ci vuole bene, salvo lamentarsi e piangere il nostro amor perduto quando si passa (poi) da carnefici a vittime di un comportamento simile al nostro.

Io non ce l'ho con chi fa quello che pensa sia giusto, per quanto lontano sia dal mio modo di pensare, l'ho con quelli che pensano che stare in società sia la gara a chi è più furbo, a chi si fa i cazzi suoi perchè riesce a pugnalare gli altri meglio, a chi si trova sempre le giustificazioni per tutte le nefandezze che fa.

La coerenza, mia cara, la coerenza è la merce più preziosa dell' universo. il saper fare e dire adeguato a quello che si crede, questo serve a noi tutti, al nostro tempo, non la giustificazione piagnucolosa per non aver fatto i compiti per casa.
Bellissimo post.:up:
 

JON

Utente di lunga data
Esatto! Vorrei tutto e credo di meritarlo.
Ammesso che tu sappia però quello che vuoi veramente. Ho dei seri dubbi.

Alla domanda iniziale che poni, quella sul bimbo che ruba la marmellata in sostanza, non c'è bisogno di risponderti. Si tratta di un argomento a parte rispetto a quelle che dovrebbero essere le tue, seppur indefinite, ragioni. Come tale merita un trattato in altra sede. In altre parole non avrei nessun problema a risponderti se non fosse che la questione è soggettiva e soprattutto non può essere circostanziata solo dalle condizioni che poni tu.

Qualcosa ti indica la luna e ti aspetti che tutti stiano li, come te, a guardare il dito. Non capisci che trovarsi nella tua condizione è un fatto del tutto soggettivo. Mentre tu releghi il tradimento al pari del furto di un bimbo che si impossessa di qualcosa perché non visto, non parli del perché senti questa necessità, se non accennare al fatto che desideri avere tutto. Ovvero, il culo coperto dalla solita coperta delle persone a te care (posso immaginare in buona fede per la necessità di non deluderle) e la panza piena perché ultimamente pare che tu abbia iniziato a mal gestire i morsi della fame.

E' inutile che chiedi esperienze altrui al fine che ti si indichi un percorso che porta ad una meta di cui non hai la più pallida idea. Quello che posso dirti è che il tentativo di salvare capre e cavoli semplicemente perché vorresti tutto, a te personalmente, t'affossa più di quanto già non sei affossata. Pensa un po', questo è uno dei casi principe dove un tradimento può attecchire con molta facilità. Potresti tentare la carta del tradimento, ma rompere quella campana di vetro sarebbe per te la soluzione ideale. Pensi veramente che avere tutto sia la tua soluzione. Se ragioni per eccesso stai tranquilla che non c'è nulla che ti riempirà (parafrasando :D) del tutto.
 

Piperita

Sognatrice
Guarda, io ritengo che ( udite udite ) giudicare il comportamento altrui sia un mio diritto.
Non ne posso più di sto cazzo - che tanto va bene tutto - di politicamente corretto etc...

Non ne posso più di questa etica flessibile al "tanto facciamo come cazzo ci pare " che tanto va bene tutto.

Rivendico la mia diversità, da selvaggio e uomo all'antica, perchè io non mi permetterei mai di giudicare te, (te generico) come persona, da come ti esponi o da quanto lasci trasparire,.... ma avere una opinione sulle tue azioni (Tue sempre generico ) e su quello che fai si. A oltre cinquanta anni me lo posso permettere, credo di avere una mia idea ben precisa di cosa sia giusto e cosa no e per me ingannare la persona che si dice di amare è una cosa deplorevole.

Perchè vedi, è facile lamentarsi ad esempio dei politici che rubano, che ingannano, che tradiscono ed è altrettanto facile crogiolarsi pierinisticamente sul fatto di riuscire a "farsi" qualcuno alle spalle di chi ci vuole bene, salvo lamentarsi e piangere il nostro amor perduto quando si passa (poi) da carnefici a vittime di un comportamento simile al nostro.

Io non ce l'ho con chi fa quello che pensa sia giusto, per quanto lontano sia dal mio modo di pensare, l'ho con quelli che pensano che stare in società sia la gara a chi è più furbo, a chi si fa i cazzi suoi perchè riesce a pugnalare gli altri meglio, a chi si trova sempre le giustificazioni per tutte le nefandezze che fa.

La coerenza, mia cara, la coerenza è la merce più preziosa dell' universo. il saper fare e dire adeguato a quello che si crede, questo serve a noi tutti, al nostro tempo, non la giustificazione piagnucolosa per non aver fatto i compiti per casa.
Ma non parlo di furbizia. Non mi piace l'idea di possesso che subentra nella coppia, io non appartengo a nessuno e nessuno mi appartiene, pertanto aborro la gelosia. Se posso concepire il tradimento nella coppia, non vale solo per un partner ma per entrambi.
 

Piperita

Sognatrice
Ammesso che tu sappia però quello che vuoi veramente. Ho dei seri dubbi.

Alla domanda iniziale che poni, quella sul bimbo che ruba la marmellata in sostanza, non c'è bisogno di risponderti. Si tratta di un argomento a parte rispetto a quelle che dovrebbero essere le tue, seppur indefinite, ragioni. Come tale merita un trattato in altra sede. In altre parole non avrei nessun problema a risponderti se non fosse che la questione è soggettiva e soprattutto non può essere circostanziata solo dalle condizioni che poni tu.

Qualcosa ti indica la luna e ti aspetti che tutti stiano li, come te, a guardare il dito. Non capisci che trovarsi nella tua condizione è un fatto del tutto soggettivo. Mentre tu releghi il tradimento al pari del furto di un bimbo che si impossessa di qualcosa perché non visto, non parli del perché senti questa necessità, se non accennare al fatto che desideri avere tutto. Ovvero, il culo coperto dalla solita coperta delle persone a te care (posso immaginare in buona fede per la necessità di non deluderle) e la panza piena perché ultimamente pare che tu abbia iniziato a mal gestire i morsi della fame.

E' inutile che chiedi esperienze altrui al fine che ti si indichi un percorso che porta ad una meta di cui non hai la più pallida idea. Quello che posso dirti è che il tentativo di salvare capre e cavoli semplicemente perché vorresti tutto, a te personalmente, t'affossa più di quanto già non sei affossata. Pensa un po', questo è uno dei casi principe dove un tradimento può attecchire con molta facilità. Potresti tentare la carta del tradimento, ma rompere quella campana di vetro sarebbe per te la soluzione ideale. Pensi veramente che avere tutto sia la tua soluzione. Se ragioni per eccesso stai tranquilla che non c'è nulla che ti riempirà (parafrasando :D) del tutto.
Ma il topic era intenzionalmente provocatorio.
Io onestamente tutte queste certezze che avete voi non le ho, magari voi avete sofferto e allora avete reazioni nette e comprensibili ma se facessimo un sondaggio a livello mondiale non so cosa uscirebbe fuori...
 

JON

Utente di lunga data
Ma il topic era intenzionalmente provocatorio.
Io onestamente tutte queste certezze che avete voi non le ho, magari voi avete sofferto e allora avete reazioni nette e comprensibili ma se facessimo un sondaggio a livello mondiale non so cosa uscirebbe fuori...
Veramente tu hai lasciato intendere dell'altro. Ma vedo che preferisci nasconderti dietro modalità umaniste e indefinite.

In ogni caso, se proprio vuoi sapere la mia, è altamente improbabile che io possa trovarmi in una situazione del genere, semplicemente perché non me la cerco e soprattutto perché non ne sento la necessità. Se dovesse capitare mio malgrado un'occasione simile, so che nel momento storico in cui mi trovo il mio animo sarebbe il medesimo. Tra l'altro rispetto al passato sono ancora più imperturbabile, sono una roccia. Quindi ho certezze sul mio conto, non di certo su quello che mi circonda.

Ma ho ragionato anch'io come te in passato, guarda caso si è trattato per me del periodo personale più contraddittorio che ho attraversato, questo stesso forum ne contiene qualche traccia. Ma, per la cronaca, e a scanso di equivoci, posso affermare di non aver mai tradito. E questa è una certezza.

Semmai dovessi avere un simile colpo di testa, so anche perché lo farei. E di certo non la manderei a dire, tantomeno me ne andrei nascondendomi come un ladro.

Certo che sei forte, pretendi verità è tu tutto quello che sai dire è di non avere certezze. Guarda che c'è ipocrisia anche in questo atteggiamento di pseudo liberalismo se poi pretendi di salvarti la faccia insieme ai cavoli tuoi.
 

Piperita

Sognatrice
Veramente tu hai lasciato intendere dell'altro. Ma vedo che preferisci nasconderti dietro modalità umaniste e indefinite.

In ogni caso, se proprio vuoi sapere la mia, è altamente improbabile che io possa trovarmi in una situazione del genere, semplicemente perché non me la cerco e soprattutto perché non ne sento la necessità. Se dovesse capitare mio malgrado un'occasione simile, so che nel momento storico in cui mi trovo il mio animo sarebbe il medesimo. Tra l'altro rispetto al passato sono ancora più imperturbabile, sono una roccia. Quindi ho certezze sul mio conto, non di certo su quello che mi circonda.

Ma ho ragionato anch'io come te in passato, guarda caso si è trattato per me del periodo personale più contraddittorio che ho attraversato, questo stesso forum ne contiene qualche traccia. Ma, per la cronaca, e a scanso di equivoci, posso affermare di non aver mai tradito. E questa è una certezza.

Semmai dovessi avere un simile colpo di testa, so anche perché lo farei. E di certo non la manderei a dire, tantomeno me ne andrei nascondendomi come un ladro.

Certo che sei forte, pretendi verità è tu tutto quello che sai dire è di non avere certezze. Guarda che c'è ipocrisia anche in questo atteggiamento di pseudo liberalismo se poi pretendi di salvarti la faccia insieme ai cavoli tuoi.
Il mio percorso è opposto al tuo. Ho trascorso la vita ad avere certezze, sono stata sin da ragazzina ferma sulle mie posizioni, sempre. Adesso che ho raggiunto una certa età e facendo un resoconto della mia vita, mi rendo conto che non tutto era come pensavo che fosse. Si tratta di maturazione a mio parere e non capisco perché ti sembra così strano
 

danny

Utente di lunga data
Quanti di voi non tradiscono per paura di essere scoperti e di venire mollati?
In tutta sincerità potete affermare che se vi venisse garantito che nessuno mai saprebbe del vostro tradimento, non tradireste?
1) Sicuramente è una componente che può influenzare determinate scelte. Non per niente da sempre esiste la punizione per i reati e per le cattive azioni commesse dai bambini
2) "Se" ipoteticamente si potessero vivere due ma anche tre o quattro vite sentimentali parallele, con la sicurezza che non si incrocino mai, non potremmo neppure parlare di tradimento. E' una tematica affrontata anche in campo cinematografico (chi si ricorda anche il Nichetti di "Stefano quantestorie"?). Ma, giustamente, è pura fantasia. Nella realtà il tradimento comporta un margine di rischio e conseguenze dolorose per il partner, quindi è eticamente negativo anche quando non viene scoperto.
Ragionando per fantasie, invece, a me piacerebbe vivere più vite.
La mia, poi vorrei essere un single, in un'altra fare 5 figli, in un'altra ancora girare il mondo e avere donne quando capita. Poi, nella vita, si sceglie quello che ci è più congeniale.
 

mistral

Utente di lunga data
Quanti di voi non tradiscono per paura di essere scoperti e di venire mollati?
In tutta sincerità potete affermare che se vi venisse garantito che nessuno mai saprebbe del vostro tradimento, non tradireste?
Chi ha letto questa domanda,a meno che non sia una persona che si guarda continuamente intorno sospirando su quante occasioni si sta lasciando scappare solo per paura ,risponderà si.
Perche chi ha bisogno di qualcosa di più di un buco da tappare o da farsi tappare ,del tradimento generico impunito non se ne fa nulla,non se ne fa proprio nulla nemmeno del tappabuchi.
La stessa persona probabilmente risponderà NI o SI se in quel momento ,nella sua vita si è affacciato qualcosa che egli ritiene degno di attenzione.Queso è il caso in cui il tradimento fa paura.
Qualche scopata è praticamente impossibile da sgamare se la paura è solo quella della scoperta.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
La paura di venire scoperti c è sempre, poi c è chi è piu attrezzato mentalmente per fare in modo di mon essere beccato, chi meno.
Personalmente la risposta alla tua domanda, e si.
Ma io non sono geneticamente presisposta alla fedelta sessuale.
Sempre per mia esperienza, non ho mai conosciuto nessuno che avendo la certezza matematica di non venire scoperto, non tradirebbe.
 

danny

Utente di lunga data
Ma è sufficiente la certezza di non essere scoperti a indurre al tradimento?
Io credo che molti di noi, capitasse la persona "giusta", quella che fa valicare i confini della propria etica, accetterebbero senza eccessive remore il rischio di essere scoperti.
Non è la certezza dell'impunità a indurre alla tentazione.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Ma è sufficiente la certezza di non essere scoperti a indurre al tradimento?
Io credo che molti di noi, capitasse la persona "giusta", quella che fa valicare i confini della propria etica, accetterebbero senza eccessive remore il rischio di essere scoperti.
Non è la certezza dell'impunità a indurre alla tentazione.
Esatto
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Non è la certezza dell'impunità a indurre alla tentazione.
L'altra sera parlavo con un amico del mio tradimento.
Quando gli ho accennato al fatto che tra me e la mia ex amante ci fossero parecchie amicizie/conoscenze in comune mi ha detto : 'ma sei pazzo ? Quelle sono le situazioni nelle quali vieni matematicamente scoperto. Se proprio lo devi fare fallo con qualcuna completamente estranea al tuo giro di conoscenze, se non è della tua città ma di una località limitrofa meglio ancora'.
Ora, premesso che il mio amico ha detto una cosa più che ovvia, mi sembra del pari ovvio che :
- più una persona è estranea ai tuoi giri più è difficile che si sappia in giro, quindi è più difficile che si venga scoperti, e quindi, in definitiva, è più facile che si riesca a rimanere impuniti.
La certezza assoluta non c'è mai, magari con qualche accortezza si può abbassare sensibilmente la percentuale di rischio.
Questo per dire che non è certamente la certezza dell'impunità che induce alla tentazione, ma in molti casi - letta al contrario - è l'alta probabilità di essere beccati che fa desistere. E, sicuramente, la quasi certezza dell'impunità - o, comunque, un basso rischio - possono SICURAMENTE favorire certe situazioni...
 
Ultima modifica:

JON

Utente di lunga data
Ma è sufficiente la certezza di non essere scoperti a indurre al tradimento?
Io credo che molti di noi, capitasse la persona "giusta", quella che fa valicare i confini della propria etica, accetterebbero senza eccessive remore il rischio di essere scoperti.
Non è la certezza dell'impunità a indurre alla tentazione.
Questo infatti è quasi il nodo cruciale della questione.
Ma anche nel caso che citi, pur trattandosi di una persona "speciale", il tutto rimarrebbe confinato nell'ambito del tradimento che, adesso ditemi quello che vi pare, resterebbe soltanto tale e quindi torneremmo al punto di partenza.

Qui invece c'è chi parla di maturazione, e che aspira ad un miglioramento dello stile di vita e della sua qualità.
Qui non si tratta nemmeno di impunità, qui si tratta del fatto che ci si sente alienati e che si cerchi una via di fuga. Come la risolvi questa cosa se al contempo vuoi mantenere inalterata l'aspetto puritano della tua vita? In queste condizioni è molto facile che la si butti sul sesso ed altrettanto probabile che si sia costretti a servirsi del tradimento.

Altro che barattoli di marmellata. Qui c'è solo una cosa di sensato, strano a dirlo, ma è il percorso di piperita. La maturazione arriva attraverso esperienze e soprattutto errori. Probabilmente fra qualche anno la sentiremo parlare diversamente, ma nel frattempo auguri e ricordatevi di usare sempre il preservativo.:D

Comunque sia il tradimento arriva molto spesso laddove si ritiene impossibile, per svariati motivi, scardinare le regole della propria esistenza. C'è chi decide di infrangerle quelle regole e chi preferisce mantenere un atteggiamento più coerente alla propria situazione. Senza moralismi, qualsiasi persona potrebbe trovarsi in bilico tra queste due posizioni, credo che a seconda del momento storico personale però possa propendere fermamente per l'una o l'altra scelta.
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Ma è sufficiente la certezza di non essere scoperti a indurre al tradimento?
Io credo che molti di noi, capitasse la persona "giusta", quella che fa valicare i confini della propria etica, accetterebbero senza eccessive remore il rischio di essere scoperti.
Non è la certezza dell'impunità a indurre alla tentazione.
Quoto.
 

Piperita

Sognatrice
1) Sicuramente è una componente che può influenzare determinate scelte. Non per niente da sempre esiste la punizione per i reati e per le cattive azioni commesse dai bambini
2) "Se" ipoteticamente si potessero vivere due ma anche tre o quattro vite sentimentali parallele, con la sicurezza che non si incrocino mai, non potremmo neppure parlare di tradimento. E' una tematica affrontata anche in campo cinematografico (chi si ricorda anche il Nichetti di "Stefano quantestorie"?). Ma, giustamente, è pura fantasia. Nella realtà il tradimento comporta un margine di rischio e conseguenze dolorose per il partner, quindi è eticamente negativo anche quando non viene scoperto.
Ragionando per fantasie, invece, a me piacerebbe vivere più vite.
La mia, poi vorrei essere un single, in un'altra fare 5 figli, in un'altra ancora girare il mondo e avere donne quando capita. Poi, nella vita, si sceglie quello che ci è più congeniale.
Condivido in pieno. Anch'io vorrei vivere più vite ma la scelta che ho fatto non so se mi è congeniale, era quella che sembrava più logica a suo tempo...adesso non so se la rifarei
 

Piperita

Sognatrice
Questo infatti è quasi il nodo cruciale della questione.
Ma anche nel caso che citi, pur trattandosi di una persona "speciale", il tutto rimarrebbe confinato nell'ambito del tradimento che, adesso ditemi quello che vi pare, resterebbe soltanto tale e quindi torneremmo al punto di partenza.

Qui invece c'è chi parla di maturazione, e che aspira ad un miglioramento dello stile di vita e della sua qualità.
Qui non si tratta nemmeno di impunità, qui si tratta del fatto che ci si sente alienati e che si cerchi una via di fuga. Come la risolvi questa cosa se al contempo vuoi mantenere inalterata l'aspetto puritano della tua vita? In queste condizioni è molto facile che la si butti sul sesso ed altrettanto probabile che si sia costretti a servirsi del tradimento.

Altro che barattoli di marmellata. Qui c'è solo una cosa di sensato, strano a dirlo, ma è il percorso di piperita. La maturazione arriva attraverso esperienze e soprattutto errori. Probabilmente fra qualche anno la sentiremo parlare diversamente, ma nel frattempo auguri e ricordatevi di usare sempre il preservativo.:D

Comunque sia il tradimento arriva molto spesso laddove si ritiene impossibile, per svariati motivi, scardinare le regole della propria esistenza. C'è chi decide di infrangerle quelle regole e chi preferisce mantenere un atteggiamento più coerente alla propria situazione. Senza moralismi, qualsiasi persona potrebbe trovarsi in bilico tra queste due posizioni, credo che a seconda del momento storico personale però possa propendere fermamente per l'una o l'altra scelta.
Sai che c'è? Che mi sono rotta le palle di me stessa...la perfetta, controllata, precisa, pianificatrice, ordinata, meticolosa e adesso sono stanca. Ho sempre evitato i problemi, sempre aggirato gli ostacoli, non ho nessun vizio perché non voglio perdere il controllo su me stessa e adesso sono arrivata alla mia veneranda età, la vita comincia a sfuggirmi di mano e io mi rendo conto che non ho fatto troppe cose nella vita, che ho finto di vivere, che in fondo sono diversa da quella che credo e credono gli altri, se non al 100% almeno in parte e questa parte di me adesso scalcia e urla e ha bisogno di attenzioni e non può accettare che questa sia tutta la mia vita, che sarà anche piena di soddisfazioni ma che purtroppo non mi basta...non voglio morire con tutti questi dubbi
 

JON

Utente di lunga data
Condivido in pieno. Anch'io vorrei vivere più vite ma la scelta che ho fatto non so se mi è congeniale, era quella che sembrava più logica a suo tempo...adesso non so se la rifarei
Sulle fantasie non mi esprimo.
Penso che la sola cosa che si possa fare è cambiare. Ma non lo puoi fare, s'è capito. Guarda caso non sei nemmeno l'unica.
 

JON

Utente di lunga data
Sai che c'è? Che mi sono rotta le palle di me stessa...la perfetta, controllata, precisa, pianificatrice, ordinata, meticolosa e adesso sono stanca. Ho sempre evitato i problemi, sempre aggirato gli ostacoli, non ho nessun vizio perché non voglio perdere il controllo su me stessa e adesso sono arrivata alla mia veneranda età, la vita comincia a sfuggirmi di mano e io mi rendo conto che non ho fatto troppe cose nella vita, che ho finto di vivere, che in fondo sono diversa da quella che credo e credono gli altri, se non al 100% almeno in parte e questa parte di me adesso scalcia e urla e ha bisogno di attenzioni e non può accettare che questa sia tutta la mia vita, che sarà anche piena di soddisfazioni ma che purtroppo non mi basta...non voglio morire con tutti questi dubbi
Non sei felice, è solo questo. Non confondere il potenziale numero di cose che potresti fare con i reali motivi che potrebbero costituire gioia nella tua vita.

La tua mi pare piuttosto la frenesia di chi si dimena, anche se solo con i pensieri al momento, non perché ha ben chiaro cosa debba fare, ma perché in qualche modo si sente legato e incastrato in una situazione. Il problema potrebbe stare nel fatto che non hai motivi di godere e gioire per quello che fai. Di solito quando facciamo cose per dovere non ci aspettiamo un ritorno passionale, quando invece facciamo cose per passione e per amore riusciamo ad essere felici e soddisfatti dal feedback che ne riceviamo, perché ricercato.

Si può sapere almeno a quanto corrisponde questa tua veneranda età?
 

danny

Utente di lunga data
Sai che c'è? Che mi sono rotta le palle di me stessa...la perfetta, controllata, precisa, pianificatrice, ordinata, meticolosa e adesso sono stanca. Ho sempre evitato i problemi, sempre aggirato gli ostacoli, non ho nessun vizio perché non voglio perdere il controllo su me stessa e adesso sono arrivata alla mia veneranda età, la vita comincia a sfuggirmi di mano e io mi rendo conto che non ho fatto troppe cose nella vita, che ho finto di vivere, che in fondo sono diversa da quella che credo e credono gli altri, se non al 100% almeno in parte e questa parte di me adesso scalcia e urla e ha bisogno di attenzioni e non può accettare che questa sia tutta la mia vita, che sarà anche piena di soddisfazioni ma che purtroppo non mi basta...non voglio morire con tutti questi dubbi
Non sei felice, è solo questo.

Sappiamo riconoscere davvero la felicità per poterla trovare?
Oggi la nostra vita è improntata sulla stimolazione continua del desiderio, destinato in massima parte ad essere frustrato.
Ed è qualcosa che ci rende sempre meno liberi.
 
Top