Sensi di colpa

iosolo

Utente di lunga data
Capisco il tuo punto di vista, per innamorarsi si deve essere predisposti a farlo, ma mi chiedo...se una persona si innamora evidentemente ha del posto libero nel proprio cuore e non succede dall'oggi al domani.
Invece di chiederti perchè non si è fermata prima , io mi chiederei cosa le mancava che ha dovuto innamorarsi ?
Magari qualcosa che il marito/moglie non può dare.

Nessuno può essere soddisfatto completamente della propria vita, è quasi naturale che qualcosa ci manchi: "Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno."
 
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ologramma

Utente di lunga data
riscrivo per sbaglio.
Hai espresso un concetto che noi e dico tutti compreso io, dobbiamo ricordarci quando facciamo un bilancio della nostra vita.
grande quoto :up:
 

Diletta

Utente di lunga data
Magari qualcosa che il marito/moglie non può dare.

Nessuno può essere soddisfatto completamente della propria vita, è quasi naturale che qualcosa ci manchi: "Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno."


da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/amore/frase-81255>
Quanto è vero!
E aggiungo che ci sono delle persone che sono insoddisfatte di natura e che quindi non trarranno mai il meglio da ciò che hanno.
E mi dispiace per loro perché il bello della vita lo puoi scorgere dappertutto, anche negli aspetti più piccoli, magari insignificanti (sempre per loro).
 
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Diletta

Utente di lunga data
Aspè mi sfugge sta cosa
Se uno non è innamorato non deve sentirsi in colpa, se invece lo è deve?:unhappy:
Non dovrebbe essere il contrario?
Dipende da come la vediamo in base alla propria forma mentale.
C`è da dire che in genere gli uomini, per cultura, hanno sempre visto il tradimento come un peccato veniale e, se senza sentimento ancora più lieve. Il fatto che nel loro cuore non ci fosse nessun`altra li metteva al riparo da eventuali sensi di colpa.
Mi sembra che con la nuova generazione le cose stiano un po cambiando...
 

Piperita

Sognatrice
Magari qualcosa che il marito/moglie non può dare.

Nessuno può essere soddisfatto completamente della propria vita, è quasi naturale che qualcosa ci manchi: "Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno."
Mi piace quello che hai scritto.
Devo fare un piccolo appunto, però. Ho un'amica , secondo me deve essere fatta santa, che è felice con poco, basta un sorriso e un abbraccio del marito. Più volte abbiamo cercato di farle capire che il marito santo non è, ma lei non ci sente da quest'orecchio e continua felice per la sua strada.
Ora è bello accontentarsi, ma non passare per stupide
 

Piperita

Sognatrice
Dipende da come la vediamo in base alla propria forma mentale.
C`è da dire che in genere gli uomini, per cultura, hanno sempre visto il tradimento come un peccato veniale e, se senza sentimento ancora più lieve. Il fatto che nel loro cuore non ci fosse nessun`altra li metteva al riparo da eventuali sensi di colpa.
Mi sembra che con la nuova generazione le cose stiano un po cambiando...
Mah...io posso giustificare il tradimento se c'è sentimento, perché capisco che non si può andare contro il proprio cuore, se invece è solo ginnastica lo giustifico molto meno.
 

stany

Utente di lunga data
Capisco il tuo punto di vista, per innamorarsi si deve essere predisposti a farlo, ma mi chiedo...se una persona si innamora evidentemente ha del posto libero nel proprio cuore e non succede dall'oggi al domani.
Invece di chiederti perchè non si è fermata prima , io mi chiederei cosa le mancava che ha dovuto innamorarsi ?
Guarda.....il bilancio seppur in modo unilaterale lo feci e ,per quel che serve , continuo a farlo. Solo cinque minuti fa, a compendio di una delle rare discussioni (nel senso di scambio di idee) avvenuta ieri,alla mia domanda: "che significa che mi son dato la zappa sui piedi" , la risposta è stata che il tradimento (mai riconosciuto come tale e mai citato) me lo sono cercato ....certo che come teoria....
Poi possiamo parlare meno prosaicamente di posto nel cuore ecc...
Il perché non si sia fermata prima quindi, discenderebbe dal mio comportamento ecc...
Spiegazione appena accettabile da una sedicenne.....Molto meno da una "moglie" , una donna matura (??) con figlio piccolo e, tutto da perdere (parlo della convenienza economica). Credo che,molto semplicemente, come sostengo da semore, lammore , o meglio: l'infatuazione passionale duri pochi anni,poi se non si trasforma in qualcos'altro che sedimenti gli interessi comuni allora, il rischio che la parte meno razionale di noi prenda il sopravvento è molto elevato,soprattutto negli individui emotivi e predisposti per genetica (come dice la scienza) al tradimento.
 
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stany

Utente di lunga data
Magari qualcosa che il marito/moglie non può dare.

Nessuno può essere soddisfatto completamente della propria vita, è quasi naturale che qualcosa ci manchi: "Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno."
Perfetto ....un poco la mia filosofia : chi si accontenta gode.....però, ci insegnano che:
Chi non si accontenta gode di più!!
 

Piperita

Sognatrice
Guarda.....il bilancio seppur in modo unilaterale lo feci e ,per quel che serve , continuo a farlo. Solo cinque minuti fa, a compendio di una delle rare discussioni (nel senso di scambio di idee) avvenuta ieri,alla mia domanda: "che significa che mi son dato la zappa sui piedi" , la risposta è stata che il tradimento (mai riconosciuto come tale e mai citato) me lo sono cercato ....certo che come teoria....
Poi possiamo parlare meno prosaicamente di posto nel cuore ecc...
Il perché non si sia fermata prima quindi, discenderebbe dal mio comportamento ecc...
Spiegazione appena accettabile da una sedicenne.....Molto meno "moglie" , una donna matura (??) con figlio piccolo e, tutto da perdere (parlo della convenienza economica). Credo che,molto semplicemente, come sostengo,che lammore , meglio l'infatuazione passionale duri pochi anni,poi se non si trasforma in qualcos'altro che sedimenti gli interessi comuni allora, il rischio che la parte meno razionale di noi penda il sopravvento.
Perché pensi che sia solo una giustificazione? Io credo che un motivo di fondo ci deve essere. Sono del parere che solo i traditori cronici tradiscano senza motivo, tutti gli altri, secondo me, hanno un motivo per farlo, che può anche essere stupido, ma c'è
 

Piperita

Sognatrice
Perfetto ....un poco la mia filosofia : chi si accontenta gode.....però, ci insegnano che:
Chi non si accontenta gode di più!!
Mica solo quello...il non accontentarsi non è una qualità negativa, anzi. Chi non si accontenta aspira a migliorare, chi non lo fa, dorme sugli allori e ha perso in partenza. Questo in generale.
Ma se entriamo nel merito del discorso. L'accontentarsi di un partner che sembra l'unico alla nostra portata non è una gran cosa, dopo iniziano i problemi e le insoddisfazioni
 

iosolo

Utente di lunga data
Mi piace quello che hai scritto.
Devo fare un piccolo appunto, però. Ho un'amica , secondo me deve essere fatta santa, che è felice con poco, basta un sorriso e un abbraccio del marito. Più volte abbiamo cercato di farle capire che il marito santo non è, ma lei non ci sente da quest'orecchio e continua felice per la sua strada.
Ora è bello accontentarsi, ma non passare per stupide
Non puoi però negare che è felice, no?
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Non vi pare che si viva senza sensi di colpa?
Qualunque cosa si faccia si vuole pensare di essere nel giusto.
Non vi sembra?

Mi pare che questo periodo storico sia fatto di parole, immagini, roba veloce che si consuma alla velocità del bosone di Higgs, di esaltazione del sè spinto perfino dalle citazioni nelle cartine dei cioccolatini, figuriamoci dove si trova lo spazio per un'indagine nei meandri delle proprie debolezze fino addirittura a trovare il tempo e la forza per sentirsi in colpa per qualcosa! Anche i riferimenti adulti in questo senso, educativi per eccellenza, sono quasi inesistenti. Non sentirsi in colpa per nulla è la norma, tutti giustificano se stessi e chi hanno a cuore; sembra che si amino molto attraverso la strenua difesa che mettono in atto, ma forse non è cosi in realtà.

Io mi domando come si possa non percepire la colpa del tradimento.

L'hanno già detto: ci si giustifica con motivazioni che ormai fanno cadere il latte alle ginocchia: la moglie trascurata e bisognosa di attenzioni, il marito che non tromba in casa, il tempo che fugge tuttavia e quindi si sale random sui treni che passano non importa dove siano diretti etc . Non c'è spazio per sentirsi in colpa perchè si è deciso a monte che l'azione che lo richiederebbe è giusta.

Nel tradimento forse il discrimine fra chi i sensi di colpa li ha e chi invece ne è del tutto privo, sta nella serialità. In questo caso il tradimento diventa una pratica come un'altra che fa parte della quotidianità; se succede una volta sola forse capita che si possa percepire il sentore della deflagrazione devastante che provoca e sentirsi in colpa. Forse.
 

stany

Utente di lunga data
Perché pensi che sia solo una giustificazione? Io credo che un motivo di fondo ci deve essere. Sono del parere che solo i traditori cronici tradiscano senza motivo, tutti gli altri, secondo me, hanno un motivo per farlo, che può anche essere stupido, ma c'è
Certo che le risposte me le son date....Però il limite come sempre accade in queste situazioni è costituito dal non riuscire a parlarne prima; e sono convinto che il compito di stimolare la discussione sia prevalentemente di chi sente il rapporto andargli stretto. Se non lo fa o non riesce perché non si impegna nel modo giusto , secondo me ha tutta la responsabilità conseguente della scelta.
 
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Andrea Lila

Utente di lunga data
Non puoi però negare che è felice, no?

Forse fa finta di essere felice. È una forma di comodità scelta a priori; impegnarsi per la verità costa lacrime, sangue e sudore e non tutti se la sentono, ne sono capaci o semplicemente lo vogliono. Un modo come un altro, in fondo, per campare cent'anni.
 

stany

Utente di lunga data
Mica solo quello...il non accontentarsi non è una qualità negativa, anzi. Chi non si accontenta aspira a migliorare, chi non lo fa, dorme sugli allori e ha perso in partenza. Questo in generale.
Ma se entriamo nel merito del discorso. L'accontentarsi di un partner che sembra l'unico alla nostra portata non è una gran cosa, dopo iniziano i problemi e le insoddisfazioni
E allora cambiamolo ogni tre anni, come l'auto.....quando scade la garanzia!
 

iosolo

Utente di lunga data
Mica solo quello...il non accontentarsi non è una qualità negativa, anzi. Chi non si accontenta aspira a migliorare, chi non lo fa, dorme sugli allori e ha perso in partenza. Questo in generale.
Ma se entriamo nel merito del discorso. L'accontentarsi di un partner che sembra l'unico alla nostra portata non è una gran cosa, dopo iniziano i problemi e le insoddisfazioni
E' tutto un equilibrio.
Accontentarci di ciò che già c’è senza dover aspettare che la felicità scaturisca da qualcosa che dobbiamo (ancora) acquisire, e che nemmeno sappiamo se ci renderà veramente felici.

Tra l'altro a questo punto dovremmo chiederci anche che cosa sia la felicità, per me somiglia molto a quella descritta da Isabelle Allende:
"La felicità non è esuberante ne chiassosa, come il piacere o l'allegria. E' silenziosa e tranquilla, dolce, uno stato di intima soddisfazione che inizia dal voler bene a se stessi"
 

stany

Utente di lunga data
Mi pare che questo periodo storico sia fatto di parole, immagini, roba veloce che si consuma alla velocità del bosone di Higgs, di esaltazione del sè spinto perfino dalle citazioni nelle cartine dei cioccolatini, figuriamoci dove si trova lo spazio per un'indagine nei meandri delle proprie debolezze fino addirittura a trovare il tempo e la forza per sentirsi in colpa per qualcosa! Anche i riferimenti adulti in questo senso, educativi per eccellenza, sono quasi inesistenti. Non sentirsi in colpa per nulla è la norma, tutti giustificano se stessi e chi hanno a cuore; sembra che si amino molto attraverso la strenua difesa che mettono in atto, ma forse non è cosi in realtà.




L'hanno già detto: ci si giustifica con motivazioni che ormai fanno cadere il latte alle ginocchia: la moglie trascurata e bisognosa di attenzioni, il marito che non tromba in casa, il tempo che fugge tuttavia e quindi si sale random sui treni che passano non importa dove siano diretti etc . Non c'è spazio per sentirsi in colpa perchè si è deciso a monte che l'azione che lo richiederebbe è giusta.

Nel tradimento forse il discrimine fra chi i sensi di colpa li ha e chi invece ne è del tutto privo, sta nella serialità. In questo caso il tradimento diventa una pratica come un'altra che fa parte della quotidianità; se succede una volta sola forse capita che si possa percepire il sentore della deflagrazione devastante che provoca e sentirsi in colpa. Forse.
Tutte considerazioni che attengono alla logica....condivisibilissime....ma qui siamo nel campo "animale", dell'istinto e dell'irrazionalità.
 
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