Non so chiedevoAspetta. Se non è per scelta intendi dire che l'altro coniuge impedisce il contatto coi figli?
Mi pare impossibile
Non so chiedevoAspetta. Se non è per scelta intendi dire che l'altro coniuge impedisce il contatto coi figli?
Credevo ti riferissi alle tue amicheNon so chiedevo
Mi pare impossibile
Guarda che io mica lo dico dall'alto del mio moralismo.È vero! Vergogna!
Io metterei una addizionale IRPEF per tutti i separati con prole che hanno un nuovo compagno/a.!!
Glielo farei passare io il ruzzo!!
Già, è difficile accettare di essere egoisti.Guarda che io mica lo dico dall'alto del mio moralismo.
Non ho figli, se ho avuto esperienze di tradimento le ho avute in veste di amante.
Ma mettersi in bocca il bene dei figli dopo averli messi per egoismo in una posizione scomoda è di un'ipocrisia. E' volere la botte piena e la moglie ubriaca.
Chi lascia la sua famiglia per correre dietro ad un amore più nuovo, ha già scelto di sacrificare la felicità dei propri figli per la sua personale.
E il fatto che sia difficile accettare di essere degli egoisti non cambia la realtà.
OT ti do il benvenutO o benvenutA ? fine OTGuarda che io mica lo dico dall'alto del mio moralismo.
Non ho figli, se ho avuto esperienze di tradimento le ho avute in veste di amante.
Ma mettersi in bocca il bene dei figli dopo averli messi per egoismo in una posizione scomoda è di un'ipocrisia. E' volere la botte piena e la moglie ubriaca.
Chi lascia la sua famiglia per correre dietro ad un amore più nuovo, ha già scelto di sacrificare la felicità dei propri figli per la sua personale.
E il fatto che sia difficile accettare di essere degli egoisti non cambia la realtà.
Io credo però tu parta da un presupposto apparentemente scontato ma per nulla scontato concretamenteGuarda che io mica lo dico dall'alto del mio moralismo.
Non ho figli, se ho avuto esperienze di tradimento le ho avute in veste di amante.
Ma mettersi in bocca il bene dei figli dopo averli messi per egoismo in una posizione scomoda è di un'ipocrisia. E' volere la botte piena e la moglie ubriaca.
Chi lascia la sua famiglia per correre dietro ad un amore più nuovo, ha già scelto di sacrificare la felicità dei propri figli per la sua personale.
E il fatto che sia difficile accettare di essere degli egoisti non cambia la realtà.
Hai figli ? Sembra di no da quanto scrivi .Io credo però tu parta da un presupposto apparentemente scontato ma per nulla scontato concretamente
E cioè che un X genitore faccia di default la felicità dei propri figli a starsene in casa.
Sentirsi "portatore di felicità" .... Col proprio restare
Io posso dirti che ho conosciuto molti bambini in questi anni che già alla loro tenera età appena i genitori sparivano facevano salti di gioia, e quando tornavano si ingrugnivano con le scatole girate.
Ci sono genitori che, forse non lo immaginano, ma la felicità dei figli la fanno non nel loro esserci, ma nel loro levarsi dai coglioni.....
Ho un figlio ..Hai figli ? Sembra di no da quanto scrivi .
Nessun genitore è portatore di felicità per i figli ma lo sono entrambi. Sono mamma e papà che stanno assieme e si vogliono bene.
Se anche in casa tu fossi un padre poco presente poco male, il bambino riesce a costruirsi una spiegazione.
E se da padre poco presente te ne vai di casa nessun bambino è felice (escludo casi di violenza in famiglia ovvio).
Perché per il bambino papà non c'è più, papà mi ha abbandonato. Per questo è importante che la separazione venga gestita senza demonizzare il genitore e permettendogli il più possibili di stare assieme ai figli.
Concludendo il genitore fa la felicità dei figli stando a casa.
Se però il rapporto si deteriora al punto di creare un clima di guerra fredda i figli ne risentono. A quel punto meglio lasciarsi. Perché piuttosto che uno stress costante meglio uno stress concentrato nel tempo e gestito in modo adulto ed avendo a mente il benessere del bambino.
Anche in questo caso, certo,i figli soffriranno ma almeno si trovano di fronte ad una situazione definita cui potranno adattarsi nel tempo se vedono che il genitore sebbene fuori casa svolge ancora il suo fondamentale ruolo. i nostri figli ascoltano vedono e interpretano molto più di quanto noi non crediamo.
L'ultima tua frase è assurda. Mio figlio fa i salti di gioia perché se non ci siamo può attaccarsi alla play quanto vuole...forse fraintendi i salti di gioia
È una elaborazione comprensibile, ma forse fatta da adulta e poi riportata a quel contesto.Ho un figlio ..
E in questi anni ho visto e sentito cose che voi umani...
E non parlo di PlayStation....
La testimonial più affidabile di quanto ho scritto, paradosso vuole che potrebbe esser mia moglie
Mi ha sempre detto che da bambina ha sempre desiderato con tutte le sue forze che i genitori si separassero e la finissero di rompere i coglioni in casa
A lei e alla sorella
Beh, è come dire che se la picchi tutti i giorni la fidanzata è poi felice che tu l'abbandoni. Certo, ma se non la picchiassi? Sarebbe lo stesso discorso?Io credo però tu parta da un presupposto apparentemente scontato ma per nulla scontato concretamente
E cioè che un X genitore faccia di default la felicità dei propri figli a starsene in casa.
Sentirsi "portatore di felicità" .... Col proprio restare
Io posso dirti che ho conosciuto molti bambini in questi anni che già alla loro tenera età appena i genitori sparivano facevano salti di gioia, e quando tornavano si ingrugnivano con le scatole girate.
Ci sono genitori che, forse non lo immaginano, ma la felicità dei figli la fanno non nel loro esserci, ma nel loro levarsi dai coglioni.....
non vorrei esser frainteso...Beh, è come dire che se la picchi tutti i giorni la fidanzata è poi felice che tu l'abbandoni. Certo, ma se non la picchiassi? Sarebbe lo stesso discorso?
Ovvio che se uno rimane a casa e trova tutti i giorni una scusa per litigare a questo punto è meglio che se ne vada.
Ma, premettendo che ambedue i soggetti siano mentalmente sani e abbiano quel minimo di autocontrollo che li distingue dal cagnetto di casa, non si fa mai la felicità di un figlio lasciandosi, questo su svariati punti di vista.
In primis c'è il riflesso psicologico: la madre e il padre sono il primo ecosistema sociale che conosce, vedendolo distrutto in maniera così brutta, difficilissimo sarà poi per lui avere fiducia negli altri e non riversare gli strascichi di quello che ha vissuto (in maniera proporzionale alla diligenza dei genitori nel gestire la situazione) sulla sua futura vita di coppia. Poi si tratta di un evento negativo in cui non ha NESSUN potere decisionale, non può fare niente. Credi che non proverà rabbia, senso di impotenza?
Poi vengono le conseguenze: difficilmente i genitori si separano per poi rimanere a guardarsi l'ombelico o vivere per i figli.
Si troverà quindi a confrontarsi con le figure dei "nuovi compagni" dei genitori, magari in alcuni casi corpo e carne della distruzione della sua famiglia. Dovrà vedere uno dei suoi genitori, quando non entrambi, fare altri figli e assistere alla creazione di una famiglia nuova, in cui lui è escluso. Dovrà amare un fratello che gode di ciò che è stato a lui tolto. Sentirsi trattato come un'arma per quello che rigurarda i soldi, con magari il nuovo compagno del genitore obbligato al mantenimento che gli conta ogni spicciolo (perché "giustamente" è un mutuo a perdere per qualcuno che per lui non è nulla), quando non il genitore stesso.
Magari si ritroverà diviso tra due case, una della madre+nuovo marito+fratellastrino, una del padre+nuova moglie+fratellastrino. In tutte e due le case è "ospitato" e nessuna delle due case è davvero sua.
Se i due genitori fossero davvero consci del loro ruolo e pronti a sacrificare se stessi in virtù di questo (come si dovrebbe essere sempre quando ci si riproduce), là dove PROPRIO DOVESSERO separarsi lo sai cosa farebbero?
Lascerebbero il figlio in casa e se ne andrebbero loro, alternandosi a vivere con il figlio una settimana per uno fino ad indipendenza dello stesso.
Ma nessuno fa così. Perché così l'amante o il/la nuovo/a compagno/a ti manda a piantare le zucche in autostrada, l'altra famiglia non te la rifai e rimani solo.
Cosa ci vedi in tutto questo? Amore? Sì, per se stessi e basta.
Io sono figlia di separati e sono stata felice quando mio padre è sparito. Certo, era un pazzo! Ma fosse stato una persona normale, col cavolo. Fosse stato capace di trattenersi, col cavolo.
non vorrei esser frainteso...
è chiaro che in linea generale un bambino non è felice...
volevo dire che secondo me non è scontato per un genitore (io lo sono) pensare a priori che se LUi RESTA è per il bene dei figli, farà SICURAMENTE il bene dei figli
a restare si fanno dei danni più grossi che ad andarsene A VOLTE, non dico sempre e comunque, ma nemmeno dico MAI
è curioso soltanto per un genitore pensare di default "io resto per il bene dei figli" presupponendo che farà sicuramente il loro bene
Sono d'accordo con te, forsenin modo diverso cerchiamo di dir la stessa cosa
Io resto per i figli, mi comporto in modo sereno, se devo litigare con il mio partner si prende la macchina e si va ad urlarci dietro nel parcheggio del centro commerciale.
Così si elimina ogni ma.
Ovvio che se si ha per l'appunto l'autocontrollo pari a quello della vescica di un ottantenne o si è così immaturi da voler far pesare quanto si è infelici a cadenza regolare, a quel punto tanto vale andarsene.
Così è più chiaronon vorrei esser frainteso...
è chiaro che in linea generale un bambino non è felice...
volevo dire che secondo me non è scontato per un genitore (io lo sono) pensare a priori che se LUi RESTA è per il bene dei figli, farà SICURAMENTE il bene dei figli
a restare si fanno dei danni più grossi che ad andarsene A VOLTE, non dico sempre e comunque, ma nemmeno dico MAI
è curioso soltanto per un genitore pensare di default "io resto per il bene dei figli" presupponendo che il suo restare farà sicuramente il loro bene, mentre c'è gente che dove resta fra più danni della grandine, anche in famiglia
Penso che sia solo una scusaSono d'accordo con te, forsenin modo diverso cerchiamo di dir la stessa cosa
Comunque... basandomi sulla mia esperienza di visto e vissuto , posso affermare che molti (x comodità prenderò miei suoceri ad esempio) dichiarano tranquillamente che sono rimasti assieme x il bene dei figli (aspettandosi oggi probabilmente degli applausi dai figli) e nei fatti hanno pero' assunto dei comportamenti (non saprei fino a che punto scomposti o incoerenti, io non c'ero) che non gli restituiscono oggi né applausi ne gratitudine da parte dei figli, ma anzi pernacchie e risentimento.