O
Old Ari
Guest
Certo, non discuto sul aftto che ognuno è la causa della propria sofferenza, ma su quanto molte persone come voi si riempiono la bocca di sentimenti che neppure conoscono...
La nostra storia è nata come tante qui dentro senza volerlo, è nata è basta. E a questo punto ci siamo giunti sempre per lui e per quello che gli piaceva tanto tanto dire....senza curarsi dei miei sentimenti reali.
Tant'è che nelle molteplici volte in cui volevo finire perchè sapevo non ci sarebbe stata storia, lui mi implorava di rimanere perchè non viveva senza di me e perchè voleva lasciarla....
Allora come ci siamo arrivati? Semplice, mentre io mi innamoravo perdutamente e credevo a quello che descriveva e sentiva, lui non aveva la più pallida idea di cosa stessi vivendo e ancor di più condiva il tutto con la voglia di lasciarla.....
Era facile vivere così, gestendo il suo non stare bene epensando che anche io provassi quel semplice dispiacere di non vederlo....
Ti racconto una storia:
Una ragazza, fidanzata con un uomo sposato, si era talmente tanto innamorata di lui che soffriva nel corpo e nell'anima.... Lui d'altra parte le diceva che pativa le stesse cose e che non viveva senza di lei e che voleva lasciare la moglie per lei...è andata avanti per 2 anni la cosa....lei ovviamente credeva alle sue parole perchè lui glie le diceva col cuore in mano....fino a quando un giorno, dalla disperazione la ragazza prende la macchina, piange da morire, a una curva....non sterza volutamente e finisce fuori strada.... Fortunatamente la ragazza non è morta.
Quel bel bravo figlio di buona donna del suo amante ha allora, e solo allora, capito che doveva smetterla di dirle che stava patendo le medesime cose e che i sentimenti di lei non si avvicinavano minimamente a quelli di lui....Così l'ha lasciata definitivamente in pace e lei se ne è fatta una ragione.
Questo per dirti che bisogna riflettere su quello che si dice. Riflettere bene. Lui non aveva nessun diritto di far credere a lei qualcosa che non era e soprattutto facendo in quel modo continuava a far credere a lei che veramente lui voleva stare con lei, perchè provava le sue stesse cose.
La nostra storia è nata come tante qui dentro senza volerlo, è nata è basta. E a questo punto ci siamo giunti sempre per lui e per quello che gli piaceva tanto tanto dire....senza curarsi dei miei sentimenti reali.
Tant'è che nelle molteplici volte in cui volevo finire perchè sapevo non ci sarebbe stata storia, lui mi implorava di rimanere perchè non viveva senza di me e perchè voleva lasciarla....
Allora come ci siamo arrivati? Semplice, mentre io mi innamoravo perdutamente e credevo a quello che descriveva e sentiva, lui non aveva la più pallida idea di cosa stessi vivendo e ancor di più condiva il tutto con la voglia di lasciarla.....
Era facile vivere così, gestendo il suo non stare bene epensando che anche io provassi quel semplice dispiacere di non vederlo....
Ti racconto una storia:
Una ragazza, fidanzata con un uomo sposato, si era talmente tanto innamorata di lui che soffriva nel corpo e nell'anima.... Lui d'altra parte le diceva che pativa le stesse cose e che non viveva senza di lei e che voleva lasciare la moglie per lei...è andata avanti per 2 anni la cosa....lei ovviamente credeva alle sue parole perchè lui glie le diceva col cuore in mano....fino a quando un giorno, dalla disperazione la ragazza prende la macchina, piange da morire, a una curva....non sterza volutamente e finisce fuori strada.... Fortunatamente la ragazza non è morta.
Quel bel bravo figlio di buona donna del suo amante ha allora, e solo allora, capito che doveva smetterla di dirle che stava patendo le medesime cose e che i sentimenti di lei non si avvicinavano minimamente a quelli di lui....Così l'ha lasciata definitivamente in pace e lei se ne è fatta una ragione.
Questo per dirti che bisogna riflettere su quello che si dice. Riflettere bene. Lui non aveva nessun diritto di far credere a lei qualcosa che non era e soprattutto facendo in quel modo continuava a far credere a lei che veramente lui voleva stare con lei, perchè provava le sue stesse cose.