Perchè ho passato serate a spiegarteloPerché io lo capisco?
Perchè ho passato serate a spiegarteloPerché io lo capisco?
Anche.Perchè ho passato serate a spiegartelo![]()
Ti dirò...per me resta una questione di regole e patti.No, non è vero. Capisco che da tradito sia difficile razionalizzare questa cosa, ma per chi è dall'altra parte della barricata è così. Non tradisci per sostituire o sopperire. Tradisci perchè capiti in una situazione in cui provi attrazione mentale e fisica per una persona. Spesso non c'entra nulla la vita di tutti i giorni, anche perchè nel lungo periodo tutti abbiamo frustrazioni/gioie/negatività/soddisfazioni/problemi/benessere più o meno in egual misura.
Danny...tu per me rimani un bellissimo mistero, in effetti. :sonar:Perché io lo capisco?
Quoto con vigore, in particolare i punti nerettati.No danny, non è così. Non si può godere del male, eventualmente, inferto ad altri. Ci sono momenti topici nella vita in cui la propria bolla è predominante su tutto il resto del mondo. Uno di questi è la sbandata per una terza persona, un altro è il momento della scoperta da parte di chi è stato tradito. Sono eventi concatenati, l'uno causa dell'altro; una specie di effetto a catena di situazioni limite.
Non si può chiedere all'innocente di essere irreprensibile e farne una questione morale quando in quella questione ci è stato trascinato suo malgrado. Per me non è corretto proprio anche solo appellarsi alle sue qualità di responsabilità, non glielo si può chiedere.
Mio marito in questo, secondo me, è stato bravo. Mi ha lasciata libera di muovermi come credevo senza mai tentare, magari con la scusa di preservare l'altro innocente (forse, chissà), di guidarmi o suggerirmi una qualsiasi postura. Anzi, a dirla tutta, mi ha anche esplicitamente chiesto, semmai ne avessi avuto il bisogno, di rivelare tutto al marito col rischio di prendersi pure qualche mazzata in testa.
Non so chi, forse @Jim Cain, ha detto che l'atteggiamento dell'amante conta, e sono d'accordo. Nel mio caso l'ho graziata perchè me l'ha chiesto esplicitamente, chiedendomi perdono (ah ah) in lacrime. Sono quasi certa che se si fosse mostrata un tantino strafottente col cavolo che avrei lasciato il marito ignaro; magari la sua è stata solo una patetica sceneggiata finalizzata a salvarsi il culo, ma tant'è, comunque ha dovuto strisciare, seppure per finta (ma non credo). Si è umiliata in ogni caso da sola; infierire ulteriormente sarebbe stato, seppur lecito (continuo a pensarlo) da cattiva, cosa che non sono. Magari fulminata, come mi hanno appena detto in privato, ma cattiva proprio no.
Anche l'amante non sa nulla dello stato dell'arte della casa nella quale fa squillare continuamente il telefono, eppure insiste magari per anni senza porsi nessun tipo di problema. Perchè dovrei avere riguardi per lei che per prima si è accomodata nella mia famiglia?
Nel mio precedente matrimonio anche a me sarebbe stato utilissimo che qualcuno mi mettesse almeno una pulce nell'orecchio. Invece tutti sapevano e tacevano. Lui ci aveva provato con le vicine di casa, con mia sorella, con le mie amiche, con le cugine, con le maestre e con chiunque respirasse; a volte gli è andata bene, altre ha ricevuto picche, ma tutto ciò le anime pie sono venute a riferirmelo solo dopo la separazione che io ho fortemente voluto per ragioni indipendenti dalle corna. Il messaggero riporta cose vere accadute o che stanno accadendo, e se il suo assumersi il ruolo non è determinato dalla volontà deliberata di fare male, ma di fare bene a se stesso o comunque di colpire qualcuno che l'ha ferito a morte, ben venga per me.
Ovvio ovvio ovvio che tutto questo discorso è parallelo a quello principale che riguarda il consorte di cui in questo frangente ci stiamo poco occupando.
Ma guarda che una persona normale non gode del fatto che il marito sia cornuto ("ce l'ho più grosso io del cornuto, dillo! dai dillo!"). Anzi se io vado a letto con una persona significa che mi interessa di lei e quindi godo che stia bene anche con il proprio partner, che sia realizzata e felice a prescindere da me.No danny, non è così. Non si può godere del male, eventualmente, inferto ad altri.
Però qui si parla di psicopatici, mica amanti. Se io avessi un'amante che mi chiamasse a casa penso che la scioglierei nell'acido. E' sempre questione di mettere in chiaro i limiti di un rapporto.Anche l'amante non sa nulla dello stato dell'arte della casa nella quale fa squillare continuamente il telefono, eppure insiste magari per anni senza porsi nessun tipo di problema. Perchè dovrei avere riguardi per lei che per prima si è accomodata nella mia famiglia?
A parte il fatto che il tradimento subito è molto più vecchio del tradimento perpetrato, quindi forse dovrei considerarmi più un traditore che un tradito, però io il tuo discorso lo capisco, ma non capisco perchè un tradito dovrebbe trovarvi sollievo o minori ragioni di prendersela...No, non è vero. Capisco che da tradito sia difficile razionalizzare questa cosa, ma per chi è dall'altra parte della barricata è così. Non tradisci per sostituire o sopperire. Tradisci perchè capiti in una situazione in cui provi attrazione mentale e fisica per una persona. Spesso non c'entra nulla la vita di tutti i giorni, anche perchè nel lungo periodo tutti abbiamo frustrazioni/gioie/negatività/soddisfazioni/problemi/benessere più o meno in egual misura.
.Basta che lo si faccia alla luce del sole... Se non c'è incompatibilità perchè ci si va di nascosto a ore come ladri?
Gira il culo eccome. Però una vita assieme, una famiglia, figli, condivisione quotidiana di dispiaceri, piaceri, blablabla davvero possono essere messi in discussione da un rapporto che non pretendeva di essere sostitutivo? Io parlo con una persona, mi piace mentalmente, fisicamente, la cosa è reciproca, mi infatuo, non mi castro, andiamo al motel 1-2-10 volte. Stiamo parlando di cosa? 20 ore contro una vita?A parte il fatto che il tradimento subito è molto più vecchio del tradimento perpetrato, quindi forse dovrei considerarmi più un traditore che un tradito, però io il tuo discorso lo capisco, ma non capisco perchè un tradito dovrebbe trovarvi sollievo o minori ragioni di prendersela...
Anch'io non ho tradito per sostituire o sopperire, ma questo non alleggerisce la mia posizione, anzi, forse la aggrava.Ho rischiato cose a cui tenevo per un po' di svago esterno, non ho nemmeno la scusante dellìammmmore...
Ti dirò...per me resta una questione di regole e patti.
Se da un certo punto in poi non valgono più, sarebbe gradevole saperlo e potersi comportare di conseguenza.
Danny...tu per me rimani un bellissimo mistero, in effetti. :sonar:
Qui si torna al rovesciamento delle responsabilià, però. Non è il tradito che butta via la vita per le 20 ore, è il traditore che ha violato il patto di esclusività.Gira il culo eccome. Però una vita assieme, una famiglia, figli, condivisione quotidiana di dispiaceri, piaceri, blablabla davvero possono essere messi in discussione da un rapporto che non pretendeva di essere sostitutivo? Io parlo con una persona, mi piace mentalmente, fisicamente, la cosa è reciproca, mi infatuo, non mi castro, andiamo al motel 1-2-10 volte. Stiamo parlando di cosa? 20 ore contro una vita?
Danny, sappiamo bene che ogni storia è un mondo a se stante; nella mia l'amante è stata di un ficcante tale che la sua insistenza nel voler appartenere ad un "noi" quotidiano che mio marito invece relegava nel mondo di mezzo, quello del luna park fra la sua vita vera e quella di lei, è stata determinante per il game over. Ho scoperto la cosa ad un anno dalla fine degli incontri per via dei continui, lunghissimi messaggi che lei continuava ad inviargli, ricordandogli quanto si erano amati e quanto era profondo quel "noi" in cui si era crogiolata di vivere, dunque nonostante la chiusura di lui, lei ha continuato e continuato a premere finanche venendo a trascorrere le vacanze a pochi km da casa nostra pur di vederlo per qualche minuto (cosa peraltro non accaduta). Lui avrebbe potuto bloccarla in malo modo e definitivamente, e in parte l'ha fatto (i sei pazza, sei fuori etc etc si sprecavano) ma ai tempi io ero del tutto ignara e la pazza avrebbe potuto avvertirmi, dunque un po' la teneva buona, un po' la mandava affanculo. Credo si sia esasperato anche lui alla fine, da qui la noncuranza verso un eventuale esito di una mia rivelazione al marito, anche perchè la tipa era tutto un mettere in bella vista la sua vita splendente fatta di feste, vacanze chic e Milano da bere, abitini firmati, cagnolini da esposizione e motine per il week end, chè forse, credo ma non sono certa, non gli dispiacerebbe, visto che me (e lui stesso) mi ha vista crepare per più di un anno giorno e notte, sapere che anche lei paga un qualche prezzo per una cazzata fatta da entrambi. Credo eh, non lo so per certo. Se gli chiedo il perchè mi ha detto di dire tutto al marito risponde che se a me fa bene, va bene qualsiasi cosa pur di farmi tornare tranquilla, ma io credo che in realtà lui la detesti per quello che ha rappresentato, per lo scivolone nella miseria che attraverso lei ha fatto.Non siamo d'accordo, e questo è evidente.
Cerco di spiegare il mio punto di vista.
Non apprezzo l'atteggiamento di tuo marito che ho evidenziato in neretto. Non ricordo bene la tua storia - per cui scrivo deducendo dal tuo post, correggimi se sbaglio nella valutazione degli eventi -, ma invitarti come moglie a fare delazione presso il marito della sua amante, mi dà l'impressione di volersi salvare il culo ad ogni costo, alleviando le proprie responsabilità.
E anche trattare la donna che è stata con lui (correggimi se sbaglio gli eventi) come un oggetto che si può buttare via (più o meno) quando gli interessi non coincidono più, non è un comportamento che valuto positivamente.
L'amante in ogni caso è una persona con cui si intraprende una relazione - extraconiugale ma pur sempre una relazione - e va rispettato, ovviamente intendo da chi si è relazionato con lui, non certo da te che le sei estranea (e dovresti rimanere tale fino in fondo).
Se è comprensibile la tua rabbia verso di lei, lo è meno il suo menefreghismo verso di lei.
Non solo non la difende (comprensibile per non aumentare la tua bellicosità), ma addirittura ti spinge a farle del male.
Sul neretto: e chi lo dice? Indirettamente un piffero, caro Danny. Indirettamente se lei non avesse saputo che il suo amante era sposato, ma lo sapeva benissimo e chiedeva continuamente di mollarmi per dedicarle minuti al telefono. Tipo fà guidare lei così nel frattempo messaggi con me, tipo non uscire con lei a fare la spesa o qualsiasi altra cosa e rimani con me, tipo non andare a cena con lei o almeno vai in bagno e telefonami più volte, tipo cose così. Non è fare del male questo? Direttamente? Mica ero una controfigura di cartone io. Ero una donna in carne ed ossa che lei suggeriva di fare cencio ad ogni piè sospinto, caro danny.L'altro neretto: nessuno di noi può ergersi a giudice altrui. Per quanto una persona indirettamente ci abbia fatto del male non spetta a noi punirla per questo.
Il responsabile del tuo dolore nei tuoi confronti è solo tuo marito.
Tu hai sposato lui.
Lei in questo eventualmente deve rispondere solo al suo sposo, non a te.
Lei è una semplice sconosciuta che ha accettato una relazione con una persona che è anche tuo marito.
La cosa è probabilmente amorale, come tante cose che si fanno nella vita, ma non spetta a noi giudicarla per questo e solo perché ci ha toccato.
a parte che come già detto questo non è essere amanti ma essere psicopaticheDanny, sappiamo bene che ogni storia è un mondo a se stante; nella mia l'amante è stata di un ficcante tale che la sua insistenza nel voler appartenere ad un "noi" quotidiano che mio marito invece relegava nel mondo di mezzo, quello del luna park fra la sua vita vera e quella di lei, è stata determinante per il game over. Ho scoperto la cosa ad un anno dalla fine degli incontri per via dei continui, lunghissimi messaggi che lei continuava ad inviargli, ricordandogli quanto si erano amati e quanto era profondo quel "noi" in cui si era crogiolata di vivere, dunque nonostante la chiusura di lui, lei ha continuato e continuato a premere finanche venendo a trascorrere le vacanze a pochi km da casa nostra pur di vederlo per qualche minuto (cosa peraltro non accaduta). Lui avrebbe potuto bloccarla in malo modo e definitivamente, e in parte l'ha fatto (i sei pazza, sei fuori etc etc si sprecavano) ma ai tempi io ero del tutto ignara e la pazza avrebbe potuto avvertirmi, dunque un po' la teneva buona, un po' la mandava affanculo. Credo si sia esasperato anche lui alla fine, da qui la noncuranza verso un eventuale esito di una mia rivelazione al marito, anche perchè la tipa era tutto un mettere in bella vista la sua vita splendente fatta di feste, vacanze chic e Milano da bere, abitini firmati, cagnolini da esposizione e motine per il week end, chè forse, credo ma non sono certa, non gli dispiacerebbe, visto che me (e lui stesso) mi ha vista crepare per più di un anno giorno e notte, sapere che anche lei paga un qualche prezzo per una cazzata fatta da entrambi. Credo eh, non lo so per certo. Se gli chiedo il perchè mi ha detto di dire tutto al marito risponde che se a me fa bene, va bene qualsiasi cosa pur di farmi tornare tranquilla, ma io credo che in realtà lui la detesti per quello che ha rappresentato, per lo scivolone nella miseria che attraverso lei ha fatto.
Sul neretto: e chi lo dice? Indirettamente un piffero, caro Danny. Indirettamente se lei non avesse saputo che il suo amante era sposato, ma lo sapeva benissimo e chiedeva continuamente di mollarmi per dedicarle minuti al telefono. Tipo fà guidare lei così nel frattempo messaggi con me, tipo non uscire con lei a fare la spesa o qualsiasi altra cosa e rimani con me, tipo non andare a cena con lei o almeno vai in bagno e telefonami più volte, tipo cose così. Non è fare del male questo? Direttamente? Mica ero una controfigura di cartone io. Ero una donna in carne ed ossa che lei suggeriva di fare cencio ad ogni piè sospinto, caro danny.
Lei è una semplice sconosciuta, hai ragionissima, e se fossi rimasta tale anche io per lei, nonostante la storia, forse non mi sarei tanto abbarbicata sulla postazione che sto difendendo; invece lei ha tentato di ficcarsi dentro ogni più piccola piega della mia vita per gelosia e questo ha fatto ancora più rabbia. Lui gliel'ha permesso etc etc. ma fino ad un certo punto. Era disturbata, poi l'ho capito, ma sti cazzi danny. Per poco non ci sono finita io ai pazzi![]()
Io non ribalto le responsabilità. Dico solo che a volte azione e reazione sono fuori equilibrio.Qui si torna al rovesciamento delle responsabilià, però. Non è il tradito che butta via la vita per le 20 ore, è il traditore che ha violato il patto di esclusività.
Capisco che per te l'escluisività abbia zero importanza, ma non puoi misurare tutto sul tuo metro, perchè non è quello che ha la maggior parte delle persone, IMO.
Nel momento che tu vai a scopazzare in motel e lo fai con moglie (o marito) e figli a casa sei tu che metti a rischio tutto quanto, non chi eventualmente reagisce alla tua azione (a caldo o a freddo che sia)... Questo è un modo di deresponsabilizzarsi e dare la colpa a qualcun altro...
Poi veramente ci si incazza quando si "scherza" sul decalogo della brava amante...ma certa gente non è stronza perchè si è scopata un uomo sposato, è stronza proprio a prescindere.a parte che come già detto questo non è essere amanti ma essere psicopatiche
Però perdonami davvero, ma a me continuerebbe a fare incazzare di più che la persona che sta come me non l'abbia mandata a fare in culo alla prima richiesta di questo tipo. Molto più del fatto che se la sia scopata.
Qui hai ragione tu. Lei veramente ti si è messa contro ed è comprensibile la tua reazione come quella di tuo marito. Ma soggetti come questi non sono amanti, sono delle sanguisughe. Come nel mio caso lui che voleva che lei mi lasciasse per sposarla.Danny, sappiamo bene che ogni storia è un mondo a se stante; nella mia l'amante è stata di un ficcante tale che la sua insistenza nel voler appartenere ad un "noi" quotidiano che mio marito invece relegava nel mondo di mezzo, quello del luna park fra la sua vita vera e quella di lei, è stata determinante per il game over. Ho scoperto la cosa ad un anno dalla fine degli incontri per via dei continui, lunghissimi messaggi che lei continuava ad inviargli, ricordandogli quanto si erano amati e quanto era profondo quel "noi" in cui si era crogiolata di vivere, dunque nonostante la chiusura di lui, lei ha continuato e continuato a premere finanche venendo a trascorrere le vacanze a pochi km da casa nostra pur di vederlo per qualche minuto (cosa peraltro non accaduta). Lui avrebbe potuto bloccarla in malo modo e definitivamente, e in parte l'ha fatto (i sei pazza, sei fuori etc etc si sprecavano) ma ai tempi io ero del tutto ignara e la pazza avrebbe potuto avvertirmi, dunque un po' la teneva buona, un po' la mandava affanculo. Credo si sia esasperato anche lui alla fine, da qui la noncuranza verso un eventuale esito di una mia rivelazione al marito, anche perchè la tipa era tutto un mettere in bella vista la sua vita splendente fatta di feste, vacanze chic e Milano da bere, abitini firmati, cagnolini da esposizione e motine per il week end, chè forse, credo ma non sono certa, non gli dispiacerebbe, visto che me (e lui stesso) mi ha vista crepare per più di un anno giorno e notte, sapere che anche lei paga un qualche prezzo per una cazzata fatta da entrambi. Credo eh, non lo so per certo. Se gli chiedo il perchè mi ha detto di dire tutto al marito risponde che se a me fa bene, va bene qualsiasi cosa pur di farmi tornare tranquilla, ma io credo che in realtà lui la detesti per quello che ha rappresentato, per lo scivolone nella miseria che attraverso lei ha fatto.
Sul neretto: e chi lo dice? Indirettamente un piffero, caro Danny. Indirettamente se lei non avesse saputo che il suo amante era sposato, ma lo sapeva benissimo e chiedeva continuamente di mollarmi per dedicarle minuti al telefono. Tipo fà guidare lei così nel frattempo messaggi con me, tipo non uscire con lei a fare la spesa o qualsiasi altra cosa e rimani con me, tipo non andare a cena con lei o almeno vai in bagno e telefonami più volte, tipo cose così. Non è fare del male questo? Direttamente? Mica ero una controfigura di cartone io. Ero una donna in carne ed ossa che lei suggeriva di fare cencio ad ogni piè sospinto, caro danny.
Lei è una semplice sconosciuta, hai ragionissima, e se fossi rimasta tale anche io per lei, nonostante la storia, forse non mi sarei tanto abbarbicata sulla postazione che sto difendendo; invece lei ha tentato di ficcarsi dentro ogni più piccola piega della mia vita per gelosia e questo ha fatto ancora più rabbia. Lui gliel'ha permesso etc etc. ma fino ad un certo punto. Era disturbata, poi l'ho capito, ma sti cazzi danny. Per poco non ci sono finita io ai pazzi![]()
Non credo che ci sia un "equilibrio regolamentare" per queste cose. Ognuno ha il suo, c'è chi resta a fronte di cose che il 99% delle persone troverbbe insopportabile, c'è chi chiude alla prima trasgressione. Uno nel rapporto deve starci il più possibile a proprio agio, altrimenti è meglio salutarsi...Io non ribalto le responsabilità. Dico solo che a volte azione e reazione sono fuori equilibrio.
Questa è fantascienza, lasciatelo dire. Almeno in un mondo di gente mediamente immersa nella realtà vera.Ma guarda che una persona normale non gode del fatto che il marito sia cornuto ("ce l'ho più grosso io del cornuto, dillo! dai dillo!"). Anzi se io vado a letto con una persona significa che mi interessa di lei e quindi godo che stia bene anche con il proprio partner, che sia realizzata e felice a prescindere da me.
E questo è l'ammore, che ci vuoi fare? Magari all'inizio di una relazione si è anche gratificati dalle attenzioni, anche rischiose, dell'amante. Poi rompono i coglioni e si tronca, ma ormai il taglio è stato dato ed è difficile cambiarlo.Però qui si parla di psicopatici, mica amanti. Se io avessi un'amante che mi chiamasse a casa penso che la scioglierei nell'acido. E' sempre questione di mettere in chiaro i limiti di un rapporto.
Sul neretto: io sono fermamente convinta che nessun coinvolgimento ci accada nostro malgrado. Accade se lo vogliamo, se ne abbiamo bisogno, se ci gratifica nonostante razionalmente non ce lo diciamo. Lo facciamo accadere, ci predisponiamo affinchè accada, ma non ci si innamora senza averne un sentore preciso assolutamente arginabile se lo si desidera.Perché io non mi sento "tradito".
Non credo esista una fazione dei traditi e dei traditori, che esistano persone che possano differenziarsi per un avvenimento che ha colpito le loro vite.
Io mi sento una persona che a un certo punto della propria esistenza ha vissuto un accadimento doloroso e che ha avuto delle conseguenze da quanto è avvenuto ma che rimane pur sempre la stessa persona pur con un'esperienza in più.
Come penso che mia moglie sia la stessa di sempre, quella che ho sposato, ma vista per quanto mi riguarda ora sotto un altro punto di vista. Forse più realistico. Il che può forse essere stato per me negativo (in questo caso) e per lei positivo (sempre relativamente) ma non fa di noi persone distinguibili unicamente per quanto è accaduto.
Non esiste il bianco e nero, ma sfumature di grigio ben superiori alle cinquanta di certa letteratura.
Come dire, avrei potuto tradire anch'io, in quanto persona.
Perché no? Ed è una cosa che ho compreso perché in questo lasso di tempo sono stato a mia volta coinvolto da un'altra persona. Involontariamente, è accaduto. Non l'ho deciso io. E anche se non c'è stato alcun tradimento fisico, la testa era lì, con lei, senza che io potessi in quel periodo fare altrimenti. E ho capito che non decidi tu che una piccola parte di quanto accade, perché il salto per tradire è minimo, arrivati a un certo punto. Siamo carne, e pertanto deboli.
Sì.Poi veramente ci si incazza quando si "scherza" sul decalogo della brava amante...ma certa gente non è stronza perchè si è scopata un uomo sposato, è stronza proprio a prescindere.
Ci si innamora anche frequentandosi e piacendosi. Pian piano. Senza che vi sia stata alcuna intenzione o volontà che accadesse. Dopo puoi solo frenare gli sviluppi se ritieni che non siano il momento o le circostanze più adatti.Questa è fantascienza, lasciatelo dire. Almeno in un mondo di gente mediamente immersa nella realtà vera.
E questo è l'ammore, che ci vuoi fare? Magari all'inizio di una relazione si è anche gratificati dalle attenzioni, anche rischiose, dell'amante. Poi rompono i coglioni e si tronca, ma ormai il taglio è stato dato ed è difficile cambiarlo.
Sul neretto: io sono fermamente convinta che nessun coinvolgimento ci accada nostro malgrado. Accade se lo vogliamo, se ne abbiamo bisogno, se ci gratifica nonostante razionalmente non ce lo diciamo. Lo facciamo accadere, ci predisponiamo affinchè accada, ma non ci si innamora senza averne un sentore preciso assolutamente arginabile se lo si desidera.