Non riesco a perdonarmi di perdonare

mistral

Utente di lunga data
Diciamo intanto che sei fresca di tradimento. Per cui questo tuo sentirti in gabbia è dovuto anche a questo. Se riuscissi a mantenere salda la famiglia avresti già un motivo per sentirti felice. In questo caso sei costretta ad operare una ristrutturazione, non una nuova costruzione secondo i tuoi canoni che, come ben sai e con tutta la frustrazione che provi, non è più possibile.

Per quello che scrivi, la risposta ce l'hai già ed è contenuta in quello che racconti. Questo senso di perdita e di spalle al muro ti accompagnerà per molto, forse per sempre. Se lo superi sarà un altro motivo per essere, relativamente, felice. Perché magari la terapeuta la fa facile, ma il rospo lo devi mandare giù tu e quindi dipende da te. Comunque, se vi eravate allontanati è normale che capiti anche questo, anche se, per come, la penso io, la discridiscriminante sta sempre nella persona. Quindi se riitieni sia stato immaturo è plausibile, ma è giusto anche che tu valuti la sua capacità di rimediare.

Certo è che, in queste condizioni, darti una pacca suonerebbe più come una presa per il culo. Quello che stai vivendo è u a situazione di merda, è sempre così. Ti auguro di venirne fuori col tempo.
Esatto,io questi terapisti che standardizzato ciò che si deve dire,fare,provare non li apprezzo particolarmente .
Un marito che ad ogni mia richiesta di spiegazione mi rispondesse "mi dispiace" come un ebete,lo strozzerei.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Ciao a tutti,
e da circa tre mesi che giro per il vostro forum come utente silenziosa. Vi ho letto tanto, cercato vecchie discussioni, assorbito ogni vostra parola, a volte crudeli per alimentare il mio odio, a volte più obiettive per provare a capire e a volte, raramente, di ottimismo. Era come se cercassi nelle vostre parole, le "soluzioni" che mi sfuggivano a me ed era un modo per sguazzare in quello schifo e non dimenticare il torto subito.
Sono ancora qui a cercarvi forse, per capire come trovare pace ed equilibrio nel mio animo. Mi sento lacerata in due nel cuore e nell'animo.
Premetto che lui la parte del pentito la fa benissimo. Pianti, coccole, dichiarazioni d'amore imperituro. Ha capito l'errore e cerca di rimediare. Ma io non riesco a lasciarmi andare.
Sto cercando la mia chiave di volta. Quel pensiero, emozione fulminante che mi permetta di perdonare me stessa se decido di perdonarlo. Sono contorta?
Vorrei dare una seconda opportunità alla mia famiglia (con due figli) e con venti anni di storia ed ho paura che non riesco a farlo, ma se non lo faccio non sono anch'io egoista quanto lui che per il mio orgoglio ferito impedisco alla nostra famiglia di continuare? Sarò infelice sia se rimango con lui che se me ne vado?

Mi odio. Lo odio. Sono stanca di pensare ma non riesco a fermarmi.
Vorrei qualche pacca sulle spalle per favore.
Se ti va ti mando un abbraccio
ciao
mi ha molto colpito il neretto, se non interpreto male sono tre mesi che hai scoperto il tradimento e il dolore, lo "schifo", la paura di non riuscire ad uscirne sono naturalmente ancora fortissimi
ci vuole tempo per superare e tanta forza per perdonare
hai una famiglia e spero che possiate insieme superare la fase più dura
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Lui non spiega. Ripete come una litania che è un errore, una "cavolata". Purtroppo il terapeuta per ora gli da ragione gli ha detto davanti a me che non deve più parlare del passato e ad ogni mia rimostranza o domanda rispondere: Mi dispiace
Aggiungo...il terapista è uno spazio neutro. Che avete deciso di condividere.

Questo significa che se il terapeuta non lo senti neutro, nei tuoi confronti, prenditi la libertà di dichiararlo.
Dì che a te quel "mi dispiace" non basta.
Usa quello spazio come uno spazio in cui mettere fuori te senza doverti controllare, senza pensare al giusto e allo sbagliato.

Il terapeuta lo pagate proprio per questo. Per avere uno spazio in cui si molla il controllo e si lascia andare. Emozioni.
Affidandole. Una delle sue funzioni è aiutarvi a tradurle e tradurvele.

Che sia rabbia. Dolore. Gioia anche.

Il terapista è un'interfaccia. Usala.
Anche solo per incazzarti.
 

JON

Utente di lunga data
Esatto,io questi terapisti che standardizzato ciò che si deve dire,fare,provare non li apprezzo particolarmente .
Un marito che ad ogni mia richiesta di spiegazione mi rispondesse "mi dispiace" come un ebete,lo strozzerei.
Cosa vuoi che ti dica un terapista. Pensa se dicesse, "ok, se vuole lo può strozzare". :D
 

marietto

Heisenberg
Ciao Iosola,

più o meno 17 anni fa mi sono trovato nella situazione di tuo marito.

Con mia sorpresa mia moglie decise di proseguire insieme, è stato un percorso durato anni, ma la riconciliazione mi sembra riuscita. Il suo modo di comportarsi nei miei confronti mi fa ritenere di essere stato perdonato, anche perchè negli ultimi due anni mi sono trovato in una situazione nella quale ho avuto bisogno del suo sostegno, ed una persona ancora rancorosa non sarebbe stata in grado di offrirmelo nello stesso modo in cui me l'ha offerto lei.

Tieni presente che ognuno di noi è fatto a suo modo, e per molti un tradimento equivale ad una corda spezzata, una volta accaduto non c'è ritorno. Questa è una ricerca che devi fare dentro te stessa, capire se puoi continuare o se è meglio chiuderla qui. Poi potrai valutare se il suo pentimento è sincero e se vi sono gli spazi per effettivamente ricominciare. Ma forzarti a muoverti in un certo modo non farà bene ne a te ne a lui, a lungo termine, quindi anche la tua voglia di continuare deve essere sincera e sentita.

Auguroni.
 

mistral

Utente di lunga data
Cosa vuoi che ti dica un terapista. Pensa se dicesse, "ok, se vuole lo può strozzare". :D
Si,ma non può nemmeno dire a mio marito che ad ogni mia domanda anche sulla fine del rotolo della carta igienica lui mi debba rispondere "mi dispiace"
Se questo mi bastasse ok,ma non credo che il mio eviscerare e voler sapere di quel "mi dispiace " saprebbero cosa farsene e mi pare che stia stretto anche a Iosola.
Questo per lei,per loro è il periodo di notti insonni passate a parlare,parlare ancora parlare e non di monologhi e scuse.
 

mistral

Utente di lunga data
Ciao Iosola,

più o meno 17 anni fa mi sono trovato nella situazione di tuo marito.

Con mia sorpresa mia moglie decise di proseguire insieme, è stato un percorso durato anni, ma la riconciliazione mi sembra riuscita. Il suo modo di comportarsi nei miei confronti mi fa ritenere di essere stato perdonato, anche perchè negli ultimi due anni mi sono trovato in una situazione nella quale ho avuto bisogno del suo sostegno, ed una persona ancora rancorosa non sarebbe stata in grado di offrirmelo nello stesso modo in cui me l'ha offerto lei.

Tieni presente che ognuno di noi è fatto a suo modo, e per molti un tradimento equivale ad una corda spezzata, una volta accaduto non c'è ritorno. Questa è una ricerca che devi fare dentro te stessa, capire se puoi continuare o se è meglio chiuderla qui. Poi potrai valutare se il suo pentimento è sincero e se vi sono gli spazi per effettivamente ricominciare. Ma forzarti a muoverti in un certo modo non farà bene ne a te ne a lui, a lungo termine, quindi anche la tua voglia di continuare deve essere sincera e sentita.

Auguroni.
Chi pensi abbia avuto un ruolo chiave nella tua situazione.Lei che ti ha perdonato o tu che hai saputo farti perdonare?
E ancora,lei ha deciso di continuare ma tu volevi la stessa cosa o hai scelto la via più "giusta " per il bene della famiglia ?
 

marietto

Heisenberg
Chi pensi abbia avuto un ruolo chiave nella tua situazione.Lei che ti ha perdonato o tu che hai saputo farti perdonare?
E ancora,lei ha deciso di continuare ma tu volevi la stessa cosa o hai scelto la via più "giusta " per il bene della famiglia ?
Io ero pentito fin da subito, ma solo lei poteva dare il via al prosieguo della relazione, quindi restai sulle spine per qualche tempo.

Il ruolo chiave è tutto suo, io ho avuto il solo "merito" di fare fin da subito tutto quello che era necessario anche solo per farla sentire "tranquilla", tipo non uscire anche per occasioni banali se lei era agitata all'idea. Ma io non ho meriti, sono tutti di lei.

Se vuoi una relazione dettagliata della vicenda: sezione "Giochi e bellezza", thread "Reminiscenze e nuvole parlanti" parti 17 e 18 (più o meno pagina 10-11) :)
 

Lorella

Utente di lunga data
Ciao a tutti,
e da circa tre mesi che giro per il vostro forum come utente silenziosa. Vi ho letto tanto, cercato vecchie discussioni, assorbito ogni vostra parola, a volte crudeli per alimentare il mio odio, a volte più obiettive per provare a capire e a volte, raramente, di ottimismo. Era come se cercassi nelle vostre parole, le "soluzioni" che mi sfuggivano a me ed era un modo per sguazzare in quello schifo e non dimenticare il torto subito.
Sono ancora qui a cercarvi forse, per capire come trovare pace ed equilibrio nel mio animo. Mi sento lacerata in due nel cuore e nell'animo.
Premetto che lui la parte del pentito la fa benissimo. Pianti, coccole, dichiarazioni d'amore imperituro. Ha capito l'errore e cerca di rimediare. Ma io non riesco a lasciarmi andare.
Sto cercando la mia chiave di volta. Quel pensiero, emozione fulminante che mi permetta di perdonare me stessa se decido di perdonarlo. Sono contorta?
Vorrei dare una seconda opportunità alla mia famiglia (con due figli) e con venti anni di storia ed ho paura che non riesco a farlo, ma se non lo faccio non sono anch'io egoista quanto lui che per il mio orgoglio ferito impedisco alla nostra famiglia di continuare? Sarò infelice sia se rimango con lui che se me ne vado?
Mi odio. Lo odio. Sono stanca di pensare ma non riesco a fermarmi.
Vorrei qualche pacca sulle spalle per favore.
Ciao Iosolo. Leggendo la tua storia l'ho sentita talmente simile alla mia, che anche solo per questo mi sento di abbracciarti virtualmente. Consigli non te ne do, posso soltanto dirti che hai sicuramente bisogno di tempo. Ora sei nel bel mezzo della tempesta. La rabbia, il dolore, ti impediscono di avere quella lucidità che serve per poter prendere certe decisioni. Il comportamento di tuo marito, se davvero è pentito, ti aiuterà a capire se , al di là delle famiglia e dei figli, tra voi due c'è ancora un sentimento che valga la pena difendere, per cui valga la pena rimanere. Il percorso è lungo, ed in salita. Adesso non decidere niente, datti tempo. La ricostruzione, se ci sarà, sarà faticosissima. Dovrete volerla entrambi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Esatto,io questi terapisti che standardizzato ciò che si deve dire,fare,provare non li apprezzo particolarmente .
Un marito che ad ogni mia richiesta di spiegazione mi rispondesse "mi dispiace" come un ebete,lo strozzerei.
Ma è una terapia. Serve a togliere lui dal centro e riportarci lei è la relazione presente e futura.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io solo

Quanto è durato il tradimento e con chi?
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Ma è una terapia. Serve a togliere lui dal centro e riportarci lei è la relazione presente e futura.

Credo proprio di si. Fa rabbia non avere soddisfazione circa le proprie elucubrazioni riguardanti il traditore, ma spostarsi su di sè è la cosa più saggia da fare, anche se c'è un tempo per tutto e forse per Iosolo (che abbraccio) un discorso del genere è prematuro. Forse per lei ora è il tempo che lui parli eccome, altro che "mi dispiace" e bon. Mi dispiace un piffero, sapessi a me :mad:
Per me è necessario, non tanto per la quantità di informazioni che si possono accumulare che alla fine dei salmi pesano relativamente, che invece i due si piazzino uno davanti all'altro e si raccontino come individui e come coppia, finanche come tradito e traditore, fino a farsi seccare le corde vocali, fino alla rottura dell'ultimo piatto di casa se capita, fino a sfinimento e fino a che non si delinea un perimetro del tradimento entro il quale riuscire a racchiudere tutto quanto successo. Poi i mi dispiace a pioggia, poi.

Il tradimento è un fatto, una rete nella quale si impiglia il passato e dalla quale filtra quello che sarà il futuro. L'idea di perdonare sembra un tradimento verso se stessi, una mancanza d'amore e di rispetto verso la propria persona di già ferita da Altro, un atto magnifico di cui non ci si sente capaci.. E perchè mai dovrebbe essere una necessità? Semmai serve a colui che ha sbagliato per riconsolidarsi e in casi di estrema zen-aggine a chi ha subito per liberarsi del fardello dell'odio e del rancore, ma a noi persone normali che ci frega di perdonare? Per me ri-trovare un equilibrio personale, anche in caso di ricostruzione della relazione, è la chiave. Sganciati dall'altro, saper camminare anche da soli pur apprezzando il farlo tenendosi per mano, bilanciare il proprio essere individuo a se stante e quello parte di una coppia.. E' un percorso lungo e faticoso che va fatto in relax, perfino godendo dei giorni bui, senza fretta, senza pretendere da se stessi l'impossibile, amandosi e amando (in generale).

Tempo, Iosolo, tempo. Abbi pazienza e rimani qui. Personalmente con quanto chi ci è passato prima di me mi ha donato ci ho accellerato tante elaborazioni che altrimenti starei ancora costruendo. La tua storia però è solo la tua, solo tu sai di che pasta è fatta, non lasciarti condizionare troppo e lavora sempre con i tuoi elementi, quelli che conosci solo tu. Buona fortuna :)
 

mistral

Utente di lunga data
Esattamente quello che intendevo.
Tu ora parli eccome,mi dici per filo e per segno che cavolo hai fatto quando pensavo fossi dal commercialista,quando pensavo stessi facendo un sopralluogo di lavoro,quando pensavo ti stessi bevendo una birra con gli amici...e mi dici tutto,tutta la verità perché se vuoi seppellire tutto,prima questo tutto lo racconti finche arrivo a vomitare per lo schifo e poi decido io se fare il funerale o no,non tu.
Se racconti le cose a metà poi per caso un giorno ti scappa o si scopre qualcosa di non raccontato e io riparto da zero e con me ci riparti pure tu da zero,io voglio sapere dove ti andavi ad infrattare,dove ti incontravi e tutto il resto,sopratutto il peggio perché è quello che devo elaborare.Se scopavi in macchina in mezzo ai campi dammi tempo di "vederti" nelle tue gesta e dire eggià ,quello è mio marito,bello stronzo.Se devo decidere di lasciarti il tuo posto nella mia vita devo sapere con quale elemento mi sto accompagnando .Io voglio sapere perché non sono eventi che riguardano la tua vita prima di incontrarmi per i quali potresti anche accampare il diritto della privacy,io voglio sapere perché sono successi mentre eravamo insieme,quindi riguarda anche la mia vita ,quella storia ha rubato attimi anche della mia vita che a saperlo avrei impregnato in modo più piacevole per me che non a lavarti le mutande da calarti dinnanzi alla facocera.Poi quando avrò demolito tutto puoi anche dirmi che ti dispiace finché hai fiato e voce.







Sono stata chiara ?:D:carneval:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Esattamente quello che intendevo.
Tu ora parli eccome,mi dici per filo e per segno che cavolo hai fatto quando pensavo fossi dal commercialista,quando pensavo stessi facendo un sopralluogo di lavoro,quando pensavo ti stessi bevendo una birra con gli amici...e mi dici tutto,tutta la verità perché se vuoi seppellire tutto,prima questo tutto lo racconti finche arrivo a vomitare per lo schifo e poi decido io se fare il funerale o no,non tu.
Se racconti le cose a metà poi per caso un giorno ti scappa o si scopre qualcosa di non raccontato e io riparto da zero e con me ci riparti pure tu da zero,io voglio sapere dove ti andavi ad infrattare,dove ti incontravi e tutto il resto,sopratutto il peggio perché è quello che devo elaborare.Se scopavi in macchina in mezzo ai campi dammi tempo di "vederti" nelle tue gesta e dire eggià ,quello è mio marito,bello stronzo.Se devo decidere di lasciarti il tuo posto nella mia vita devo sapere con quale elemento mi sto accompagnando .Io voglio sapere perché non sono eventi che riguardano la tua vita prima di incontrarmi per i quali potresti anche accampare il diritto della privacy,io voglio sapere perché sono successi mentre eravamo insieme,quindi riguarda anche la mia vita ,quella storia ha rubato attimi anche della mia vita che a saperlo avrei impregnato in modo più piacevole per me che non a lavarti le mutande da calarti dinnanzi alla facocera.Poi quando avrò demolito tutto puoi anche dirmi che ti dispiace finché hai fiato e voce.







Sono stata chiara ?:D:carneval:
Io non ho mai avuto questa ossessione per i particolari. Sono già abbastanza quelli a cui sono arrivata da sola.
Ma non capisco questo bisogno. Cosa cambia se era in auto, al motel o su un prato?
Tanto ogni volta che era "dal commercialista " tradiva, anche se qualche volta ci sarà stato davvero.
Per me va accettata la realtà che ha tradito. E poi si deve decidere se è accettabile continuare con questa persona nuova o no.
 

mistral

Utente di lunga data
Io per decidere se ti rivoglio devo sapere come sei veramente e fin dove sei arrivato.Se fosse un seriale da botta e via ovvio,sarebbe superfluo ma se la storia era un rapporto più articolato e lungo con un coinvolgimento più profondo io devo sapere con cosa ho a che fare.Non ci sto a passare la vita a domandarmi se mentre fai sesso con me rimpiangi qualche performance spettacolare come spesso ho letto qui sul forum.Se c'è me lo dici e amen.
Ovvio che se decido di lasciarti non me ne può fregare di meno se copulavi vestito da Batman appeso al lampadario.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io per decidere se ti rivoglio devo sapere come sei veramente e fin dove sei arrivato.Se fosse un seriale da botta e via ovvio,sarebbe superfluo ma se la storia era un rapporto più articolato e lungo con un coinvolgimento più profondo io devo sapere con cosa ho a che fare.Non ci sto a passare la vita a domandarmi se mentre fai sesso con me rimpiangi qualche performance spettacolare come spesso ho letto qui sul forum.Se c'è me lo dici e amen.
Ovvio che se decido di lasciarti non me ne può fregare di meno se copulavi vestito da Batman appeso al lampadario.
Ma cosa cambia in quale parcheggio?
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Io per decidere se ti rivoglio devo sapere come sei veramente e fin dove sei arrivato.Se fosse un seriale da botta e via ovvio,sarebbe superfluo ma se la storia era un rapporto più articolato e lungo con un coinvolgimento più profondo io devo sapere con cosa ho a che fare.Non ci sto a passare la vita a domandarmi se mentre fai sesso con me rimpiangi qualche performance spettacolare come spesso ho letto qui sul forum.Se c'è me lo dici e amen.

Tutto ciò però deve avere un tempo e ad un certo punto lo stop, se si decide di rimanere insieme, va dato (secondo me), tanto ci saranno un milione di fatti e fatterelli, sensazioni ed emozioni che fanno parte della loro storia, magari pure svaniti nel tempo, che tu (e io e chiunque altro non l'abbia vissuta) NON saprai mai. Giusto cercare di capire con cosa si è avuto a che fare (lo dici a me che finchè non mi sono consumata le unghie sul fondo del barile non mi sono arresa) ma quando si è delineato qualcosa di piuttosto preciso lo si guarda, ci si sputa sopra e si aprono le tende a ciò che è adesso e a ciò che sarà. Se se ne è capaci. E sta tutto là, in quello sputo (che schiffo amisci :D).
 

mistral

Utente di lunga data
Magari cambia solo che in quel parcheggio non ci vado più.
Ho caldeggiato anche la vendita della suo bel Suv che adorava.Il bordello di due amanti non mi rappresenta come auto di famiglia.Io purtroppo dò un'anima agli oggetti e spesso riesco anche a dare un colore agli odori quindi per me le sfumature contano eccome.
Mio marito per esempio se la situazione fosse inversa non vorrebbe sapere nulla.Lui non è in grado o meglio lo è scarsamente di elaborare,lui si salva rimuovendo (ad un certo punto infatti con i problemi di coppia ha rimosso anche il fatto di avere una moglie :rolleyes:) questo atteggiamento glie è rimasto dall'adolescenza quando faceva finta che i suoi non si stessero menando,e che tutto ciò che vedeva e sentiva,se non ci pensava non esisteva.Questo suo modo ha creato non pochi problemi perché tutto glielo si doveva tirare fuori con le pinze,leggergli nel pensiero e nel momento che mi sono scocciata ha risolto trovando qualcuna disposta a fare la parte.
Ora si racconta più di me che io di leggere nel pensiero non ne ho più voglia.
A casa mia invece si parlava ,si raccontava e si ragionava su tutto ,anche le sfumature facevano parte del racconto e questo mi è rimasto
 

mistral

Utente di lunga data
Tutto ciò però deve avere un tempo e ad un certo punto lo stop, se si decide di rimanere insieme, va dato (secondo me), tanto ci saranno un milione di fatti e fatterelli, sensazioni ed emozioni che fanno parte della loro storia, magari pure svaniti nel tempo, che tu (e io e chiunque altro non l'abbia vissuta) NON saprai mai. Giusto cercare di capire con cosa si è avuto a che fare (lo dici a me che finchè non mi sono consumata le unghie sul fondo del barile non mi sono arresa) ma quando si è delineato qualcosa di piuttosto preciso lo si guarda, ci si sputa sopra e si aprono le tende a ciò che è adesso e a ciò che sarà. Se se ne è capaci. E sta tutto là, in quello sputo (che schiffo amisci :D).
Ma infatti,io parlo di un determinato lasso di tempo.
C'ho altro da fare per il resto della vita che non nutrirmi della cacca d'altri.
Comunque i fatterelli non mi interessano ma se emerge una cosa come quella che ti ho detto in MP ieri.....ecco,magari quella era meglio se me la dicevi prima che mi capitasse di scoprirla che ci metto un attimo a riprendere il discorso
 
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