Stany ed il cane

trilobita

Utente di lunga data
Condivido; questo richiamo al temine desueto: "borghesi", mi fa quasi tenerezza, torna alla mente un'epoca,oramai lontana, in cui paradossalmente coesistevano la liberazione sessuale ed il delitto d'onore.È chiaro che le due concezioni di rapporto tra i sessi, ancorché sottoposte o meno al vincolo matrimoniale,che ne determinava la netta separazione tra sesso "libero" appunto ed impegno matrimoniale , derivavano prevalentemente dal fattore anagrafico e dall'area geografica di appartenenza (nelle regioni meridionali era ancora invalsa e più radicata l'idea che l'infedeltà coniugale di una moglie fosse più grave,o solo questa,costituisse pregiudizio dell'onorabilità).
Oggi,dopo mezzo secolo,rileviamo che nella provincia di Bolzano avvengano più "femminicidi" che in quella di Caltanissetta, e questo in molti
rapporti nemmeno più sottoposti al vincolo matrimoniale e, dopo quarant'anni dall'introduzione del divorzio.
Nulla è cambiato! Il distacco,il ferimento del nostro ego,la perdita dell'ammore
...ci riportano alla nostra primordiale animalità.
Ah....una ricerca condotta nella Germania est di quegli anni, stabiliva (autoreferenzialmente?) che i cittadini di quel paese
in cui era per antonomasia aborrita la definizione "classe borghese" (e a maggior ragione in URSS) praticassero il sesso in modo migliore (monogamo?), rispetto a quelli dei paesi "capitalisti". Bene....perché si tradisce? Per sesso, per amore, per tremila motivi? Sempre è successo e sempre succederà; certo che i condizionamenti di una vita grama distolgono dalla ricerca effimera,più o meno, del piacere o del "benessere" ma, spingono a soddisfare esigenze primarie di sopravvivenza,stabilito che il sesso rientri comunque tra queste ma, non "di vitale importanza" , in quel contesto.
Il benessere che citi , quello sociale economico (anche se oggi....con la crisi) dovrebbe portare anche quello esistenziale, quindi affettivo ,al soddisfacimento della sfera sentimentale e sessuale ma, non è così.....la tranquillità economica e la serenità che ne dovrebbero derivare non ci salvano dalle nostre debolezze ed insicurezze . Il suicidio del trentenne di Udine ci informa che pur essendo frustrato per l'impossibilità di una realizzazione professionale o lavorativa, vivendo coi genitori che gli facevano mancare nulla, era assillato dalla mancanza di amore, che non riusciva a trovare in rapporti nei quali, a suo dire,si concedeva senza riserve. Credo che oggi si sia più fragili che sessanta , settanta anni addietro.I nostri nonni e bisnonni erano piuttosto basici, i ruoli tra i sessi più definiti e, la famiglia ed i figli sottoposti a dogmi religiosi e sociali che,pur ipocritamente, agivano da collante.
Per quanto riguarda i paesi dell'est allineati a Mosca,diciamo,hanno avuto,probabilmente,parlando di sesso,il beneficio di essere stati privati della chiesa cattolica e,dove qualcosa è rimasto,è passato sotto l'ombrello della chiesa ortodossa,più arcaica sotto certi aspetti della cattolica,ma certamente meno invasiva nell'ambito sessuale.
Riguardo i femminicidi nord sud,ormai credo la situazione si sia ribaltata ma non con le stesse motivazioni.
Al sud le nuove generazioni tendono a non essere più legate ai vecchi stereotipi uomo donna,ma,mediamente la vita li rende adulti prima che al nord.
L'impressione che ho è che ci siano ragazzi,uomini ormai,che,causa un'educazione ossequiosa del si comunque,ai figli,da parte dei genitori,quando sentono la negazione NO,non avendola nel loro patrimonio educativo,tendono a diventare pericolosamente aggressivi..
Almeno,questo è quanto il mio cervellino è riuscito a sfornare oggi sull'argomento...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Condivido; questo richiamo al temine desueto: "borghesi", mi fa quasi tenerezza, torna alla mente un'epoca,oramai lontana, in cui paradossalmente coesistevano la liberazione sessuale ed il delitto d'onore.È chiaro che le due concezioni di rapporto tra i sessi, ancorché sottoposte o meno al vincolo matrimoniale,che ne determinava la netta separazione tra sesso "libero" appunto ed impegno matrimoniale , derivavano prevalentemente dal fattore anagrafico e dall'area geografica di appartenenza (nelle regioni meridionali era ancora invalsa e più radicata l'idea che l'infedeltà coniugale di una moglie fosse più grave,o solo questa,costituisse pregiudizio dell'onorabilità).
Oggi,dopo mezzo secolo,rileviamo che nella provincia di Bolzano avvengano più "femminicidi" che in quella di Caltanissetta, e questo in molti
rapporti nemmeno più sottoposti al vincolo matrimoniale e, dopo quarant'anni dall'introduzione del divorzio.
Nulla è cambiato! Il distacco,il ferimento del nostro ego,la perdita dell'ammore
...ci riportano alla nostra primordiale animalità.
Ah....una ricerca condotta nella Germania est di quegli anni, stabiliva (autoreferenzialmente?) che i cittadini di quel paese
in cui era per antonomasia aborrita la definizione "classe borghese" (e a maggior ragione in URSS) praticassero il sesso in modo migliore (monogamo?), rispetto a quelli dei paesi "capitalisti". Bene....perché si tradisce? Per sesso, per amore, per tremila motivi? Sempre è successo e sempre succederà; certo che i condizionamenti di una vita grama distolgono dalla ricerca effimera,più o meno, del piacere o del "benessere" ma, spingono a soddisfare esigenze primarie di sopravvivenza,stabilito che il sesso rientri comunque tra queste ma, non "di vitale importanza" , in quel contesto.
Il benessere che citi , quello sociale economico (anche se oggi....con la crisi) dovrebbe portare anche quello esistenziale, quindi affettivo ,al soddisfacimento della sfera sentimentale e sessuale ma, non è così.....la tranquillità economica e la serenità che ne dovrebbero derivare non ci salvano dalle nostre debolezze ed insicurezze . Il suicidio del trentenne di Udine ci informa che pur essendo frustrato per l'impossibilità di una realizzazione professionale o lavorativa, vivendo coi genitori che gli facevano mancare nulla, era assillato dalla mancanza di amore, che non riusciva a trovare in rapporti nei quali, a suo dire,si concedeva senza riserve. Credo che oggi si sia più fragili che sessanta , settanta anni addietro.I nostri nonni e bisnonni erano piuttosto basici, i ruoli tra i sessi più definiti e, la famiglia ed i figli sottoposti a dogmi religiosi e sociali che,pur ipocritamente, agivano da collante.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ultime_lettere_di_Jacopo_Ortis
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per quanto riguarda i paesi dell'est allineati a Mosca,diciamo,hanno avuto,probabilmente,parlando di sesso,il beneficio di essere stati privati della chiesa cattolica e,dove qualcosa è rimasto,è passato sotto l'ombrello della chiesa ortodossa,più arcaica sotto certi aspetti della cattolica,ma certamente meno invasiva nell'ambito sessuale.
Riguardo i femminicidi nord sud,ormai credo la situazione si sia ribaltata ma non con le stesse motivazioni.
Al sud le nuove generazioni tendono a non essere più legate ai vecchi stereotipi uomo donna,ma,mediamente la vita li rende adulti prima che al nord.
L'impressione che ho è che ci siano ragazzi,uomini ormai,che,causa un'educazione ossequiosa del si comunque,ai figli,da parte dei genitori,quando sentono la negazione NO,non avendola nel loro patrimonio educativo,tendono a diventare pericolosamente aggressivi..
Almeno,questo è quanto il mio cervellino è riuscito a sfornare oggi sull'argomento...
Sono ammirata delle tue conoscenze sociologiche e storiche.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sfotti,sfotti....
Dico sul serio. Non sapevo di ricerche sul sesso nella DDR, né le percentuali attuali di violenza sulle donne per regione, né della situazione al nord e al sud. Figuriamoci della Chiesa Ortodossa e della sua visione e influenza sul sesso.
 

stany

Utente di lunga data
Per quanto riguarda i paesi dell'est allineati a Mosca,diciamo,hanno avuto,probabilmente,parlando di sesso,il beneficio di essere stati privati della chiesa cattolica e,dove qualcosa è rimasto,è passato sotto l'ombrello della chiesa ortodossa,più arcaica sotto certi aspetti della cattolica,ma certamente meno invasiva nell'ambito sessuale.
Riguardo i femminicidi nord sud,ormai credo la situazione si sia ribaltata ma non con le stesse motivazioni.
Al sud le nuove generazioni tendono a non essere più legate ai vecchi stereotipi uomo donna,ma,mediamente la vita li rende adulti prima che al nord.
L'impressione che ho è che ci siano ragazzi,uomini ormai,che,causa un'educazione ossequiosa del si comunque,ai figli,da parte dei genitori,quando sentono la negazione NO,non avendola nel loro patrimonio educativo,tendono a diventare pericolosamente aggressivi..
Almeno,questo è quanto il mio cervellino è riuscito a sfornare oggi sull'argomento...
Aggressivi....è la parola giusta; anche verso loro stessi.
E ben lo so io, che avendone due con vent'anni di differenza, posso vedere come, al netto delle specifiche caratteriali, quattro lustri abbiano inciso sulla formazione,tecnologia compresa. Il punto è che i genitori di un decenne di oggi mediamente sono i figli dello yuppismo anni ottanta;epoca in cui,accanto alle prime crisi sociali derivanti dall'introduzione della robotizzazione e della informatizzazione nei posti di lavoro che avrebbero sconvolto il paradigma sociale, mutandone per sempre quelle caratteristiche che, più o meno allo stesso modo insistevano dal secolo precedente, parallelamente, scomparivano quei valori o riserve,inculcati da un'educazione che ancora riteneva disdicevole (almeno per la massa), attuare comportamenti disonesti. E quindi, parlo anche di quelli religiosi (cattolici), almeno nella misura (ipocrita ma influente) del valore di esempio del prete che dice: "fate quel che dico, ma non ciò che faccio" (ed è piena attualità odierna,per tornare alla tematica sentimental/sessuale).
 
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Piperita

Sognatrice
Per quanto riguarda i paesi dell'est allineati a Mosca,diciamo,hanno avuto,probabilmente,parlando di sesso,il beneficio di essere stati privati della chiesa cattolica e,dove qualcosa è rimasto,è passato sotto l'ombrello della chiesa ortodossa,più arcaica sotto certi aspetti della cattolica,ma certamente meno invasiva nell'ambito sessuale.
Riguardo i femminicidi nord sud,ormai credo la situazione si sia ribaltata ma non con le stesse motivazioni.
Al sud le nuove generazioni tendono a non essere più legate ai vecchi stereotipi uomo donna,ma,mediamente la vita li rende adulti prima che al nord.
L'impressione che ho è che ci siano ragazzi,uomini ormai,che,causa un'educazione ossequiosa del si comunque,ai figli,da parte dei genitori,quando sentono la negazione NO,non avendola nel loro patrimonio educativo,tendono a diventare pericolosamente aggressivi..
Almeno,questo è quanto il mio cervellino è riuscito a sfornare oggi sull'argomento...
Nel mio paese c'è gente dell'ex urss che è molto più libera sessualmente di noi. Per questo sono convinta che il peso delle corna sia dovuto alla cultura. Se vivessimo o arrivassimo da questi paesi non ci faremmo caso alle corna, per loro è normale che i coniugi nei fine settimana escano con i rispettivi amici o che vadano in vacanza ognuno epr conto proprio e facciano quello che vogliono , per poi ritrovarsi insieme a fine week.

Riguardo al profondo sud, anche qua ci sono le traditrici ma forse sono solo più furbe e non si fanno scoprire. Quelle che vengono scoperte vengono additate e spesso devono andare via. I femminicidi ci sono anche qua ma tra gente più adulta. I ragazzi fortunatamente sono molto più aperti.
Considera che esistono due realtà tra i ragazzi, quelli bene , gli universitari, che sono molto aperti, e quelli con una mentalità più arretrata, che si sposano giovanissimi e fanno tanti figli.
Credo che i tradimenti ci siano in entrambe le realtà ma i secondi l'accettano meno.
 
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stany

Utente di lunga data
Purtroppo non leggo molto...
Mi volevi segnalare una inquietante analogia? Credo vi sia... penso anche che il giovane odierno avesse problematiche evidentemente irrisolte ed una sensibilità e fragilità particolari, non supportate certamente dalla contingenza sociale odierna.Ma anche aspettative troppo alte ,ancorché legittime, considerando appunto il contesto dato .Parlo del lavoro e delle relative opportunità di poterlo trovare; non certo di bamboccioni. Per il comparto amoroso, stante quello che si vede e sente,nonché per il vissuto personale mi astengo dal commentare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Purtroppo non leggo molto...
Mi volevi segnalare una inquietante analogia? Credo vi sia... penso anche che il giovane odierno avesse problematiche evidentemente irrisolte ed una sensibilità e fragilità particolari, non supportate certamente dalla contingenza sociale odierna.Ma anche aspettative troppo alte ,ancorché legittime, considerando appunto il contesto dato .Parlo del lavoro e delle relative opportunità di poterlo trovare; non certo di bamboccioni. Per il comparto amoroso, stante quello che si vede e sente,nonché per il vissuto personale mi astengo dal commentare.
Le ultime lettere le fanno leggere al liceo. Forse ero troppo giovane per apprezzare.
Era per dire che ricavare deduzioni generali su un caso singolo decidendo che sia emblematico del nostro tempo credo sia esagerato. Visto che pure dopo Campoformio c'erano stati casi simili.
 

Diletta

Utente di lunga data
Ho due personali teorie discordanti:

1- Prima (30 anni fa+) si tradiva uguale, solo che non si lasciavano tracce elettroniche (sms, whatsapp email) e quindi trovare delle prove era piu' complicato. Da quanto mi pare di aver letto qua tantissimi, me compreso, hanno appreso di essere cervi proprio grazie, o a causa, di messaggini malandrini.

2- Troppo benessere. Stiamo tutti discretamente bene e quindi a un certo punto cerchiamo qualcosa per "vivacizzare" la nostra vita. Prima il lavoro e le difficolta' della vita ci impedivano fisicamente di avere abbastanza energie per dedicarsi ad un'altra persona (borghesi e ricchi a parte)
Sì, sono valide entrambe.
 
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stany

Utente di lunga data
Le ultime lettere le fanno leggere al liceo. Forse ero troppo giovane per apprezzare.
Era per dire che ricavare deduzioni generali su un caso singolo decidendo che sia emblematico del nostro tempo credo sia esagerato. Visto che pure dopo Campoformio c'erano stati casi simili.
Concordo, come dal mio precedente, da te commentato.
 

stany

Utente di lunga data
Per me tu non vuoi assumerti la responsabilità dei tuoi sentimenti. Succede di smettere di amare, soprattutto se ci si innamora di un altro. Però sminuire chi si è amato, cosa che fai costantemente dentro di te e farlo qui è solo incidentale, io lo trovo ingiusto e meschino.


Quando l'innamoramento si trasforma in amore (dopo lo stato nascente c'è quello istituzionale) ci si prende un impegno per la famiglia che dovrebbe comportare "nel bene e nel male". Io trovo che fare gli esami a compagn* di vita sul piano sessuale, emotivo, professionale, estetico ecc sia vergognoso.
Ma qui sto leggendo la gara ai baracconi a chi tira più palle in faccia al co-genitore dei propri figli o al compagno di vita.
Le persone non sono oggetti di consumo da tenere finché, grazie alla manutenzione, sono efficienti per il nostro standard.
Finisce l'amore? Bene, riconosciamolo e stop.
Bravissima, vedi che anche tu sai cosa siano l'onore ed il rispetto ?
 

stany

Utente di lunga data
Bravissima, vedi che anche tu sai cosa siano l'onore ed il rispetto ?[/QUOTE



Onore

Sillabazione:

【o-nó-re】

Definizione e Significato:

Sostantivo Maschile
Buona reputazione, rispettabilità di cui gode chi si comporta con onestà e rettitudine;
senso della propria dignità che impone di comportarsi con onestà e coerenza morale;
orgoglio, stima di sé: calpestare l'onore di una persona; ne va del mio, del tuo onore ‖ dare la parola d'onore, affermare o promettere qualcosa impegnando il proprio onore ‖ uomo d'onore, onesto;
dove vige l'omertà, fidato, che non tradisce
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Bravissima, vedi che anche tu sai cosa siano l'onore ed il rispetto ?[/QUOTE



Onore

Sillabazione:

【o-nó-re】

Definizione e Significato:

Sostantivo Maschile
Buona reputazione, rispettabilità di cui gode chi si comporta con onestà e rettitudine;
senso della propria dignità che impone di comportarsi con onestà e coerenza morale;
orgoglio, stima di sé: calpestare l'onore di una persona; ne va del mio, del tuo onore ‖ dare la parola d'onore, affermare o promettere qualcosa impegnando il proprio onore ‖ uomo d'onore, onesto;
dove vige l'omertà, fidato, che non tradisce
O santo cielo. Ma l'onorabilità che viene compromessa è quella di chi tradisce, non di chi viene tradito.
 

stany

Utente di lunga data
O santo cielo. Ma l'onorabilità che viene compromessa è quella di chi tradisce, non di chi viene tradito.
Vero in parte, se il tradimento avviene nella coppia inevitabilmente si compromette anche l'immagine e la reputazione dell'altro e della relazione medesima. È l'"affidabilità" che viene cancellata da un tradimento ad essere di esclusiva pertinenza del traditore.La reputazione,la stima,e quindi l'onorabilità del tradito che scelga di restare nella relazione viene comunque depauperata anche nel terzo millennio;infatti ancora oggi è invalso l'uso del termine "cornuto" nei suoi confronti e, non si tratta unicamente di un retaggio di epoche passate, né di latitudine e nemmeno di una concezione legata al fattore anagrafico.E ho dei dubbi che venga discriminata dalla formazione culturale di ciascuno.Insomma,un aspetto atavico della natura umana,certamente influenzato da religione,cultura e contesto, però,come dire, nella nostra società, rimane stabile come il sole che sorge a est...
 

stany

Utente di lunga data
O santo cielo. Ma l'onorabilità che viene compromessa è quella di chi tradisce, non di chi viene tradito


Definizione e Significato:

Sostantivo Maschile
Buona reputazione, rispettabilità di cui gode chi si comporta con onestà e rettitudine;
senso della propria dignità che impone di comportarsi con onestà e coerenza morale;
orgoglio, stima di sé: calpestare l'onore di una persona; ne va del mio, del tuo onore
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Vero in parte, se il tradimento avviene nella coppia inevitabilmente si compromette anche l'immagine e la reputazione dell'altro e della relazione medesima. È l'"affidabilità" che viene cancellata da un tradimento ad essere di esclusiva pertinenza del traditore.La reputazione,la stima,e quindi l'onorabilità del tradito che scelga di restare nella relazione viene comunque depauperata anche nel terzo millennio;infatti ancora oggi è invalso l'uso del termine "cornuto" nei suoi confronti e, non si tratta unicamente di un retaggio di epoche passate, né di latitudine e nemmeno di una concezione legata al fattore anagrafico.E ho dei dubbi che venga discriminata dalla formazione culturale di ciascuno.Insomma,un aspetto atavico della natura umana,certamente influenzato da religione,cultura e contesto, però,come dire, nella nostra società, rimane stabile come il sole che sorge a est...
Che ti devo dire... a me non è mai passato per la testa di avere perso onorabilità.
Mi sono sentita cretina per aver dato fiducia e non aver dubitato per cose sospette perché mi fidavo.
Ma non con la mia dignità calpestata.
Penso alla mia vicina che è tuttora insieme al marito. Penso che lei deve essere davvero innamorata, penso che lui sia un emerito pirla, ma l'onore non lo vedo messo in gioco.
Tanto meno in lei.
Tra l'altro a loro è successo prima che scoprissi io i miei tradimenti. Non mi è mai passato per la testa di pensare che lei ne venisse sminuito, ma solo lui. E mai mi è passato per la testa di ridere di lei. Il fatto che ci fosse rimasta insieme l'avevo trovato incomprensibile.
Ma io non capisco neanche chi si sente umiliato.
E ti garantisco che ho saputo di situazioni umilianti in cui mi sono trovata coinvolta, ma per loro.
 

stany

Utente di lunga data
Che ti devo dire... a me non è mai passato per la testa di avere perso onorabilità.
Mi sono sentita cretina per aver dato fiducia e non aver dubitato per cose sospette perché mi fidavo.
Ma non con la mia dignità calpestata.
Penso alla mia vicina che è tuttora insieme al marito. Penso che lei deve essere davvero innamorata, penso che lui sia un emerito pirla, ma l'onore non lo vedo messo in gioco.
Tanto meno in lei.
Tra l'altro a loro è successo prima che scoprissi io i miei tradimenti. Non mi è mai passato per la testa di pensare che lei ne venisse sminuito, ma solo lui. E mai mi è passato per la testa di ridere di lei. Il fatto che ci fosse rimasta insieme l'avevo trovato incomprensibile.
Ma io non capisco neanche chi si sente umiliato.
E ti garantisco che ho saputo di situazioni umilianti in cui mi sono trovata coinvolta, ma per loro.
Beh...il fatto stesso che tu veda diversamente da prima la tua vicina,dopo il tradimento subìto,indica che un poco ti sia scaduta ;infatti perde ai tuoi occhi un poco di dignità...TU, non accetteresti la situazione.....infatti io,se rileggi,mi riferivo al soggetto che,tradito, permane nella coppia col traditore,ed in primis, mi riferivo a me!
Dignità,rispettabilità,credibilità,sono tutte componenti dell'onorabilità.....
(scritto senza occhiali) e...corretto!
 
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trilobita

Utente di lunga data
Beh...il fatto stesso che tu veda diversamente da prima la tua vicina,dopo il tradimento subìto,indica che un poco ti sia scaduta .infatti perce ai tuoi occhi un poco di dignità...TU, non accetteresti la situazione.....infatti io parlavo.se rileggi,mi riferivo al soggetto che,tradito, permane nella coppia col traditore,ed in primis, mo riferivo a me!
Dignità,rispettabilità,credibilità,sono tutte componenti dell'onorabilità.....
(ascritto senza occhiali)
Forse,dico e ribadisco forse,la persona tradita si sente umiliata perché sconfitta nel confronto con l'amante che riesce ad aggiudicarsi i favori del traditore in virtù della sua superiorità
 
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